La Roma fa bene a cedere Zaniolo a gennaio? Il parere della nostra redazione
Quale sarà il futuro di Nicolò Zaniolo? Nelle ultime ore il giocatore non è mai stato così lontano dalla Roma, dopo la decisione da parte della società di metterlo sul mercato, in seguito alla richiesta del numero 22. La situazione rientrerà e sarà trovata una soluzione, oppure Zaniolo sarà ceduto all’estero?
La nostra redazione ha espresso il proprio parere sull’intera vicenda, ragionando se è giusto o sbagliato vendere il ragazzo. Vediamo nei dettagli il parere di ogni membro dello staff, tra chi è più propenso a separarsi da Zaniolo e chi invece lo vorrebbe tenere fino a fine anno per evitare il ripetersi degli errori del passato.
Francesca Ceci: “Sono dell’idea che, seppur a malincuore, la Roma fa bene a cedere Zaniolo. Ho pensato che il ragazzo potesse essere a tutti gli effetti un crack, motivo per cui fino ad ora ho creduto che la Roma dovesse dargli fiducia. Le ultime prestazioni però mi danno l’idea di una parabola che sta diventando sempre più discendente. Le potenzialità ci sono ma il tempo per aspettare che venissero del tutto fuori è arrivato agli sgoccioli, anche per il suo atteggiamento non sempre positivo. Certo, la paura è che poi possa maturare altrove, ma questo è il momento più opportuno per venderlo. Se poi è d’accordo anche Mourinho, uno dei migliori allenatori della storia del calcio, allora possiamo essere un po’ più tranquilli”.
Massimo Papitto: “Credo che la cessione sia la cosa migliore per il giocatore e per la stessa Roma. Qui nella Capitale ha fatto oramai il suo tempo. Ero allo stadio in occasione della gara di andata di Champions League contro il Porto nel 2018 e pensavo di avere di fronte a me un nuovo fenomeno. Quelle aspettative però non sono mai state raggiunte. Nell’ultimo periodo l’involuzione è stata netta ed è giusto venderlo”.
Federico Falvo: “Venderlo ora o tenerlo:bella domanda. Se è stato il giocatore a chiedere di essere ceduto è giusto accontentarlo, anche perchè avere un giocatore come lui scontento potrebbe essere un grande autogol, ma va venduto alla cifra giusta. Se invece non è stato Zaniolo a chiedere di essere mandato via, sarebbe sbagliato cederlo. Conosciamo le sue difficoltà emotive nel rispondere sul campo alle critiche, soprattutto dopo il secondo infortunio, ma le qualità sono sotto gli occhi di tutti e bisogna solo capire come sfruttarlo al massimo. Se dovesse rimanere alla Roma, è certo che dovrebbe dimostrare sul campo il rinnovo contrattuale alle cifre che richiede, cosa che al momento non sta facendo e soprattutto meritando”.
Daniele Mattioli: “Se fossi la Roma non mi priverei così facilmente di Zaniolo, soprattutto a pochi giorni dalla fine del mercato e con la possibilità di raggiungere i traguardi prefissati a inizio anno. Ho paura che si vada a commettere lo stesso errore della stagione 2018-2019 quando venne ceduto Strootman a mercato chiuso senza prendere un sostituto, decisione che è costata tantissimo in termini di risultati. Diverso sarebbe venderlo e il giorno dopo annunciare l’arrivo di un top player, ma al momento il mercato è particolarmente piatto e non si registrano movimenti di questo genere. Se il giocatore ha richiesto la cessione, la società deve far valere la propria posizione, sedersi a un tavolo e trovare un compromesso, spiegando a lui e a chi lo segue che la cosa ideale sarebbe arrivare a fine stagione e tirare poi le somme. Un Zaniolo decisivo – con i suoi strappi potrebbe essere dominante a gara in corso con le squadre più stanche e allungate – darebbe più potere al giocatore in fase di rinnovo contrattuale o, in caso di cessione, gli garantirebbe un ingaggio più alto in un’altra squadra. La Roma, allo stesso tempo, andrebbe a guadagnare molto di più dalla cessione rispetto alle cifre un po’ basse a cui lo venderebbe ora”.
Vasco Maria Ciocci: “Se l’idea generale è quella di vendere in ogni caso Zaniolo, penso che il momento giusto sia adesso, per evitare che il valore del giocatore continui a scendere e che il guadagno sia così minore. C’è anche il percolo che il malumore del ragazzo possa diventare di difficile gestione all’interno della squadra, soprattutto se è confermato che è stato lui a chiedere la cessione. Per il rush finale è necessario avere giocatori che diano tutto per la causa. Se il giocatore si è tirato fuori, soprattuto a livello mentale, è giusto venderlo”.