Mourinho, il derby comincia in salita

L'Europa League complica i piani. solo rasferte dopo i turni di mercoledì. La Roma giocherà a Praga tre giorni prima di affrontare la Lazio che avrà usufruito di 48 ore di riposo in più. Sarri in quella settimana giocherà in casa in Champions League. 

I giallorossi devono gestire le energie visto il calendario. 

Corriere dello Sport


La Roma è sotto schiaffo dell'Uefa

I paletti del Fair Play Finanziario e i pochi ricavi hanno costretto la società a vendere i giovani senza però poter reinvestire. 

Solo prestiti e parametri zero in questa sessione di mercato, il club ha avuto le mani legate tra conti da mettere in ordine e giocatori da regalare a Mourinho. Il saldo finale è però in positivo grazie a 58 milioni di plusvalenze. Il costo della rosa attuale continua comunque a rimanere molto alto. 

Corriere dello Sport


Lukaku è caldo. In Nazionale fa scintille

Aspettando di sbloccarsi con la Roma, il centravanti belga sta tornando in forma. Romelu ha segnato un gran gol in allenamento in Belgio: sabato giocherà uno spezzone di gara con l'Azerbaigian.  

C'è anche Azmoun. Con l'Empoli, Mourinho avrà a disposizione tutti gli attaccanti.   

Corriere dello Sport


Paulo Dybala: "La vittoria del Mondiale è stato un momento indimenticabile"

Paulo Dybala, attaccante della Roma, è intervenuto al programma di Television Public, chiamato Llave a la Eternitad, parlando dell'infortunio che gli è capitato prima del Mondiale: "All’inizio non era chiara la gravità, quando ho fatto gli esami e i medici mi hanno comunicato l’entità dell’infortunio mi è caduto il mondo addosso. È stato un momento duro. Il dottore mi ha detto che la lesione era al limite e lì ho capito che avevo ancora una possibilità. Mi sono detto che dovevo lavorare tranquillo, fisicamente e mentalmente. I dottori mi hanno aiutato tantissimo e i risultati sono pian piano arrivati. Poi è arrivata la settimana della sfida contro il Torino: io mi sentivo bene, già mi stavo allenando con la squadra e quindi ho detto a Mourinho: 'Devi farmi entrare, devi farmi entrare'. 'Sì, ho capito che vuoi giocare', la sua risposta. Per me dipendeva tutto da quella partita, dovevano vedere che stavo bene. La lista dei convocati era uscita qualche giorno prima di Roma-Torino, Mourinho mi ha chiesto quanto volevo giocare e io ho risposto: '20-30 minuti'. Stavamo perdendo e lui mi ha comunque fatto giocare 30 minuti. Ho giocato e mi sono sentito bene".

Com'è stato tirare un rigore in una finale Mondiale?
"Sono stato molto freddo dal dischetto, quando la palla è entrata ho perso 10 kg dalla tensione. Appena ho visto la palla entrare in rete mi sono girato a guardare e a festeggiare con la mia famiglia che era in tribuna. Il primo che ho abbracciato dopo il rigore è stato Messi, poi dopo il rigore di Montiel hanno iniziato a correre tutti da una parte e dall'altra, abbiamo esultato tutti insieme, è stato un momento indimenticabile".

Che emozione è stata?
"Ero già tornato in Italia. Stavamo guardando un film con Ori ed è stata la prima notte in cui ho pianto pensando al Mondiale e a mio padre, che non era con me mentre alzavo la Coppa. Mi sono tornati in mente molti ricordi, perché penso che se qualcuno meritasse di essere lì quella notte fosse mio padre, per tutto lo sforzo che ha fatto per farmi realizzare il mio sogno".

Che significato può dare alle lacrime dopo la vittoria?
"Il film è finito e abbiamo cominciato a parlare un po', e all'improvviso è arrivato tutto. Era da tanto tempo che non piangevo così tanto, davvero tanto. Oriana non capiva cosa mi stesse succedendo e io non riuscivo a spiegarle perché stavo solo piangendo. Quando sono riuscito a dirle, sono caduto un po' da tutto ciò che era successo ed è stato il non aver potuto condividere qualcosa di così grande (intende con suo padre, ndr), perché ho avuto la fortuna di vincere titoli, alzare trofei e ognuno è speciale per qualche motivo, ognuno mi ha lasciato qualcosa, ma questo è qualcosa che non ha paragoni con nient'altro. Credo che se qualcuno avesse meritato che ci scattassimo una foto o alzassimo la Coppa, o gli dessimo un bacio a quel trofeo, sarebbe stato lui, perché ha fatto di tutto affinché realizzassi il mio sogno, ogni capriccio. Sarebbe stato unico, ma comunque c'era anche mia madre, che è incredibile".

E durante i festeggiamenti che ha pensato?
Nella fase a gironi ero al 50%. Durante i festeggiamenti Samuel è venuto e mi ha detto ridendo: 'Sei un figlio di p****na..., non stavi bene, abbiamo visto le prime partite dell'allenamento e non potevi muoverti'. Sono onesto, non potevo muovermi".

Television Public


"La Roma in Champions"

Dal mercato ai rapporti con Mourinho: Tiago Pinto fissa gli obiettivi. 

"Rosa più forte di un anno fa: l'ambizione è quella di arrivare tra le prime quattro e io e l'allenatore non siamo in contrapposizione. Renato Sanches? La scelta è mia: sono pronto a prendermi la responsabilità".   

Corriere dello Sport


Riecco Azmoun in gruppo

Riecco Azmoun in gruppo. Terapie per Aouar e Zalewski

La squadra è tornata ieri a lavorare in campo. Fanno progressi anche Dybala e Renato Sanches

Il Romanista


"Fidatevi di noi"

Conferenza stampa fiume del gm portoghese Tiago Pinto, che ha fatto il punto sulle strategie passate, presenti e future del mercato giallorosso: "Nessuno scontro con Mourinho, vogliamo costruire una Roma piú forte. Renato Sanches? La mia ossessione, se qualcosa andrà male sarà colpa mia. Lukaku? Situazioni che devi saper aspettare e poi devi essere veloce. Il momento è delicato ma siamo carichi e motivati". 

Il Romanista


Anticipi e posticipi fino alla 19esima. Lazio-Roma il 12 novembre alle 18

Serie A - Anticipi e posticipi della #ASRoma fino alla 19esima giornata 
 
5° giornata: TORINO-ROMA 24 settembre 2023 ore 20:45 (DAZN)
6° giornata: GENOA-ROMA 28 settembre ore 20:45 (DAZN)
7° giornata: ROMA-FROSINONE 1 ottobre ore 18:00 (DAZN)
8° giornata: CAGLIARI-ROMA 8 ottobre 2023 ore 18:00 (DAZN)
9° giornata: ROMA-MONZA 22 ottobre 2023 ore 12:30 (DAZN/SKY)
10° giornata: INTER-ROMA 29 ottobre 2023 ore 18:00 (DAZN)
11° giornata: ROMA-LECCE 5 novembre 2023 ore 18:00 (DAZN)
12° giornata: LAZIO-ROMA 12 novembre 2023 ore 18:00 (DAZN)
13° giornata: ROMA-UDINESE 26 novembre 2023 ore 18:00 (DAZN)
14° giornata: SASSUOLO-ROMA 3 dicembre 2023 ore 18:00 (DAZN)
15° giornata: ROMA-FIORENTINA 10 dicembre 2023 ore 20:45 (DAZN)
16° giornata: BOLOGNA-ROMA 17 dicembre 2023 ore 18:00 (DAZN)
17° giornata: ROMA-NAPOLI 23 dicembre 2023 ore 20:45 (DAZN)
18° giornata: JUVENTUS-ROMA 30 dicembre 2023 ore 20:45 (DAZN)
19° giornata: ROMA-ATALANTA 7 gennaio 2024 ore 18:00 (DAZN)

Per Azmoun e Renato Sanches l'obiettivo ora è l'Empoli

La sosta è l'alleata nel recupero infortunati: non soltanto Dybala e Aouar. Azmoun ad esempio ieri era in gruppo e Renato Sanches ha iniziato la settimana decisiva per superare il guaio muscolare. Per entrambi l'obiettivo è esserci contro l'Empoli

Corriere dello Sport


Marcos Leonardo sarà a Roma a gennaio

Un affare che sembrava definito con il Santos è stato rimandato all'iniio del 2024. 

Per Marcos Leonardo, Tiago Pinto ha deciso di aspettare il mercato invernale: così lo pagherà un terzo di meno. Il club giallorosso lo prenderà e poi forse lo darà in prestito per farlo maturare. 

Corriere dello Sport


Pagano e la scalata nella Roma dei big

Star in Primavera, Mourinho ci punta e lo sta lanciano tra i grandi. Ha portato brillantezza nel finale con il Milan, confermandosi dopo la Salernitana. E ora l'azzurro under 20.  

Corriere dello Sport


Tiago Pinto: "Usciremo dal momento di difficoltà. Sono stato bravo e veloce a prendere Lukaku"

Tiago Pinto, nella classica e attesa conferenza stampa di fine calciomercato, ha parlato della sessione appena conclusa. Ecco le sue parole. 

Che pensa di iniziare la stagione a scadenza? A Mourinho verrà proposto un rinnovo: è uomo del presente o anche del futuro?

“Faccio un’introduzione: mantengo la parola, ho sempre detto che non parlo tanto, ma sono disponibile a chiarire le situazioni del mercato alla fine della finestra del mercato. So perfettamente che ci sono altre domande e temi da affrontare. I rinnovi sono temi importanti, trattati internamente e non li trattiamo pubblicamente. In questo momento siamo consapevoli del momento che stiamo vivendo, siamo carichi e motivati per riprendere dopo la sosta il nostro obiettivo e le nostre forze per portare a casa i risultati. Siamo concentrati sulla Roma e su cosa poter fare meglio. I temi li affrontiamo internamente nei tempi e modi giusti”.

Verrà un momento in cui la Roma tornerà a investire sul serbatoio giovani?

“Quando comincia una sessione di mercato penso che dobbiamo mettere insieme tre piani diversi: il piano tecnico, dove vogliamo sempre costruire una squadra migliore della stagione precedente, e se facciamo il paragone tra i giocatori andati via e quelli arrivati la squadra è migliore perché abbiamo più alternative; il piano economico, abbiamo un settlement agreement quindi quando gli altri ds sono andati in vacanza io sono andato a cercare accordi economici per rientrare nel piano; poi il piano strategico: un club come la Roma per uscire da questa situazione è importante prendere giocatori giovani che possano avere risultati sportivi e economici nel futuro. Se avevo pagato 20 milioni Ndicka e Aouar, magari questa non sarebbe stata la domanda. Capisco la domanda, con i paletti stiamo cercando di equilibrare tutti e tre i piani, non è semplicissimo. Non dimentichiamo che dall’arrivo di Mourinho il settore giovanile è sempre stata una parte principale della strategia, lui ha sempre puntato sul settore e ha dato l’opportunità ai ragazzi. Oggi abbiamo due giocatori come Zalewski e Bove che sono ormai di prima squadra e altri due che lavorano sempre in primo squadra. Abbiamo aumentato il monte ingaggi, è legittima la domanda ma siamo riusciti a mettere tutti e tre i piani insieme”.

I due giocatori che ha citato hanno già fatto qualcosa, parlavo di giocatori come Marcos Leonardo.

“Marcos Leonardo è un obiettivo, è vero che questi giovani di prospettiva sono sempre nel nostro orizzonte. Oggi questi giocatori hanno valori importanti, quando abbiamo l’opportunità di farlo e lo facciamo. Ma vogliamo spiegare che Ndicka portandolo a zero sembra uno scarto di qualcuno e così non è”.

La squadra ha l’obbligo di lottare per la Champions? Mourinho è venuto in conferenza parlando di giocatori accostati alla Roma in circostanze particolari, per lei è uno stimolo o come sminuire?

“Sarà impossibile uscire da questa conferenza stampa con la sensazione di scontro con Mourinho. Voglio fare molta attenzione in quello che dico sull’allenatore, non vorrei minimante che possa uscire il minimo scontro tra di loro. Ci diciamo le cose in faccia, siamo motivati e carichi per portare avanti i progetti della Roma. Ripeto, non voglio il minimo scontro con nessuno e il tema Champions dal primo giorno in cui sono arrivato che ho sempre sentito sia la grande ambizione della proprietà. Ed è anche la mia, per me l’obiettivo è quello. Ma se arriviamo o no è un altro tema e se siamo obbligati o no, non sono parole che uso. Dal mio punto di vista, la logica è questa. Se si può giocare con le parole, non penso che io e Mourinho siamo in disaccordo con le cose. Il tema degli infortuni, dico due cose: con tutto il rispetto per la Roma, i tifosi e la città, è ovvio che non siamo il Manchester City. Potevo anche prendere Rice, magari se ero al City non ero io seduto qui, ma uno migliore. Dobbiamo sapere la realtà. L’altro tema è quello degli infortuni: oltre a Dybala, dal momento in cui Mourinho è arrivato il suo staff tecnico e lo staff medico della Roma siamo riusciti a mettere in condizioni interessanti quelli con problemi. Questa connessione è un asset, lo posso usare per convincere i giocatori. Renato Sanches, per non avere dubbi sul futuro, se andrà male l’unico responsabile sono io: sono ossessionato da quel giocatore, lo volevo al Benfica e adesso siamo riusciti a prenderlo. Se avrà problemi nel futuro, sarà colpa mia. Sono convinto che con questo allenatore, lo staff tecnico e medico, con tutto intorno, siamo capaci di farlo rendere. Per questo abbiamo fatto un tipo di contratto che se farà un tot di partire lo dobbiamo prendere. Come giocatore mi fa impazzire”.

Sugli arbitri ci sarà stessa linea dello scorso anno?

“Tutti i miei amici rideranno in Portogallo, il mio storico non è positivo. Siamo alla terza giornata del campionato, non voglio fare guerre né polemiche. Dobbiamo sentire quello che dicono gli arbitri e loro devono sentirci. Io ho un po’ smesso, non capisco più nulla. Non so rispondere. Oggi non capisco nulla e faccio fatica a rispondere. Non riesco a capire la differenza tra Zaniolo a Napoli e Rui Patricio contro il Milan. Non è una critica. Quello che sento che c’è calcio giocato e calcio del Var. Più che polemiche e interviste, le persone responsabili devono sentire quello che dicono allenatori e giocatori. Su alcune cose mi sento in difficoltà a dare un’opinione, quando non capisci l’uniformità e del tempo, non solo in Italia. Sappiamo che con il caldo delle partite e di voler vincere quando ci sentiamo sotto ingiustizie abbiamo atteggiamenti che alle persone non piacciono. Ma faccio fatica a capire la strada che il calcio segue”.

Scamacca, Marcos Leonardo, Beltran, Lukaku: se ci può spiegare la linea.
“Faccio una battuta: ho 38 anni, sono divorziato e non ho figli, sono abituato a prendere no, non è un problema. Non ho seguito attentamente tutti i nomi che ci hanno accostato. Due li abbiamo trattati: per Scamacca abbiamo parlato e non siamo riusciti per ragioni pubblicamente conosciute. Seguiamo Marcos Leonardo da 15-16 mesi, non era una situazione fatta ma l’accordo era sulla buona strada e abbiamo avuto la sfortuna che in un paio di mesi un club storico come Santos lotta per non andare in B, il coordinatore tecnico è stato licenziato, hanno cambiato allenatore e venduto due ragazzi, quindi la situazione si è complicata. Mi è dispiaciuto, ma è ancora un obiettivo e lo conosco bene. Tutti avete riconosciuto che è stato un mercato difficile per i club che cercavano un attaccante, è stato veramente complicato. Penso che tutti qua e i tifosi sono contenti di arrivare al 28 agosto e avere Lukaku invece del 1° agosto e avere Tonino. Su Beltran e la Fiorentina non so di cosa parli, conosciamo Beltran e non so cosa sia successo con la Fiorentina, per me è tutto a posto”.

La cessione Matic: impossibile risanare la situazione? Frattesi?

“Vi piace veramente parlare dei miei insuccessi (ride, ndr). Non voglio dire grandi cose su Matic, mi dispiace e non me lo aspettavo. Le ultime due settimane di Nemanja qua non me le aspettavo, ma sono diverso da voi su queste cose: voi prendete il lato negativo, io positivo. Siamo riusciti a prendere Paredes, non voglio perdere energie su queste cose, succedono, non merita molte più parole. Ho sempre detto che Frattesi era uno dei giocatori che mi piacevano di più, siamo liberi di scegliere, non ho rimpianti e voglio bene a tutti questi giocatori. Penso che Davide e Scamacca saranno importanti per l’Italia, voglio bene ad entrambi. E in ogni caso su Frattesi abbiamo preso dei soldi”.

Soldi che sono già utilizzabili?

“Ti ringrazio per la domanda. Ho bisogno di spiegarlo, magari per colpa mia avremmo potuto spiegarlo. Abbiamo due cose diverse nel piano del FFP: il settlement agreement, quando sono andato in fretta a fare i 30 milioni circa, noi siamo messi bene, tutto entra in questo piano. Dopo c’è un altro strumento che è il transfer balance, che fa monitoraggio dei giocatori nella lista A Uefa tra un anno all’altro ed è difficile metterlo a posto. Abbiamo fatto 15 milioni di euro dalle future rivendite, Zaniolo no perché è andato in prestito. Questi soldi non entrano nel transfer balance. Abbiamo fatto 17 milioni di euro con Missori, Volpato e Tahirovic, loro non erano lista A ma B e quindi non contano. Ho litigato una settimana con Luis Campos per Paredes sulle cifre, abbiamo fatto 2,5 milioni di trasferimento e 2,5 di bonus e deve giocare 80% delle partite da titolare. Nel balance conta il 100%. Con i principi del FFP sono d’accordo e anche con quelli della sostenibilità, ma con questo strumento il nostro lavoro diventa difficile perché arriviamo al momento in cui i due nuovi non possono entrare in lista. È una cosa tecnica, che vi sto spiegando”.

Qualcuno ha scherzato sul suo cambiamento fisico da quando arrivato ad ora. Questioni esterni e portiere.

“Pure io ho capito questo, sono diventato diverso ma sono dimagrito e ho successo. Sono stanco, non lo nascondo. È difficile essere tre mesi sotto questa pressione ed ansia senza dormire e mangiare, non mi condiziona molto la pressione esterna ma voglio fare le cose fatte bene. Infatti dopo la conferenza vado in Portogallo. Penso sia normale il giudizio delle persone su queste tre partite, per fortuna e speriamo avremo 54 partite da fare. Abbiamo Spinazzola, Zalewski, e gli altri che hanno qualità, possono fare meglio come tutti noi, ma sono troppo affrettati i giudizi per tre partite. Avremo margine di crescita, siamo motivati per far meglio e lo faremo, sono sicuro. Sul portiere ancora di più. Quando sono arrivato qui la situazione portieri era un problema. Rui è stato il migliore della Conference, poi nei top della Serie A per clean sheet, ora che non è stato al livello ci facciamo domande. Se giochiamo male, lo facciamo tutti. Ho fiducia in tutti i giocatori al 100%. Se qualche agente di un portiere ti ha detto che li ho chiamati, è bugia”.

Non è pericolo per i giocatori avere allenatore e Gm in scadenza?

“Ho risposto prima, su questi temi dei rinnovi parliamo nelle sedi giuste e non qui. Sono sicuro che in questo momento siamo tutti concentrati su un obiettivo: fare del nostro meglio durante la sosta, poi migliorare quello che dobbiamo quando ci ritroveremo tutti, insieme ed uniti come una famiglia. Ho detto quello sulla situazione dell’allenatore, figuriamoci se mi preoccupo della mia. È l’ultimo dei problemi”.

La trattativa più difficile?

“Sono veramente fortunato, l’ho detto nell’ultima conferenza stampa. Durante la prima estate non potevo uscire di casa dopo la partenza di Dzeko ed è arrivato Abraham, poi Dybala e quest’anno Lukaku. Sono trattative diverse, persone diverse, la cosa principale è far sentire ai giocatori che sono importanti. Non è tema di soldi e contratto, ma far capire che Roma è un club importante dove possono sentirsi importanti. Sono scaramantico, in tutte le sessioni mi piace portare uno così e vediamo nelle prossime. Sono molto fortunato”.

Spettro Arabia Saudita, si è parlato anche di Dybala. Avete mai avuto paura di perderlo?

“Pensavo che la domanda fosse se anche io andassi in Arabia. Ero molto contento di aver portato Dybala, qui mi avete chiesto della clausola e in tutta la stagione se n’è parlato. Abbiamo un grande rapporto con Paulo e il suo entourage, è un essere umano e professionista fantastico, abbiamo una comunicazione onesta, godiamoci il giocatore. Non ero preoccupato e almeno due stagioni possiamo goderci Dybala, poi nel momento giusto in futuro si parlerà di quello. Vi invito a fare una riflessione: quando si è detto e scritto che sarebbe andato via? Dovete riflettere sul chi e per cui si alimenta questa cosa. Non ho mai venduto aspettative fake, per cui ho un grande rapporto con lui, penso che sia contento qui e faremo tutto per continuare qui”.

Quando ha capito che l’operazione Lukaku sarebbe stata possibile?

“Non mi conviene dirlo. Ho tanti difetti ma non sono bugiardo. Non posso dire tre mesi fa, non potevo prenderlo a giugno e luglio. Ho un buon rapporto con le persone che lo seguono, conoscevo la sua situazione. Il mio lavoro è anche questo. Ci sono situazioni al 1° luglio impossibile, devi monitorare e non parlare con nessuno, poi sfruttare l’opportunità al momento giusto. L’intervento dell’allenatore è stato importante, come con tutti, ma in questo caso più importante per il lavoro che hanno. Poi avete visto il coinvolgimento dei proprietari, hanno semplificato il lavoro e hanno sbloccato le cose. Non mi va di dire il momento esatto, ma tutti questi giocatori come Lukaku e Dybala e altri che avevo in testa e non sono riuscito devi aspettare il momento e devi essere veloce. Abbiamo impiegato 4-5 giorni, se parli troppo perdi l’opportunità”.

Non le chiedo il voto, ma quanto è soddisfatto? C’è un rimpianto?

“La stagione scorsa avete dato un voto molto buono… si vede alla fine. Voglio essere sempre coerente con quello che dico, ho sempre detto che il mercato è il 20-30% del successo sportivo, il lavoro quotidiano è più importante. Da quando i Friedkin hanno preso il club chiaramente hanno fatto investimenti importanti, farlo evolvere dal centro sportivo allo stadio, e la squadra deve essere riflesso di questa strategia e ambizione più delle interviste e delle parole. Dobbiamo mettere i fatti. Nel mio lavoro cerco di fare il meglio e garantire migliori condizioni della scorsa stagione, se mi chiedete se sono contento? Ho sofferto tanto e lavorato tanto, non siamo mai contenti. Ho imparato male dal mio vecchio presidente che quando chiudo una trattativa potevo far meglio. Non sono mai felice. Penso che abbiamo fatto un buon lavoro per rendere giustizia all’ambizione della proprietà”.

Scorrettezza per Zapata?

“Ho anche i miei difetti, sono testardo. Durante una trattativa ho qualità e difetti e ho una cosa magari non molto orientata in Italia: ho un orientamento tedesco, se dico una cosa è quella e basta. Non parlerò mai di scorrettezza, Atalanta e Gasperini possono prendere una scelta. Non posso nascondere di aver parlato con Zapata, non siamo riusciti a prenderlo e abbiamo trovato altre soluzioni. Ripeto: abbiamo parlato con lui, è stata una trattativa e alla fine non è andata in porto e non dirò mai che non lo abbiamo preso per scorrettezza”.

Come si esce dalla crisi?
“Ripeto: quando perdiamo lo facciamo tutti, quando vinciamo altrettanto. Non siamo contenti della situazione, ma non c’è motivo di panico. Sono state tre partite, difficili poiché il mercato è aperto, c’è confusioni e ci sono problemi. Ma siamo consapevoli del valore che abbiamo, che possiamo fare meglio. Sono motivato e carico per tranquillizzare tutti, avremo le condizioni per migliorare dopo la sosta. Facendo paragone con mercato e risultati, manca equilibrio e so che qui è difficile a Roma. Il giorno in cui abbiamo Azmoun ho 100 messaggi su Instagram e mi dicono ‘vattene, sei scarso’, scarso lo sono. Prendo Lukaku e mi fanno i complimenti. I giocatori hanno qualità, l’allenatore anche, siamo consapevoli del momento ma siamo carichi e motivati per trasformare il problema in una situazione positiva."