Josè Mourinho: "Io voglio restare alla Roma e accetto anche un progetto giovani"

Mourinho a Dazn dopo il brutto ko di Bologna per 2-0: "Abbraccio prima di tutto la famiglia di Sinisa Mhjailovic. Chiedo scusa poi a #RenatoSanches perchè è dura togliere un giocatore dopo poco tempo e mi è successo poche volte in carriera. Senza #Dybala e #Lukaku lo sapevo che sarebbe stata dura, chi era in campo voleva dare di più ma abbiamo avuto grande difficoltà a livello fisico. Loro hanno giocatori più di gamba e noi no. Abbiamo avuto anche chance per accorciare il risultato ma non lo abbiamo fatto. Siamo in difficoltà, #Mancini ha una pubalgia ma gioca lo stesso. Il mio futuro io lo vedo qui e voglio continuare con la #Roma ma dobbiamo capire come proseguire insieme perchè forse è meglio dare possibilità a dei giovani piuttosto che continuare con dei giocatori che non possono più darti molto. Se siamo tutti integri siamo una squadra forte e capace di fare risultati sennò no. La società vuole continuare con lei? Non lo so, non abbiamo ancora parlato e io mi scuso con i tifosi per la prestazione di oggi e se separazione deve essere non sarà mai per colpa mia. L'arbitro le è piaciuto? C'è stata differenza di cartellini secondo me ma è dura parlare dell'arbitro con la prestazione di oggi. Espulsione di #Beukema per me c'era ma non voglio criticare #Guida."

Dazn


Thiago-Mou, spareggio Champions

Il Bologna sfida la Roma alle 18: vale la zona Champions League. 

Motta punta su Zirkzee, 7 gol in campionato. Mourinho senza Dybala e Lukaku: spazio a Belotti-El Shaarawy. I rossoblù sono a caccia della quinta vittoria di fila al Dall'Ara mentre lo Special One non perde in serie A dal 29 ottobre.   

Corriere dello Sport


Bologna, Thiago Motta: "Dovremo affrontare anche momenti difficili contro la Roma"

Il tecnico del #Bologna ritrova l'ex allenatore nerazzurro con cui ha vinto il triplete all'#Inter: "#Mourinho è stato e continua ad essere un grandissimo allenatore: io non credo nella fortuna, lui ha meritato tutto quello che ha ottenuto fino ad adesso. Ha lavorato tantissimo, se vai a vedere la sua storia da piccolo amava il calcio, nonostante non abbia giocato ad alti livelli, per questo la sua carriera è ancora più importante. Grande rispetto e ammirazione: gli vorrò bene per sempre e gli auguro grande fortuna, lui lo sa. Ma spero non abbia fortuna domani. Vogliamo continuare a fare le cose nel modo giusto, sapendo che affrontiamo una squadra che ha giocato due finali di coppe europee senza #Lukaku e #Dybala, quindi dovremo stare attenti, pronti ad affrontare anche i momenti difficili".


A tutta Dall'Ara

In trasferta privi delle stelle Dybala e Lukaku, i giallorossi si compattano per affrontare una delle squadre più in forma del campionato e per provare, con 2.500 tifosi al seguito, a crescere ancora fuori casa. Daje!

Il Romanista


Pellegrini, ora la svolta per trascinare la squadra

Senza Dybala e Lukaku la palla passa dai piedi del capitano. Pellegrini non ha giocato contro lo Sheriff per una botta presa contro la Fiorentina: oggi fa 230 partite in A. 

In questa stagione ha giocato soltanto nove partite con 2 gol e un assist.  

Corriere dello Sport


Mourinho, niente squalifica

Giustizia per il tecnico portoghese che sarà più sereno a Bologna. 

Mourinho e la Roma patteggiano: domani va in panchina per lo scontro diretto Champions. Bove intanto firma fino al 2028. 

 

Corriere dello Sport


Edoardo Bove: "Rinnovo che significa tantissimo per me"

Edoardo Bove ha rinnovato il contratto sino al 2028.

Il centrocampista giallorosso in virtù del prolungamento ha parlato ai microfoni del club.

Cosa significa per te questo rinnovo?

“Per me che sono cresciuto qui significa tantissimo, è il dodicesimo anno che sono qui. Ricordo benissimo quando sono entrato a Trigoria e a volte, raccontandolo, è un’emozione forte che ancora mi tocca. Aver rinnovato è un’emozione che mi darà grandissima fiducia anche per il futuro. Sono davvero contento”.

Vorresti ringraziare qualcuno in particolare?
“Sicuramente la società, che mi dà la possibilità di continuare questo percorso che dura da una vita e lo fa sempre nel modo migliore possibile. Mi dà tutto, è davvero una grandissima emozione. Sono qui da 12 anni, ma ogni anno che passa è sempre un percorso di crescita che continua”.

Quanto è cresciuto l’uomo e quanto il calciatore?
“L’uomo è cresciuto di pari passo al calciatore. Sono entrato che ero un bambino, ora sono un uomo e man mano che si va avanti si acquista consapevolezza e ci si rende conto di dove si è e di quanto si è fortunati ad essere qui. Allo stesso tempo è cresciuto tantissimo anche il calciatore grazie ai mezzi forniti dalla società e alle persone di grande spessore qui presenti. Sono cresciuto tantissimo sia dal punto di vista umano sia tecnico”.

In cosa pensi di dover migliorare?
“Tante cose. In campo le cose più tecniche, una delle mie grandi doti è la mentalità focalizzata sul lavoro quotidiano. Credendo molto nel lavoro, dal punto di vista mentale sono sulla giusta strada. Mi sto rendendo conto che sto intraprendendo la giusta strada, mi fa piacere che la società punti su di me e si renda conto che ci sia ampio margine di crescita e un futuro su cui lavorare insieme. Questa è la cosa più importante. Quando un percorso viene condiviso da giocatore e società la cosa che accade è continuare insieme perché si è entrambi felici”.

Che consiglio daresti ad un ragazzo che si sta approcciando al calcio professionistico?
“Darei dei consigli dal punto di vista mentale. Esistono tantissimi talenti nel calcio dal punto di vista tecnico e fisico, ma per diventare calciatore serve una mentalità che va costruita nel tempo e allenata. Crescendo mentalmente si cresce anche fisicamente e tecnicamente, ma poi serve anche per curare il percorso e vivere al meglio. I banali esempi del non uscire prima della partita, di mangiare sano non sono cose superflue, fanno parte di un tipo di mentalità che poi porta a svolgere questa professione. Il mio consiglio è di lavorare tanto sulla testa e di lavorare ogni giorni per migliorarsi. Nel calcio è un attimo sia nell’eccellere che nello sprofondare verso il basso”.

Quanto ti hanno aiutato Mourinho, Pinto e i tuoi compagni in questo processo di crescita?
“Il rinnovo è anche merito loro. La crescita si è vista grazie alle possibilità che mi sono state date e alle persone che hanno creduto in me. Anche io sono stato bravo a cogliere le occasioni e a non mollare, ma devo solo ringraziarli perché mi sono serviti tantissimo”.

Alle porte c’è un mese ricco di appuntamenti importanti.
“Mese molto importante per noi, ma come lo sono tutti. La nostra mentalità è quella di guardare partita dopo partita e quindi il focus è sempre lo stesso. Abbiamo la massima ambizione e voglia di portare a casa i tre punti”.

Prossimo obiettivo personale?
“Consolidare la mia crescita, mi sento in continua evoluzione ma c’è sempre da migliorare. Questo è un lavoro su me stesso che voglio fare. Per quanto riguarda la squadra spero di vincere il più possibile con la Roma, è quello che ho sempre sognato da bambino. Lavorerò anche per quello”.

Che sensazioni ti dà entrare allo Stadio Olimpico?
“Uniche e difficili da descrivere. Quest’anno passiamo sotto la Curva Sud, è un’entrata particolare ma ancora più bella, ti dà una carica da brividi”.

Come procede la carriera universitaria?
“Bene, sto continuando a studiare. Procede di pari passo con quella calcistica. A breve avrò un altro esame e anche lì devi stare sul pezzo sennò non ti lasciano scampo (ride, ndr). La carriera calcistica è quella principale, però sono davvero onorato di poter fare questo tipo di doppia carriera perché non è banale. La maggior parte delle volte lo sport viene visto come ostacolo della formazione completa di un atleta, ma secondo me non è così e credo che debbano essere perseguite entrambe le cose perché si può fare. Nel mio piccolo cerco di farlo”.

ASRoma


Bove the top

Sempre più protagonista nella Roma di Mourinho, Bove ufficializza il suo rinnovo fino al 2028: «La prima volta a Trigoria 12 anni fa, il ricordo mi emoziona. Vincere con questa maglia è il mio sogno fin da bambino». Pinto: «Da lui passa il futuro». 

Il Romanista


L'ora del Gallo per il riscatto

La Roma a Bologna senza la LuPa e con Azmoun a mezzo servizio. 

Belotti giocherà di nuovo titolare in campionato dopo due mesi. E' a una sola rete dalle 110 reti in serie A: vuole segnarla per il tecnico Mourinho.  

Corriere dello Sport


Fatti cor pennello

Missione incompiuta: con lo Slavia che batte il Servette siamo al playoff di Europa League (lunedì il sorteggio). Ma la serata dell’Olimpico è servita a lanciare altri piccoli romanisti, con Pisilli che ha trovato, firmando la rete del 3-0, il battesimo del gol da professionista sotto la Sud. Di Lukaku e Belotti le altre reti nel primo tempo. Ora si pensa alla gara di domenica a Bologna per riprendere il cammino in campionato. 

Il Romanista


Patteggiamento e niente squalifica per Mourinho per i fatti pre Sassuolo-Roma

Patteggiamento e una multa (devoluta in beneficenza) per José #Mourinho per le parole sull'arbitro Marcenaro durante la conferenza stampa alla vigilia di Sassuolo-Roma. Niente squalifica.


Niccolò Pisilli: "Il gol un'emozione inspiegabile. La Roma è una famiglia per me"

Pisilli a SkySport dopo il suo primo gol nella Roma dei grandi: "Un'emozione inspiegabile segnare in questo stadio e con questa maglia. Io sono tifoso della #Roma da quando sono piccolo, sono cresciuto dentro Trigoria che è una famiglia per me. Dopo il gol ho pensato a tutto il percorso che ho fatto per arrivare fino a qui. Questi tifosi poi sono speciali. Sono rimasto più tranquillo possibile, il mister #Mourinho mi ha detto questo e da lui si impara sempre tantissimo, non ha bisogno di presentazioni. Non ho giocatori a cui mi ispiro, imparo da tutti i centrocampisti che ho come compagni qui alla #Roma".

Sky Sport