L’analisi – I bulgari del Ludogorets sognano di essere il terzo incomodo nel gruppo di Europa League
Già noto a Josè Mourinho per alcuni precedenti nelle passate stagioni, il Ludogorets affronterà invece per la prima volta nella sua storia la Roma in occasione della fase a gironi dell’Europa League. La squadra bulgara rappresenta sulla carta la terza forza del gruppo ma auspica di potersi inserire nella lotta per le prime due posizioni, grazie anche al calore del proprio pubblico, spesso un fattore nelle precedenti campagne europee della squadra bulgara.
DODICI TITOLI DI FILA Dal 2011 a oggi in Bulgaria, il campionato ha un solo padrone: il Ludogorets. La squadra del presidente Kiril Domuschiev, la cui ricchezza – calcolata insieme al fratello Georgi – è di 4.2 bilioni di dollari secondo alcune stime realizzate da Forbes, ha sempre vinto il titolo nazionale sbaragliando ogni avversario. Al momento occupa il terzo posto della Bulgarian First League con 7 punti, frutto di 2 vittorie e un pareggio in 3 partite disputate. La qualità e la profondità della rosa del mister Ante Simundza è comunque destinata a venire fuori e sono già aperte le scommesse per la conquista del tredicesimo titolo consecutivo.
A UN PASSO DAI GIRONI DI CHAMPIONS Il cammino europeo del Ludogrets è iniziato lo scorso luglio con la doppia vittoria nel primo turno di preliminare di Champions League contro i montenegrini del Niksic per un complessivo 3-0 (2-0 e 1-0). Successivamente, la formazione bulgara ha eliminato gli irlandesi dello Shamrock Rovers, vincendo il match casalingo per 3-0 e venendo sconfitti per 2-1 al ritorno. Sul più bello il Ludogorets si è dovuto arrendere nel terzo turno contro la Dinamo Zagabria, che si è imposta per 2-1 in Bulgaria e per 4-2 davanti al pubblico amico. Retrocessa in Europa League, la squadra del presidente Domuschiev ha superato con qualche brivido di troppo i lituani dello Zalgiris, vincendo 1-0 in casa e pareggiando 3-3 al ritorno con il gol della qualificazione arrivato solo al 120° grazie al calcio di rigore di Verdon.
UNA ROSA IMPORTANTE Proprio il difensore del Benin Olivier Verdon e l’attaccante argentino Matias Tissera sono tra i giocatori più rappresentativi del Ludogorets, che vanta un organico composto da molti giocatori stranieri di grandi qualità e di importante valore. Il difensore naturalizzato Cicinho e i centrocampisti brasiliani Santana e Souza portano classe e qualità, mentre l’angolano Show quantità in mezzo al campo. Nel tradizionale 4-3-3 utilizzato da mister Simundza, trova posto in mezzo alla difesa anche il capitano Anton Nedyalkov, da 5 anni nelle fila del Ludogorets e idolo dei tifosi. In attacco, oltre al già citato Tissera, spazio all’estro del ghanese naturalizzato bulgaro Tekpetey e al talento locale Despodov.
di Daniele Mattioli