Davide Lippi: "Il rinnovo di Spinazzola è ancora prematuro"

Davide Lippi, agente di Leonardo Spinazzola ha parlato così del suo assistito, come noto in scadenza di contratto a giugno, con il club giallorosso che ad oggi non sarebbe così propenso a rinnovare il suo contratto: “La stagione di Leonardo? Bene, secondo me è di grande profitto. Sta facendo un po’ fatica in generale la Roma, come squadra. In alcune partite hanno sofferto, ma il giocatore è forte e di livello internazionale. Ancora è giovane, ha trent’anni e tutto per fare una carriera importante. Ora è a scadenza, vedremo l’anno prossimo cosa farà, ci sono tante opportunità che valuteremo”.

Per il rinnovo ancora i discorsi sono prematuri, il calciatore è molto sereno. Ha un’età tale per cui non è condizionato, gioca e dà il massimo per la Roma, per il resto c’è tempo. Naturalmente andando a scadenza è normale che abbia tante attenzioni…”

tuttomercatoweb


Diego Llorente: "Testa, solidità e così sarà una grande Roma"

Le parole di Diego Llorente alla vigilia di Servette-Roma. Il perno della difesa di Mourinho adesso è lui. L'assenza di Smalling ha permesso di riscoprire le certezze dello spagnolo.  

Solo 4 vittorie in trasferta nel 2023. Come mai?

“Sì sappiamo che dobbiamo migliorare fuori casa, stiamo lavorando per questo, penso che a volte sia un problema di mentalità e se miglioriamo su questo penso che siamo competitivi”

Ti aspettavi di giocare così tante partite da centrale della difesa?

“No ogni stagione non mi aspetto nulla, do il massimo di me stesso e cerco di migliorare”

Cosa è accaduto a Praga?
“Per me Praga è il passato, è la peggiore della stagione, stiamo lavorando su questo, ma ora pensiamo a domani, sarà una partita diversa e altrettanto difficile, ma dobbiamo pensare alla gara di domani”

Punti all’Europeo con la Spagna?
“Lavoro per aiutare la Roma, per vincere e giocare in Serie A, poi chiaramente un pensiero ad un ritorno in Nazionale c’è e spero di poterci tornare”

Mancini-Llorente-Ndicka, giocate sempre voi tre, vi da compattezza il fatto di giocare sempre insieme?
“Ovviamente sì, all’inizio della stagione con Evan che era nuovo, era tutto più difficile, ma giorno dopo giorno l’intesa è cresciuta, penso che adesso siamo un reparto migliore ma possiamo sempre crescere in questo senso”

Corriere dello Sport


Dal Servette al Servette

Dal Servette al Servette. Contro gli svizzeri, nella gara di andata di Europa League all’Olimpico, il 5 ottobre, Lorenzo Pellegrini si è fermato per una lesione ai flessori della coscia destra che l’ha tenuto fuori dal campo fino alla gara casalinga vinta dalla Roma contro l’Udinese. Domani Pellegrini sarà di nuovo in campo per ritrovare continuità e migliorare il suo stato di forma.

Corriere della Sera


Flop dalla fasce. Big Rom a secco

Lukaku sfruttato solo in parte dalla Roma. Ha bisogno di più cross dagli esterni per colpire anche in area di rigore come con il Belgio. 

Karsdorp, Spinazzola, Zalewski, Kristensen e Celik hanno aiutato troppo poco il centravanti.  

Corriere dello Sport


Pellegrini ritrova il Servette dei 13 incredibili minuti

Pellegrini affronterà di nuovo la squadra svizzera. Nella partita di andata un gol e un assist in pochi secondi ma anche l'infortunio che lo ha tenuto fuori 52 giorni. 

Contro l'Udinese è tornato e Mourinho oggi deciderà se schierarlo dall'inizio. Per il Capitano è una gara spartiacque per cancellare il ko e ritrovare brillantezza. Ora ha bisogno di mettere minuti nelle gambe per il ritmo partita.  

Corriere dello Sport


Mancini è il bandito di Mourinho. Kumbulla torna in gruppo

Gianluca Mancini è un elemento imprescindibile tra carisma e qualità per lo scacchiere di Mourinho

Il centrale albanese invece ieri ha finalmente lavorato con la squadra dopo lo stop per la rottura del legamento crociato. Abraham anche si è rivisto a bordocampo per salutare il rientro di Marash Kumbulla.   

 

Corriere dello Sport


Roma, i cambi portano 7 punti

In nove occasioni le sostituzioni di Mourinho hanno prodotto ben 8 gol e 7 assist. Oro dalla panchina. El Shaarawy, Belotti e Bove i giocatori più determinanti. Sorpresa Kumbulla: ieri il giocatore ha ripreso ad allenarsi in gruppo dopo il ko ai legamenti. Domani il Servette in Europa League: Pellegrini si scalda.  

Mourinho ritrova gli infortunati e come nella vittoria contro l'Udinese può contare sul grande supporto dei cambi a gara in corso. 

Corriere dello Sport


Panchina integrale

Sono già 7 i gol realizzati, tra campionato e coppa, da giocatori subentrati. Le partecipazioni salgono a 13, considerando anche gli assist. Numeri da grande, che raccontano di una rosa competitiva, se al completo, con tanti assi nella sapiente manica di Mourinho

Il Romanista


Mancini il bandito di Mourinho. Kumbulla torna in gruppo

Gianluca Mancini è un elemento imprescindibile tra carisma e qualità per lo scacchiere di Mourinho

Il centrale albanese invece ieri ha finalmente lavorato con la squadra dopo lo stop per la rottura del legamento crociato. Abraham anche si è rivisto a bordocampo per salutare il rientro di Marash Kumbulla.   

 

Corriere dello Sport


Ecco Azmoun, l'uomo in più

Sempre più una risorsa in più per Mourinho. Sardar Azmoun dopo Monza e Lecce è stato prezioso anche domenica nella vittoria contro l'Udinese confermandosi al momento l'uomo in più della squadra giallorossa. 

Il Romanista


Edoardo Bove: "Vorrei la maglia numero 8. Devo ancora migliorare molto"

Edoardo Bove ha rilasciato un’intervista a Star Casinò Sport in cui ha affrontato diversi temi tra cui il suo amore per la Roma.

Di seguito le dichiarazioni del centrocampista giallorosso.

Cosa provi ogni volta che indossi la maglia della Roma?

“Sono emozioni difficili da descrivere, ma la sensazione è quasi sempre la stessa sin da quando sei piccolo. Quando cresci acquisti consapevolezza e ora capisco l’importanza e ancora di più l’emozione nel vestire questa maglia”.

Parlaci del tuo inizio della carriera.
“Sono cresciuto nella Boreale, era un’ambiente molto tranquillo, con persone educate che mi hanno fatto crescere al meglio. Sono arrivato alla Roma grazie a Bruno Conti, che guardò il mio provino. Fu un’emozione grandissima varcare il cancello di Trigoria, me lo ricordo benissimo. Feci un solo provino ma fu entusiasmante”.

Ora sei una mezzala, è sempre stato questo il tuo ruolo?
“Nelle giovanili ho fatto tutti i ruoli del centrocampo. Cerco di dare più opzioni possibili agli allenatori, ma mi piace molto fare la mezzala perché hai la possibilità di buttarti in avanti e fare anche gol. Mi vedo molto come mezzala”.

Secondo te è più importante la tecnica o il fisico nel tuo ruolo?
“In questo periodo storico il fisico, se non vai a una determinata velocità è difficile giocare. Anche la componente tecnica è molto importante, entrambe sono fondamentali per essere un centrocampista box to box”.

Come hai conquistato Mourinho?
“Me lo chiedo anche io qualche volta (ride, ndr). Credo sia una questione di fare quello che l’allenatore chiede e fare la cosa più semplice non è mai banale. Il rapporto tra un giocatore e un allenatore si basa sulla fiducia, se un tecnico si fida di quello che gli puoi dare si crea un bellissimo rapporto. Credo sia la componente che mi permette di fare quello che Mourinho chiede”.

Il numero di maglia che hai sempre sognato di indossare? E quello che non sceglieresti mai?
“Ho sempre portato il numero 8 nel settore giovanile, mi piacerebbe molto vestirlo di nuovo. Anche il 5 mi piacerebbe. Non vestirei mai il 10, non per il tipo di pressione ma perché a Roma è sacro, è una religione. Non mi permetterei mai”.

Quale caratteristica ti accomuna a De Rossi? Quale dote vorresti rubargli?
“Per me è sempre stato un esempio. Abbiamo una grinta e una cattiveria in campo che ci accomuna, ma devo imparare da lui tantissime cose e continuerò a cercare di migliorare il più possibile. De Rossi mi piaceva tantissimo come giocatore”.

Il consiglio più importante che hai ricevuto in carriera? E chi te lo ha dato?
“Ne ho ricevuti tanti dagli allenatori. Il consiglio più grande è che fare una cosa semplice è sempre la cosa più difficile. Se uno prova a fare una giocata difficile ci può stare, ma fare tutto semplice con pochi tocchi è molto più difficile. Non vorrei rivelare il nome”.

La cosa che ti riesce meglio in campo? Quella che devi ancora affinare?
“Devo affinare un pochino di cose, ma devo migliorare di più il guardare prima di fare la giocata, ai grandi livelli è quello che fa la differenza. Mi riesce molto bene pressare e il recupero della palla”.

Come ti avvicini a una partita importante?
“Non ho un rito, non mi dà fastidio né stare da solo né in compagnia. A volte ovviamente ti prendi quel tempo per concentrarti prima di una partita importante, ma ti fa piacere condividere i momenti prima della partita anche con i tuoi compagni per sentirti vicino a loro. La partita si vince e si perde insieme”.

Il giocatore più difficile che hai affrontato?
“Tonali con il Milan”.

Rodri, Gundogan e Bruno Fernandes: con chi scambieresti la maglia?
“Gundogan. Fa sembrare tutto semplice, guarda sempre prima cosa fare, è un giocatore formidabile”.

Il compagno di squadra più elegante?
“Dybala, Kristensen e Cristante. Sono sempre impeccabili, anche per fare la spesa”.

Il posto più suggestivo a Roma di notte?
“Trastevere, è anche una zona a cui sono legato”.

Quale playlist ascolti prima di un match? Artisti preferiti?
“Maneskin e Coldplay, ma ultimamente mettiamo la musica tutti insieme in pullman quindi ascolto quello che capita. Non mi isolo con le cuffiette”.

Ti invitano a una cena a cui non vuoi andare: che scusa ti inventi?
“Utilizzavo la scusa di andare a cena dalla nonna. Quando le ho detto che la utilizzavo con la scusa si è un po’ arrabbiata, mi sento in colpa ora. Come scusa uso la mia famiglia, nessuno può arrabbiarsi così”.

Cosa provi quando indossi la maglia azzurra?
“Grandissimo orgoglio, senti di rappresentare un popolo caloroso. Abbiamo un grandissimo sentimento e attaccamento alla maglia e al calcio come nazione, è un onore”.

StarCasinòSport


Il bandito e il campione

Mourinho, Dybala, la Sud: dopo la bella vittoria con l’Udinese, la Roma si gode i suoi trascinatori. José sta migliorando la squadra, intanto Paulino si scalda anche per Ginevra: «Dobbiamo vincere e segnare tanti gol». 

Il Romanista