Playoff Europa League: sarà ancora Roma-Feyenoord
Dopo aver centrato il secondo posto nel girone di Europa League, la Roma a febbraio affronterà il Feyenoord nei play-off validi per la qualificazione agli ottavi di finale.
Ecco tutti gli accoppiamenti:
Feyenoord-Roma
Milan-Rennes
Lens-Friburgo
Young Boys-Sporting Lisbona
Braga-Qarabag
Galatasaray-Sparta Praga
Shakhtar-Marsiglia
Benfica-Tolosa
Roma col mal di trasferta. I numeri sono preoccupanti
Un periodo davvero buio per la squadra di Mourinho, lontano dal campo dell’Olimpico.
Gazzetta dello Sport
Oggi il sorteggio dell'Europa League: la Roma teme gli "squali" della Champions
Gli squali temuti da Mourinho, che ha dato questo appellativo alle retrocesse dalla Champions, non hanno mostrato appetiti feroci nella coppa principale.
Come riporta la Gazzetta dello Sport, il Braga era con il Napoli e ha chiuso il girone sconfitto 2-0 al Maradona due settimane fa. Il Galatasaray di Icardi e Mertens si è messo dietro il Manchester United, ma non è riuscito a sopravanzare il Copenaghen. Lens e Young Boys sono più abbordabili, lo Shakhtar, che gioca ad Amburgo, al momento è top, ma a febbraio non avrà ancora ripreso il campionato dopo la pausa.
Gazzetta dello Sport
"Voglio la Roma"
Al Dall’Ara arriva un brutto ko e una serata che ha evidenziato uno schiacciante divario fisico, tattico e tecnico tra i rossoblù di Motta e i giallorossi senza i propri due campioni. A fine gara José Mourinho esce allo scoperto: «Voglio rimanere alla Roma, sono anche disposto a cambiare progetto e lavorare con i giovani piuttosto che con gente che non può darti tanto. Se andrò via non sarà mai per mia decisione, sono legato a questa gente che viene a prender freddo e ci sostiene per una partita di livello basso». Sabato c’è il Napoli.
Il Romanista
Pellegrini, ora la svolta per trascinare la squadra
Senza Dybala e Lukaku la palla passa dai piedi del capitano. Pellegrini non ha giocato contro lo Sheriff per una botta presa contro la Fiorentina: oggi fa 230 partite in A.
In questa stagione ha giocato soltanto nove partite con 2 gol e un assist.
Corriere dello Sport
A tutta Dall'Ara
In trasferta privi delle stelle Dybala e Lukaku, i giallorossi si compattano per affrontare una delle squadre più in forma del campionato e per provare, con 2.500 tifosi al seguito, a crescere ancora fuori casa. Daje!
Il Romanista
Bologna, Thiago Motta: "Dovremo affrontare anche momenti difficili contro la Roma"
Il tecnico del #Bologna ritrova l'ex allenatore nerazzurro con cui ha vinto il triplete all'#Inter: "#Mourinho è stato e continua ad essere un grandissimo allenatore: io non credo nella fortuna, lui ha meritato tutto quello che ha ottenuto fino ad adesso. Ha lavorato tantissimo, se vai a vedere la sua storia da piccolo amava il calcio, nonostante non abbia giocato ad alti livelli, per questo la sua carriera è ancora più importante. Grande rispetto e ammirazione: gli vorrò bene per sempre e gli auguro grande fortuna, lui lo sa. Ma spero non abbia fortuna domani. Vogliamo continuare a fare le cose nel modo giusto, sapendo che affrontiamo una squadra che ha giocato due finali di coppe europee senza #Lukaku e #Dybala, quindi dovremo stare attenti, pronti ad affrontare anche i momenti difficili".
Thiago-Mou, spareggio Champions
Il Bologna sfida la Roma alle 18: vale la zona Champions League.
Motta punta su Zirkzee, 7 gol in campionato. Mourinho senza Dybala e Lukaku: spazio a Belotti-El Shaarawy. I rossoblù sono a caccia della quinta vittoria di fila al Dall'Ara mentre lo Special One non perde in serie A dal 29 ottobre.
Corriere dello Sport
L'ora del Gallo per il riscatto
La Roma a Bologna senza la LuPa e con Azmoun a mezzo servizio.
Belotti giocherà di nuovo titolare in campionato dopo due mesi. E' a una sola rete dalle 110 reti in serie A: vuole segnarla per il tecnico Mourinho.
Corriere dello Sport
Bove the top
Sempre più protagonista nella Roma di Mourinho, Bove ufficializza il suo rinnovo fino al 2028: «La prima volta a Trigoria 12 anni fa, il ricordo mi emoziona. Vincere con questa maglia è il mio sogno fin da bambino». Pinto: «Da lui passa il futuro».
Il Romanista
Edoardo Bove: "Rinnovo che significa tantissimo per me"
Edoardo Bove ha rinnovato il contratto sino al 2028.
Cosa significa per te questo rinnovo?
“Per me che sono cresciuto qui significa tantissimo, è il dodicesimo anno che sono qui. Ricordo benissimo quando sono entrato a Trigoria e a volte, raccontandolo, è un’emozione forte che ancora mi tocca. Aver rinnovato è un’emozione che mi darà grandissima fiducia anche per il futuro. Sono davvero contento”.
Vorresti ringraziare qualcuno in particolare?
“Sicuramente la società, che mi dà la possibilità di continuare questo percorso che dura da una vita e lo fa sempre nel modo migliore possibile. Mi dà tutto, è davvero una grandissima emozione. Sono qui da 12 anni, ma ogni anno che passa è sempre un percorso di crescita che continua”.
Quanto è cresciuto l’uomo e quanto il calciatore?
“L’uomo è cresciuto di pari passo al calciatore. Sono entrato che ero un bambino, ora sono un uomo e man mano che si va avanti si acquista consapevolezza e ci si rende conto di dove si è e di quanto si è fortunati ad essere qui. Allo stesso tempo è cresciuto tantissimo anche il calciatore grazie ai mezzi forniti dalla società e alle persone di grande spessore qui presenti. Sono cresciuto tantissimo sia dal punto di vista umano sia tecnico”.
In cosa pensi di dover migliorare?
“Tante cose. In campo le cose più tecniche, una delle mie grandi doti è la mentalità focalizzata sul lavoro quotidiano. Credendo molto nel lavoro, dal punto di vista mentale sono sulla giusta strada. Mi sto rendendo conto che sto intraprendendo la giusta strada, mi fa piacere che la società punti su di me e si renda conto che ci sia ampio margine di crescita e un futuro su cui lavorare insieme. Questa è la cosa più importante. Quando un percorso viene condiviso da giocatore e società la cosa che accade è continuare insieme perché si è entrambi felici”.
Che consiglio daresti ad un ragazzo che si sta approcciando al calcio professionistico?
“Darei dei consigli dal punto di vista mentale. Esistono tantissimi talenti nel calcio dal punto di vista tecnico e fisico, ma per diventare calciatore serve una mentalità che va costruita nel tempo e allenata. Crescendo mentalmente si cresce anche fisicamente e tecnicamente, ma poi serve anche per curare il percorso e vivere al meglio. I banali esempi del non uscire prima della partita, di mangiare sano non sono cose superflue, fanno parte di un tipo di mentalità che poi porta a svolgere questa professione. Il mio consiglio è di lavorare tanto sulla testa e di lavorare ogni giorni per migliorarsi. Nel calcio è un attimo sia nell’eccellere che nello sprofondare verso il basso”.
Quanto ti hanno aiutato Mourinho, Pinto e i tuoi compagni in questo processo di crescita?
“Il rinnovo è anche merito loro. La crescita si è vista grazie alle possibilità che mi sono state date e alle persone che hanno creduto in me. Anche io sono stato bravo a cogliere le occasioni e a non mollare, ma devo solo ringraziarli perché mi sono serviti tantissimo”.
Alle porte c’è un mese ricco di appuntamenti importanti.
“Mese molto importante per noi, ma come lo sono tutti. La nostra mentalità è quella di guardare partita dopo partita e quindi il focus è sempre lo stesso. Abbiamo la massima ambizione e voglia di portare a casa i tre punti”.
Prossimo obiettivo personale?
“Consolidare la mia crescita, mi sento in continua evoluzione ma c’è sempre da migliorare. Questo è un lavoro su me stesso che voglio fare. Per quanto riguarda la squadra spero di vincere il più possibile con la Roma, è quello che ho sempre sognato da bambino. Lavorerò anche per quello”.
Che sensazioni ti dà entrare allo Stadio Olimpico?
“Uniche e difficili da descrivere. Quest’anno passiamo sotto la Curva Sud, è un’entrata particolare ma ancora più bella, ti dà una carica da brividi”.
Come procede la carriera universitaria?
“Bene, sto continuando a studiare. Procede di pari passo con quella calcistica. A breve avrò un altro esame e anche lì devi stare sul pezzo sennò non ti lasciano scampo (ride, ndr). La carriera calcistica è quella principale, però sono davvero onorato di poter fare questo tipo di doppia carriera perché non è banale. La maggior parte delle volte lo sport viene visto come ostacolo della formazione completa di un atleta, ma secondo me non è così e credo che debbano essere perseguite entrambe le cose perché si può fare. Nel mio piccolo cerco di farlo”.
ASRoma
Mourinho, niente squalifica
Giustizia per il tecnico portoghese che sarà più sereno a Bologna.
Mourinho e la Roma patteggiano: domani va in panchina per lo scontro diretto Champions. Bove intanto firma fino al 2028.
Corriere dello Sport