Euro 2020, Italia-Svizzera: la prima volta fu nel 1911. Scontro inedito in un Europeo
INSIDEROMA-COM - FEDERICO FALVO - L'Italia, dopo l'ottimo inizio nel match contro la Turchia, si appresta a scendere in campo per la seconda giornata del Gruppo A di Euro 2020.
Avversaria di domani sarà la Svizzera, che ha pareggiato nel primo incontro contro il Galles.
GLI AVVERSARI - La Svizzera si è qulificata all'Europeo chiudendo al primo posto il suo girone di qualificazione, davanti la Danimarca. Nonostante una sconfitta, proprio contro la Danimarca, e la differenza reti minore (19 gol fatti contro i 23 danesi, stesse reti subite), la Svizzera è riuscita a chiudere al primo posto grazie ad un solo punto in più rispetto i rivali.
Tra gli svizzeri sono tanti i giocatori che hanno militato, e ancora militano, nel campionato italiano.
A cominciare dal CT Petkovic, allenatore della Lazio dal 2012 al 2014. Tra i giocatori ricordiamo Ricardo Rodriguez, che gioca in Italia dal 2017 vestendo inizialmente la maglia del Milan ed attualmente del Torino. Gioca in Serie A anche Freuler, dal 2016 tra le fila dell'Atalanta ed uno dei protagonisti della crescita di questa società.
Hanno giocato in Italia anche il terzino Widmer, dal 2013 al 2018 all'Udinese; ed il centrocampista Shaqiri che nel 2015 ha collezionato 15 presenze ed un gol con la maglia dell'Inter. Potrebbe approdare a breve in Italia il centrocampista Xakha, attualmente all'Arsenal ma seguito attentamente dalla Roma.
I PRECEDENTI - Tra Italia e Svizzera si sono giocati 57 incontri prima di oggi, ma mai in una fase finale di un Campionato Europeo.
Tre sono i precedenti disputati durante un Campionato del Mondo, con una sola vittoria dell'Italia (3-0 nel 1962) e due successi della Svizzera rispettivamente per 2-1 e 4-1 nella fase a gruppi del 1954.
La prima partita assoluta tra Italia e Svizzera si disputò nel 1911, un incontro amichevole terminato con il risultato di 1-1.
Si dovranno disputare altre 11 amichevoli prima di vedere Italia e Svizzera affrontarsi in un incontro ufficiale, che si giocò nel 1928 in occasione della Coppa Internazionale (nota anche con i nomi di Coppa Antonin Svehla e Coppa Dr. Gero). In quell'occasione vinse l'Italia per 3-2. Furono altri undici gli incontri disputati in questa competizione (sette vittorie azzurre e quattro pareggi, mai una sconfitta), che l'Italia ha vinto due volte in sei edizioni e la si può considerare come precursore dell'attuale Campionato Europeo. infatti la Coppa Internazionale, che si giocava tra l'Italia e le nazionali del Centro Europa, fu soppressa nel 1960 per lasciare spazio proprio al neo-nato Europeo.
Sei volta Italia e Svizzera si sono affrontate durante le qualificazioni all'Europeo, con tre vittoire azzurre e tre pareggi. Quattro, invece, le volte che le due nazionali si sono affrontate durante le Qualificazioni Mondiali, con una vittoria per parte e due pareggi.
In totale, su 57 precedenti, le vittorie dell'Italia sono state 28. Ventidue i pareggi e sette le vittorie della Svizzera.
La nazionale "rossocrociata" non batte l'Italia dal 1993 quando, durante un match di Qualificazione al Mondiale, Hottiger siglò la rete del definitivo 1-0. In questa partita in campo c'era anche Mancini, attuale CT azzurro.
Da quel giorno a oggi mai una sconfitta per l'Italia, con quattro vittorie (l'ultima nell'amichevole del 2003, 2-1 a firma di Legrottaglie e Cristiano Zanetti con rete di Frei per la Svizzera) e quattro pareggi di cui gli ultimi tre consecutivi. L'ultimo pari tra Italia e Svizzera risale all'amichevole del 2010 finita col risultato di 1-1 (Inler per la Svizzera e Quagliarella per l'Italia). Questo incontro è stato anche l'ultimo disputato tra le due nazionali.
L'ARBITRO - L'arbitro del match sarà il russo Sergej Karasev, nato a Mosca 42 anni fa e di professione avvocato.
Internazionale dal 2010, Karasev ha diretto sei volte l'Italia. Il primo match fu giocato nel 2011, in occasione delle Qualificazioni all'Europeo Under 21 e vinto dagli azzurri contro la Turchia per 2-0. Sempre a livello Under 21 nel 2015 Karasev arbitrò l'Italia nel successo per 3-1 contro l'Inghilterra durante la fase a gruppi dell'Europeo di categoria. Quattro i precedenti con la nazionale maggiore, tutti vinti dall'Italia tra match amichevoli e di qualificazione ai tornei europei e mondiali. Dunque l'Italia non ha mai perso con Karasev arbitro.
Solo due i precedenti con la Svizzera, in occasione delle Qualificazioni ai Mondiali del 2014 e nell'Europeo del 2016. In entrambi i match la Svizzera ha raccolto un solo punto, pareggiando contro l'Islanda (4-4) e la Romania (1-1). Dunque con Karasev arbitro nemmeno la Svizzera ha mai perso, ma al contrario dell'Italia non ha mai vinto.
Il match di domani sera sarà determinante per l'Italia, perchè vncendo potrà assicurarsi il primo posto e, in caso di successo della Turchia contro il Galles, gaudagnarsi la matematica qualificazione al turno successivvo con una giornata d'anticipo. Un traguardo che Mancini ed i suoi ragazzi hanno messo nel mrino da tempo, scendendo in campo con la determinazione e la voglia di ottenere i tre punti e superare il primo ostacolo di questo torneo. Per far si che si possa raggiungere questa qualificazione Mancini confermerà la stessa squadra vista contro la Turchia, con la sola assenza di Florenzi (out per infortunio) che sarà sostituito molto probabilmente da Di Lorenzo.
Euro 2020, Italia-Turchia: azzurri mai sconfitti contro i "luna e stelle"
INSIDEROMA.COM - FEDERICO FALVO - Domani sera alle ore 21 l'Italia scenderà in campo all'Olimpico di Roma contro la Turchia. Un match che attirerà l'attenzione dell'intera Europa, poiché sancirà l'inizio della rassegna iridata Euro 2020. Un Europeo inedito, il primo nella storia che non si giocherà in una sola nazione ma bensì sarà itinerante.
L'Italia aprirà gli Europei, con l'Olimpico di Roma che ospiterà tutte le partite della nostra nazionale più un quarto di finale ancora da definire.
Nel Girone A, quello degli azzurri, vi sono anche Turchia, Svizzera e Galles. E saranno proprio i turchi gli avversari di domani dell'Italia.
GLI AVVERSARI - La Turchia si è qualificata all'Europeo come seconda del proprio raggruppamento dietro la Francia. Ma i "luna e stelle" hanno stupito, vincendo proprio contro i francesi Campioni del Mondo e perdendo solo una gara di tutto il girone di qualificazione (contro l'Islanda arrivata terza). Una nazionale che è cresciuta molo negli ultimi anni e potrebbe stupire in questo Europeo, cercando di replicare le semifinali (massimo risultato nei Campionati Europei) raggiunte nel 2008 e perse per 3-2 contro la Germania.
Nei 26 convocati dalla Turchia per questi Europei figurano molte conoscenze del nostro campionato, tra cui ricordiamo in primis Hakan Chalanoglu del Milan. Tra gli altri vi sono anche l'attaccante esterno Under della Roma (nell'ultima stagione in prestito al Leicester) ed i difensori Demiral (Juventus), Ayhan e Muldur (Sassuolo).
Demiral e Chanaloglu dovrebbero essere due degli undici titolari che domani affronteranno l'Italia, che contro i "luna e stelle" ha una tradizione molto postiva.
I PRECEDENTI - Su 10 incontri totali, tra match ufficiali ed amichevoli, la Turchia non ha mai battuto l'Italia (sette vittorie azzurre e tre pareggi).
Nei primi due match disputati, nel 1962 e 1963 durante le gare di Qualificazione all'Europeo del 1964, l'Italia vinse sia all'andata che al ritorno. Nel primo match, giocatosi a Bologna, l'Italia vinse 6-0 grazie alla doppietta di Rivera ed al poker di Orlando. Nel ritorno, ad Istanbul, gli azzurri vinsero con un risicato 1-0 a firma di Sormani.
Da queste due partite trascorsero dieci anni prima che Italia e Turchia tornassero ad affrontarsi nelle Qualificazioni ai Mondiali del 1974. Correva l'anno 1973 e per la prima volta le due nazionali pareggiarono (0-0) nel primo incontro giocatosi a Napoli. Nel ritorno, ad Istanbul, vinse l'Italia 1-0 grazie alla rete di Anastasi.
Dal 1978 al 1994 Italia e Turchia si affrontarono tre volte in amichevole, con gli azzurri che vinsero tutte e tre le volte. Nel 1978 decise l'incontro una rete di Graziani, mentre nel 1984 Cabrini ed Altobelli contribuirono al successo azzurro per 2-1. Fu un match storico però per la Turchia, che segnò la sua prima rete contro l'Italia. Il marcatore per la nazionale turca fu Ilyan Tufekci, attaccanta che ha diviso la sua carriera tra la Germania (Stoccarda e Schalke) e la propria patria (Fenerbahce e Galatasaray).
La terza amichevole consecutiva tra Italia e Turchia si giocò nel 1994, con gli azzurri che vinsero 3-1 grazie alle reti di Crippa, Lombardo e Apolonni. Per la Turchia segnò il difensore Tolunay Kafkas, che giocò tra Turchia ed Austria prima di diventare allenatore; ruolo che ricopre tutt'oggi come coordinatorie del vivaio della propria nazionale.
Dopo questa serie di amichevoli Italia e Turchia tornarono ad affrontarsi in match ufficiali durante gli Europei del 2000, con gli azzurri che ad Arnhem durante la fase a gironi vinsero per 2-1 con le reti di Conte e Filippo Inzaghi. Per la Turchia segnò il centrocampista Okan Buruk, che la stagione successivà si trasferì all'Inter restandovi per tre stagioni collezionando 25 presenze e due reti. Il suo addio ai nerazzurri risale al 2004, quando il neo tecnico Mancini (oggi CT dell'Italia) non lo ritenne adatto per i suoi piani tattici.
Dopo questo match ufficiale vi furono altre due amichevoli tra Italia e Turchia, entrambe pareggiate per 1-1 nel 2002 (reti di Vieri ed Emre Belozoglu che giocò nell'Inter dal 2001 al 2005, nell'ultima stagione agli ordini di Mancini) e nel 2006 (reti di Di Natale ed autogol di Materazzi).
Dal 2006 ad oggi le due nazionali non si sono più affrontate, con il match di domani che sarà l'undicesimo nella storia delle due squadre, il quinto in gare ufficiali ed il secondo in un Campionato Europeo.
L'ARBITRO - L'arbitro del match sarà l'olandese Danny Makkelie, 38enne di Willemstad e di professione poliziotto. Internazionale dal 2011, Makkelie ha diretto due volte l'Italia. La prima volta nel 2016 contro la Macedonia durante le Qualificazione al Mondiale del 2018 e la seconda in Nations League nel 2018 contro il Portogallo.
In questi due match l'Italia non ha mai perso, vincendo 3-2 fuori casa contro la Macedonia e pareggiano 0-0 contro il Portogallo. Mai un precedente contro la Turchia, che Makkelie dirigerà per la prima volta domani.
Un match che ha visto l'Italia sempre uscire dalla contesa a testa alta. Ci si augura che anche domani sera si possa festgerriare una vittoria, sia perchè si giocherà davanti i propri (pochi purtroppo) tifosi, sia per iniziare al meglio la competizione. Ma occhio a prendere sottogamba l'impegno, con la Turchia che ha un'ottima rosa ed ha dimostrato di poter dire la sua in queto torneo senza avere paura di nessuno.
Grinta, cuore e determinazione. La Roma è in semifinale di Europa League
INSIDEROMA.COM - FEDERICO FALVO - Era il 10 aprile 2018 quando la Roma raggiunse le semifinali di Champions League dopo il 3-0 casalingo contro il Barcellona.
Tre anni dopo i giallorossi hanno raggiunto una nuova semifinale, questa volta di Europa League. Ai ragazzi di Fonseca è bastato un pareggio per 1-1 all'Olimpico per strappare il passaggio del turno e garantirsi una nuova esperienza europea.
Due semifinali in tre anni, un bottino importante per la Roma che sotto la guida di Dan e Ryan Friedkin vuole rilanciarsi nel panorama calcistico italiano e mondiale. Un rilancio che potrebbe arrivare già al termine di questa stagione, con una finale in ballo e la voglia di non mancare l'appuntamento. Certo, in semifinale si giocherà contro il Manchester United, squadra che ha già vinto l'Europa League nel 2017. Ma la Roma non vuole partire da sconfitta, giocando a viso aperto contro i Red Devils e provando a tornare in finale di Europa League dopo 30 anni dall'ultima apparizione contro l'Inter (che vinse il torneo) quando la competizione era nota come Coppa Uefa.
Ma adesso è il momento di festeggiare, godersi il momento e prendere consapevolezza di essere tra le quattro squadre migliori della competizione.
POCHE EMOZIONI - Dopo la vittoria alla Johan Cruijff Arena, la Roma ieri sera ha ospitato l'Ajax per il match di ritorno dei quarti di finale.
In avvio di partita la Roma ha provato subito a mettere pressione agli avversari; sfiorando la rete con Pellegrini abile a rientrane sul mancino ma meno bravo nel tiro, debole e facile preda dell'ex Stekelenburg. La rete arriva all'ottavo minuto con Veretout, che riceve in area dopo un ottimo taglio ed insacca, ma il francese era partito in fuorigioco ed il vantaggio è stato giustamente annullato.
Dopo lo spavento si vede l'Ajax, con Tadic che sfrutta un disimpegno corto di Pau Lopez e si invola verso l'aria di rigore giallorossa; passaggio per Klaassen e conclusione a botta sicura che viene respinta dall'intervento di Diawara.
I restanti minuti di gioco trascorrono senza altre emozioni, con le squadre che rientrano negli spogliatoi sullo 0-0.
CALAFIORI-DZEKO E LA ROMA ESULTA - Nella ripresa l'Ajax rientra in campo con l'attaccante Brobbey al posto di Antony, ed il giocatore olandese impiega solo tre minuti per lasciare la firma sul match. E' infatti sua la rete che sblocca la gara, con un tocco di destro ad anticipare l'uscita di Pau Lopez. Un gol che riaccende le speranze degli olandesi, abili a bucare centralemente la retroguardia giallorossa e pronti a ripetersi.
Ed infatti al 54' arrivva il raddoppio dei lancieri, ad opera di Tadic. Il numero 10 dell'Ajax, che ha sbagliato un rigore all'andata, ribadisce in rete con un destro piazzato dopo la respinta di Pau Lopez sul tiro di Alvarez. Olandesi in festa e giallorossi che si raccolgono intorno all'arbitro Taylor per protestare circa un mancato fallo al limite dell'area ai danni della Roma. Il direttore di gara, richiamato al VAR, esamina l'azione ed annulla la rete, concedendo il fallo alla Roma per l'intervento di Tagliafico su Mkhitaryan.
Gli animi si accendono ed i giallorossi colpiscono duro per tenere a distanza gli avversari, che ora provano in tutti i modi a segnare il gol che gli darebbe la semifinale. Vengono ammoniti per fallo Veretout e per proteste Mancini (diffidato, salterà il match d'andata contro il Manchester United), mentre i lancieri continuano il forcing verso l'area giallorossa.
Ma i tentativi di Tadic e compagni gli si rivoltano contro al 72' quando Calafiori parte in contropiede ed arriva in area avversaria. Il giovane terzino della Roma sfrutta lo svicolone di un avversario per guardare la posizione di Dzeko e lo serve, Gravenberch prova ad intervenire per spazzare ma devia solamente il pallone che arriva ugualmente sui piedi del bomber di Sarajevo: piattone destro sul primo palo e rete del pareggio.
Lo Stadio Olimpico esplode di gioia, riempito dalle urla di felicità dei pochi presenti. Ma i giocatori avranno sicuramente sentito anche l'eco delle voci dei tifosi, sintonizzati da casa sulla partita ma sempre vicini alla loro squadra del cuore. Un grande cuore dimostrato anche dai giallorossi, che fino al termine della gara contengono gli avversari dando fondo alle ultime energie rimaste.
Energie che, dopo il fischio finale di Taylor al 95', si trasformano in abbracci e sorrisi.
La Roma è in semifinale. La Roma c'è e non molla la presa su questa competizione. C'è Fonseca, che in Europa sta dimostrando di avere un feeling partcolare. C'è il record di sei vittorie consecutive in ambito eurpeo, superando il precedente record di cinque successi registratosi tra il 1990 ed il 1991. C'è Dzeko, che segna, sorride e abbraccia il suo mister. C'è la felicità dei giocatori che a fine partita festeggiano nello spogliatoio per il traguardo raggiunto.
Ma c'è ancora un tassello che manca tra la Roma e la finale. C'è il Manchester United da affrontare, un avversario ostico che risveglia nella mente dei giallorossi risultati negativi ed umilianti. Ma c'è la speranza, la voglia e la determinazione. Ci sono due partite da disputare, 180' da giocare.
C'è l'Europa League in palio.