Europa League, la Roma ipoteca la qualificazione. Ora è lotta con lo Slavia Praga per il primo posto

Sei punti dopo le prime due giornate dovevano essere e sei punti sono stati. A differenza dello scorso anno la Roma ha iniziato nel migliore dei modi il proprio cammino in Europa League e, dopo la vittoria a Tiraspol, è arrivato un nuovo convincente successo contro gli svizzeri del Servette. Pur non giocando un calcio spumeggiante nel primo tempo, i giallorossi hanno chiuso la contesa in vantaggio e si sono scatenati nella ripresa, ottenendo un bel 4-0 finale.

Con questo risultato Lukaku e compagni si sono confermati al primo posto insieme allo Slavia Praga che, questa sera, ha schiantato per 6-0 i moldavi dello Sheriff. Le due squadre sono pertanto a punteggio pieno e verosimilmente si contenderanno la vittoria del girone, a partire dal doppio scontro diretto in programma nelle prossime settimane.

Mourinho, che sta cercando di gestire nel modo migliore le risorse a disposizione, facendo ruotare la rosa per avere tutti in un buono stato di forma, sa quanto sia importante chiudere al primo posto il raggruppamento per evitare le due dispendiose partite dei playoff a febbraio contro le terze classificate dei gironi della Champions League.

Proprio per questo motivo siamo certi che tra 20 giorni, allo stadio Olimpico di Roma, il tecnico giallorosso cercherà di mettere in campo la migliore formazione possibile per ipotecare la qualificazione nonostante l’impegno di campionato con l’Inter in programma qualche giorno più tardi a Milano.

di Daniele Mattioli


Europa League, la Roma supera senza difficoltà il Servette per 4-0

Continua l'ottimo momento di forma della Roma in Europa League. Dopo il successo in Moldavia contro lo Sheriff Tiraspol, i giallorossi hanno superato per 4-0 il Servette grazie alla doppietta di Belotti e ai gol di Pellegrini, poi uscito per infortunio, e di Lukaku.

Grazie a questo risultato Smalling e compagni restano a punteggio pieno in testa alla classifica a pari punti con lo Slavia Praga, ancora vitttorioso contro il Tiraspol.

di Daniele Mattioli

 

 


Europa League: Slavia Praga, Tiraspol e Servette le avversarie della Roma

Sono i cechi dello Slavia Praga, i moldavi dello Sheriff Tiraspol e gli svizzeri del Servette gli avversari della AS Roma nel girone di Europa League. A decretarlo è stato il sorteggio terminato pochi minuti fa a Montecarlo.

 

 


Europa League, ecco l'analisi delle tre avversarie della Roma: Slavia Praga, Tiraspol e Servette

Pochi minuti fa la Roma ha conosciuto il nome delle tre squadre che affronterà nella fase a gironi di Europa League. Sono i cechi dello Slavia Praga, i moldavi dello Sheriff Tiraspol e gli svizzeri del Servette. In attesa di conoscere il calendario completo, andiamo a scoprire i segreti delle avversarie dei giallorossi.
 
Slavia Praga
 
Dopo aver chiuso lo scorso anno la Fortuna Liga - il campionato della Repubblica Ceca - a pari punti, 78, con lo Sparta Praga ed essere stati condannato al secondo posto solo per via degli scontri diretti sfavorevoli, lo Slavia Praga ha compiuto il percorso netto in Europa League, eliminando in successione le ucraine della Dnipro-1 e dello Zorya.
 
La squadra allenata dal mister Tripisovsky gioca un calcio offensivo, caratterizzato da un lungo possesso palla e dalla creazione di spazi per i propri attaccanti. Il leader indiscusso è il portiere classe 1994 Ondřej Kolář, capace di guidare una difesa solida e a tratti impenetrabile, mentre le stelle offensive sono il centrocampista dal passaporto greco-norvegese Christos Zafeiris e gli attaccanti Vaclav Jurecka e Mick van Buren, con quest’ultimo già autore di 2 gol tra campionato ed Europa League. Molto bene l’impatto dell’attaccante nigeriano Muhamed Tijani, prelevato per oltre 1,2 milioni di euro dal Banik Ostarava per sostituire l’idolo Olayinka finito allo Stella Rossa e già in rete 2 volte in soli ‘239 minuti disputati.
 
Al momento in campionato occupa il primo posto in classifica insieme allo Sparta Praga con 16 punti in 6 partite disputate.
 

Sheriff Tiraspol
 
Campione di Moldavia nella scorsa stagione, lo Sheriff Tiraspol prende parte all’Europa League dopo la retrocessione dalla Champions League, arrivata al secondo turno dei preliminari per mano del Maccabi Haifa. Il percorso nelle fasi di qualificazione in Europa League non è stato dei più facili: dopo la vittoria contro il Bate Barisov, il Tiraspol ha rischiato molto contro i faroesi del Klaksvik, eliminandoli solo nei minuti finali del ritorno. 
 
Allenati dall’italiano Stefano Bordin, lo Sheriff ha dimostrato di essere una squadra solida e organizzata, capace di sfruttare le qualità del proprio reparto difensivo, guidato dalla stella colombiana Cristian Tovar. La squadra moldava, che vanta nel proprio organico ben 31 giocatori stranieri, ricerca spessa il controllo del possesso palla per poi sfruttare l’estro del proprio reparto offensivo, che vede negli esterni Momo Yansane - 3 gol in 6 partite in stagione - e Luvannor - 4 reti in 10 gare - i giocatori più pericolosi. Attenzione alla punta centrale nigeriana David Ankeye che ha già segnato 3 volte in 9 partite. Il leader indiscusso è però il centrocampista maghrebino Amine Talal, il cui ruolino personale è di 5 reti in 7 gare.
 
Dopo 4 partite disputate in campionato, lo Sheriff Tiraspol è in testa alla graduatoria con 9 punti.
 

Servette

Arrivato in Europa League dopo essere stato eliminato dai Rangers Glasgow nel terzo turno di Champions League, il Servette, vice-campione di Svizzera, è una squadra da prendere letteralmente con le molle, nonostante fosse inserita in quarta fascia al momento del sorteggio.

Caratterizzato tendenzialmente da una continua ricerca di pressing nella zona avversaria del campo, il Servette ha nella punta centrale Chris Bedia - 6 gol in 10 partite disputate - e nell’esterno Hussayn Tuati - 4 reti in 9 gare - i giocatori più pericolosi. Al momento è ai box per infortunio la stella Miroslav Stevanovic, centrocampista serbo che può giocare sia come centrocampista che come esterno nello scacchiere del mister Renè Weiler.
 
Al momento il Servette è ottavo in classifica nel campionato svizzero, con 6 punti ottenuti in 5 partite disputate.

di Daniele Mattioli


Sorteggio Europa League: ecco le possibili avversarie dell'AS Roma

Si terrà oggi, alle ore 13, il sorteggio di Europa League, manifestazione a cui la Roma partecipa per la seconda stagione consecutiva. Dopo la sconfitta in finale dello scorso anno a Budapest ai rigori contro il Siviglia, gli uomini di Josè Mourinho sono in prima fascia e aspettano così di conoscere i rivali che affronteranno nella fase a girone.
 
Analizzando i possibili raggruppamenti, in seconda fascia i pericoli maggiori sono rappresentati dallo Sporting Lisbona, dal Betis Siviglia (affrontato lo scorso anno, sempre ai gironi) e dal Marsiglia. Più abbordabili, sulla carta, gli scontri contro il Lask Linz (Austria) e il Qarabag (Azerbaigian). Suggestiva sarebbe invece la sfida contro il Rennes dell’ex Matic.
 
In terza fascia occhio alla possibilità di essere sorteggiati con il Brighton di De Zerbi, che sta continuando a stupire in Premier League. Insidiose anche le trasferte in Belgio in casa dell’Union Saint Gilloise e in Germania a Friburgo, contro due delle squadre capaci di raggiungere la fase finale della scorsa edizione dell’Europa League. Molde (Norvegia), Sheriff Tiraspool (Moldavia) e Sturm Graz (Austria) appaiono come le squadre più abbordabili.
 
Nell’ultima fascia, invece, attenzione al possibile sorteggio con le squadre greche dell’AEK Atene e del Panathinaikos, avversarie particolarmente ostiche in trasferta, ma occhio anche ai francesi del Tolosa, in grande ascesa negli ultimi anni. Non dovrebbero destare grosse complicazioni le possibili sfide contro i polacchi del Rakow, i ciprioti del Limassol e gli svedesi dell’Hacken.

di Daniele Mattioli

Nella foto, un momento della scorsa finale di Europa League (DM - InsideRoma).


E se fosse Alexandre Lacazette l'attaccante giusto per la Roma?

Icardi, Nzola e Scamacca in prima fila, tallonati nelle retrovie da Firmino, Arnautovic e Lacazette. Sono questi alcuni dei nomi di attaccanti accostati nelle ultime ore alla Roma come sostituti di Tammy Abraham.

Il grave infortunio subito dal centravanti inglese, che starà ai box per almeno sei mesi dopo l’intervento chirurgico al ginocchio, ha di fatto costretto la società giallorossa a ritornare subito attiva sul mercato per trovare un centravanti in grado di garantire gol e giocate alla formazione allenata da José Mourinho.

Le opzioni Icardi e Scamacca sembrano al momento abbastanza complicate – sull’ex Inter è forte l’interesse di tante squadre oltre che del Galatasary che l’ha avuto in prestito dal PSG in questa stagione, mentre difficilmente il West Ham si priverà a poco prezzo dell’attaccante italiano considerata anche la vittoria della Conference League – mentre l’idea Nzola può forse sembrare un azzardo, visto che il giocatore non è mai stato il primo violino in una squadra di vertice e potrebbe pertanto avere problemi nel reggere quel tipo di pressione in una piazza come Roma.

Su Firmino, che ha concluso un grande percorso con il Liverpool, è forte l’interesse delle big di mezza Europa, mentre per Arnautovic molto dipenderà dalla scelta di Thiago Motta, allenatore del Bologna, se affidarsi all’attaccante austriaco anche per la prossima stagione oppure metterlo definitivamente sul mercato, dopo le continue voci di dissapori tra le parti che hanno caratterizzato gli ultimi mesi sotto le Due Torri.

Più percorribile è sicuramente la strada che porta ad Alexandre Lacazette, temibile attaccante classe 1991 che si è comportato molto bene quest’anno in occasione del suo ritorno in patria, nelle fila dell’Olympique Lione.

Il giocatore francese, originario della Guadalupa e reduce da un’importante esperienza in Inghilterra con l’Arsenal, ha infatti segnato 27 gol in 35 partite di Ligue 1 – a cui vanno aggiunti anche 5 assist – oltre che 4 reti realizzate in altrettante gare in Coppa di Francia.

Per caratteristiche Lacazette rappresenta il prototipo perfetto per il gioco di Josè Mourinho: cinico sotto porta, capacità di far salire la squadra spalle alla porta e abile nel pressing alto, strategia spesso utilizzata dalla Roma nelle ultime due stagioni.

Il valore di mercato del giocatore si aggira intorno ai 10 milioni di euro, cifra che potrebbe abbassarsi ulteriormente considerando che il Lione non disputerà nessuna competizione europea nella prossima stagione, motivo per cui il giocatore potrebbe essere propenso ad una nuova avventura all’estero.

Già lo scorso anno qualche sondaggio era stato fatto, chi sa che questa volta non si possa approfondire ulteriormente il discorso.

di Daniele Mattioli


Josè Mourinho ai tifosi dopo Roma-Spezia: "Resto qui"

Durante il giro dei saluti finali ai tifosi al termine della partita vinta contro lo Spezia, che ha sancito la qualificazione alla prossima Europa League, Josè Mourinho si è rivolto ai supporters della Roma indicando più volte il campo da gioco con un dito e facendo così intendere che sarà l'allenatore della Roma anche il prossimo anno.

Sicuramente un bel messaggio verso la tifoseria, che anche questa sera l'ho osannato con cori e striscioni, in attesa dell’incontro da tempo richiesto con la società per certificare a questo punto l’ufficialità della sua permanenza e programmare così al meglio il futuro.

di Daniele Mattioli


Dybala al 90': la Roma batte in rimonta lo Spezia e si qualifica per l'Europa League 2023-2024!

Anche nella stagione 2023-2024 la Roma giocherà l'Europa League. I giallorossi hanno infatti chiuso al sesto posto, uno in più della Juventus settima, il campionato di serie A grazie al successo in rimonta all'ultima giornata contro lo Spezia per 2-1.

Dopo l'iniziale vantaggio ospite con Nikolaou, la Roma ha trovato il pareggio sul finire di primo tempo con un tiro cross di Zalewski. Nella ripresa, complice il vantaggio della Juventus a Udine, i giallorossi hanno cercato il tutto per tutto per difendere il sesto posto, l'ultimo utile per giocare l'Europa League anche il prossimo anno.

L'infortunio serio - almeno dalle prime immagini - al ginocchio occorso ad Abraham e un rigore solare negato a Dybala atterrato in area - hanno inizialmente complicato i piani. Al 90', però, un nuovo fallo spezzino ai danni di El Sharaawy è finalmente valso il rigore trasformato da Dybala per il 2-1 finale nel boato di uno stadio Olimpico che ha celebrato i propri beniamini dopo la finale di Budapest e più volte osannato, anche con diversi striscioni, Josè Mourinho, auspicandone la permanenza anche per il prossimo anno.

Grazie a questa vittoria, la Roma giocherà l'Europa League 2023-2024, insieme all'Atalanta quinta in classifica. Per lo Spezia, invece, sarà spareggio domenica prossima per restare in Serie A contro il Verona.

di Daniele Mattioli


La nota stampa della Roma contro l'arbitraggio di Taylor il primo segnale di supporto mediatico per Mourinho

La prima apertura della Società alle richieste per il futuro espresse da Josè Mourinho nella conferenza stampa dopo la sconfitta nella finale contro il Siviglia di Europa League è arrivata. La nota stampa inviata all'ANSA da parte del Direttore Tiago Pinto per evidenziare gli errori arbitrali da parte di Taylor può essere infatti interpretata come un primo segnale da parte della proprietà di volere continuare insieme al tecnico lusitano anche in futuro.

Subito dopo la gara contro il Siviglia, Mourinho aveva infatti chiesto di poter essere supportato maggiormente a livello mediatico in futuro da parte della società, che troppe volte aveva preferito lavorare in silenzio invece di prendere una posizione pubblica a supporto del proprio allenatore.

La nota di Tiago Pinto - che ha definito "non equilibrata" la prova di Taylor durante la finale - è da leggere come un primo segnale. Ora non resta da capire se le due parti - società e allenatore - si troveranno concordi anche dal punto di visto tecnico per continuare insieme un rapporto che ha fruttato alla Roma risultati internazionali di grande prestigio come la vittoria della Conference League e una finale di Europa League persa solo ai rigori.

da Budapest, il nostro inviato Daniele Mattioli


Abraham e Belotti: una finale europea per riscattare un’annata poco prolifica

90 minuti per dimenticare una stagione al di sotto delle aspettative per quanto riguarda la fase realizzativa, 90 minuti per riscrivere la propria storia personale e quella di un intero popolo. Tammy Abraham e Andrea Belotti, i due attaccanti di peso della Roma, possono mettere da parte un’annata complicata questa sera quando affronteranno il Siviglia nella finalissima di Europa League.

Il calciatore inglese, infatti, non è riuscito a confermarsi ai livella passata stagione, segnando solo 9 volte in stagione contro i 27 gol messi a segno lo scorso anno. L’ex attaccante del Torino, invece, ha segnato 4 volte tra Europa League e Coppa Italia, ma mai in campionato, un dato davvero inusuale per un giocatore della sua qualità ed esperienza.

I due hanno sempre dato il massimo per la propria squadra, risultando spesso partecipi nelle azione decisive dei compagni ma poche volte si sono presi la luce della ribalta come realizzatori. Questa sera, alla Puskas Arena di Budapest, la possibilità di invertire il trend e regalare a sè stessi e alla Roma una nottata da sogno.

da Budapest, il nostro inviato Daniele Mattioli

 


Lele Adani a InsideRoma: “Dybala deciderà la Finale tra Roma e Siviglia. Mourinho sa come vivere le partite”

“Chi decide la Finale? Non ho dubbi: Paulo Dybala. A prescindere da quanto verrà utilizzato, si merita di avere l’ultima parola ed essere il protagonista dell’ultimo atto dell’Europa League”.

Non ha nessuna perplessità Daniele Adani, stimato commentatore sportivo di Rai Sport e della Bobo TV, nell’analizzare al sito InsideRoma le sue impressioni sulla Finale di Europa League tra Siviglia e Roma a poche ore dal fischio di inizio.

“Mi aspetto una gara vera combattuta tra due squadre che presentano un proprio stile di gioco, differente da quello del rivale, ma di grande efficacia come testimoniato dal raggiungimento della finalissima” dichiara l’ex giocatore di Inter, Brescia e Bologna.

A proposito di Finali, non può mancare un commento su Josè Mourinho che per la settima volta a livello europeo si trova a giocare l’atto conclusivo della manifestazione. “Io credo che Mourinho abbia la grande capacità di vedere e leggere la partita prima del suo inizio, definendo così una strategia adatta e accurata – spiega Adani. Per questo, proprio in virtù dell’utilizzo di Dybala, sono sicuro che ha già studiato i momenti in cui attaccare con qualche colpo forte, anche per esempio all’inizio, con la qualità che possiede la sua rosa. L’allenatore della Roma sa come vivere le partita"

da Budapest, il nostro inviato Daniele Mattioli

 


La cura Mendilibar ha funzionato: il Siviglia si gioca una stagione nella finale di Europa League

Una finale che vale una stagione e qualcosa di più, ovvero la qualificazione alla prossima Champions League. Anche il Siviglia si gioca tantissimo nella Finale di Europa League in programma a Budapest mercoledì 31 maggio contro la As Roma. La squadra andalusa ha infatti chiuso all’undicesimo posto La Liga dopo una prima parte di stagione alquanto disastrosa e che ha visto Lamela e compagni occupare le ultime posizioni della graduatoria.

A invertire la tendenza è stato Josè Luis Mendilibar, il terzo allenatore chiamato a risollevare le sorti della formazione spagnola dopo che Julen Lopetegui, che aveva iniziato la stagione, e Jorge Sampaoli, non erano riusciti a ottenere dei buoni risultati.

L’ex allenatore dell’Eibar ha deciso di semplificare maggiormente le strategie di gioco: basta la costruzione dalle retrovie e spazio alla creatività e alla velocità dei singoli giocatori che, guidati da un ritrovato Lucas Ocampos, spesso imperdibile sulla fascia, hanno dato vita a più occasioni offensive, spesso finalizzate da un ritrovato Yousseff En-Nesyri che ha di fatto eliminato a suon di reti il Manchester United ai quarti di finale (due gol) e la Juventus in semifinale (una rete a Torino).

Il modulo di gioco utilizzato principalmente nelle ultime settimane è stato un 4-2-3-1, tattica ben recepita dall’intera rosa, come testimoniato dalla crescita di gioco e risultati dell’ultimo periodo. Sarà sufficente al Siviglia per restare ancora imbattuto in finale e vincere così la Settima Europa League in altrettanti finali disputate?

di Daniele Mattioli