Stepanenko: “Fonseca? Fin dal suo primo giorno allo Shakhtar ha lavorato sodo, ha sempre voluto raggiungere il top del top”
Paulo Fonseca è il nuovo allenatore giallorosso. L’ex tecnico dello Shaktar Donetsk ha firmato un biennale, con opzione per il terzo anno, con il club di Pallotta. Per conoscere meglio Fonseca, il sito tuttomercatoweb.com ha intervistato uno dei suoi fedelissimi con gli arancioneri: il mediano Taras Stepanenko, ancora oggi tra i calciatori più rappresentativi del club ucraino.
Stepanenko, cosa pensa della scelta di Fonseca e della Roma?
“È un’ottima scelta per entrambi. Sono convinto che Paulo cambierà lo stile di gioco dei giallorossi, farà di tutto per portarli a competere con le varie Juventus, Inter, Milan e Napoli, lottando per gli obiettivi più ambiziosi“.
Come descriverebbe Paulo Fonseca?
“Un grande lavoratore. Fin dal suo primo giorno allo Shakhtar ha lavorato sodo, ha sempre voluto raggiungere il top del top. È un tecnico e una persona molto ambiziosa, lo puoi percepire e respirare ogni giorno, in ogni allenamento e in ogni partita“.
Che ricordo ha lasciato a lei e a tutto lo Shakhtar?
“Personalmente ho solo bei ricordi legati a lui. Paulo qui ha dimostrato di essere un grande allenatore e un grande uomo. Ha aiutato tutta la nostra squadra a crescere e migliorare, portando tantissime novità con la sua filosofia di calcio. Lui e il suo staff ci hanno dato tantissimo, hanno posto le basi del moderno Shakhtar Donetsk“.
Proprio con Fonseca in panchina, avete affrontato la Roma agli ottavi di finale della Champions 2017-2018.
“Contro la Roma fummo eliminati, ma non giocammo certo peggio dei nostri avversari. All’andata da noi vincemmo 2-1 e, se non fosse stato per le parate di Alisson, avremmo sicuramente potuto segnare molti più gol. All’Olimpico fummo battuti 1-0 e i giallorossi passarono il turno proprio grazie alla rete realizzata fuori casa. Il campionato italiano è chiaramente più competitivo rispetto al nostro, ma quella Roma non si dimostrò affatto superiore al nostro Shakhtar“.
Lo Shakhtar è il passato, perché adesso si parlerà della Roma di Fonseca. Lo considera pronto per una piazza così blasonata?
“Paulo alla Roma può fare benissimo. La Serie A è un campionato duro, serio e con molta più pressione da parte di stampa e tifosi, ma sono sicuro che anche in questa nuova avventura verranno fuori il coraggio e la forza mentale del nostro ormai ex allenatore“.
Lei è stato un simbolo del ciclo di Fonseca in Ucraina, che messaggio vuole mandargli a nome di tutto lo Shakhtar?
“Gli faccio i miei migliori auguri per questa nuova esperienza professionale. Spero che possa riportare in alto la Roma in Italia e in Europa“.