(MASSIMO PAPITTO – INSIDEROMA.COM) – Alzi la mano chi tra i tifosi romanisti si aspettava questo inizio di 2020 da incubo. Due partite in casa e due sconfitte contro Torino e Juventus proprio quando si stava sognando il salto di qualità. Un ritorno alla normalità terrificante come terrificante è stata la serata dell’Olimpico contro i bianconeri.
I due gol subiti nei primi dieci minuti e successivamente poi l’infortunio del giocatore più forte (o tra i più forti insieme a Lorenzo Pellegrini) che la Roma ha in rosa in questo momento. Il crack al ginocchio di Nicolò Zaniolo è stato un trauma per tutti. Tanto bella era stata la falcata palla al piede che ricordava il miglior Kakà del Milan quanto brutale è stata la caduta a terra e il successivo urlo di dolore con la barella incorporata che lo trascinava fuori dal campo e gli impediva di continuare a lottare per una maglia che ha baciato per ben due volte in questa stagione. La maglia della Roma.
La dea (S)fortuna si è riabbattuta di colpo sulla Roma, l’ennesimo crociato in questi anni dopo Florenzi e Strootman, entrambi calciatori fenomenali prima dell’infortunio e mai più tornati (per diversi motivi) poi quelli di prima. Zaniolo è ancora giovane, ha una muscolatura e un carattere forte e la speranza è quella che possa tornare quello di prima o addirittura più forte.
La tristezza però rimane e non sarà mai mitigata in questi mesi. Il 22 mancherà, c’è da rincorrere il quarto posto in campionato e fronteggiare un’Atalanta in salute e in più ci sono da giocare due competizioni importanti, la Coppa Italia e l’Europa League. Zaniolo mancherà e avrebbe fatto la differenza come è riuscito a farla in maniera prepotente in questi primi mesi dove si era preso la Roma a suon di prestazioni impressionanti: su tutti quella in Champions League con la doppietta al Porto quasi un anno fa (febbraio 2019).
Tornando al campo la Roma ora si trova in linea con i suoi obiettivi stagionali: è al quarto posto come tutti si auguravano a inizio stagione. La società, dopo qualche ora di riflessione ha individuato in Politano, sbarcato oggi nella Capitale, il sostituto di Zaniolo: un giocatore pronto, veloce, scattante e che vede la porta spesso. Suo compito garantire quei gol che verranno a mancare dall’assenza di Zaniolo senza contare che potrebbe dare una degna spalla su cui appoggiarsi a Dzeko.
Domenica a Genova inizia il girone di ritorno e la Roma è ancora in linea con i suoi obiettivi a patto che non si ripetano anche quegli errori di impostazione dell’azione che ogni tanto (anche domenica) ci sono costanti punti pesanti. Qualche volta buttare la palla lunga sulla testa di Dzeko non è un sintomo di debolezza. L’Inter giocando su Lukaku che manda in gol Lautaro Martinez ha fatto 46 punti nel girone di andata ed è in lotta per lo scudetto. A volte il calcio è una cosa semplice. Chiedere a Massimiliano Allegri per averne conferma.