Amedeo Mangone, ex difensore della Roma dal 1999 al 2001, ha parlato della compagine giallorossa ai microfoni di Centro Suono Sport:
Il cambio di modulo di Fonseca? “È giusto che abbia cambiato, è stato intelligente nel cambiare quello che era il suo pensiero. In Italia è complicato impostare il gioco che si vuole, ha avuto un’intuizione sensata e giusta”.
Il 3-4-2-1 dà più garanzie? “La sua filosofia di gioco era completamente diversa, in Italia si gioca molto di più sul discorso tattico, si vuole limitare la squadra avversaria. Si è adattato alle situazioni”.
Cosa comporta il passaggio dal 4-2-3-1 al 3-4-2-1? “Hai un giocatore in più nella fase difensiva, un centrale che dirige tutto. Si difende a 5, hai un centrocampista centrale che ti copre, anche Conte gioca con questo modulo. Giocando a 5 ti dà maggiore convinzione perché non stai mai nell’uno contro uno, la squadra può avere dei vantaggi”.
La Roma di Capello giocava a 3 ma era un modulo più offensivo? “Capello è stato intelligente nel capire quali erano le caratteristiche dei calciatori. Cafù, per esempio, era un terzino offensivo e giocava meglio più avanti”.
Un giudizio sui centrali della Roma? “Sono giocatori molto bravi che hanno anche fatto una buona carriera. Smalling sta facendo bene, Mancini può fare diversi ruoli, può giocare davanti alla difesa. Penso che la Roma abbia avuto grande difficoltà dopo questa lunga pausa, se guardate quasi tutte le squadre hanno difficoltà. Solo l’Atalanta è rimasta sugli stessi livelli, anche la Lazio è crollata. In questo momento, Fonseca è stato intelligente perché ha consolidato la difesa dando delle certezze ai calciatori”.
Il finale di campionato? “Il campionato è finito dopo il pareggio di ieri, poteva essere ancora aperto se l’Atalanta avesse battuto la Juventus. Inter e Lazio stanno arrancando, la Juventus alla fine il risultato lo porta sempre a casa”.