20 Apr 2019In Breaking News5 Minuti

Spalletti: “Risultato giusto, va bene. Siamo stati ordinati”

Luciano Spalletti, tecnico dell’Inter, ha parlato ai media dopo il pareggio contro la Roma:

SPALLETTI A SKY:

Risultato giusto? 
Sì, ci sono state occasioni per noi ma abbiamo lasciato spazi e non siamo stati bravi ad attaccare e rimanere in ordine. Non riusciamo a farlo, rimaniamo aperti con i terzini, in fase difensiva c’è sempre un problema. Come risultato va bene, la Roma si è abbassata molto dopo il vantaggio, con i piedi sulla linea difensiva. Erano a 10 metri dall’area, spazi non c’erano. Ci hanno lasciato il giro palla che tende ad allargare i terzini. Dzeko tiene palla e la porta sempre dalla parte opposta da dove la riceve perché trova il vuoto. Nel secondo tempo siamo stati più ordinati, abbiamo avuto più pazienza. Il rischio era che per andare a pareggiare andavamo a fare ancora più confusione. Siamo stati ordinati e siamo andati a scavare quello spazio che ci ha portato al gol“.

Il Perisic della ripresa… 
A volte quando riceve sulla trequarti porta dietro la palla, poi ha letture dove mette soggettività. E’ un calciatore che ci fa comodo, rientra e alza il livello di squadra. Contro la Roma ci serviva altezza, vanno trovati in tante cose gli equilibri. La Roma ha fatto una buona partita ma potevamo fare meglio essendo più cinici, abbiamo perso tanti palloni non dal livello dell’Inter“.

Cosa vi serve per essere più efficaci? 
Mantenere le due piazzole alte, permettendoci di fare quel giropalla per trovare l’uomo esterno sulla trequarti. Serviva più precisione, qualità e velocità nella trasmissione dei passaggi nel traffico. Loro si abbassavano con due mediani, a volte anche con 3 giocatori. Nel secondo tempo si sono messi 4-3-3. Quando riconquistano palla, se riescono ad aprirsi diventa difficile perché hanno velocità sugli esterni e qualità in attacco“.

Potevate facilitare l’1 contro 1… 
D’Ambrosio doveva fare più il guardiano, ha costretto Politano ad andare troppo sotto i difensori. Nella ripresa entrava più nel campo, giocando quasi da mediano destro, e li teneva fuori qualcuno. Nel secondo tempo ho tenuto i terzini più centrali, così la punta esterna ha più possibilità di fare 1 contro 1“.

Come sta il nostro calcio? 
Ci vuole una strada, fare un percorso. Essere persuasivi su che calcio si vuol fare con i calciatori. Sento che non va passata palla al portiere, ma se il portiere non ha piedi buoni non giocano in grandi squadre, si cercano portieri con piedi da trequartisti. Il nostro calcio per me sta abbastanza bene, dipende il momento in cui vai ad affrontare le competizioni. Nell’anno si passano più situazioni. Quando abbiamo beccato il PSV potevamo vincerla a dicembre, mentre non potevamo farlo con l’Eintracht. Col PSV eravamo arrivati in condizione, pur avendo solo 18 tesserati. Questo a volte ti incide pure sul campionato. Ma il nostro calcio sta bene, ci sono allenatori giovani che hanno un modo di allenare ben preciso. Poi si vince e si perde in tanti modi, ma serve una strada da seguire dove sei convincente per il modo di lavorare con i calciatori“.

 

Spalletti a Inter TV nel postpartita:

Stasera, nel secondo tempo, abbiamo giocato un’altra partita di maturità. Abbiamo fatto bene a farla rimanere in equilibrio ed averla fatta girare da una parte all’altra lentamente. Nel primo tempo, invece, qualcosa abbiamo concesso in ripartenza: se hai i due terzini alti e larghi, si crea qualche buco in mezzo. Ed è stato bravo Borja Valero, sia in fase difensiva che offensiva. Quando le squadre vanno a mettere piede con la linea difensiva sull’area di rigore, bisogna giocare con tranquillità. Perché quando loro sono così densi, portandola sia a destra che a sinistra loro poi arrivano in ritardo a coprire e puoi andare centralmente. Non abbiamo fatto una brutta partita stasera. C’era da fare qualcosina in più, poi c’è sempre questo discorso di mantenere lucidità e ordine. La volevo vincere questa partita qui, perché effettivamente c’era la possibilità di allungare. Le intenzioni sono sempre e soltanto quelle di vincere“.