Torino, Juric: "Grande partita. Sarebbe stato un peccato perdere"

Il Torino riesce a strappare un punto contro la Roma. A fine partita è il tecnico, Ivan Juric, ad analizzare il match: "Mi è piaciuta tanto la mia squadra, per l'atteggiamento e ha fatto una grande partita, siamo anche stati sfortunati in occasione del gol. Sarebbe stato un grande peccato perdere. Zapata? Siamo contenti che sia qui con noi. All'inizio non ci pensavamo, lui ha dimostrato una grande voglia di venire e siamo felici", le sue parole ai microfoni di DAZN.


Peccato

All’Olimpico Grande Torino finisce pari e con rimpianto una gara fisica e giocata in crescendo dalla squadra di Mourinho. Ancora un palo (di Cristante) prima di trovare il gol al 68’ sempre con Lukaku. Dybala gioca tutta la partita, ma all’85’ con un Toro sempre vivo, su palla inattiva, arriva il pareggio di Zapata che pesa troppo. C’è da migliorare la «classifica bugiarda» da 5 punti in 5 giornate. Testa al Genoa e forza Roma!

Il Romanista


Kristensen: "Peccato non averla chiusa"

Il danese Kristensen si sta pian piano calando nel campionato italiano. Ha messo lo zampino sul gol di Lukaku ed è apparso in crescita. Queste le sue parole a fine gara: "Peccato non averla chiusa prima e non aver preso i tre punti. Se continueremo a giocare così però prenderemo i punti che meritiamo perchè vogliamo migliorare la classifica e i risultati". 

Corriere dello Sport


Riecco il vero Lukaku, ha ritrovato continuità

Gara conclusa in modo deludente dalla Roma, però il belga è una certezza. 

Da due anni non mostrava questa efficacia: condizione e fiducia crescenti. Ma pesa il -10 dalla vetta.  

Corriere dello Sport


Roma fermata, però c'è Lukaku

Mourinho pareggia in casa del Torino (1-1). 

Big Rom in gol per la terza partita consecutiva ma Zapata gela i giallorossi e li costringe al pareggio. 

Corriere dello Sport


Josè Mourinho: "Partita complicata. Ho visto però una buona squadra"

Dopo la partita contro il Torino, il tecnico della Roma José Mourinho in conferenza stampa. Queste le sue parole

Voleva vincere con i titolari?

"Non ho mai pensato al Genoa, mai. Ora che me lo stai dicendo, loro hanno giocato venerdì e noi oggi. Questa partita con il Toro era complicata, anche sull'1-0 era gara aperta. Loro sono una squadra difficile, abbiamo fatto un secondo tempo molto buono. Non abbiamo tanti giocatori di grande intensità, ma abbiamo creato situazioni sufficienti per fare qualche gol in più. Abbiamo preso gol su palla inattiva, sappiamo come difenderle ma qualcuno non l'ha interpretata bene. Quando prendi gol a pochi minuti dalla fine c'è la sensazione di due punti persi, ma abbiamo fatto una buona partita. Ho visto una buona squadra in campo, ora testa alla prossima"

E Smalling?
"Non sono molto ottimista per dare una risposta, se può giocare giovedì o domenica"

Si aspettava questo Toro?
"Me lo aspettavo, sono una squadra specialista a difendere a uomo a tutto campo. Con più velocità, è più facile trovare spazi e profondità, noi non siamo una squadra per natura ultra-veloce. Ho provato con El Shaarawy, ma Schuurs ha fatto un'ottima partita. Questo è il Toro, lo conosciamo, piaccia o non piaccia. E' difficile giocare contro di loro, con tanti giocatori in panchina per queste sostituzioni"

Preferiva tenere la squadra che andava?
"Azmoun è difficile che giochi una gara di questo profilo, Aouar non è ancora al meglio e poi di Pellegrini ho detto: erano giocatori che non potevano giocare. La difesa ha fatto bene, Cristante e Paredes straordinari, Lukaku e Dybala non si cambiano quando la partita è in bilico. Gli unici cambiabili era El Shaarary: ho inserito Zalewski, poi Belotti se il risultato fosse stato questo. Ero contento della squadra e non vedevo possibilità per migliorarlo. A volte puoi fare cinque cambi, oggi non l'ho sentita così"

Pellegri non stava bene?
"Ha fatto un allenamento ieri, il primo con la squadra. Abbiamo giocato giovedì, siamo arrivati a Trigoria venerdì alle 2 ed è stato un allenamentino. Farlo giocare sarebbe stato un rischio anche per la sua intensità, bisogna allenarsi"


Da Belotti a Zapata: quanti incroci col Torino

Corsi e ricorsi storici col Torino. Da Duvan al Gallo, i destini che si uniscono lì davanti. 

Zapata ad un passo dal giallorosso in estate, prima dell'approdo di Lukaku. Aria di derby per Dybala e Radonjic che è un ex come Belotti

Il Romanista


Formula Big Rom: segna per quattro

Lukaku, il centravanti che serviva. è diventato già indispensabile tra campo e spogliatoio. 

Per numero e qualità di occasioni avrebbe dovuto segnare mezza rete secondo le statistiche. Invece è già a due. Si sente bene fisicamente e il lavoro estivo sta ripagando.  

Corriere dello Sport


Carica

Nell’altro Olimpico la squadra di Mourinho prova a dare seguito alle due vittorie della settimana e a centrare il successo in trasferta anche in campionato, che manca proprio dall’ultima sfida contro i granata. A guidarci sarà ancora la coppia formata da Lukaku e Dybala. Forza ragazzi!

Il Romanista


Effetto Dybala per la Champions

Mourinho punta sulle magie di Paulo Dybala decisivo nell'ultima in casa contro il Torino

La Joya e Lukaku sfidano Zapata che stava per arrivare alla Roma.  

Il Messaggero


Romelu Lukaku: "Società con ambizione. E' bastata una chiamata per venire qui"

Intervenuto ai microfoni dei canali della Serie A, Romelu Lukaku ha parlato del suo arrivo alla Roma, del rapporto con Mourinho e delle aspettative che ha riposto nella sua stagione in giallorosso: "Ho fiducia in questa squadra. Dobbiamo lavorare insieme per fare bene, dobbiamo essere umili, testa bassa e pedalare e migliorare ogni giorno per cercare di fare buoni risultati. È la mia maniera di fare le cose, spero di aiutare la squadra a realizzare il massimo. Quando siamo stati vicini all'accordo dei due club, tanta gente intorno a me ha cominciato a dirmi che le persone mi aspettavano. Io ero veramente concentrato per prepararmi bene per arrivare in forma. E quando sono arrivato ho veramente voluto vivere il momento, mi sono emozionato, mi ha dato grossi stimoli per dare tutto a questa squadra".

Quanto ci hai messo ad accettare la Roma?
È bastata solo una chiamata, mi hanno chiamato i proprietari qualche giorno prima dell'accordo, abbiamo parlato circa mezz'ora dell'ambizione di questa società e poi da lì tutto è andato tutto molto velocemente. Adesso iniziano le cose serie".

Mourinho?
"Da quando avevo 11 anni volevo lavorare con lui. Posso dire che per la terza volta potrò lavorare con lui. Mi conosce bene come uomo, conosce la mia famiglia, e io conosco lui. Insieme possiamo fare belle cose. Abbiamo una bella squadra, dobbiamo lavorare e vedere di migliorare partita dopo partita".

Lega serie A


Qualità e affidabilità: a Cristante non si rinuncia

Titolare fisso e al servizio della squadra, Cristante è uno dei pilastri del nuovo progetto e tra i leader dello spogliatoio. "E' importante solo ottenere il massimo da tutti per portare a casa i risultati". 

Con Mourinho ha sempre toccato o superato le 50 partite stagionali. Già numeri show in questo avvio di stagione: un gol e due assist. Decisivo anche contro lo Sheriff. Il tecnico non fa mai a meno di lui. Ha giocato già tutte e cinque le partite.    

Corriere dello Sport