Non solo difesa, la Real Sociedad sogna con la coppia d'attacco Mendez-Sørloth
Non solo una difesa coriacea che concede poco o nulla - solo 2 gol subiti nel torneo, 0 addirittura nelle gare in trasferta - ma anche un attacco capace di fare molto male agli avversari, grazie ad un mix letale tra tecnica e concretezza. Sono queste le caratteristiche chiave della Real Sociedad, avversaria della Roma agli ottavi di Europa League, che prendono il via questa sera con la disputa del match di andata.
La squadra basca, che al momento occupa il quarto posto nella Liga, dietro alle blasonate Barcellona, Real Madrid e Atletico Madrid, ha infatti compiuto quel definitivo salto di qualità grazie all’ottimo lavoro svolto da Imano Alguacil, in panchina dal 2018 e in grado di modellare la propria rosa con un 4-3-2-1 che in caso di necessità può diventare un 4-3-3.
Detto dell’ottimo rendimento difensivo, la Real Sociedad può contare anche di un attacco molto pericoloso e che trova nella coppia formata da Brais Mendez e Alexander Sørloth, i due giocatori attualmente più in forma. Il centrocampista classe 1997, ex Celta Vigo, ha già segnato 7 volte nella Liga, realizzando 3 assist, mentre l’attaccante norvegese, attualmente in prestito dal Lipsia, ha fatto 9 gol e totalizzato un passaggio vincente per i compagni.
Considerando la presenza di altri interpreti offensivi di grande qualità come Oyarzabal, Kubo e il recuperato David Silva, il Real Sociedad ha un arsenale offensivo di primissimo livello. A Smalling e compagni l'obiettivo di disinnescarlo questa sera e tra 7 giorni a San Sebastian.
di Daniele Mattioli
Alla scoperta della Real Sociedad, la prossima avversaria della Roma in Europea League
Dopo il passaggio del turno ottenuto eliminando il Salisburgo grazie alla vittoria per 2-0 allo stadio Olimpico, la Roma affronterà la Real Sociedad negli ottavi di finale di Europa League. La squadra spagnola, che ha terminato il proprio girone davanti al Manchester United, farà visita ai giallorossi il 9 marzo prima di ospitare Pellegrini e compagni una settimana più tardi a San Sebastian, nei Paesi Baschi, giovedì 16.
Al momento terza in classifica nella Liga con 43 punti in 22 partite disputate, la Real Sociedad è allenata dal 2018 da Imano Alguacil, capace di aver dato una propria identità alla squadra che viene schierata tendenzialmente con un 4-3-2-1 che all’occorrenza può diventare un 4-3-3.
Il terminale offensivo degli iberici è Alexander Sörloth, in prestito dal Lipsia e al momento autore di 13 gol in stagione. Brillano nella rosa anche Brais Mendez e Mikel Oyarzabal, capaci di esaltare il pubblico di casa con gol pesanti e dribbling importanti.
La Real Sociedad, che difficilmente avrà a disposizione l’ex giallorosso Umar Sadiq, che si è rotto il crociato a inizio stagione dopo essere stato acquistato dall’Almeria per 20 milioni di euro, può contare anche sull’esperienza e la classe di David Silva, ex Manchester City, il cui utilizzo contro la Roma è al momento in dubbio per un problema al polpaccio.
di Daniele Mattioli
È arrivato il momento di Ola Solbakken
Dopo oltre 45 giorni di attesa, a causa di un ritardo nella condizione fisica - complice l'impossibilità di allenarsi a dicembre con la Roma per via del mancato nulla osta da parte del Bodo Glimt - nonchè di un logico ambientamento in una squadra già rodata come quella giallorossa e in un campionato totalmente diverso quale è la Serie A, Ola Solbakken è pronto a ritagliarsi un ruolo più importante in occasione della sfida di questa contro l'Hellas Verona.
L'assenza certa di Paulo Dybala e quelle probabili di Lorenzo Pellegrini e Tammy Abraham fanno sì che l'esterno norvegese possa ambire all'esordio dal primo minuto allo Stadio Olimpico, che sarà per la ventiduesima volta consecutiva tutto esaurito.
Solbakken potrebbe essere infatti preferito a Christian Volpato, il cui rendimento è apparso migliore entrando dalla panchina, e affiancare Stephan El Shaaraway dietro ad Andrea Belotti, questa sera centravanti dalla squadra.
Il giocatore, che ha lavorato duramente in queste ultime settimane, scalpita ed è pronto ad aiutare la Roma. Mourinho, che in conferenza stampa ha spiegato il motivo per cui l'abbia utilizzato con il contagocce finora, evitando così di "bruciarlo" in caso di rendimento non all'altezza, lo sa e medita attentamente su come poterlo schierare.
Mai come questa sera, infatti, per superare l'Hellas Verona ci sarà bisogno delle qualità di Ola Solbakken.
di Daniele Mattioli
Contro il Lecce senza pensare all'Europa League
Concentrazione dal primo minuto per cercare di indirizzare da subito la partita ed evitare brutte sorprese in un campo dove già alcune grandi del campionato hanno lasciato punti per strada. È questo l'obiettivo della Roma in vista della sfida contro il Lecce in programma allo Stadio di Via del Mare alle ore 18.00 di oggi, sabato 11 febbraio.
I giallorossi devono cercare di prendere subito il dominio della sfida, senza aspettare l'avversario, confidando in una maggiore qualità tecnica da parte dei propri interpreti e in una crescita del gioco sempre più evidente con il trascorrere delle settimane - sfida di Coppa Italia contro la Cremonese a parte.
Mister Mourinho dovrebbe affidarsi alla tradizionale formazione iniziale, con la possibilità di riccorrere a qualche inserimento dalla panchina in caso di vantaggio nel punteggio. Tra le opzioni a disposizione dell'allenatore lusitano c'è anche quella di testare infatti le condizioni di Gini Wijnaldum, che non gioca una gara ufficile da inizio stagione, in vista anche del doppio impegno di Europa League contro il Salisburgo che prenderà il via dal prossimo giovedì.
di Daniele Mattioli
La Roma e un gennaio finalmente diverso rispetto ai precedenti
Si respira aria di un gennaio diverso in casa Roma. Nonostante le diverse critiche ricevute, in alcuni casi rivolte quasi più a destabilizzare l’ambiente che a portare qualcosa di costruttivo, i giallorossi sono per ora imbattuti in questo 2023. Dopo la vittoria di misura ottenuta sul Bologna, è arrivato l’importante pareggio in rimonta - da 2-0 a 2-2 negli ultimi 6 minuti di gioco - in casa dei campioni in carica del Milan e i doppi successi casalinghi contro il Genoa in Coppa Italia e Fiorentina in campionato.
3 vittorie e un pareggio in 4 partite disputate: numeri importanti che indicano come la squadra allenata da Josè Mourinho sia in salute.
Sembrano passati secoli infatti da quando, puntualmente, gennaio rappresentava il mese in cui i sogni di gloria della Roma svanivano rapidamente nel giro di poche partite.
Nella storia recente giallorossa, il primo a provare sulla propria pelle le difficoltà di inizio anno è stato Claudio Ranieri nella stagione 2010-2011, quella successiva alla splendida cavalcata terminata al secondo posto in classifica.
A inizio mese la Roma era infatti a -7 punti dalla vetta della classifica, distacco che salì a -9 a fine gennaio con il successivo addio dell’allenatore arrivato nelle settimane successive. Meglio non andò a Luis Enrique (2011-2012) e a Zdenek Zeman (2012-2013) che arrivarono all’Epifania particolarmente euforici dopo le vittorie a Napoli e contro il Milan ma che subirono una netta ridimensionata. Il tecnico spagnolo rimase a -10 punti dalla vetta, mentre Zeman passò dal -12 a -21 lunghezze di distacco a fine mese, preludio dell’esonero che avvenne dopo poche giornate.
Ha provato a invertire la rotta Rudi Garcia che, nella lotta contro la Juventus, ha incontrato qualche difficoltà nel primo mese dell’anno, pur difendendosi con onore. Nel 2013-2014 il tecnico francese passò da -5 a -9 punti, mentre nel 2014-15 da -3 a -7. L’anno successivo venne esonerato proprio a metà gennaio per fare spazio a Luciano Spalletti, che incappò subito in una serie di brutti risultati passando da -4 a -12 a inizio febbraio, prima di riprendersi e centrare il posto in Champions League. Anche nella stagione successiva Spalletti ha trovato qualche difficoltà, passando da -4 a -7 punti dalla vetta. Non è andata meglio a mister Di Francesco nelle due annate a Roma: da -8 a -16 punti nel 2018, stagione terminata comunque con l’approdo in semifinale di Champions League e il terzo posto in campionato - ultimo tecnico a riuscirci - e da -23 a -25 nel 2019.
Il trend è iniziato a mutare con Fonseca in panchina. Il tecnico portoghese, dopo un pessimo gennaio nella sua prima stagione, da -7 a -15 nel 2020, riuscì a rosicchiare un punto l’anno successivo, passando da -7 punti dalla capolista al -6 di fine mese. La crisi arrivò a febbraio, con la decisione di puntare tutto sull’Europa League, terminata con l’approdo in semifinale.
Lo scorso mese di gennaio è invece forse stato il periodo della svolta per Mourinho che, dopo la sanguinosa sconfitta in casa contro la Juventus - vittoriosa a Roma passando da 3-1 a 3-4 in pochi minuti - decise di cambiare modulo dando solidità alla squadra senza perdere terreno in classifica (da -14 all'inizio a -15 punti dalla vetta a fine mese).
Proprio l’attuale allenatore giallorosso sta compiendo un piccolo miracolo in questa prima parte di gennaio con 3 vittorie e un pareggio in 4 partite disputate. Una striscia di risultati utili che tutti i tifosi della Roma sperano possa continuare a partire dall’insidiosa trasferta di La Spezia del prossimo fine settimana.
di Daniele Mattioli
Una nuova, ghiotta, occasione da non perdere
Una gara importante per continuare l'ottimo 2023 e recuperare qualche punto alle squadre davanti in classifica.
Con questo spirito la Roma scenderà in campo questa sera alle ore 20.45 per affrontare la Fiorentina, da sempre avversario particolarmente ostico per i giallorossi.
Gli uomini di Mourinho hanno infatti una doppia importante occasione: vincere per continuare l'ottimo inizio di campionato in questo 2023 e cercare così di continuare a ridurre il divario in classifica dalle squadre davanti a loro in classifica.
In caso di successo questa sera la Roma potrebbe guadagnare 3 punti sulla Juventus, sconfitta 5-1 a Napoli, e 2 sul Milan, fermato sul 2-2 sul campo del Lecce. Si tratta davvero di un'ottima occasione da non perdere per rendere la classifica ancora più corta e dimostrare che la squadra è in salute e sta lottando duramente per cercare di raggiungere gli obiettivi prefissati a inizio anno.
di Daniele Mattioli
Gonzalo Villar ceduto temporaneamente al Getafe
Nuova squadra per Gonzalo Villar. Dopo la sfortunata esperienza alla Sampdoria, il centrocampista spagnolo giocherà la seconda parte della stagione 2022-2023 in Spagna con la casacca del Getafe. Ad annunciare il cambio di maglia è la stessa AS Roma con un comunicato stampa.
La stessa società giallorossa spiega anche che la cessione del giocatore è a titolo temporaneo ma che "l'accordo prevede inoltre l’obbligo di acquisto a titolo definitivo da parte del Getafe all’avverarsi di determinate condizioni".
di Daniele Mattioli
Kumbulla, Spinazzola e Solbakken protagonisti in Coppa Italia contro il Genoa?
Inizia questa sera, alle ore 21.00, il cammino della Roma in Coppa Italia. La formazione giallorossa affronterà il Genoa, in uno scontro da dentro o fuori, format che ha già regalato diverse sorprese in questa edizione, come testimoniato dall'eliminazione del Milan per mano del Torino o dai supplementari raggiunti dal Parma sul campo dell'Inter.
I liguri, che hanno tratto enorme giovamento con la nomina di Alberto Gilardino come nuovo allenatore, stanno vivendo un ottimo momento di forma come testimoniato dal terzo posto nel campionato di Serie B con 33 punti ottenuti, grazie anche alle ultime due vittorie arrivate con i successi contro Frosinone e Bari, in lotta con i rossoblu per la promozione in Serie A.
Per la Roma, che a distanza di un anno ritorna all'Olimpico per una gara di Coppa Italia - lo scorso anno fu contro il Lecce il 20 gennaio - l'obiettivo è naturalmente quello di avanzare al turno successivo, cercando di far crescere di condizione tutta la rosa, compresi quei giocatori che per diversi motivi stanno trovando per ora poco spazio come Kumbulla in difesa, Spinazzola sulla fascia e Solbakken in attacco.
Tutti e tre sono infatti i maggiori indiziati per essere protagonisti questa sera, anche se non è chiaro di loro partirà dal primo minuto o chi entrerà a gara in corsa. Kumbulla e Spinazzola dovrebbero essere quasi certi di essere tra gli undici titolari, mentre per Solbakken l'esordio in maglia giallorossa dovrebbe arrivare a gara in corsa. Il norvegese è pronto a conquistare i tifosi giallorossi dopo aver creato più di un grattacapo alla Roma nella scorsa campagna di Conference League con la divisa del Bodo Glimt.
di Daniele Mattioli
Inizia la seconda parte di stagione della Roma
Dopo i 12 giorni di riposo, arrivati in concomitanza della pausa per la disputa del Mondiale di Qatar 2022, la Roma si ritrova ufficialemente nel pomeriggio di oggi, 12 dicembre, a Trigoria per dare inizio alla seconda parte della propria stagione di gioco.
I giallorossi, in piena lotta per un posto in Champions League e qualificati per la seconda fase di Europa League, partiranno poi il 15 dicembre per il Portogallo dove giocheranno divese sfide amichevoli prima del ritorno in Italia. L'obiettivo è quello di arrivare al top della forma per il 4 gennaio, quando allo Stadio Olimpico arriverà il Bologna di Marko Arnautovic per la prima partita ufficiale del 2023.
di Daniele Mattioli
Non puoi vincere se non tiri in porta
“Ci è mancata la giocata negli ultimi metri, ci è mancato il tiro in porta”. Il perfetto riassunto del derby l'ha fatto Bryan Cristante al termine della partita ai microfoni di DAZN. Nonostante il dominio territoriale, la Roma è infatti stata sconfitta per 1-0 dalla Lazio al termine di una partita priva di emozioni e decisa da un singolo episodio, l'infortunio occorso in disimpegno da Ibanez ben concretizzato da Pedro e Felipe Anderson, autore del gol decisivo.
Per tutto il secondo tempo i giallorossi hanno dato l'impressione di essere vicini al pareggio grazie a un importante possesso palla - 59% a 41% - ma si sono sempre fermati sul più bello, ovvero al momento in cui era necessario tirare in porta e provare a impegnare Provedel. In un paio di volte, tra cui una clamorosa con Volpato, capace di saltare due uomini e di avvicinarsi alla portiere biancocelese, la Roma è arrivata a un passo dalla porta ma si è fermata sul più bello, ricercando sempre il passaggio in più verso l'ipotetico compagno, quando invece bastava tirare a rete.
Come sappiamo bene, molte volte il derby - che è una gara compeltamente diversa da tutte le altre del campionato - è stato deciso dai singoli espisodi, spesso caratterizzati anche da un pizzico di fortuna, come un tiro deviato o una respinta errata da cui può nascare un'occasione migliore. La buona sorte, infatti, non arriva mai da sola ma va sempre cercata.
Se in novanta minuti, però, riesci a tirare in porta solo 2 volte - uno dei quali da parte di Zaniolo proprio deviato (a proposito..) sulla traversa nel primo tempo - non puoi mai pensare di vincere una partita.
di Daniele Mattioli
Roma-Lazio: un derby che vale 3 punti e anche qualcosa di più per il futuro
Dopo aver centrato il primo obiettivo stagionale - la qualificazione ai playoff di Europa League - la Roma è pronta a tuffarsi nuovamente in campionato per affrontare la Lazio nel derby in programma domenica 6 novembre alle ore 18.30.
Inutile dire che non sarà una sfida come le altre: oltre ai 3 punti in classifica e al primato cittadino, il successo permetterebbe di caricare ulteriormente l'ambiente in vista delle ultime sfide in programma contro Sassuolo e Torino prima della sosta per il Mondiale.
Non a caso, è grande il riserbo su quella che potrà essere la formazione titolare che mister Josè Mourinho deciderà di mandare in campo. L'impressione è che la squadra che scenderà in campo dal primo minuto sarà comunque in grado di imporre subito il proprio gioco, con l'obiettivo di pressare alto l'avversario - un po' come avvenuto nel derby di ritorno dello scorso anno, vinto 3 a 0 ma già deciso alla fine del primo tempo - e di puntare molto sulla capacità di recuperare palla e ripartire subito in velocità.
A prescindere da chi partirà titolare e da chi subentrerà a partita in corso, alla Roma servirà determinazione e concentrazione dal primo all'ultimo minuto per portare a casa il derby. In palio ci sono 3 punti e anche qualcosa in più per il futuro.
di Daniele Mattioli
Prova di forza contro il Ludogorets, contro la Lazio domenica per fare il bis
La Roma ha iniziato nel migliore dei modi un cammino di 72 ore ricco di grande tensione e importanza sia per il presente che per il futuro della stagione ottenendo la qualificazione ai Sedicesimi di Finale di Europa League.
In una gara da dentro o fuori - in caso di non vittoria sarebbe arrivata la retrocessione in Conference League - alla squadra di Josè Mourinho sono bastati 45 minuti di gioco per avere ragione in rimonta del Ludogorets e imporsi per 3-1 grazie ad una splendida prova corale nella ripresa.
Fondamentali ai fini del risultato sono stati gli innesti di Zaniolo, assente all'andata e incontenibile con i suoi strappi per la difesa bulgara, e Volpato, capace con la sua anarchia - così come l'ha definita il mister portoghese nel dopo gara - di creare il panico tra gli avversari.
Nella giornata di lunedì 7 novembre la Roma conoscerà il nome del suo avversario che arriverà direttamente dalla Champions League: Barcellona, Siviglia, Bayer Leverkusen, Ajax, Sporting CP, Shakhtar Donetsk e Salisburgo.
Si tratta di squadre dal grande blasone e in alcuni casi - come ad esempio per i blaugrana - costruite per vincere la Coppa Campioni, motivo per cui il pronostico potrebbe pendere dalla loro parte.
Le sfide però si giocheranno a febbraio e per quella data i giallorossi riavranno a disposizione atleti del calibro di Dybala, Spinazzola e Wijnaldum, un trio di giocatori capace di innalzare in maniera il livello di una rosa che sta facendo comunque bene, come dimostrato dai risultati delle ultime uscite. Proprio per questo, siamo certi che anche le grandi escluse della Champions League preferirebbero evitare lo scontro proprio con i giallorossi.
Prima di fantasticare su chi sarà il prossimo avversario europeo, la Roma dovrà concentrarsi sul derby contro la Lazio, in programma domenica sera. Si parla di una sfida per forza di cose diversa da tutte le altre, considerando la forte rivalità tra le due squadre ma che i giallorossi dovranno affrontare come se fosse una partita uguale alle altre, scendendo in campo senza quella tensione che di norma fa giocare contratti e con la mente offuscata.
Aggredire sin dal primo minuto un avversario ferito dalla rocambolesca retrocessione in Conference League potrebbe essere la chiave di volta per realizzare un clamoroso bis dopo l'ottimo secondo tempo contro il Ludogorets e dare un colpo importantissimo sia alla classifica del campionato che al morale.
di Daniele Mattioli