C’è poco da dire: nei 180′ minuti complessivi di questi Ottavi di Finale di Europa League abbiamo assistito ad una Romaa dir poco perfetta. A certificarlo lo sono i numeri e il campo. Efficace e bella in attacco nel match di andata, impressionante e stoica in difesa nella gara di ritorno a San Sebastian contro una Real Sociedad che ha provato fino all’ultimo di segnare il gol per riaprire la qualifcazione dopo la sconfitta 2-0 all’andata senza però riuscirci.
Alla Reale Arena gli uomini allenati da Josè Mourinho hanno saputo soffrire da grande squadra contro un buon avversario, che ha sbattuto contro il muro eretto da un centrocampo mai domo e dal trio difensivo composto da Ibanez, Smalling e Mancini. Nell’unico vero pericolo, inoltre, Rui Patricio si è dimostrato ancora una volta decisivo e provvidenziale nel momento del bisogno, compiendo un vero e proprio miracolo che ha strozzato in gola l’urlo di gioia dell’intero stadio.
Poco importa se al ritorno Belotti e compagni hanno creato poco, nonostante i tentativi soprattutto per evitare di lasciare il pallino del gioco alla Real Sociedad. Il calcio è fatto di attacco e difesa. La Roma li ha usati benissimo tra l’andata e il ritorno. E può meritatamente godersi la qualificazione ai Quarti di Finale di Europa League.
dalla Reale Arena di San Sebastian, Daniele Mattioli