18 Set 2019In Breaking News4 Minuti

Napoleoni: “Non ho dubbi che, se la Roma gioca da Roma, possa vincere la partita”

Stefano Napoleoni, ex attaccante del Basaksehir e romano di nascita, ha parlato ai microfoni di Centro Suono Sport della sfida di domani tra i giallorossi ed i turchi: “Il mio sogno era giocare con la Roma, non contro. Sono un giramondo, ancora lo sto facendo, ora ho cambiato club, indosso una maglia giallorossa, mi sono avvicinato, quella del Goztepe. Sapevo di dover lasciare l’Istanbul, dopo il sorteggio è stato difficile dirlo, perchè avrei coronato un sogno, quello di giocare all’Olimpico, davanti alla Sud. A fine stagione volevo cambiare aria, ne avevo parlato con la società, mi sto avvicinando verso la fine della carriera, ho 33 anni e ho voglia di misurarmi ancora“.

Che squadra troverà la Roma? Punti deboli e punti di forza?
Hanno iniziato male quest’anno all’Istanbul, è arrivato un nuovo allenatore, dopo 5-6 anni hanno cambiato mister, sta cercando di portare la sua filosofia. Se la Roma gioca da Roma, non ho dubbi sul fatto che i giallorossi possano vincere la partita. Ci sono nomi importanti nella rosa, l’Istanbul ha investito su gente come Emre, Robinho, Adebayor, Inler, Visca, gente importante che non è facile da gestire. Sicuramente verranno all’Olimpico aspettando la partita, non credo che verranno a fare la partita, sfruttando la velocità di Visca, sul lato destro sono più pericolosi“.

Arda Turan, che tipo è?
Con lui ho sempre avuto un bel rapporto. E’ un bravissimo ragazzo, è tranquillissimo poi al di fuori del campo non voglio commentare, non sarebbe giusto”.

Lo stadio del Basaksehir e l’ambiente?
Lo stadio è nuovo, l’impianto è bellissimo come in tante altre parti del paese. La squadra non ha tanto tifo, perché le tre squadre più grandi di Istanbul Besiktas, Fenerbahce e Galatasaray si prendono la fetta più importante dei tifosi. Quando ci sono le gare europee lo stadio si riempie di più. Lo scorso anno ci siamo suicidati, eravamo a più 8 sulla seconda a otto giornate dalla fine. C’era pure un bel premio scudetto… (ride)”.

Fonseca lo hai incrociato da allenatore, quando era allo Shakhtar. Il tuo giudizio?
Il suo Shakhtar giocava benissimo, lì ha fatto un grandissimo lavoro, gioco rapido, veloce e concreto. Mi piaceva tanto e quando l’ho incontrato, mi ha impressionato. Ora ha bisogno di tempo a Roma, ci vuole tempo per i calciatori, per adattarsi ai nuovi schemi. La campagna acquisti è stata buona, bisogna dargli tempo, noi romanisti la pazienza non l’abbiamo ma ci vuole il giusto tempo.

Il tuo pensiero sul rinnovo di Under e sugli infortuni?
Avevo parlato con lui, sapevo che voleva rimanere, sta benissimo a Roma, la sua priorità era sempre stata Roma, nonostante abbia avuto qualche piccolo problema con la società in passato. Qui non ha mai avuto infortuni, non ricordo che abbia avuto questi problemi. Speriamo che possa tornare al 100%, perché è uno scattista, fa cento sprint a partita, è normale che possa essere più soggetto a farsi male”.