La Roma batte l'Helsinki, ma pecca ancora di cattiveria sotto porta

INSIDEROMA.COM - FEDERICO FALVO - La Roma vista ieri sera contro l'HJK Helsinki è stata una squadra dalle due facce. Leziosa e sprecona nel primo tempo, determinata e cinica nella ripresa.

POCO CINICI - Una Roma che avrebbe potuto chiudere il match molto prima, contro avversari determinati ma tecnicamente non perfetti. Oltre agli errori in fase di controllo e disimpegno, l'Helsinki è stato anche sfortunato quando al 15' rimane in dieci uomini per l'espulsione del capitano Tenho. Nasce tutto da un errore di Lingman che sbaglia la misura del passaggio e serve Belotti, il numero 11 giallorosso punta Tenho e lo dribbla, con il difensore finlandese che non può fare altro che fermarlo con un fallo. Dapprima Petrescu, l'arbitro del match, ammonisce il capitano dell'Helsinki; ma successivamente, dopo aver rivisto l'azione al VAR, opta per il cartellino rosso facendo valere la regola del fallo da ultimo uomo.
La Roma, per sfruttare il vantaggio dell'uomo in più, cambia modulo passando dal 3-4-2-1 al -4-2-3-1. Vina e Karsdorp scalano sulla linea difensiva come terzini puri, mentre Spinazzola si sposta sulla sinistra in fase offensiva con Pellegrini centrale e Zaniolo a destra. Una mossa che da maggiore forza offensiva alla Roma, che però deve cercare spazi in una linea difensiva finlandese totalmente serrata. Il tecnico Koskela preferisce chiudersi con cinque uomini davanti il portiere Hazard e i rimanenti quattro a dar fastidio ai giallorossi, per impedirgli di pensare ad una giocata ed essere pronti a ripartire in contropiede. Ed è proprio da un contropiede che gli ospiti si rendono pericolosi con il difensore Hoskonen, rimasto davanti dopo una punizione. Il finlandese è abile a colpire di testa dopo un cross partito dalla snistra, ma non trova lo specchio della porta lambendo il palo.
La Roma ci prova in tutti i modi a far breccia, ma i troppi colpi di tacco e leziosismi fanno solo scena muta davanti al risultato bloccato ancora sullo 0-0. In più, quando si riesce ad arrivare al tiro, si devono fare i conti con un perfetto Hazard; abile a sventare ogni minaccia e tenere i suoi ancora in partita. La miglior occasione arriva sulla testa di Belotti, che in tuffo manca di un millimetro il bersaglio.

TRAZIONE ANTERIORE - Nella ripresa Mourinho cambia, inserendo Smalling per l'ammonito Ibanez e Dybala per Vina. Una mossa che permette a Spinazzola di tornare nella sua posizione naturale e libera Dybala davanti. Stesso modulo, 4-2-3-1, ma con un'arma in più nel trio che opera alle spalle di Belotti. Un'arma che si rivela immediatamente letale. Infatti Dybala ci mette un minuto dal suo ingresso per toccare il suo primo pallone e fare breccia nel muro finlandese. Un mancino a incrociare, su assist di Pellegrini, su cui Hazard questa volta non può nulla. Un gol che da coraggio alla Roma, che in due minuti raddoppia con il capitano Pellegrini, che di petto mette dentro un cross di Zaniolo deviato. 2-0 e Roma che ci mette pochissimo per stabilire la propria supremazia. Ma gran parte del merito del secondo gol va a Zaniolo, che partendo dalla sinistra supera il diretto marcatore e mette in mezzo per i compagni. Un gesto da grande giocatore e da altruista che ripeterà pochi minuti più tardi quando mette nuovamente in area un pallone, questa volta per Belotti che con un facile tap-in trova il 3-0 ed il suo primo gol in giallorosso.
Una rete che chiude virtualmente il match e porta la Roma a tirare i remi in barca nel tentativo di risparmiare qualche energia per l'impegnativa sfida di domenica contro l'Atalanta.

Risultato tondo e primo successo in Europa League per la Roma, che insegue il Betis Siviglia (punteggio pieno) e si prepara ad affrontarlo nei prossimi due match europei, dove ci si giocherà con molta probabilità il primo posto nel girone.


Juventus-Roma: precedenti, statistiche e curiosità

 INSIDEROMA.COM - FEDERICO FALVO - Questa sera la Roma sarà impegnata a Torino, nel primo big match della sua stagione. Avversaria la Juventus, da sempre ostica e storica rivale.

Mourinho, in conferenza stampa, non ha dubbi: la Roma andrà a Torino a cercare di vincere. Si potrebbe anche perdere, certo, ma la squadra deve giocare bene e senza timori. Mourinho vuole che i suoi ragazzi giochino con fiducia ed a viso aperto. Confermata la stessa formazione vista contro la Cremonese, con il solo Matic in campo al posto dell'infortunato Zaniolo.
Massimiliano Allegri, in casa Juventus, si aspetta una partita equilibrata contro un allenatore che sta facendo un ottimo lavoro. Recupera Szczesny, mentre mancheranno gli infortunati Bonucci e Di Maria. Rispetto all'ultima di campionato, Allegri vuole vedere una squadra che faccia bene in entrambi i tempi. Dubbi per quanto riguarda il centrocampo, con Allegri che ha ammesso di poter convocare anche il neo arrivato Milik.

I PRECEDENTI - Sono 90 le sfide giocare finora allo Juventus Stadium, di cui ben 60 vinte dai padroni di casa. La scorsa stagione i bianconeri si imposero per 1-0 grazie al gol di Kean in una partita controversa, con un gol annullato alla Roma per concedere un rigore non applicando il vantaggio.
Fermo a 21 il totale dei pareggi, che non si verificano dall'1-1 di stagione 2010/11, quando Totti su rigore rispose al momentaneo vantaggio di Iaquinta.
Solo nove le vittorie della Roma, che nell'agosto 2020 (ripresa del campionato post chiusura a casau del Covid) vinse 3-1 grazie a Kalinic e la doppietta di Perotti (Higuain per la Juventus).
Mourinho in carriera ha affrontato la Juventus in nove occasioni. Cinque volte come allenatore dell'Inter e due come tecnico della Roma. Con i nerazzurri tre vittorie, un pareggio ed una sconfitta. Due sconfitte come allenatore della Roma. Vi sono anche due precedenti in Champions League sulla panchina del Manchester United, con una vittoria ed una sconfitta per Mourinho.
Ben 23 i precedenti tra Allegri e la Roma, con nove vittorie in favore del tecnico livornese. Sette le sconfitte e sette i pareggi.
L'arbitro del match sarà Massimiliano Irrati, che in carriera ha diretto la Roma in 22 occasioni; con uno score in favore dei giallorossi grazie a 12 vittorie, cinque pareggi e cinque sconfitte. Sedici i precedenti tra Irrati e la Juventus; con i bianconeri che vantano 11 vittorie, due parehhi e tre sconfitte.

LE STATISTICHE - Al momento la Roma è sopra in classifica, forte dei sei punti conquistati finora. Quattro i punti della Juventus, che nell'ultima di campionato è stata fermata della Sampdoria sullo 0-0. Roma e Juventus, finora, sono le uniche due squadre del campionato a non aver mai subito gol, mentre per quanto riguarda le reti all'attivo i bianconeri hanno timbrato il cartellino tre volte, rispetto alle due segnature giallorosse.

Stasera sarà una partita sentitissima, tra due squadre che sognano in grande e vogliono arrivare sempre in alto. Una forte rivalità lega Roma e Juventus, partita che viene vissuta con forte ardore dai tifosi e che spesso è stata protagonista di episodi controversi. Ma sarà una partita molto sentita anche per Dybala, per la prima volta da avversario contro la sua ex squadra, in quello che fino a poco tempo fa è stato il suo stadio. Mourinho è sicuro che il 21 della Roma giochi tranquillo e con professionalità, con le emozioni che sicuramente si faranno sentire prima o dopo la partita.


Roma-Cremonese: precedenti, statistiche e curiosità

INSIDEROMA.COM - FEDERICO FALVO - Dopo il successo alla prima di campionato contro la Salernitana, la Roma è pronta per tornare all'Olimpico dove domani sera affronterà la Cremonese neo promossa.

Mourinho, in conferenza stampa, non vede la Cremonese come una squadra di B. Ma anzi, fa i complimenti alla società per gli investimenti sul mercato e ad Alvini per farla giocare in maniera da mettere in difficoltà ogni avversario. Quindi per Mourinho domani sarà un match difficile, ma dal quale spera di uscire con i tre punti per rendere felici i tifosi, un vero vanto per questa Roma. Elogi per Pellegrini, che ritiene un giocatore importantissimo ed in grado di giocare ovunque. Parole di fiducia anche per il resto della rosa; in particolare per Cristante, Matic, Wijnaldum e Zaniolo. Su quest'ultimo un grande complimento: "per noi è più importante della scorsa stagione".
Anche Alvini, tecnico della Cremonese, ha parlato alla stampa dichiarando che è consapevole dell'avversario che affronterà, ma vuole che i suoi ragazzi giochino senza pressione ed in maniera naturale. Importante sarà chiudere le linee di passaggio per i tre giallorossi che giocheranno davanti, quindi infoltire il centrocampo.

I PRECEDENTI - All'Olimpico si sono giocati sette match tra Roma e Cremonese, cinque dei quali vinti dai giallorossi. L'ultimo successo della Roma, in ordine di tempo, è il 3-0 della stagione 1995/96, con le reti di Di Biagio, Balbo e Cappioli.
Un solo pareggio, con il risultato di 1-1, registratosi durante la stagione 1994/95. In quell'occasione segnarono Lanna per la Roma ed Enrico Chiesa per la Cremonese.
Una sola vittoria per i grigio-rossi, che espugnarono l'Olimpico nel 1993 grazie ad un 2-1 firmato da Dezotti su rigore e Tentoni (Benedetti per la Roma).
Non vi sono precedenti tra Mourinho e la Cremonese ed Alvini contro la Roma. Dunque la sfida di domani sarà un inedito.
L'arbitro del match sarà Luca Massimi della sezione di Termoli. Il direttore di gara 33enne non ha mai diretto la Roma in carriera. Sei, invece, i precedenti con la Cremonese tra Serie B e Lega Pro; con uno score di tre vittorie, due pareggi ed una sconfitta per i grigio-rossi.

LE STATISTICHE - Dopo una sola giornata di campionato vi sono poche statistiche da registrare, se non i tre punti conquistati dai giallorossi e la sconditta registrata dalla Cremonese contro la Fiorentina. Differenza reti di +1 per la Roma, che ha segnato una rete a Salerno senza subirne. Tre le reti subite dalla Cremonese a fronte delle due segnate; una delle reti subite è stato uno sfortunato autogol di Radu, che ha condannato i ragazzi di Alvini alla sconfitta. Due i cartellini gialli a sfavore della Roma finora; mentre la Cremonese ne ha rimediati tre più il rosso di Escalante, squalificato ed assente domani.

Domani sarà un match complicato, tra una Roma che vorrà ripetersi e posizionarsi stabilmente tra le posizioni di vertice ed una Cremonese che vorrà dimostrare quanto di buono fatto con la Fiorentina migliorandone il risultato finale. Straordinaria la risposta dei tifosi giallorossi, che nonostante sia un lunedì per molti lavorativo, ha risposto alla grande facendo registrare il nono "sold out" consecutivo in casa tra la scorsa stagione e quella attuale.


La Roma con Dybala: varie opzioni, tanto divertimento

Paulo Dybala è un nuovo giocatore della Roma.
Un annuncio che ha riportato a Roma l'entusiasmo che si è respirato la sera del 25 maggio pre e dopo la finale di Conference League; ma soprattuto il 26 maggio, con i festeggiamenti al Circo Massimo.
Un acquisto che fa gia sognare i tifosi, impazziti di gioia per la Joya.
Ma al di là del nome e dell'importanza del giocatore, bisogna anche capire come Dybala possa collocarsi nello scacchiere di Mourinho. L'argentino in 403 presenze in carriera ha giocato 161 volte da prima punta in un attacco a due e 147 volte da seconda punta. Trentatre le volte messo in campo da ala destra e 21 da trequartista. Solo cinque come ala sinistra.
Nella Roma potrebbe posizionarsi sia largo a sinistra o destra (in alternanza con Zaniolo o Pellegrini), sia affiancare Abraham in un attacco a due.
Finora Mourinho, nelle tre amichevoli pre campionato, ha provato tre moduli diversi. Vediamo insieme come potrà essere impegnato Dybala con queste tre soluzioni:

4-3-2-1: Con questa formazione Dybala giocherebbe nei due dietro la punta insieme a Zaniolo, con Pellegrini da trequartista d'inserimento e gestore della manovra offensiva. Ovviamente i due dietro Abraham giocherebbero larghi, così da favorire gli avanzamenti palla al piede del terzo di centrocampo, aprendo gli spazi e guadagnandosi occasioni per ricevere la palla e servire la punta, o provare l'azione personale. Ma questo modulo potrebbe facilmente tramutarsi in 4-2-3-1, con Matic ed uno fra Cristante e Veretout ad agire davanti la difesa e Dybala a giocare da trequartista o esterno insieme a Pellegrini e Zaniolo. Un ruolo che non sempre ha ricoperto ma è in grado di fare ottimamente, così come Pellegrini potrebbe giocare largo a destra come spesso fatto in nazionale. Ma anche lo stesso Dybala potrebbe giocare largo a destra, con Zaniolo che potrebbe spostarsi al centro o a sinistra. Insomma, un trio che potrebbe giocare insieme alla perfezione e creare molti pericoli alle difese avversarie. Ma potrebbero anche non giocare tutti e tre insieme.

3-5-2: Con questo modulo, provato nel secondo tempo della gara contro il Sunderland, la Roma ha siglato due reti ed esaltato le doti di Zaniolo. Lo stesso potrebbere succedere con Dybala, che giocherebbe da punta insime ad Abraham. Ovviamente Zaniolo non sarebbe titolare con questo modulo, a meno che non prenda il posto di Karsdorp o Spinazzola o Zalewski sulle corsie esterne. Pellegrini verrebbe spostato sulla linea a tre dei centrali di centrocampo, dovendo rinunciare in parte alle sue doti offensive. Con questo modulo Dybala e Zaniolo potrebbero entrare in conflitto, poichè entrambi mancini e con la predisposizione a libersrsi al tiro con quel piede. Dunque è quasi impossibile, ma non toaltmente impossibile, vederli giocare insieme se la Roma si schiererà con il 3-5-2.

3-4-2-1: Modulo visto contro la Portimonense, dove Dybala giocherebbe nei due dietro Abraham insieme a Pellegrini o Zaniolo, ma più presumibilmente insieme al numero sette. Potrebbe anche giocare con Zaniolo, ma si dovrebbe sacrificare Pellegrini come centrocampista puro e più attento alla fase difensiva che offensiva. Sacrificare perchè il capitano giallorosso ha dimostrato ampiamente nella scorsa stagione come si trovi a suo agio più vicino alla porta. Zaniolo potrebbe subentrare a gara in corso o persino essere schierato da prima punta qualora mancasse Abraham.

Varie alternative, tutte valide e tutte che renderebbero la Roma molto equilibrata in campo; capace sia di difendersi che proiettarsi in area avversaria e colpire.
Forse, a titolo prettamente personale, il modulo migliore per includere Zaniolo e Pellegrini insieme a Dybala sarebbe il 4-2-3-1. Poichè tutti e tre potrebbero giocare insieme, trovare il giusto equilibrio per non darsi "fastidio" a vicenda e colpire in diversi modi. Un quartetto in realtà, perchè non dobbiamo dimenticare la presenza di Abraham che renderebbe l'attacco giallorosso potenzialemente devastante e difficile da affrontare per chiunque.
Ma qualsiasi sia il modulo, qualsiasi siano le scelte di Mourinho, chiuqnue giocherà, ci sarà da divertirsi.


Tutto su Frattesi. Veretout, Diawara e Perez in uscita. Ceduti Reynolds, Fuzato e Milanese

Il mercato entra sempre più nel vivo, come le trattative della Roma.
Sempre in piedi la pista che conduce a Frattesi, che si è arricchita quest'oggi con notizie relative ad un incontro già in programma per settimana prossima con l'entourage del centrocampista neroverde. Nel possibile accordo con il Sassuolo, oltre alla rinuncia della percentuale sulla rivendita per uno sconto sul cartellino, si potrebbe inserire una contropartita tecnica di alto valore. Stiamo parlando di Carles Perez, che vorrebbe maggior minutaggio e quindi accetterebbe un trasferimento o in Italia o in Spagna. L'ex blaugrana piace al Sassuolo, dunque un ipotesi scambio non sarebbe totalmente da escludere.
Non tramonta Dybala, con l'Inter che sta prendendo tempo in attesa delle visite di Mkhitaryan (fissate per domani) e del ritorno di Lukaku. Un'indiscrezione più che una realtà, con la Roma che tenta il fantasista argentino che si è promesso ai nerazzurri e aspetta prima di decidere il da farsi. Sullo sfondo per l'ex bianconero c'è anche il Tottenham.
Ma la giornata giallorossa di mercato è stata contraddistinta principalmente dalle cessioni.
Fuzato e Milanese hanno salutato Trigoria. Il portiere brasiliano si unirà all'Ibiza, con la Roma che in cambio riceverà 300 mila euro in caso di promozione del club spagnolo ed il 30% sulla futura rivendita. Milanese, invece, rimane in Italia e passerà alla Cremonese per 750 mila euo più il 30% di una futura rivendita.
Prestito per Reynolds che si unirà al Westerlo, che potrà riscattarlo al termine della stagione. Sarà la sua seconda esperienza in Belgio dopo quella di scorsa stagione al Kortrijk.
In uscita vi è sempre Veretout; seguito da Marsiglia, Milan ed Everton ma nessuna delle tre società ha ancora presentato offerte concrete. Possibile la partenza di Diawara, che piace molto al Lecce ma ha un ingaggio troppo alto che rappresenta uno scoglio per club pugliese.


La Roma lavora ai rinnovi e prova a chiudere per Celik. Piacciono Anguissa e Sabitzer

La Roma sta lavorando alla squadra con cui presentarsi in campo alla prossima stagione. Un organico di qualità con il quale centrare l'obiettivo qualificazione in Champions League dal campionato e non sfigurare in Europa League.
Una squadra già ricca di talento e su cui Mourinho farà molto affidamento. A cominciare dal neo acquisto Matic e dalle conferme dei pilastri che hanno guidato i giallorossi alla conquista della Conference League.
Sul fronte rinnovi è già tutto fatto per Mancini, con cui si è raggiunto un accordo per proseguire insieme fino al 2026 (si attende l'ufficialità). Primi contatti avviati con l'entourage di Zaniolo, che fa gola a Milan e Juventus. Il ragazzo oggi ha parlato della sua stagione, ammettendo che l'interesse delle grandi squadre fa piacere ma non lo distraggono dal suo obiettivo: lavorare e fare ancora meglio.

Si punta anche al rinnovo di Cristante, giocatore su cui Mourinho fa molto affidamento. Il centrocamista piace, anche lui, a Milan e Juventus; ma vuole rimanere alla Roma. Dunque i colloqui per continuare insieme non dovrebbero essere lunghi o difficili.
Sul fronte acquisti è in dirittura d'arrivo Celik, con Lille pronto ad accettare l'offerta di circa 7 milioni della Roma. Trattative ancora in corso per Frattesi, mentre rimane alla finestra Aouar del Lione.
Si seguono anche Torreira, in uscita dalla Fiorentina e nelle mire anche della Lazio, e Sabitzer; messo in vendita dal Bayern Monaco poichè poco usato la scorsa stagione (solo otto partite da titolare). Interessa anche Anguissa, in rotta con il Napoli e cercato personalmente da Mourinho. Il tecnico portoghese, infatti, avrebbe chiamato il centrocampista per presentargli il proprio progetto tecnico e convincerlo ad unirsi alla Roma. Una mossa che a Napoli non hanno molto gradaito.
Smentiti i collegamenti per De Paul, che la Roma non sta cercando e non ha contattato. Il costo totale dell'operazione, infatti, sarebbe troppo alto per le casse giallorosse. Intanto è stato offerto Demiral, profilo che non piace alla Roma e proposta rispedita al mittente.
In uscita potrebbero aprirsi nuovi contatti con il Marsiglia, che dopo Pau Lopez ed Under vorrebbe acquistare anche Veretout e Kluivert.


Matic ha firmato. Passi avanti per Frattesi. Piace Gundogan

Nemanja Matic è ufficialmente un nuovo giocatore della Roma. Il serbo classe ’88 è arrivato ieri nella Capitale dove si è sottoposto alle visite mediche di rito. Oggi la firma su un contratto annuale da 3.5 milioni più rinnovo automatico per un secondo anno se in stagione avrà raggiunto la soglia minima del 50% di partite giocate.
Rimanendo a centrocampo, sembra ormai sfumato un possibile arrivo di Ruben Neves. Il Wolwerhampton lo lascerebbe partire solo per una cifra che si aggira tra gli 80 ed i 100 milioni. Un prezzo troppo alto non solo per la Roma, ma anche per tutte le altre pretendenti. Così i giallorossi virerebbero su Gundogan del Manchester City. Il tedesco sembra ormai fuori dal progetto di Guardiola ed in più ha il contratto in scadenza a fine mese. Dunque la Roma potrebbe operare un altro colpo a parametro zero, il terzo dopo gli arrivi di Svilar e Matic.
Entra nel vivo la trattativa per Frattesi. Mourinho lo vuole a tutti i costi e Tiago Pinto è disposto a inserire una o due contropartite tecniche per agevolare la chiusura dell’affare. Al Sassuolo piacciono Felix e Bove, ma il tecnico portoghese non vorrebbe privarsi del centrocampista; al suo posto si potrebbe inserire uno tra Tripi e Volpato insieme a Felix. Rimangono da definire i termini, se a titolo definitivo o con diritto di riacquisto da parte della Roma.
Sul fronte interno si starebbe lavorando alla permanenza di Zaniolo, con Tiago Pinto che nei prossimi giorni dovrebbe incontrarsi con l’agente del giocatore per discutere il prolungamento contrattuale e l’aumento dell’ingaggio. Confermato Vina, che vuole giocarsi le sue carte in giallorosso anche se parte dietro Spinazzola e Zalewski tra le preferenze di Mourinho. Una conferma decisa anche sul piano economico, visto che l’uruguaiano non ha molto mercato e ad oggi la Roma non recupererebbe i 13 milioni spesi per acquistarlo.


Pellegrini non si vende. Matic firma settimana prossima. Occhi sul telentino Akgun

La Roma attende Matic, che tra lunedì a mertedì prossimi arriverà nella Capitale per sottoporsi alle visite mediche e apporre la firma sul contratto. Un primo tassello per il centrocampo, reparto non ancora ultimato in attesa delle uscite e di nuovi arrivi.
Sul fronte cessione emerge l'interesse del Lione per Veretout, per cui la Roma chiede minimo 10 milioni di euro. Un'operazione che potrebbe trasformarsi in uno scambio di giocatori. Infatti Aourar, centrocampista proprio dei francesi e con il contratto in scadenza a fine giugno, è stato offerto dal suo agente alla Roma. Il profilo del 23enne non dispiace a Mourinho, con la Roma che potrebbe accontentarlo o in uno scambio con Veretout o acquistandolo a parametro zero e liberare una casella cedendo il 21 giallorosso. Ma Aourar non è un obiettivo primario.
In cima alla lista di Tiago Pinto vi sono Ruben Neves del Wolwerhampton e Douglas Luiz dell'Aston Villa. Potrebbe arrivare uno dei due, ma ciò non esluderebbe Frattessi; che piace molto e per cui sono già stati avviati dei contatti con il Sassuolo. Per sbloccare la trattativa la Roma potrebbe inserire delle contropartite tecniche, così da far scendere anche il prezzo del cartellino. Vi è anche l'indiscrezione Pobega, di proprietà del Milan ed al Torino in prestito nell'ultima stagione. Ma per il ragazzo classe '99 non vi è nulla di concentro. Era idea del Milan inserirlo come contropartita per arrivare a Zaniolo, ma non riusltano contatti tra i due club per il 22 della Roma. Nell'unico incontro con i rossoneri si è solamente parlato di Forenzi e del riscatto da parte dei neo campioni d'Italia, con la Roma che acconsentirebbe allo sconto facendo scendere la cifra dai 4 milioni iniziali ai circa 3.

Rifiutata una maxi offerta per Pellegrini da parte del Newcastle: 60 milioni di euro a cui la Roma ha replicato con un secco no. Intanto gli inglesi avrebbero mostrato interesse anche per Ibanez, che sempre in Premier piace al Tottenham. Tiago Pinto fissa il prezzo del difensore sui 30 milioni, forse per screditare eventuali corteggiatori.Qualora si dovesse cederlo potrebbe arrivare Theate dal Bologna. Ipotesi solo accennata ad oggi.
Più concreti, invece, i passi mossi per Solbakken. Il norvgese ha già un accordo con la Roma e va in scadenza a dicembre. Il Bodo però non fa sconti e per liberarlo subito chiede 5 milioni. Un'operazione che potrebbe essere facilitata dalla possibile cessione di El Shaarawy, che piace all'Atalanta.
Per la fascia destra si pensa ad una rivoluzione, con Celik ed Akgun nel mirino. Entrambi turchi e valutati sui 7 milioni. Celik, 25 anni, gioca nel Lille con cui andrà in scadenza a giugno dopo una stagione da protagonista con 40 presenze, tre reti e tre assist. Un bottino niente male per un terzino. Akgun, invece, di anni ne ha 21 ed è di proprietà del Galatasaray. Nell'ultima stagione si è messo in mostra agli ordini di Montella nell'Adana Demirspor dove, in coppia con Balotelli, ha collezionato nove gol e ben 17 assist. L'ex aeroplanino giallorosso ne consiglia caldamente l'acquisto e la Roma potrebbe approfittarne, visto che il Galatasaray potrebbe accettare anche delle contropartite in campo del gioiellino già a segno con la propria nazionale alla seconda presenza assoluta.


Matic, manca solo la firma. Si lavora all'arrivo di Celik. Sfuma Bissouma

La stagione calcistica è finita da meno di un mese, ma per gli addetti ai lavori non esiste riposo.
Giusto il tempo di fetseggiare il successo in Conference League e poi nuovamente a capofitto sul lavoro. C'è il calciomercato da seguire ed una nuova Roma da assemblare.
I primi tasselli sono già arrivati.
Il primo acquisto, a parametreo zero, è stato il portiere belga Svilar, in uscita dal Benfica con cui non ha rinnovato il contratto. Un giovane talento da far crescere alle spalle di Rui Patricio per prenderne il posto un domani. Stessa formula (parametro zero) ma con ruolo ed esperienze diverse per Matic, svincolatosi dal Manchester United. Uomo di Mourinho, manca solo la firma sul contratto (annuale più ozpione per un secondo anno) per sancire il tutto. Un ottimo colpo per non far rimpiangere Mkhitaryan (accasatosi all'Inter), e dare una nuova impronta tattica al centrocampo.
Nel mentre Tiago Pinto si divide tra nuovi acquisti e cessioni. In entrata mancano gli ultimi dettagli per gli arrivi di Solbakken e Celik, rispettivamente 23enne e 25enne. Due innesti che inizieranno a prendere confidenza con il clima capitolino prima di essere utilizzati da titolari, ovviamente se verranno rispettate le aspettative. Celik, tra i due, potrebbe avere più spazio già dall'inizio della stagione come vice Karsdorp; forte anche della chiamata personale di Mourinho per vestire il giallorosso. La telefonata pare abbia ottenuto l'effetto desiderato, ora rimane da superare lo scoglio Lille e chiudere le trattative. Si era vociferato di un possibile inserimento di Veretout nell'affare, ma pare che il club francese non potrebbe permettersi l'oneroso ingaggio.
Veretout è comunque dato in partenza, con il Marsiglia che lo segue attentamente. La Roma non lo valuta meno di 15 milioni.
Sempre in Francia piace Kluivert, seguito dagli stessi marsigliesi e dal Monaco. L'olandese, che ha giocato l'ultima stagione in prestito al Nizza, potrebbe cambiare casacca a causa del mancato accordo sul riscatto da parte degli aquilotti rossoneri.
Entrambe le uscite potrebbero contribuire al tesoretto da reinvestire per il ritorno di Frattesi. Il giocatore, cresciuto nella Roma, non ha mai nascosto il suo desiderio di tornare a vestire il giallorosso. Un sogno che Mourinho vorrebbe avverare, ma deve esserci l'intesa con il Sassuolo. I neroverdi lo valutano intorno i 35 milioni, la Roma al momento ne offrirebbe 15 ma sarebbe disposta a salire anche a 20. Determinante in questa trattattiva sarà la percentuale di rivendita al 30% destinata alla Roma qualora Frattesi venga ceduto ad un altro club. Un'arma a favore del club di Trigoria, che potrebbe rinunciarvi in cambio di uno sconto sul prezzo del cartellino del talento neroverde.
Altri nomi in ottica Roma sono quelli di Senesi del Feyenoord e Guedes del Valencia. Per entrambi non sono ancora state presentate offerte ufficiali, quindi per ora si tratta solo di indiscrezioni. Sopratutto per quanto riguarda Guedes circolano voci, direttamente dalla radio ufficiale del club spagnolo, di una possibile offerta con l'inserimento di Diawara e Villar come contropartite tecniche; ma non vi è al momento nulla di vero.
Sfuma quasi definitivamente Bissouma, con l'Arsenal che è in pole position per il centrocampista malese, propenso a rimanere in Premier League.


Inizio vincente per la Roma di Mourinho. Debutto da 9 per Abraham

Giornata di riposo per la Roma, che domani mattina tornerà ad allenarsi in vista del match di ritorno di Conference League contro il Trabzonspor. Una giornata, quella di domani, in cui verranno presentati alla stampa ed ai tifosi i due neo acquisti Viña e Shomurodov. Entrambi sono scesi in campo sia giovedì scorso (decisivo Shomurodov autore della rete della vittoria) che ieri sera contro la Fiorentina.
Un esordio vincente per la Roma di Mourinho, che ha buttato nella mischia il nuovo numero 9 Abraham. L'attaccante inglese ha risposto presente ed è stato decisivo in ben quattro occasioni; procurando l'espulsione di Dragowski al 17', fornendo i due assist per la rete di Mkhitaryan e per la prima delle due marcature di Veretout ed infine colpendo una traversa. Un Abraham che si è dimostrato già pronto per stupire e soprattuto al servizio della squadra, ed il suo recupero sulla trequarti difensiva in apertura di match lo dimostra. Un acquisto che speriamo possa trovare presto la via del gol, che avrebbe meritato gà ieri sera.

I PRIMI TRE PUNTI - La partita si mette quasi da subito in discesa per la Roma, che al 17' si trova sopra di un uomo dopo l'espulsione di Dragowski per fallo su Abraham, imbeccato da Ibanez con un lancio lungo ed atterrato al limite dell'area dall'estremo difensore viola. Italiano, a cui l'espulsione non è andata giù, corre ai ripari sostituendo Callejon con il portiere di riserva Terracciano. Un ingresso che dopo appena sei minuti viene "rovinato" da Mkhitaryan, abile a farsi trovare da Abraham al limite del fuorigioco e piazzare la palla all'angolino basso di destra.
Vantaggio per la Roma, che però in avvio di secondo tempo si rovina da sola i piani, pareggiando il conto degli uomini in campo. Al 52', infatti, Zaniolo commette un fallo inutile a centrocampo; rimediando il secondo giallo e quindi l'espulsione.
Ne approfitta subito la Fiorentina che al 54' sfiora il pareggio con Vlahovic, abile a controllare in area e concludere in porta, ma Rui Patricio compie una grande parata e salva il risultato. Non può nulla però al 60' su Milenkovic; che si libera bene in area, raccoglie un cross dalla trequarti e batte il numero uno giallorosso con un mancino sotto misura.
Dopo aver subito la Roma non si demoralizza, anzi, alza la testa e inizia a macinare gioco. Come ammesso dallo stesso Mourinho al termine del match, i giallrossi hanno giocato meglio in dieci contro dieci che quando erano in superiorità numerica. Un gioco che si traduce in altre due reti che chiudono il risultato sul 3-1. Autore di entrambe le reti Jordan Veretout, ex di giornata, che dapprima sigla di sinistro sul primo palo ricevendo l'assist di Abraham dalla parte opposta dell'area (azione esaminata al VAR per possibile fuorigioco del nove giallorosso) e successivamente si insersce bene ricevendo il filtrante di Shomurodov e battendo Terracciano un destro preciso a fin di palo.

Una Roma che ha risposto presente, che ha saputo reagire immediamente dopo il pareggio della Fiorentina e che non ha mai mollato. Forte fisicamente, determinata e concreta. Una buona prestazione per i ragazzi di Mourinho, che ha festeggiato il suo ritorno in Serie A nel migliore dei modi. Ma ora non ci si deve montare la testa. Massima attenzione e concentrazione sul lavoro a Trigoria in vista di giovedì ed al ritorno di Conference League contro il Trabzonspor, un match da vincere per qualificarsi alla fase a gironi della competizione.


La Roma saluta Dzeko e guarda al futuro. Il bosniaco rimarrà nella storia del club

INSIDEROMA.COM - FEDERICO FALVO - Edin Dzeko ha deciso il suo futuro, lascia la Roma per accasarsi all'Inter.
Un trasferimento a cui il club giallorosso non ha opposto una forte resistenza, forse perchè sapeva di non poter chiedere di più al bosniaco, miglior marcatore non italiano nella storia della Roma e terzo miglior marcatore di sempre del club.

IL PASSATO - Dzeko che arrivò alla Roma l'11 agosto 2015, da giocatore con già molta esperienza ma un futuro da scrivere. Un futuro che il "cigno di Sarajevo" ha scritto sia sul campo che fuori: cinque stagioni con il giallorosso addosso, 260 presenze, 119 gol, 55 assisti ed una famiglia bellissima.
Perchè a Roma Edin non ha solo trovato una famiglia a Trigoria, ma si è costruito anche la sua di famiglia con la moglie Amra. Un sodalizio che ha dato alla luce tre bambini che saranno legati sempre alla città di Roma dove sono nati. Così come siamo convinti rimarrà legato a Roma anche Dzeko. Perchè in giallorosso Edin è maturato in tutto e per tutto, arrivando a rappresentare la Roma da capitano. Un onore che prima di lui toccò a giocatori che della Roma e con la Roma hanno fatto la storia. Una storia a cui Dzeko ha contribuito per sei stagioni, essendo protagonista di grandi vittorie.
La prima, in ordine di tempo, la vittoria all'Olimpico contro la Juventus; condita con un gol di testa all'esordio davanti il suo pubblico, esattamente sotto la Curva Sud. Ma rimarranno nella storia gli scambi con Totti negli ultimi anni di carriera del leggendario 10 giallorosso; i colpi di classe da vero campione; il sinistro al volo a Stamford Bridge contro il Chelsea; la rete al Camp Nou contro il Barcellona nel 2018 bissata con quella dell'1-0 all'Olimpico che sancì la rimonta della Roma contro i catalani e l'approdo in semifinale di Champions League. E sempre nello stesso anno ed in Champions League la sua prima tripletta nella competizione contro il Viktoria Plzen, proprio con la maglia della Roma indosso.
Un giocatore immenso, che rimarrà per sempre nella storia della Roma come terzo miglior marcatore "all time" del club e primo marcatore straniero. Una storia durata esattamente sei anni dall'11 agosto 2015 all'11 agosto 2021.

IL FUTURO - Ma la storia, si sa, fa parte del passato. Così come Dzeko, purtroppo, ormai è un ex giocatore della Roma ed in casa giallorssa si deve guardare al futuro.
Un futuro che può contare sul nuovo arrivato Shomurodov, che si va ad aggiungere al già presente Mayoral. Ma a Trigoria cercano un attaccante di prospetto che possa sostituire adeguatamente Dzeko come prossimo numero 9 giallorosso. Tra i vari nomi spiccano quelli di IcardiAzmounBelottiIsak ed Abraham.
L'argentino Icardi è dato in uscita dal Paris Saint Germain, ma la trattativa non sembra decollare poichè la Roma vorrebbe il giocatore in prestito; cosa che non piace molto ai parigini più impegnati a concludere i grandi colpi in entrata.
Belotti ed Azmoun, cercati in precedenza, sembrano essere diventati ormai dei "piani B". Belotti, che sembrava destinato alla Roma, rimarrà molto probabilmente in granata con i giallorossi che già in passato avevano lasciato perdere l'affare a causa delle richieste troppo alte del Torino. Problemi di prezzo anche per Azmoun, con cui la Roma non chiuse prima di acquistare Shomurodov. L'attaccante attualmente è nel mirino del Bayer Leverkusen, ma le richieste alte dello Zenit stanno portando anche i tedeschi a ritirarsi dall'affare, nonostante lo stesso Azmoun spinga per una cessione.
Prezzo troppo alto anche per Isak, che ha da poco rinnovato con la Real Sociedad ed ha una valutazione di partenza intorno i 40 milioni.
Quaranta milioni, ovvero la cifra della trattiva già conclusa con il Chelsea per Tammy Abraham. L'attaccante inglese, classe '97, ha realizzato 21 reti in 56 presenze nelle ultime due stagioni con Blues dopo aver militato in prestito nelle serie minori per fare esperienza. Un attaccante che gioca prevalentemente da prima piunta, ma può ricoprire anche il ruolo di esterno offensivo. Un profilo perfetto per Mourinho, che ha chiamato il giocatore per convincerlo a vestire il giallorosso. Ma Abraham, nonostante sia stato inorgoglito dalla chiamata, è ancora titubante sul si definitivo alla Roma; avendo voglia di restare nella sua Londra per vestire la maglia dell'Arsenal. Tiago Pinto intanto ha trovato l'accordo con il Chelsea, per un totale di 40 milioni tra prestito oneroso e riscatto obbligatorio. Un accordo a cui potrebbe aggiungersi anche un diritto di recompra in favore del Chelsea qualora la Roma decidesse di cedere il giocatore. Giocatore che però ancora non ha deciso il proprio futuro ed attende la fine della finale di Supercoppa Europea (in programma stasera) prima di incontrare Pinto nella giornata di domani ed ascoltare la proposta della Roma.

Roma che aspetterà fino al fine settimana Abraham ed una sua risposta. Qualora il giocatore prendesse ancora tempo i giallorossi vireranno su altri giocatori.


Roma vs Debrecen 5-2 | Termina il match. La Roma vince e saluta i propri tifosi

INSIDEROMA.COM - DALL'INVIATO FEDERICO FALVO - La Roma, dopo la vittoria a Trieste, torna in campo per affrontare in amichevole il Debrecen. Sede dell'incontro lo stadio Stirpe di Frosinone.
Mourinho schiera i suoi con il 4-2-3-1. Rui Patricio tra i pali. Linea difensiva composta da Reynolds e Tripi esterni, Ibanez e Kumbulla centrali. Bove e Darboe sulla mediana con Perez, Pellegrini e Zalewski dietro la punta Mayoral.

LE FORMAZIONI UFFICIALI

ROMA (4-2-3-1): Rui Patricio (46' Fuzato); Reynolds (46' Karsdorp), Ibanez (46' Smalling), Kumbulla (46' Mancini), Tripi (82' Ciervo); Bove (46' Villar), Darboe (46' Diawara); Perez (46' Mkhitaryan), Pellegrini (46' Zaniolo), Zalewski (46' El Shaarawy); Mayoral (46' Dzeko).
A disposizione: Boer, Fuzato, Karsdorp, Smalling, Mancini, Villar, Zaniolo, Diawara, Mkhitaryan, Dzeko, Ciervo, El Shaarawy.
Allenatore: José Mourinho.

 

DEBRECEN (4-2-3-1): Kosicky; Bevardi, Barath (77' Nikolic), Deslandes (72' Charleston), Ferenczi (78' Korhut); Dzsudzsak, Varga (78' Benyei); Szecsi (31' Kusnyir), Bodi (59' Tischler), Sos (46' Ugrai); Barany (59' Pinter)
A disposizione: Grof, Nikolic, Ugrai, Bényei, Pintér, Poor, Kusnyir, Tischler, Korhut, Dos Santos
Allenatore: Szabolcs Huszti

Arbitro: Davide Moriconi
Assistenti: Francesco Valente - Francesco Rizzotto
Quarto ufficiale: Mario Perri