30 Ago 2020In Breaking News8 Minuti

Roma, da Pallotta a Friedkin

Oggi inizia una nuova era per l’AS Roma, sotto una nuova proprietà.

Il Friedkin Group ha annunciato l’acquisizione, attraverso la Romulus and Remus Investments LLC, di circa l’86,6% del capitale sociale del Club e, inoltre, lancerà un’offerta pubblica di acquisto obbligatoria sulle rimanenti azioni ordinarie rappresentative di circa il 13,4% del capitale sociale.

Contestualmente, l’AS Roma comunica di aver ricevuto le dimissioni dal consiglio di amministrazione del Club da parte di James Pallotta, Charlotte Beers, Richard D’Amore, Gregory Martin, Paul Edgerly, Cameron Neely e Barry Sternlicht.

Sono stati nominati, mediante cooptazione, i seguenti nuovi amministratori: Dan Friedkin (Presidente), Ryan Friedkin, Marc Watts, Eric Williamson and Ana Dunkel.

È stato formato un nuovo comitato esecutivo, composto da Dan Friedkin (President), Ryan Friedkin, Guido Fienga (CEO), Marc Watts ed Eric Williamson.

Verrà convocata non appena possibile un’assemblea degli azionisti del Club al fine di nominare l’intero nuovo Consiglio di Amministrazione. Il Collegio Sindacale del Club resterà in carica sino alla naturale scadenza del relativo mandato.

 

Nonostante in questa prima fase non amino lavorare sotto le luci dei riflettori, Dan Friedkin e suo figlio Ryan iniziano a prendere sempre più confidenza con il mondo Roma. Il neo presidente giallorosso, in attesa di sbarcare in Italia (a settembre, al massimo entro la prima di campionato), ha voluto fare una video chiamata insieme al figlio (che si stabilirà a Roma e si occuperà in pianta stabile del club) all’allenatore Fonseca per mostrare la vicinanza della nuova proprietà e fare a lui e ai calciatori l’in bocca al lupo per la nuova stagione. Un primo, importante, passo, verso una nuova realtà, in attesa che i Friedkin arrivino in Italia e si mostrino a tutto l’universo giallorosso.

TELEFONO CALDO — Se, nei giorni scorsi, era stato il Ceo Fienga a chiamare i giocatori più rappresentativi della rosa e a confermare la fiducia a Fonseca (ammesso che ce ne fosse bisogno), la chiamata del presidente è stata importante per il tecnico alla vigilia di una stagione che non sarà semplice, ma in cui anche lui dovrà dimostrare qualcosa in più rispetto al primo anno. Con dodici mesi d’esperienza sulle spalle la Roma è convinta che Fonseca abbia tutte le qualità per fare bene e la videochiamata di Dan e Ryan Friedkin è stata una bella iniezione di fiducia per lui.

L’inizio della stagione si avvicina sempre di più e sarà ancora Fonseca a guidare la Roma dalla panchina. A sette giorni dalla prima seduta di lavoro sui campi del Bernardini il portoghese è saldo al comando della squadra giallorossa: nella riunione andata in scena a Londra tra Fienga e Ryan Friedkin è stata confermata la fiducia al tecnico, che “al 100%” – filtra da Trigoria – resterà al suo posto, senza che venga esercitata l’opzione per rinnovare il contratto, in scadenza nella prossima estate. Nelle ultime settimane la posizione dell’allenatore è stata valutata attentamente, coinvolgendo nelle discussioni anche Giuffrida e Busardò, e si è deciso di andare avanti con l’ex Shakhtar, a cui però più di qualcuno all’interno della dirigenza vorrebbe affiancare un tattico italiano, che lo aiuti in particolare nella letture delle partite a gara in corso. Su tale argomento e sulle strategie future sarà comunque necessario un chiarimento tra Fonseca e la società, che continua a lavorare sulla questione direttore sportivo: Petrachi ha ormai perso le speranze di tornare, mentre restano caldi i nomi di Paratici, Ausilio e Giuntoli. Sul fronte mercato c’è invece da registrare il possibile inizio del valzer delle punte, visto che la Juventus vuole rescindere con Higuain. L’obiettivo numero uno dei bianconeri per sostituire l’argentino è Dzeko, la cui eventuale partenza – prima che inizino gli allenamenti ci sarà un faccia a faccia con Fienga per fare un punto della situazione – libererebbe la casella da centravanti della Roma, che ha messo nel mirino Milik. Il Napoli per un possibile scambio, oltre che su Under, vorrebbe ragionare anche su Veretout, un giocatore ritenuto però indispensabile da Fonseca e dalla dirigenza, che non ha fissato alcun appuntamento con il suo agente, visto che il giocatore è più che blindato da 4 anni di contratto. Nel frattempo a Trigoria sono ripresi gli allenamenti della Primavera: i calciatori della squadra di De Rossi si sono sottoposti ad un doppio ciclo di tamponi, che non ha portato alla luce altri positivi oltre ai due scoperti negli scorsi giorni e sono perciò cominciate le sedute di lavoro della selezione giovanile. La società giallorossa ieri ha infine comunicato che le pattuizioni parasociali contenute nel preliminare di vendita tra il Gruppo Friedkin e Pallotta hanno cessato ogni effetto a decorrere dal 19 agosto, avendo le parti dato corso all’esecuzione dell’accordo definitivo. Proprio l’ex presidente ha inoltre deciso di cedere la propria quota di partecipazione nei Boston Celtics a Pagliuca, già managing general partner della franchigia: l’operazione che riguarda l’8% della squadra NBA (controvalore di 225 milioni) era andata in porto a fine luglio, ma soltanto nelle prossime ore sarà approvata dalla lega americana. Per Pallotta non è assolutamente da escludere una nuova avventura nel calcio.

 

Se non ci fosse stato il passaggio di consegne da Pallotta a Friedkin, il suo futuro in giallorosso sarebbe stato a forte rischio, considerando la necessità della vecchia proprietà di sistemare i conti. Ora le prospettive sono completamente diverse e Lorenzo Pellegrini, di fatto, è come se venisse «riacquistato» dalla Roma del futuro.

Non ci sono ancora stati contatti ufficiali tra il club e il suo entourage per rinnovare il contratto, in scadenza nel 2022, ma ad inizio stagione ci si metterà a tavolino. Oggi, bonus compresi, Pellegrini arriva a guadagnare circa 2,5 milioni a stagione, probabile che la Roma gli proponga il massimo dei nuovi parametri: 3 milioni di fisso, a cui aggiungere magari dei bonus facili che lo possano portare a sfiorare i 4. Probabile che anche Zaniolo possa essere richiamato nel corso della stagione per ritoccare il contratto firmato la scorsa estate.