7 Nov 2022In La squadra2 Minuti

Non puoi vincere se non tiri in porta

“Ci è mancata la giocata negli ultimi metri, ci è mancato il tiro in porta”. Il perfetto riassunto del derby l’ha fatto Bryan Cristante al termine della partita ai microfoni di DAZN. Nonostante il dominio territoriale, la Roma è infatti stata sconfitta per 1-0 dalla Lazio al termine di una partita priva di emozioni e decisa da un singolo episodio, l’infortunio occorso in disimpegno da Ibanez ben concretizzato da Pedro e Felipe Anderson, autore del gol decisivo.

Per tutto il secondo tempo i giallorossi hanno dato l’impressione di essere vicini al pareggio grazie a un importante possesso palla – 59% a 41% – ma si sono sempre fermati sul più bello, ovvero al momento in cui era necessario tirare in porta e provare a impegnare Provedel. In un paio di volte, tra cui una clamorosa con Volpato, capace di saltare due uomini e di avvicinarsi alla portiere biancocelese, la Roma è arrivata a un passo dalla porta ma si è fermata sul più bello, ricercando sempre il passaggio in più verso l’ipotetico compagno, quando invece bastava tirare a rete.

Come sappiamo bene, molte volte il derby – che è una gara compeltamente diversa da tutte le altre del campionato – è stato deciso dai singoli espisodi, spesso caratterizzati anche da un pizzico di fortuna, come un tiro deviato o una respinta errata da cui può nascare un’occasione migliore. La buona sorte, infatti, non arriva mai da sola ma va sempre cercata.

Se in novanta minuti, però, riesci a tirare in porta solo 2 volte – uno dei quali da parte di Zaniolo proprio deviato (a proposito..) sulla traversa nel primo tempo – non puoi mai pensare di vincere una partita.

di Daniele Mattioli