11 Mag 2019In Breaking News6 Minuti

Il doppio ex di Roma-Juventus – Gigi Del Neri

INSIDEROMA.COM – MATTEO LUCIANI – L’incontro tra Luigi Del Neri, ex allenatore del ‘Chievo dei miracoli’ e la Romanon nasce sotto una buona stella. E non c’entra nulla il campo che, anzi, aveva sino ad allora dimostrato come il 4-4-2 del tecnico di Aquileia potesse portare bel gioco e buoni risultati.

Siamo a settembre del 2004, quando i giallorossi si trovano a dover cercare il terzo (sì, avete letto bene) allenatore della stagione appena iniziata; Prandelli ha lasciato in estate per stare accanto alla moglie gravemente malata, mentre l’ex ‘tedesco volante’ Rudi Voeller se n’è andato sbattendo la porta dopo neppure un mese a Trigoria per colpa di uno spogliatoio a dir poco in subbuglio.

Il mercato degli allenatori non offre molto in quel momento.

Il nome più rilevante è proprio quello di Del Neri, il quale però fa parte della scuderia GEA, società con a capo Alessandro Moggi, figlio di quel Luciano fino ad allora nemico giurato della Roma di Sensi e, in particolare, del suo direttore sportivo Franco Baldini.

In molti, tra tifosi e non solo, storcono il naso.

Alla fine, però, non appaiono all’orizzonte alternative valide e Baldini cede: il 29 settembre del 2004 Del Neri diventa il nuovo tecnico dei giallorossi.

Ai più accecati sostenitori della ‘Maggica’ pare un segno di resa verso il ‘palazzo’. Ma tant’è. La Roma ha bisogno di un allenatore bravo e l’ex Chievo pare essere il nome più spendibile in tale fase storica.

Ciò che lascia maggiormente perplessi, semmai, riguarda il fatto che Del Neri soltanto un paio di mesi prima non abbia fatto nemmeno in tempo a debuttare in panchina con il Porto Campione d’Europa in carica poiché esonerato a causa di rapporti tesi con i ‘senatori’ della squadra portoghese.

Per una situazione come quella dello spogliatoio romanista, sembra il requisito peggiore.

Del Neri si presenta affermando che, ovviamente, si tratta della “opportunità più importante della mia carriera”.

Il 3 ottobre l’ex Chievo debutta all’Olimpico contro l’Inter, conducendo la squadra ad un pirotecnico 3-3 contro i nerazzurri del nuovo corso targato Roberto Mancini. Due settimane dopo, i giallorossi conquistano tre punti sul campo del Livorno e sembra finalmente si sia riusciti ad imboccare la strada giusta.

Ma non è così.

La stagione è tra le più disgraziate che si ricordino nella Capitale e fioccano nuove sconfitte contro avversari tutt’altro che blasonati.

Il 14 novembre del 2004 sembra si possa arrivare ad un nuovoclamoroso cambio in panchina.

Dopo tre giorni dall’incredibile sconfitta casalinga contro l’Udinese di Spalletti (0-3), la Roma cade anche aReggio CalabriaIl Romanista titola“Aridatece la Roma!”.

La situazione è delicatissima, con la squadra ad un solo punto dalla serie B.
Del Neri, che dovrebbe metterci la faccia, non va nemmeno in conferenza stampa. Al suo posto si presentaBaldini, che afferma“La squadra si è impegnata, adesso stiamo uniti”.
A gettare benzina sul fuoco, però, ci pensa Montella“È crisi, questa squadra è senza identità, troppi ragazzini”. Per Totti, invece, “è il momento più brutto da quando sono alla Roma”.

Fortunatamente, le cose sembrano assestarsi, con dieci punti conquistati nelle successive quattro partite, prima di un nuovo, pesante crollo nel derby dell’Epifania del 2005.

Si va avanti, così, tra alti e bassi fino alla conferenza stampa del 4 marzo. E’ l’incontro con i giornalisti che precede la sfida attesa da tutto il pubblico romanista sin dalla precedente estate: tornano a Roma i ‘traditori’ Capello, Emerson e Zebina.

Incalzato sull’argomento, Del Neri risponde“Non sono abituato a prendere posizioni nette nella mia vita”.E’ la pietra tombale sulla sua esperienza capitolina.

La Roma viene (stranamente) defraudata nella sfida del giorno seguente contro la Juve della ‘triade’ e perde malamente una settimana dopo pure a Cagliari (3-0).

Finisce qui l’esperienza giallorossa di Del Neri.

Un passaggio nella vita del tecnico, a sentire le sue parole oggi, molto doloroso: “A Roma sono andato vicino alla depressione”.

Dillo a noi, Luì.