Flop dalla fasce. Big Rom a secco

Lukaku sfruttato solo in parte dalla Roma. Ha bisogno di più cross dagli esterni per colpire anche in area di rigore come con il Belgio. 

Karsdorp, Spinazzola, Zalewski, Kristensen e Celik hanno aiutato troppo poco il centravanti.  

Corriere dello Sport


Dal Servette al Servette

Dal Servette al Servette. Contro gli svizzeri, nella gara di andata di Europa League all’Olimpico, il 5 ottobre, Lorenzo Pellegrini si è fermato per una lesione ai flessori della coscia destra che l’ha tenuto fuori dal campo fino alla gara casalinga vinta dalla Roma contro l’Udinese. Domani Pellegrini sarà di nuovo in campo per ritrovare continuità e migliorare il suo stato di forma.

Corriere della Sera


Renato Sanches in dubbio anche per il Servette

Il Tempo in edicola oggi fa il punto della situazione sul centrocampista portoghese. 

Renato Sanches oggi si allenerà regolarmente in gruppo ma potrebbe non partire per la Svizzera a causa delle condizioni meteo previste, con pioggia e clima gelido, preparandosi così per la gara contro il Sassuolo, che si giocherà domenica alle 18:00. 

Il Tempo


Il bandito e il campione

Mourinho, Dybala, la Sud: dopo la bella vittoria con l’Udinese, la Roma si gode i suoi trascinatori. José sta migliorando la squadra, intanto Paulino si scalda anche per Ginevra: «Dobbiamo vincere e segnare tanti gol». 

Il Romanista


Edoardo Bove: "Vorrei la maglia numero 8. Devo ancora migliorare molto"

Edoardo Bove ha rilasciato un’intervista a Star Casinò Sport in cui ha affrontato diversi temi tra cui il suo amore per la Roma.

Di seguito le dichiarazioni del centrocampista giallorosso.

Cosa provi ogni volta che indossi la maglia della Roma?

“Sono emozioni difficili da descrivere, ma la sensazione è quasi sempre la stessa sin da quando sei piccolo. Quando cresci acquisti consapevolezza e ora capisco l’importanza e ancora di più l’emozione nel vestire questa maglia”.

Parlaci del tuo inizio della carriera.
“Sono cresciuto nella Boreale, era un’ambiente molto tranquillo, con persone educate che mi hanno fatto crescere al meglio. Sono arrivato alla Roma grazie a Bruno Conti, che guardò il mio provino. Fu un’emozione grandissima varcare il cancello di Trigoria, me lo ricordo benissimo. Feci un solo provino ma fu entusiasmante”.

Ora sei una mezzala, è sempre stato questo il tuo ruolo?
“Nelle giovanili ho fatto tutti i ruoli del centrocampo. Cerco di dare più opzioni possibili agli allenatori, ma mi piace molto fare la mezzala perché hai la possibilità di buttarti in avanti e fare anche gol. Mi vedo molto come mezzala”.

Secondo te è più importante la tecnica o il fisico nel tuo ruolo?
“In questo periodo storico il fisico, se non vai a una determinata velocità è difficile giocare. Anche la componente tecnica è molto importante, entrambe sono fondamentali per essere un centrocampista box to box”.

Come hai conquistato Mourinho?
“Me lo chiedo anche io qualche volta (ride, ndr). Credo sia una questione di fare quello che l’allenatore chiede e fare la cosa più semplice non è mai banale. Il rapporto tra un giocatore e un allenatore si basa sulla fiducia, se un tecnico si fida di quello che gli puoi dare si crea un bellissimo rapporto. Credo sia la componente che mi permette di fare quello che Mourinho chiede”.

Il numero di maglia che hai sempre sognato di indossare? E quello che non sceglieresti mai?
“Ho sempre portato il numero 8 nel settore giovanile, mi piacerebbe molto vestirlo di nuovo. Anche il 5 mi piacerebbe. Non vestirei mai il 10, non per il tipo di pressione ma perché a Roma è sacro, è una religione. Non mi permetterei mai”.

Quale caratteristica ti accomuna a De Rossi? Quale dote vorresti rubargli?
“Per me è sempre stato un esempio. Abbiamo una grinta e una cattiveria in campo che ci accomuna, ma devo imparare da lui tantissime cose e continuerò a cercare di migliorare il più possibile. De Rossi mi piaceva tantissimo come giocatore”.

Il consiglio più importante che hai ricevuto in carriera? E chi te lo ha dato?
“Ne ho ricevuti tanti dagli allenatori. Il consiglio più grande è che fare una cosa semplice è sempre la cosa più difficile. Se uno prova a fare una giocata difficile ci può stare, ma fare tutto semplice con pochi tocchi è molto più difficile. Non vorrei rivelare il nome”.

La cosa che ti riesce meglio in campo? Quella che devi ancora affinare?
“Devo affinare un pochino di cose, ma devo migliorare di più il guardare prima di fare la giocata, ai grandi livelli è quello che fa la differenza. Mi riesce molto bene pressare e il recupero della palla”.

Come ti avvicini a una partita importante?
“Non ho un rito, non mi dà fastidio né stare da solo né in compagnia. A volte ovviamente ti prendi quel tempo per concentrarti prima di una partita importante, ma ti fa piacere condividere i momenti prima della partita anche con i tuoi compagni per sentirti vicino a loro. La partita si vince e si perde insieme”.

Il giocatore più difficile che hai affrontato?
“Tonali con il Milan”.

Rodri, Gundogan e Bruno Fernandes: con chi scambieresti la maglia?
“Gundogan. Fa sembrare tutto semplice, guarda sempre prima cosa fare, è un giocatore formidabile”.

Il compagno di squadra più elegante?
“Dybala, Kristensen e Cristante. Sono sempre impeccabili, anche per fare la spesa”.

Il posto più suggestivo a Roma di notte?
“Trastevere, è anche una zona a cui sono legato”.

Quale playlist ascolti prima di un match? Artisti preferiti?
“Maneskin e Coldplay, ma ultimamente mettiamo la musica tutti insieme in pullman quindi ascolto quello che capita. Non mi isolo con le cuffiette”.

Ti invitano a una cena a cui non vuoi andare: che scusa ti inventi?
“Utilizzavo la scusa di andare a cena dalla nonna. Quando le ho detto che la utilizzavo con la scusa si è un po’ arrabbiata, mi sento in colpa ora. Come scusa uso la mia famiglia, nessuno può arrabbiarsi così”.

Cosa provi quando indossi la maglia azzurra?
“Grandissimo orgoglio, senti di rappresentare un popolo caloroso. Abbiamo un grandissimo sentimento e attaccamento alla maglia e al calcio come nazione, è un onore”.

StarCasinòSport


Ecco Azmoun, l'uomo in più

Sempre più una risorsa in più per Mourinho. Sardar Azmoun dopo Monza e Lecce è stato prezioso anche domenica nella vittoria contro l'Udinese confermandosi al momento l'uomo in più della squadra giallorossa. 

Il Romanista


Josè Mourinho a Dazn: "Finalmente una panchina ricca. Vediamo dove possiamo arrivare"

José Mourinho, tecnico della Roma, ha analizzato così il successo per 3-1 contro l’Udinese ai microfoni di Dazn: “Era una partita facile da chiudere. Non l’abbiamo fatto e questo porta alla reazione dell’avversario. Per fortuna, e merito anche nostro, la reazione è stata forte dall’1-1. Oggi guardavo la panchina da destra a sinistra e ho avuto modo di cambiare, poi la risposta c’è stata. Ci piace attaccare sotto la porta della Curva, sembra che il gruppo voglia fare record di punti nei minuti finali. L’esultanza sul terzo gol? Era l’esultanza di una vittoria. Ha chiuso la partita, ho abbracciato un bambino a bordocampo, per fortuna non era un poliziotto (ride, ndr)”.

Quali aspetti non le sono piaciuti?
“A palla persa la transizione contro l’Udinese è dura. Sono più intensi e veloci, la soluzione era non perdere tanti palloni. Abbiamo fatto bene, ma dopo il gol dell’1-0 sentivamo la fragilità dell’avversario e dovevamo essere più bravi a chiuderla”.

Nel finale Dybala con Lukaku e Azmoun: è una soluzione anche dal 1’?
“È un po’ sbilanciata, perché la natura di Dybala e Azmoun non è di grande organizzazione difensiva. Quando ne hai uno non perdi equilibri, con due può essere. Azmoun è un profilo di calciatore che amo, ma gli manca qualcosina per essere un calciatore di Mourinho, soprattutto in fase difensiva”.

Zona Champions a tre punti. È fiducioso?
“No. Siamo ancora una squadra di alti e bassi, a volte sono sorpreso da aspetti positivi e altri negativi. Se Renato Sanches torna e Smalling torna forte a gennaio, andremo con forza all’assalto”.

A gennaio può arrivare qualche bandito?
“Di solito si nasce banditi. Io lo sono nato, bandito del calcio. Cerco di influenzare, vedremo se riuscirò a farlo”.

Dazn


Paulo Dybala a Dazn: "Giornata bella. C'è troppa gente che parla troppo"

Paulo Dybala, attaccante della Roma, ha parlato così dopo il 3-1 all’Udinese in cui ha messo la firma con gol e assist: "Una giornata bella, l'importante era vincere e lo abbiamo fatto. Sono tre punti fondamentali. L'esultanza? C'è gente che parla troppo, purtroppo, e senza motivi. Io cerco sempre di dare il meglio per la squadra, le risposte sono per il mister e i compagni. Sono venuto qui per restituire tutto l'amore che questa gente mi dà, vorrei restare nella storia con un trofeo magari. Io e Lukaku ci capiamo al volo, abbiamo parlato tanto dal suo arrivo per arrivare a questa intesa. Tre punti dalla zona Champions? Il campionato è ancora lungo...", le parole ai microfoni di Dazn.

Dazn


Dybala trascinatore, la Roma è ripartita: Champions vicina

"Dybala trascinatore, la Roma è ripartita: Champions vicina" scrive Il Messaggero in prima pagina stamani. Successo interno per la Roma di José Mourinho che ha avuto la meglio sull'Udinese, vincendo per 3-1 grazie alle reti di Mancini, Dybala ed El Shaarawy che hanno reso vano il momentaneo 1-1 siglato da Thauvin. La zona Champions ora è a 3 punti di distanza.

Il Messaggero


Udinese, Cioffi: "Risultato pesante da digerire. Ci è mancato il primo tempo"

Gabriele Cioffi, tecnico dell’Udinese, ha commentato così il ko per 3-1 in casa della Roma ai microfoni di Dazn: “Ci è mancato il primo tempo: non possiamo permetterci di venire a Roma e concedere una frazione di gioco, oltre alla fiducia, a una squadra che sulla carta percepivo in difficoltà. Se si sta a guardare con le grandi rischi di andare sotto. Sono contento della reazione nel secondo tempo, ho visto segnali di una squadra che sa cosa fare. Però il 3-1 finale è un risultato pesante da digerire”.


E' sempre l'ora della Lupa

I giallorossi non sbagliano contro l'Udinese nonostante il gol di Thauvin e qualche rischio. Decisivi i cambi di Mourinho e la scalata continua: Atalanta e Fiorentina superate, quinto posto a -3 dal Napoli.  

Dybala lancia Mancini, poi la Roma si addormenta e regala il pari ma nel finale si scatena Lukaku: la Joya ed El Shaarawy risolvono.  

 

Corriere dello Sport


Serie A Femminile, la Roma resta in vetta

La Roma vince ancora e il girone di andata si chiude senza sorprese in vetta ala classifica.  

Le giallorosse hanno centrato il nono risultato di fila contro la Fiorentina, piegata 2-1: a segno dalla distanza prima Greggi e poi Glionna, in mezzo il gol di Longo per le viola. La squadra di Spugna è prima e mantiene tre punti di vantaggio sulla Juventus. 

Corriere dello Sport