GAZZETTA.IT – CECCHINI – C’eravamo tanto amati, ma poi è sempre la palla che rotola a decidere se sarà amore vero oppure no. Ecco, per Olsen, Nzonzi e Karsdorp la delusione è stata bruciante, ma non è detto che l’incantesimo non possa tornare a germogliare in altro modo. I tre giocatori alla Roma non hanno convinto e, per cercare di valorizzarli di nuovo, il club li ha ceduti in prestito. Risultati? Convincenti, tant’è che l’ipotesi di un riscatto (o di un interessamento di società terze) per nessuno dei tre è una chimera.
Olsen, Nzonzi, Karsdorp. Il portiere svedese a Cagliari sta trovando un rendimento più che decoroso e, manco a dirlo, nell’ultimo turno di campionato proprio contro la Roma è stato il migliore in campo. Nzonzi: anche se il club turco non sta brillando, il francese è uno dei più positivi della squadra. Nel contratto ha una clausola che prevede il riscatto a 13 milioni oppure un prolungamento del prestito di un anno (con pagamento di 500 mila euro) con successivo riscatto a 12 milioni. L’impressione è che accadrà. Non basta. Il terzino olandese al Feyenoord sembra essersi di dosso la sfortuna (due infortuni alle ginocchia in giallorosso) e le ruggini, segnando la scorsa settimana un gol molto bello. Il ritorno in patria, non più in prestito, a questo punto pare non essere più una semplice ipotesi. Morale: per tutti e tre, evitando minusvalenze, la Roma potrebbe ricavare in estate un tesoretto da una trentina di milioni da reinvestire sul mercato
Schick delude ancora. Ma c’è una brutta notizia, quella che viene dal Lipsia. Anche in Germania, Schick non riesce ad ingranare perché, tra infortuni e prove rugginose, non gioca quasi mai. Se il trend venisse confermato, possibile che l’attaccante ceco torni alla base, e per la Roma non sarebbe una bella notizia. Ma la stagione è ancora lunga. Spazio per le resurrezioni ce n’è.