28 Feb 2019In Breaking News6 Minuti

Si svuota l’infermeria. Di Francesco può scegliere la formazione migliore per derby e Porto

INSIDEROMA.COM – ANDREA FOTI – Il ritorno degli infortunati. Questa la notizia migliore in vista del derby di sabato anche se non ci saranno proprio tutti, visto che Under ha avuto una piccola ricaduta giovedì scorso e sarà out contro la Lazio ed in forte dubbio per la gara degli ottavi di Champions League con il Porto. Di Francesco, però, potrà nuovamente contare su Karsdorp, Schick e sul recupero lampo di Manolas.

Edoardo Lubrano avrebbe detto: “La domanda sorge spontanea“, chi far giocare? E’ giusto rischiare il difensore greco anche se in un match così importante come la sfida con i rivali cittadini ma a soli 4 giorni dall’incontro da dentro o fuori con gli uomini di Conceicao? In realtà, il problema sono le alternative all’ex Olympiacos. Marcano non è andato malissimo contro il Frosinone ma confermarlo contro i biancocelesti appare un azzardo; Fazio non sta dando minimamente le garanzie dello scorso campionato ed anche in Ciociaria il suo ingresso non è stato proprio positivo; Juan Jesus appare il più affidabile ma viene da un paio di mesi di stop. 

Altro aspetto da considerare è il numero di diffidati, diventato molto ampio. Ad oggi, sono ben 5 i calciatori a rischio squalifica (Dzeko, Florenzi, Fazio, Manolas e Zaniolo). Se è vero che dopo il derby i giallorossi affrontano l’Empoli in casa, è altrettanto vero che perdere contemporaneamente così tanti calciatori non è un bel segnale. Anche questo sarà da valutare, chi e quanti è corretto che si facciano ammonire non dando però alibi, sottovalutando così i toscani, che come tutte le squadre della parte destra della classifica, in questo campionato stanno creando seri grattacapi alla formazione giallorossa. 

A centrocampo, De Rossi è l’enigma principale. Il capitano della Roma può giocare 2 partite così impegnative a livello fisico e nervoso senza avere conseguenze? Nel caso in cui la risposta fosse no, quale delle 2 fargli giocare? Nzonzi non ha dimostrato di poter sostituire il numero 16 romanista senza farlo rimpiangere ma è lui l’unica alternativa possibile. Cristante e Pellegrini saranno gli scuderi del mediano di Ostia o del francese in entrambi gli incontri e, nonostante la giovane età, sarà un bel banco di prova per loro, a meno che non si voglia arretrare Zaniolo in una delle 2 gare (anche nel corso del match).

Davanti, l’unica certezza si chiama Edin Dzeko. Il centravanti bosniaco è sempre al centro dei pensieri dei romanisti, sia tifosi che opinionisti che cambiano spesso idea sul suo conto a seconda della gara che ha fatto. L’importanza di un campione del suo calibro non sembra esser riscontrata con estrema convinzione neanche in società, che non considera una priorità rinnovargli il contratto per una questione d’età. La politica di ringiovanimento del club può esser anche giusta ma accanto a giocatori come Pellegrini, Zaniolo, Under e Cristante è necessario avere gente del calibro di Manolas, Kolarov, De Rossi e Dzeko come sarebbe stato più utile conservare Strootman e Nainggolan, perché l’esperienza è determinante quando il gioco si fa duro. 

Insieme all’ex City, dovrebbe avere un posto garantito (almeno contro la Lazio) Stephan El Shaarawy, non solo perché è tuttora il capocannoniere della squadra con 8 reti, non solo per lo stop e l’assist geniale nel finale di gara a Frosinone ma anche per l’utilità nei raddoppi in fase difensiva, l’aiuto che dà alla squadra quando è in difficoltà e perché è sempre il primo a far ripartire le azioni pericolose della Roma. 

L’altro posto, appunto, se lo giocano Perotti e Zaniolo. Il talentino di Massa Carrara partirà dal primo minuto in entrambe le gare e molto probabilmente da esterno destro offensivo anche coi laziali e dal suo lato avrà Radu in prima battuta e Lulic in appoggio e se riuscirà a superare pure 2 dei più arcigni marcatori della serie A, avrà compiuto un ulteriore passo avanti. Dovesse giocare l’argentino, l’ex Inter si posizionerebbe come interno di centrocampo al posto di Cristante come gioca Paquetà nel Milan, che contro i biancocelesti è stato un pericolo costante. El Monito giocherebbe a sinistra in avanti con Il Faraone spostato a destra, come avvenuto dal 25′ del match col Frosinone, con la squadra che ha avuto più sbocchi offensivi ed è andata meglio anche in fase di contenimento.