IL MESSAGGERO – Se nei video call di questi giorni tutti i presidenti sono d’accordo sul taglio degli stipendi dei giocatori, lo scontro più acceso rimane quello sugli allenamenti. La grande paura che attanaglia il calcio è che senza finire il campionato il sistema, attaccato ai diritti tv, perderebbe anche l’ultima tranche di 340 milioni di euro. Ci sono dunque club come il Napoli, la Lazio e il Cagliari che hanno già fissato la ripresa delle sedute di allenamento rispettivamente per il 25, 26 e 31 marzo (anche se i biancocelesti potrebbero decidere di slittare ulteriormente al 3 aprile come da Dpcm). «Tornare ad allenarsi è un segnale anche per il Paese. Dobbiamo dare qualcosa di positivo. E poi gli atleti sono controllati» è pressapoco il pensiero circolato nei video-call. Altri club invece, come la Juventus, sono contrari al ritorno immediato in campo.