La Roma c'è. Gabriele pure
(FRANCESCA CECI - INSIDEROMA) - La Roma c'è. Gabriele pure. Il giorno dopo il pareggio contro l'Ajax che, in virtù della vittoria all'andata, consegna ai giallorossi il biglietto per la semifinale di Europa League, Insideroma riparte. Per Gabriele.
Ho avuto il piacere di conoscerti un pomeriggio di tanti anni fa quando davanti ad una tazza di the e biscotti mi scegliesti per l'avventura di Insideroma.
Ti presentasti in giacca e cravatta e degli improbabili occhiali rossi, che solo dopo avrei capito essere uno dei tuoi tratti distintivi. Rosso é il colore del coraggio e della spregiudicatezza. E tu, devo dire, che li hai entrambi (anche solo per il fatto di indossarli) .
Intendiamoci, non sei stato perfetto (in fondo, poi, se chi di noi lo è?). Ma questo poco importa. Importa invece che sei stato un amico leale, di quelli, per capirci, che anche se li chiami alle 2 di notte mollano tutto e vengono. E un editore "avanguardista" perché in un mondo che troppo spesso e volentieri ancora discrimina le donne tu, anni fa, ne hai scelta una come Direttore. Hai scelto me.
Mai, in tanti anni, una parola di censura, solo incoraggiamento ed attestati di stima. Io, troppo schiva per cavalcare le luci della ribalta che, lo sai bene, non mi è mai piaciuta. Hai provato a convincermi ma hai capito subito che sarebbe stata una impresa impossibile e hai fatto quel che più conta: mi hai lasciato la libertà di essere e restare ciò che sono, dietro le quinte, piuttosto un passo indietro che uno avanti.
Quante partite della nostra Roma abbiamo commentato in questi anni. Quanti "daje" prima di ogni fischio d'inizio. E quanti "daje" alla fine, soprattutto dopo le sconfitte perché comunque va a finire è sempre "Daje Roma daje".
Nessuno di noi però avrebbe potuto immaginare che la vita aveva in serbo per te una partita contro un avversario che ti ha preso, vigliaccamente, alle spalle. Tu, in compenso, lo hai guardato negli occhi, hai lottato con commovente dignità, ti sei aggrappato alla vita senza mai consegnare la tua arma migliore: il sorriso, quello stesso che hai conservato fino all'ultimo. Persino davanti al "dolce finir"...
E allora, eccoci qui per te, a casa tua che tale resterà per sempre. Noi, da qui proveremo a rimettere insieme i pezzi raccontando ancora la nostra Roma, come avresti voluto tu, facendo della libertà di pensiero la nostra stella cometa.
A Paola, la tua vittoria più bella, a papà Rodolfo, a Sole e Nicolò, a tutti quelli che ti hanno amato in questa vita, il nostro abbraccio e, soprattutto, la promessa testarda, cuore e acciaio, che non sarai dimenticato.
Il tuo Direttore. Per sempre