Dovbyk e Hummels candidati al Pallone d'Oro 2024

Dovbyk e Hummels, i due nuovi acquisti della Roma, sono tra i 30 candidati al pallone d’oro 2024.

Nel 2001 Totti e Tommasi furono candidati insieme. L’ultimo romanista a entrare nella lista speciale era stato Dzeko, nel 2017.


Enzo Le Fèe a Dazn: "De Rossi è stato importante per la mia scelta. Qui posso crescere"

Enzo Le Fée, ha rilasciato una breve intervista ai microfoni di DAZN, in cui ha parlato di Daniele De Rossi e del calciatore che lo ha sorpreso di più.

“Ci sono diversi giocatori che mi hanno colpito, ma quello che mi ha stupito di più è Baldanzi. Perché è piccolino, veloce nel breve, bravo tecnicamente. Mi piace come gioca”.

L’importanza di Ghisolfi:
“Ghisolfi si è dimostrato interessato ma la cosa più importante per me è stata il dialogo con il mister perché per me puoi fare mille discorsi ma le parole più importanti sono quelle dell’allenatore, perché è lui che mi fa giocare e mi fa crescere ed è lui che costruisce la squadra insieme a Ghisolfi e questo è importante. È stato un discorso semplice, è un ambiente in cui posso continuare a crescere. Come detto, parlare con De Rossi mi ha convinto a venire qui. Sono venuto qui per continuare a migliorare. Ho degli obiettivi in testa, non vedo l’ora di giocare le partite più importanti. Questo è il progetto perfetto per farlo, migliorerò sotto tutti gli aspetti, devo conoscere meglio questo campionato”.


Mats Hummels: "Roma occasione importante. Sarò pronto tra un paio di settimane"

Mats Hummels ha parlato ai microfoni ufficiali del club giallorosso.

Ecco le sue parole:Cosa significa per te questo trasferimento alla Roma?
“Per me è un trasferimento davvero importante e non vedo l’ora di vivere questa esperienza. Non vedevo l’ora di giocare per questa squadra, per questo club, davanti ai tifosi allo Stadio Olimpico. Da bambino sono cresciuto seguendo la Roma, in particolare Totti e il mio nuovo mister. Quando ero più giovane ho giocato contro De Rossi. Sono felicissimo di essere qui e di far parte di questo club”.

Hai atteso molto prima di scegliere il tuo nuovo club: lo hai fatto in modo da poter fare la scelta più giusta?
“Sì, volevo fare la scelta giusta. Sono davvero felice e convinto al 100%, non volevo trovarmi nella situazione di rimanere fermo e pensare che magari avrei dovuto aspettare. Sono felice della scelta che ho fatto e di essere qui ora. Onestamente avevo bisogno di tempo dopo l’ultima stagione, soprattutto dal punto di vista emotivo dato che ho lasciato il Borussia Dortmund dopo così tanto tempo. Dopo la finale di Champions League ci è voluto un po’ per riprendermi”.

Cosa ti aspetti dalla Serie A?
“Sono davvero curioso di scoprire la Serie A. Conosco le squadre, le ho affrontate in Champions League e in Europa League. Inoltre ho giocato contro l’Italia con la nazionale tedesca, a volte mi è andata bene e altre volte meno (ride, ndr). Sono molto curioso di scoprire gli stadi, le squadre, il modo di giocare, le differenze rispetto a quello a cui ero abituato in Bundesliga. Per me è bello essere ancora curioso verso il calcio alla mia età. Sono davvero felice di essere qui, sono convinto che tutto andrà per il meglio”.

Come ti senti dal punto di vista fisico? Quando pensi che sarai disponibile?
“Sono in buone condizioni, ho lavorato duramente in estate ma è diverso rispetto ad allenarsi con la squadra. Difficile rispondere, è una situazione nuova per me,  ma se dovessi descrivere come mi sento adesso ti dire che, dopo aver trascorso un periodo di vacanza, ho bisogno di alcune settimane per essere al 100%. Penso che ci vorranno 2/3 settimane per essere davvero pronto per giocare, poi spero di trovare davvero una buona condizione. Parlerò molto con lo staff tecnico, lavorerà duramente sia in campo sia in palestra. Voglio essere nelle condizioni migliori il prima possibile”.

Hai già parlato con De Rossi: le tue impressioni?
“Bravissimo ragazzo, trasmette fiducia. Lo conoscevo quando giocava, ho sentito molto parlare di lui, anche prima di quest’anno. L’anno scorso ho visto molte partite in Europa League, soprattutto i quarti di finale e la semifinale. La prima impressione è che sia un bravissimo ragazzo. Mi chiede di lavorare tanto, come tutti gli altri, ed è quello che otterrà da me”.

La Curva Sud ti ricorda il ‘Muro Giallo’ del Borussia Dortmund?
“Per rispondere devo prima vivere questa esperienza. Non mi piace fare paragoni, ma so per certo che qui i tifosi sono straordinari. Non farò paragoni perché non voglio ferire nessuno. Ma non vedo l’ora di vivere l’atmosfera dello stadio”.

Con il tuo arrivo la Roma ha un reparto difensivo solido e completo: sei d’accordo?
“Lo spero e voglio farne parte. La difesa non ha subito gol in 2 partite su 3 quest’anno e questo è un ottimo dato, vuol dire che il reparto è già forte. Spero che io e Hermoso possiamo dare qualcosa in più alla difesa, ma vogliamo anche contribuire alla fase offensiva. Sono un difensore, ma mi affaccio spesso in avanti servendo assist o facendo gol. Voglio dare il mio contributo in entrambe le fasi, ma ovviamente è più importante difendere. La squadra ha già fatto un buon lavoro sotto questo aspetto e dobbiamo continuare così”.

Cosa ti aspetti dalla città di Roma?
“Ci sono già stato, amo questa città, è enorme e offre molto dal punto di vista culturale. La città è sempre molto vivace, con molte persone in giro. Mi piace vivere questa atmosfera ogni giorno. Ovviamente non è la prima priorità per cui ho scelto di venire qui, ma è un qualcosa in più”.

Chi vuoi ringraziare per essere qui?
“Molte persone. Voglio ringraziare i Friedkin e De Rossi, con cui ho parlato al telefono. Poi la mia famiglia, le persone con cui ho parlato di questo trasferimento. Grazie anche ai tifosi che mi hanno già accolto sui social, per le strade e in aeroporto. Sono stati molto carini e spero di riuscire a ripagarli”.

Un messaggio per i tifosi?
“Sono felicissimo di essere qui e di avervi visto in strada. Spero di vedervi anche allo stadio e di dare il 100% per questo grande club. Daje Roma daje, forza Roma”.


Problema muscolare all'adduttore per Dovbyk

COMUNICATO #ASROMA
Artem #Dovbyk ha avuto un problema muscolare all’adduttore dopo la gara di Torino. E’ andato in nazionale per controlli e torna oggi. Non risulta una cosa grave e si proverà a recuperarlo per Genova.

Lista Uefa A: dentro Sangarè e fuori Dahl

Diramata la Lista uefa A. Fuori Dahl. Dentro Sangarè 👇

12 Abdulhamid Saud
35 Baldanzi Tommaso
19 Celik Mehmet Zeki
4 Cristante Bryan
11 Dovbyk Artem
21 Dybala Paulo Exequiel
92 El Shaarawy Stephan
3 Esmoris Tasende Jose Angelino
22 Hermoso Canseco Mario
15 Hummels Mats
17 Kone Kouadio Emmanuel Boris
28 Le Fee Enzo
23 Mancini Gianluca
5 Ndicka Evan Obite
16 Paredes Leandro
7 Pellegrini Lorenzo
98 Ryan Mathew
56 Saelemaekers Alexis Jesse
66 Sangare Traore Aboubacar
14 Shomurodov Eldor
18 Soule Malvano Matias
99 Svilar Mile
59 Zalewski Nicola


Mats Hummels è atterrato a Roma

Mats #Hummels è atterrato a Fiumicino al terminal 1 poco prima delle ore 13.
Ora le visite mediche e le firme sul contratto annuale nel pomeriggio per essere inserito anche in lista Uefa.


Molto vicino l'ingaggio di Hummels e di... Manolas

Gianluca Di Marzio su X: "Roma, molto vicino l'arrivo di #Hummels: si lavora sugli ultimi dettagli per un anno di contratto. Insieme al tedesco vicino anche il ritorno in giallorosso di Kostas Manolas."


Tammy Abraham: "La Roma è importante ma il Milan è un salto di qualità per me"

Tammy Abraham in conferenza stampa di presentazione al Milan: "Desideravo lasciare la Roma? No. Non è che ho perso fiducia assolutamente, ma i tifosi sanno quanto sia importante la Roma per me. Però a volte nella vita ci sono i casi in cui si deve salire di livello, mettere l'asticella più in alto, e ho pensato che questa fosse l'occasione giusta. Alla Roma auguro il meglio, ma ora sono concentrato sul Milan. Il primo anno è andato molto bene con la Roma, poi il secondo è stato più difficile. I giocatori sono esseri umani e l'infortunio mi ha trascinato per un po' di tempo."


Mario Hermoso si presenta: "Roma squadra giusta per me. Posso adattarmi a qualsiasi schema difensivo"

Mario Hermoso ha parlato così nella sua prima intervista ai microfoni ufficiali del club:

La verità è che è successo tutto rapidamente. Da quando si è presenta questa opportunità  e la Roma si è interessata a me e quindi da quando c’è stata la possibilità di far parte di questo grande club e di questa grande storia, ovviamente ho subito voluto ascoltare la proposta del club e valutare le mie sensazioni e il feedback da parte dell’allenatore e da parte della squadra. Volevo capire in che modo posso aiutare e rappresentare al meglio la Roma“.

Cosa ti ha convinto di più?
Per molti motivi. Si tratta di un grandissimo club con una grandissima storia. Ho percepito un sentimento di passione e di grande entusiasmo da parte di tutti i tifosi verso la squadra e il club. È simile a quello che ho vissuto all’Atletico, è come una grande famiglia all’interno della città, una città importantissima, magnifica e stupenda, come testimoniato dalla storia e dagli eventi. Ovviamente per me è stato un cambiamento di vita semplice, anche pensando alla vita che avevo a Madrid con la mia famiglia. Era quello che volevo a livello sportivo e a livello competitivo. Ho valutato che venire alla Roma sarebbe stato molto più semplice, visto che avrei continuato a giocare ad alto livello in un campionato molto importante e in una città come Roma“.

Che differenze ci sono tra la Liga spagnola e quella italiana?
Credo che non ci siano molte differenze come tipologia di campionato e di squadre. Penso che in Italia ci siano grandissime squadre, come in Spagna, che partecipano alle più importanti competizioni europee e affrontano sempre le migliori squadre d’Europa. Questa è un po’ la filosofia che percepiamo in Spagna pensando al campionato italiano. Inoltre, siamo due popoli latini. La passione, il modo di vivere le partite, i duelli e il modo di vivere dei tifosi a mio parere sono molto simili alla Spagna e penso che sarà molto semplice adattarmi“.

Hai visto la Roma contro la Juventus, cosa ti è piaciuto di più?
Il fatto che la squadra abbia lottato. L’aspetto più importante da considerare è che la squadra ci è andata vicina e che poteva vincere. Se non ricordo male, l’ultima occasione
di ieri è stata quella di Angeliño, che ha tirato da fuori area. Questo rispecchia un po’ la differenza che c’è tra vincere e perdere, perché costruendo delle buone azioni
si può andare più vicini a vincere. Ma mi è piaciuta anche la solidità difensiva vista ieri. La squadra ha lavorato molto bene, grazie anche ai vari cambi. Penso a giocatori importanti per la squadra, come Paulo, che sono entrati nel secondo tempo. Questo dice molto di quanto sia competitiva la squadra. Il livello è alto e daremo il massimo
per competere ai massimi livelli“.

Hai parlato di passione, De Rossi lo hai sentito, ci hai parlato, è una leggenda di questo club, un’idea precisa e temperamento latino. Sei contento di lavorare con lui?
Ovviamente. Penso che ci troveremo bene. Come hai detto tu, lui da calciatore
è stato questo, ha rappresentato il cuore, la voglia di lottare, la capacità di mantenere
sempre accesa la fiamma. Come allenatore basta vederlo, con le sue esultanze passionali, il suo modo di vivere le partite e, soprattutto, le sue conoscenze. In definitiva, quello che vuole è costruire una squadra importante, una squadra solida. Io e gli altri nuovi arrivati,  quelli che sono arrivati di recente, cercheremo di dare il massimo per continuare a far crescere la storia della Roma“.

Sei un difensore completo, hai grande esperienza, mancino, puoi giocare a 3, sei molto duttile. Come ti collochi? Che ambizioni hai?
Ovviamente ho giocato molte partite in una difesa a tre, ma ciò non toglie che possa adattarmi a qualsiasi altro tipo di modulo o a qualsiasi posizione che il mister considera ideale per me o nella quale posso aiutare maggiormente la squadra. Ovviamente, alla fine quello che voglio, se penso a come vedo il gioco e a come posso aiutare la squadra, è cercare di fare il massimo, in modo che il resto della squadra, gli altri compagni, possano sfruttare al meglio il mio lavoro“.

In questi anni hai giocato quasi sempre, hai vinto tanto, cosa ti ha insegnato Simeone?
Sì, ovviamente lui è una persona che è stata fondamentale per me e per la mia carriera sportiva. È una persona per cui ho una grandissima stima, e penso che anche lui mi stimi molto. Ovviamente ho sempre parlato molto con lui. Ho avuto qualche difficoltà ad adattarmi all’Atlético, allo stile di gioco di Simeone e al suo modo di vedere il calcio, ma poi ci sono riuscito partendo dal mio modo di vedere il calcio e cercando di mettere insieme questi due modi di pensare, cercando di trarre il massimo vantaggio
da entrambi i modi di pensare per contribuire alla crescita della squadra. Ovviamente, forse più da parte mia, c’è un sentimento di forte affetto che ci lega, visto tutto il tempo che abbiamo trascorso insieme. Mi ha fatto crescere come giocatore e come persona, per cui avrò sempre un buon rapporto con Diego. Spero di giocare contro di lui prima o poi e di affrontarci come rivali“.

In rosa trovi Angelino, un altro spagnolo, ci sono latini. Ti potrà aiutare?
Sì, ci sono molti giocatori latini, per cui l’adattamento, chiaramente, sarà molto più semplice. È vero che al momento ho ancora qualche difficoltà a capire la lingua, ma a poco a poco cercherò di impararla al meglio, e credo che con il loro aiuto sarà tutto molto più facile“.

La tua esultanza ha fatto il giro del mondo, con la bandiera della Roma che sventolava nel settore dell’Atletico. Era destino?
Sì, credo che c’entri anche un po’ il destino. Quell’immagine è di un po’ di tempo fa, e chissà che non abbia un po’ anticipato il futuro. Per questo, credo che quell’immagine
rappresenti un po’ tutto: la passione, la dedizione con cui vivo e sento il calcio. Quella bandiera alle mie spalle significa che, forse, i nostri cammini erano destinati a incrociarsi. Simboleggia la voglia di sentirsi ancora vivi, di continuare a divertirsi
e sentire quella passione condivisa, quella dei tifosi per la Roma e quella che provo io per il calcio, e di viverla insieme”.In famiglia vi piace molto lo stemma della Roma, hai già presto tante maglie. 
Sì. Entrambe le mie figlie sono, attualmente, appassionate della Roma. Ancora non capiscono bene, perché sono piccole, ma in questo momento sono entusiaste, perché sanno che hanno una casa a Madrid e avranno anche una casa a Roma, per cui vogliono venire a vivere in Italia. Sapevamo che prima o poi ci saremmo trasferiti in Italia, anche per quello che sentiamo io e mia moglie per questo Paese. Lei in passato è venuta
a studiare in Italia, è molto affezionata a questo Paese. Dall’altra parte, c’era la mia voglia di mettermi alla prova in un campionato come la Serie A, per cui non c’era un posto migliore di Roma in cui poter venire. Ora mia moglie e le bambine sono entusiaste dello stemma, della lupa e vogliono la maglia con il simbolo della lupa, per cui credo che uscirò di qui con un regalo, una maglia per loro. Saranno molto contente“.

Come ti immagini vivere Roma città? 
Credo che lo stile di vita sia abbastanza simile a Madrid. Credo che il clima sia molto simile. La città è molto grande, con molte persone. Poi è una città in cui si vive
una rivalità calcistica, ed è bello assistere alla rivalità tra due club della stessa città. Poi, come ti dicevo, soprattutto a livello artistico, storico e monumentale, Roma ha una storia immensa, non solo in Italia ma anche in Europa e nel mondo. Penso che, come ti ho detto, sono qui da poco tempo, ma mi sembra una città impressionante e spero di conoscerla bene e di poterci vivere a lungo“.

Sei un appassionato di cucina. 
Sì, la cucina è uno dei miei hobby al di fuori del terreno di gioco. Ovviamente sono un amante della carbonara, me la posso permettere solo qualche volta durante la settimana. Mi piace moltissimo, a casa cerchiamo di prepararla nel miglior modo possibile. Cerchiamo di farla come si deve, col parmigiano, col guanciale e con le uova. Proviamo sempre a preparare la pasta al dente, ovviamente. Cerchiamo di fare del nostro meglio, piace molto anche alle bambine. Per cui credo che ci adatteremo facilmente, anche dal punto di vista gastronomico, e ci innamoreremo di una città come Roma“.

A chi senti di dover ringraziare per essere qui?
Devo ringraziare i Friedkin, la proprietà, la mia famiglia. So che rappresento una scommessa importante per la famiglia Friedkin. Ovviamente ringrazio anche tutta
la direzione sportiva della Roma, Daniele che è stato fondamentale per me, perché mi ha spiegato quello che pensava e in che modo crede che possa aiutare la squadra a crescere. Spero di ricambiare la sua fiducia. Voglio salutare da qui tutti i tifosi della Roma. Daje Roma daje!“.


Corriere dello Sport, Kostas Manolas si offre alla Roma

Corriere dello Sport in edicola oggi: Kostas Manolas si offre alla Roma: a distanza di qualche mese, per tornare a Trigoria, Kostas accetterebbe un contratto annuale a meno di un milione netto.


Niccolò Pisilli a Torino da veterano

Grade prestazione per Niccolò Pisilli a Torino contro la Juventus.  Senza paura, con coraggio, grande corsa. Per molti tifosi è stato il migliore in campo e il futuro più prossimo, e non solo, passa da scelte come questa di lanciarlo da titolare. Ripartiamo da chi, come lui, ha questa voglia ed entusiasmo e ama questa maglia.


Artem Dovbyk sa di poter dare di più

Le prime partite non sono state indimenticabili ma il ragazzo ucraino ha mostrato intelligenza e maturità nel riconoscerlo.

Artem Dovbyk che sa di poter e dover dare di più alla Roma. Ma guarda avanti con ottimismo e su Instagram scrive: “C’è un processo che non può essere evitato. La costanza e il duro lavoro sono la chiave di tutto”