Slavia Praga e derby: il piano anti stress

Ecco il programma studiato per la trasferta e la Lazio.

Nessun dettaglio lasciato al caso per la partita in Repubblica Ceca e la preparazione alla stracittadina. La squadra dopo la partita di coppa verrà portata a Trigoria e si pranzerà tutti insieme per fare gruppo. Sabato scatterà una sorta di mini ritiro per preparare il derby e si dormirà a Trigoria per restare concetrati solo sulla partita.      

Corriere dello Sport


Belotti l'asso di coppa. Sanches cerca minuti

Mourinho cambierà qualche giocatore a Praga. Il Gallo Belotti chiede spazio per continuare il trend positivo in Europa League. 

Renato Sanches invece vuole una maglia da titolare per rodare sempre meglio le gambe ed essere pronto al derby. A sinistra ci sarà Zalewski. Il tecnico poi deciderà se far riposare Cristante e lasciare in panchina anche Dybala.  

Corriere dello Sport


Dan Friedkin a Trigoria: una riunione per il futuro

Il numero uno giallorosso è da lunedì nella Capitale: assisterà domenica al derby. 

Friedkin ha organizzato un incontro con tutti i dirigenti per pianificare le prossime strategie del club. Al momentio non sono previsti contatti tra il patron e Mourinho per il rinnovo del contratto. Tanti i temi però da approfondire tra sponsor, campo e contratti. 

 

Corriere dello Sport


Carattere, tattica e sostituzioni. Ecco l'effetto Special sul gruppo

Il portoghese ha la squadra in pugno. Il rientro di Dybala decisivo con il Lecce, così come i cambi a partita in corso. La squadra poi non molla mai: ha il carattere granitico dell'allenatore.   

Corriere dello Sport


Più voglia che certezze: Pellegrini forza per il derby

Poche rotazioni possibili a Praga, si scaldano Belotti e Celik. Pellegrini punta domenica. 

Il capitano era allo stadiocontro il Lecce. La curva sud lo ha abbracciato con uno striscione.  

Corriere dello Sport


Due gol oltre il novantesimo, per la Roma è una cosa inedita

I giallorossi hanno segnato 9 reti dal 76esimo in poi, più di qualsiasi altra squadra di serie A ma non avevano mai realizzato due gol oltre il novantesimo minuto di gioco.    

Opta Paolo


Il finale è davvero Special

La Roma esce alla distanza. 9 gol arrivati oltre il 75esimo minuto.

In Italia la differenza reti di Mourinho dal 90' in poi è di più 23. E per il derby è tornato a Roma anche Friedkin. Domenica un'altra intuizione dello Special One: Belotti in fascia a difendere.  

Corriere dello Sport


Tutti pazzi per Azmoun

Sardar Azmoun è in un momento top. Dalla prima rete all'affetto del tifo giallorosso. In curva spopola la maglia con il numero 17 dell'iraniano. 

Yassmin Pucci, attrice sua connazionale lo esalta: "E' un orgoglio". 

Il Romanista


Lukaku da Champions

Da quando è arrivato il belga Romelu Lukaku la Roma ha un passo super. 

Dalla quarta giornata Mourinho sta volando. Sarebbe terzo in classifica dietro soltanto a Inter e Juventus. Dall'ingresso di Big Rom, la Roma viaggia alla media di 2 punti a partita: di questo passo arriverebbe a 71 punti, quota che nelgi ultimi due anni è stata utile per conquistare il quarto posto. Con il derby di domenica però partirà un vero tour de force.    

Corriere dello Sport


51 sfumature di Mourinho

Con l’incredibile rimonta sul Lecce (l’unica conseguita nella storia della Roma interamente nel recupero), i gol realizzati negli ultimi quarti d’ora di gara dalla squadra di Mourinho hanno raggiunto e superato quota cinquanta fra campionato ed Europa. Sintomo di un gruppo che non muore mai. 

Il Romanista


Io resto fino alla fine

MASSIMO PAPITTO - INSIDEROMA

Si è accesa una diatriba in queste ultime ore tra i tifosi giallorossi su chi resta allo stadio fino all’ultimo secondo utile e chi invece va via prima a volte per non trovare traffico e riuscire ad uscire dall’imbottigliamento inevitabile dell’Olimpico nel minor tempo possibile sacrificando anche gli ultimi scampoli di partita che in questi ultimi tempi stanno risultando spesso decisivi. Le caratteristiche della Roma di Mourinho in questi due anni e mezzo sono abbastanza marcate e l’andare via prima dallo stadio espone purtroppo a rischi che il tifoso giallorosso non vorrebbe mai e poi mai correre. Quel rischio di perdersi il gol della squadra del suo cuore.

In queste ultime settimane è successo già due volte: con Monza e poi con il Lecce sempre all’Olimpico. Prima è stato El Shaarawy a far urlare il popolo all’ora di pranzo e poi ci hanno pensato Azmoun e il gigante Lukaku qualche ora fa a far sobbalzare lo stadio come una scossa tellurica. I boati e le scene di esultanza viste in queste ultime due occasioni sono difficilmente raccontabili a chi quei gol lì,per vari motivi, se li è persi. Senza andare tanto indietro nel tempo un gol quasi all’ultimo secondo è stato quello di Dybala con il Feyenoord nel ritorno dei quarti di finale di Europa League della scorsa stagione. Lì il talento argentino ci ha tirato fuori dalla disperazione con una giocata similare a quella di Lukaku proprio quasi sul tramonto della partita. Dopo quel gol del ventuno giallorosso ci fu l’apoteosi romanista nei tempi supplementari, ma il tiro all’incrocio di Dybala è quello che si ricorda di più di quella magica serata contro dei rivali che sono diventati acerrimi in questi ultimi anni. Due anni è mezzo fa fu sempre El Shaarawy con il Sassuolo a farci correre per la curva per andare ad abbracciare lo Special One che ci stava venendo incontro in un’altra serata memorabile e da almanacco giallorosso.

Il gol nel finale è sempre stato l’essenza del calcio, quello che fa più godere e urlare, quello che senza girarci tanto intorno dà più gusto. Un conto è vincere una partita di largo già dal primo tempo e un conto è arrivarci con la sofferenza prima di esplodere poi nell’urlo liberatorio. Una adrenalina difficilmente spiegabile. Una gioia che crea dipendenza e che il tifoso vorrebbe vivere probabilmente sempre.

Da qui allora ecco la nascita della diatriba. E’ meglio il tifoso che spera fino all’ultimo? Oppure è meglio quello che vorrebbe vivere la sua squadra in modo più tranquillo e magari vederla vincere spesso in modo meno “da deboli di cuore” per poi sfollare gli spalti per trocare poco traffico all'uscita? E’ difficile dare una risposta certa a questa domanda, come è difficile schierarsi da una parte o dall'altra. Io personalmente posso parlarvi della mia esperienza personale da tifoso romanista di ormai qualche anno e stagione: le emozioni degli ultimi istanti che si stanno vivendo in questi tempi sono difficilmente capibili per chi non le vive dagli spalti dello stadio Olimpico. Il calcio è da sempre un antidoto potente alle bruttezze della vita e una vittoria al novantaquattresimo quanto te le fa dimenticare almeno per qualche ora? La risposta è facile: tanto. E allora viva le partite vinte sempre all’ultimo minuto.  Di bello per chi vive una vita di poche emozioni vere e sincere c'è poco altro. 

InsideRoma


Azmoun e Lukaku, la Roma è infinita

Mourinho ribalta il Lecce (2-1) tra il 91esimo e il 94esimo. 

Big Rom sbaglia un rigore. Almqvist gela Rui Patricio nella ripresa. Azmoun entra e segna, poi ci pensa il gigante belga: sorpassata la Lazio nella settimana del derby. 

Corriere dello Sport