Finale Conference League: La Roma a Tirana per cambiare la propria storia
I giallorossi questa sera scenderanno in campo, alle ore 21:00 a Tirana, contro il Feyenoord per la finale di Conference League. Sarà la prima finale di una competizione europea, per l’AS Roma, dalla stagione 1990/91 quando la formazione capitolina fu sconfitta per 2 a 1 dall’Inter in finale di Coppa Uefa.
Prima di quell’occasione bisogna tornare indietro altri 7 anni per rivedere i giallorossi in una finale europea. Nella stagione 1983/84, appunto, la Roma guidata da Nils Liedholm arrivò in finale di Coppa Campioni uscendone, però, sconfitta 5 a 3 dopo i calci di rigore contro il Liverpool. L’unico successo internazionale della formazione capitolina risale alla stagione 1960/61 con la vittoria nella Coppa delle Fiere.
Chi, invece, non ha mai conosciuto sconfitta in una finale di una coppa europea è proprio l’allenatore capitolino Josè Mourinho. Lo Special One, infatti, ha un record di 4 vittorie e 0 sconfitte nelle finali da lui disputate. Nel 2003 il suo Porto ebbe la meglio in finale di Coppa Uefa contro i Celtics per 3 a 2 mentre l’anno seguente, sempre con la formazione portoghese, compì l’impresa di vincere la Champions League con un perentorio 3 a 0 sul Monaco. Gli ultimi due successi dell’allenatore giallorosso risalgono al 2010 con la Champions League vinta con l’Inter per 2 a 0 sul Bayern Monaco ed infine l’Europa League vinta con il Manchester United, nel 2017, contro l’Ajax. L’unico trofeo che pare essere stregato per lo Special One sembra essere la Supercoppa Europea, unico trofeo che ha sempre visto uscire sconfitto l’allenatore portoghese nelle 3 edizioni a cui ha partecipato: 2003 con il Porto contro il Milan (0-1), 2013 con il Chelsea contro il Bayer Monaco (4-5 dopo i c.d.r.) ed il 2017 con il Manchester United contro il Real Madrid (1-2).
Quella di stasera a Tirana sarà quindi la terza occasione per i giallorossi di poter mettere in bacheca un titolo europeo dopo le 2 finali perse mentre per Mourinho la possibilità di allungare la sua striscia positiva nelle finali delle competizioni europee.
di Mirco Monda