Manuel Montali, responsabile del settore giovanile della Virtus Entella, ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera e ha parlato di Nicolò Zaniolo, talento da lui scoperto. Queste le sue parole:
Come ha portato Zaniolo all’Entella? “Il suo vecchio agente mi chiamò, dicendomi che era in uscita dalla Fiorentina. Mancavano tre giorni alla fine del mercato ed eravamo già a posto. Poi mi disse che c’era la possibilità di prendere il ragazzo a zero e così ci feci un pensierino. Siamo stati bravi a chiudere in poco tempo”.
Quando lo ha visto per la prima volta? “In un Entella-Fiorentina. Sapevo che in viola giocava il figlio di Igor, che già conoscevo perché era stato alla Lavagnese. Ero curioso. Mi fece una bella impressione come esterno del 4-2-3-1”.
Fuori dal campo che tipo è Zaniolo? “Di poche parole, ma ambizioso e determinato. Si documenta sul mondo del calcio”.
Il ricordo più bello? “Contro il Verona, alla seconda dal primo minuto in Serie B, dopo quella con il Trapani: 17 anni ma personalità da vendere”.
Lunedì prossimo ci sarà Roma-Entella di Coppa Italia, Zaniolo contro il suo passato. Avrà il cuore diviso a metà? “Il risultato ideale sarebbe 2-1 per noi, con gol ininfluente di Nicolò”.
Dia un consiglio a Nicolò. “Di rimanere equilibrato come è sempre stato e non farsi destabilizzare dal grande momento che sta vivendo”.