C'è solo l'AS Roma
INSIDEROMA.COM - ALESSANDRO CAPONE -C'è un momento in cui tutto diventa surreale. Si guarda, si ascolta, si pensa ma senza arrivare a concepire come si possa arrivare ad un certo punto che, vista la situazione, si può solo sperare che non sia di non ritorno. La cosa più assurda però è quando ci si rende conto che tutto accade perchè manca qualcosa che non è materiale. C'è una parte che da sempre e comunque e una parte che prende e, cosa ancora più assurda toglie.
Sembra che un pezzo alla volta si voglia togliere il senso di appartenenza che alimenta questa passione, la voglia di viverla dentro ciascuno come è sempre stato. E' quasi un secolo... e se veramente si pensa di voler (e poter) estirpare delle radici così profonde che dal luglio del 1927 sono partite da Via Uffici del Vicario 35 e ora sono sotto ogni strada di questa città... bè... sinceramente ci sarebbe da riflettere a ciò che si va incontro.
Sembra che si voglia togliere la gioia e il trasporto di vedere, seguire e soprattutto tifare per far spazio ad un modo di vivere il tutto solo commerciale, quello che si può pagare, quello senza il sentimento dove qualsiasi cosa ha un prezzo e le facce (quelle che costano) contano più dei colori, più della storia e soprattutto più della passione.
Sembra che si pensi che si possa trattare qualcosa di così importante nel cuore come fosse un qualsiasi asset di un gruppo, un numero su una casella del bilancio. Forse non è ben chiaro che in quella casella c'è un popolo che porta con se un'emozione che vale più di qualsiasi cifra a tanti zeri.
Tutto è surreale si... le assenze ingiustificate ma ancor di più i silenzi, le mistificazioni della realtà dove si prospettano crescite che francamente... insomma... i risultati li vediamo tutti...
Per far parte di questa famiglia bisogna meritarlo e non bastano i soldi, non bastano i contratti. E allora... chi c'è cerchi di meritarselo... Con l'impegno, il sudore, la lotta fino alla fine. A chi quel brivido ce l'ha dentro non importa per quale obbiettivo, non importa se per la vetta o per evitare il peggio, è importante lottare tutti insieme sempre e comunque.
Nessuno può rubare un sogno se continua anche ad occhi aperti.
Nessuno può togliere la gioia di vederlo anche quando sembra un incubo.
Nessuno può comprarlo perchè ha valore si... ma non economico
Nessuno può impedire di tifarla finchè c'è ancora ci crede
Se qualcuno non è disposto a gioire o soffrire per questi colori, per questa passione, per questa città... allora faccia un passo indietro. Non sono i risultati che contano ma tutto quello che si fa è che ci si mette. Sembra che si voglia togliere la Roma da dentro la Roma... e no... non si può fare... nessuno può togliercela... Ridatecela perchè è nostra. C’è solo l’AS ROMA.
Forza Roma sempre e comunque. Nel bene e nel male... avanti romanisti.
Nun se po’ spiegà
INSIDEROMA.COM - ALESSANDRO CAPONE - Nun se po’ spiegà quello che a vorte succede
Robba che te potresti sentì’ cede
Nun se po’ spiegà come te fa sentì
Ma che davero state a di?
Nun se po' spiegà quello che te passa pe la testa quanno te calpestano la passione
Diciamo che li per li te scappa quarche imprecazione
Nun se po’ spiegà perché tanto nun lo sanno
Che significa pe te rimanè fori perché le cose nun vanno
Nun se po’ spiegà a chi nun lo sa
A levaje un simbolo, è come si lo stai a accortellà
Nun se po’ spiegà che qui nun è ‘na questione de mancati risultati
Perché fosse pe quello, semo belli che abituati
Nun se po spiegà che passione e business so du cose che stanno all’opposto
Beh, pe forza, una senta er core, l’artra guarda er costo
Nun se po’ spiegà quanto te è costato rimanè fori pe dimostrà un dissenso
Ma è proprio questo che tu je da un senso
Nun se po’ spiegà che vordì allontanasse mezz’ora dar vessillo
Ma a chi viene da un artro monno, ma manco a prova’ a dillo
Ma ‘na cosa si, forse se po di’
Pe tanta e tanta gente la Roma è ‘na cosa seria, delle vorte basterebbe solo stalla a sentì.
Dal 22 Luglio 1927
Cala la sera e le luci che iniziano ad accendersi illuminano le strade della città che oggi si addormenterà un po più tardi perché sarà tenuta sveglia dai cori che, come ogni anno, risuoneranno partendo dai vicoli del centro per arrivare in ogni via e in ogni angolo del mondo dove ci sia un cuore giallo ocra e rosso pompeiano che batte.
E’ il ventuno luglio di una calda estate. Non ci sono partite ma i colori di Roma cominciano a riempirla e non importa da quale punto si parta, lo scopo è dirigersi tutti nello stesso punto, quello in cui tutto ebbe inizio e niente di ciò che c’è adesso esisterebbe se non fosse partito in quel giorno del 1927 dando vita a una passione, ad un’idea, ad un sogno, ad una emozione che oggi come allora da a tanta e tanta gente quel brivido in fondo al cuore.
E’ li che stai andando, come sempre, in Via degli Uffici del Vicario, al numero 35 a brindare davanti ad un portone ad un compleanno che senti tuo. Bottiglia pronta e passi lenti, come a volersi gustare il momento dell’avvicinamento e sentire dentro la tensione come ci fosse una partita da giocare.
Tanta gente intorno con lo stesso sguardo e lo stesso sorriso pronta a fare gli auguri a chiunque si senta parte di tutto questo. Arrivare li davanti e attendere la mezzanotte fra battute e speranze sulla stagione che sarà e sui chilometri da percorrere che già adesso stanno per ricominciare.
Poi ognuno con il suo conto alla rovescia e tutto comincia ad accendersi sempre più e il volume che si alza. Ai cori si mischia il suono delle bottiglie stappate e dei brindisi mentre l’aria si colora di giallorosso perché ora è il ventidue luglio…ora sono novantasette…Uno sguardo ancora a quel portone…
Tanti Auguri A.S. ROMA…Tanti Auguri Romanisti…
Siamo pronti a ricominciare
Alla prima a Cagliari.
La settimana di ferragosto, in Sardegna, sai che prezzi. Almeno a Torino ci si va tutte e due le volte che almeno il ghiaccio per strada non si trova. A Venezia sarà bello umido un’altra volta. Su quel ramo del lago di Como prima di Natale. Il derby uno a gennaio, l’altro ad aprile, bisogna vederli due volte in tre mesi. E ti pareva, guarda un po le ultime otto., che se ci stiamo giocando ancora la coppa. Comunque intanto qualcosa prenota che in qualche maniera si fa. Ma a Lecce in macchina? Certo, se ci dicono giorni e orari sarebbe anche meglio.
I giorni dopo l’uscita dei calendari sono sempre giorni di sogni, dei viaggi immaginati, un po come il primo giorno di scuola di una passione. Fra speranze e convinzioni è come mettersi alle spalle la stagione passata e iniziare quella successiva. Con l’abbonamento già in tasca (forse è il caso di dire, purtroppo, sul cellulare) già si immagina ciò che potrebbe e non potrebbe essere. Quello che sicuramente è certo sarà ancora un altro anno di emozioni da vivere e sostegno costante al proprio posto al fianco dei nostri colori. Non importa alla passione di acquisti e cessioni, di trattative e prestiti, di procuratori o di sussurri. Importa solo sapere dove e quando e su questo si potrebbe fare molto meglio ma sembra poco importare comunicarlo per tempo durante l’anno a chi di dovere. Ma ormai si è abituati ai soliti ostacoli organizzativi che vengono messi davanti anche se così non dovrebbe essere. Si è abituati anche alla scomodità di luoghi e orari a distanza di poco tempo, anche se così non dovrebbe essere.
Tanti pensieri nella testa, tante cose potrebbero esser fatte meglio (sempre a volerlo ovviamente), tante voci inascoltate, ma alla fine sempre lo stesso pensiero perché tanto come sarà andata si vedrà alla fine, l’importante è che adesso già siam pronti a dar via alla battaglia, onorare la maglia, sempre fiero di te.
Forza Roma, ricominciamo tutti insieme, noi pronti a chiunque e in qualsiasi momento si trovi sulla nostra strada.