L’hai attesa come sempre. L’hai sofferta come sempre. L’hai vissuta come sempre. E’ stato noi contro di loro per rivendicare un qualcosa che va oltre una partita di calcio. E’ appartenenza alla propria città, è l’orgoglio di portarne nome e simbolo, è passione per i propri colori.Tutto questo concentrato in una sola giornata dove i passi verso lo stadio sembrano più lenti e pesanti così come i pensieri che passano in rassegna qualsiasi tipo di scenario possibile. Gli stessi pensieri che vengono poi interrotti non appena in cima alle scale il prato verde che farà da palcoscenico riempie gli occhi. Ti senti al sicuro nel tuo pezzo di mondo, in quella parte di stadio dove il cuore della città batte piu forte, dove le voci cominciano ad alzare i decibel gridandone il nome sotto il cielo di una Capitale che illumina con il suo sole una delle giornate più importanti dell’anno dove si celebra il suo rito, scaldando l’aria, i cuori e le anime di chi vive tutto questo felice di farne poterne far parte. Sei circondato dal giallo ocra e dal rosso pompeiano mentre lo sguardo cerca di non andare mai dall’altra parte perchè non conta chi c’è di fronte, conta solo sostenere, spingere, crederci dal primo all’ultimo minuto. I brindisi che stemperano la tensione fino al momento di iniziare che finalmente ti libera da quell’attesa che sembra infinita. CORAGGIO LUPETTO ATTACCA DI PIU’… DISTRUGGILI TU! È il messaggio con cui il popolo di Roma carica e si carica sapendo che per fare tuo un derby l’avversario va aggredito con i denti… e allora… attacchiamo…LUPUS DENTIBUS PETIT… Poi tutto comincia a scorrere veloce come il sangue nelle vene, scandito dai cori e dai battimani fino a quando una spazzata mancata porta a a un rapido tiro verso la porta biancoceleste e la rete, quella sotto la nord si scuote, smossa dal pallone che una volta varcata la linea bianca fa esplodere in un urlo di gioia e di liberazione che ti accompagna fino alla fine del primo tempo. Comincia il loro incubo… mentre il tuo sogno prende forma. Con il sorriso in volto, un po teso ma convinto, si vive un secondo tempo fra canti, speranze, battimani, imprecazioni e sospiri di sollievo e alla vista del cartellino rosso comincia ad essere più corto e a farti intravedere il traguardo. Roma è la Roma, la Roma è Roma… il fischio finale non poteva che decretare questo. Il ritorno a casa è dolce, pieno di brindisi e di sorrisi. Stamattina l’aria ha un sapore particolare, il sole sembra splendere ancora di più. Per oggi, tutto, sembra più leggero perchè la città è tutta tua, la città è tutta giallorossa e così sarà fino al ritorno quando tornerai nuovamente ad attendere, a soffrire, a gioire ancora si spera, a vivere quelle emozioni e quelle sensazioni che solo questa passione e queste latitudini sanno dare. Ma ci sarà modo di pensarci poi… oggi è festa, Roma ha vinto e il Forza Roma come buongiorno lo si sente in ogni angolo delle strade e ciascuno di noi pensa solo… è tutta mia la città… è tutta giallorossa…
Alessandro Capone