Amantino Mancini a Insideroma: "Mourinho può continuare a fare la storia della Roma"

Intervista esclusiva di Massimo Papitto ad Amantino Mancini ex ala sinistra della Roma dal 2003 al 2008 e autore di 154 partite e 40 gol complessivi con la maglia giallorossa. Queste le sue parole: 
 
Amantino l'inizio di stagione della Roma è stato complicato, ma la vittoria con l'Empoli ha ridato entusiasmo all'ambiente. Sei d'accordo? 
 
L'inizio di stagione della Roma è stato molto brutto, un solo punto in tre partite era pericoloso, importante la vittoria sull'Empoli ma bisogna riprendersi velocemente, concentrarsi e lavorare di più per recuperare posizioni in classifica.
 
Ci dai un giudizio su Marcos Leonardo che a gennaio dovrebbe arrivare a Roma?
 
Marcos Leonardo è un giocatore giovane e fisicamente interessante. Per il calcio italiano potrebbe essere un grande acquisto e la Roma fa bene a puntare su di lui
 
Come giudichi l'operato di Josè Mourinho fino ad adesso?
 
In questi ultimi due anni Mourinho ha fatto benissimo , la vittoria in Conference League e la finale in Europa League lo testimoniano. Nella sua carriera ha vinto tutto e portato la Roma a un alto livello europeo, speriamo possa rinnovare il contratto e continuare a fare la storia della Roma.
 
Ti piacciono i Friedkin? 
 
La proprietà dovrebbe essere più presente e seguire da vicino la Roma, stare più vicino alla società e alla squadra. In questo mercato ha lavorato bene investendo anche tanto economicamente per creare una rosa competitiva.
 
Un rientro di Totti nella Roma come lo vedresti? 
 
Francesco Totti è la Roma, la storia di questa squadra, il suo capitano in eterno. L'importante che lui sia preparato per questo ruolo in società, sarà un impegno non semplice ma sono certo che lo svolgerà nel migliore dei modi.
 
Ti capita di seguire spesso la Roma?
 
Seguo la Roma da sempre. Ho vissuto momenti bellissimi e indimenticabili,a Lione, le undici vittorie consecutive, il gol di tacco nel derby. La Roma rimarrà sempre nella mia vita e nel cuore.

InsideRoma


Big-Joya è tutta un'altra storia

Debutto da ricordare per il nuovo tandem: ora i tifosi giallorossi possono tornare davvero a sognare. 

Numeri, dribbling, gol, quantità e qualità di gioco per la squadra: la coppia d'attacco della Roma ha fatto la differenza da subito. L'argentino: "E' un bel segnale, felice che Romelu sia qui con noi". Alle sostituzioni l'Olimpico dedica grandi applausi ad entrambi.    

Corriere dello Sport


Josè Mourinho: "Non eravamo scarsi prima e non siamo fenomeni adesso"

Il mister della Roma José Mourinho ha parlato ai microfoni di DAZN dopo la vittoria casalinga per 7-0 contro l’Empoli.

Dybala migliore in campo?
“Io sono l’allenatore e devo pensare in modo diverso. Abbiamo giocato bene, ma non abbiamo fatto una partita da 7-0. Abbiamo giocato per vincere con tranquillità e la squadra ha fatto una buona gara. Un po’ di alti e bassi, anche sul piano fisico. Si sente che c’è gente che non può giocare ad alta intensità per 90 minuti. Il 7-0 succede: mi dispiace per loro, ma è calcio”.

Lukaku ha segnato poco prima del cambio.
“Non era importante per me, magari per lui perché gli attaccanti vivono per il gol. Da quando è arrivato, ha sempre pensato ala squadra e se fa gol esce più felice. Dobbiamo imparare a giocare con lui, abbiamo bisogno di tempo e ce n’è poco per lavorare. Ho visto anche cose che non mi sono piaciute della squadra”.

Le è piaciuto il centrocampo?
“Sì. Paredes deve migliorare la sua condizione, non ha fatto un allenamento con il PSG e poi ha giocato sia con noi che con l’Argentina. Ha bisogno di minuti, ma controllati. Deve migliorare la sua intensità e il suo modo di pensare il nostro gioco difensivo”.

Mentalmente come ha trovato Lukaku?
“Felice. Ha bisogno di sentirsi amato, è arrivato qui e ha visto che la squadra ha bisogno di uno come lui. All’Inter non hanno motivo per essere arrabbiati: hanno vinto il derby 5-1 e sono una squadra straordinaria. Oggi dovranno essere felici per il loro ex mister, che aveva bisogno di Romelu".

Che messaggio dà la Roma con questo 7-0?
“So com’è la stampa e com’è qualche tifoso, ma per me non eravamo la squadra di cui parlavano nelle ultime settimane è io non ero così scarso. Oggi né io né la squadra siamo straordinari. Il nostro obiettivo è vincere giovedì”.

E’ sereno per poter affrontare due competizioni?
“Dobbiamo gestire. Abbiamo 3 difensori centrali in questo momento e dobbiamo gestire giocatori come Sanches e Dybala. Siamo stati anche sfortunati, giochiamo sempre giovedì e domenica: c’è qualcuno in Lega che non è innamorato di me. Giovedì faremo qualche cambio e mi fa piacere che un bambino come Pagano ha giocato 3 partite”.

Dazn


Da paura

Questa sera un nuovo inizio del campionato romanista con una partita da vincere dopo le difficoltà delle prime tre giornate. Archiviata la sosta per le nazionali, in un Olimpico ancora sold out, i giallorossi puntano per la prima volta sulla LuPa, la nuova coppia offensiva Lukaku-Dybala. "Romelu può restare in campo anche tutti i 90 minuti". Ha detto Mourinho alla vigilia. Forza Roma! 

Il Romanista


Roma-Empoli: cancelli aperti dalle 18:15

Dopo la sosta per le nazionali, riparte la Serie A. E torna la Roma allo stadio Olimpico. 
Lo stadio sarà ancora una volta sold out, con la solita cornice di pubblico da brividi per spingere la squadra.
 
I cancelli dello Stadio apriranno alle 18.15. Ricordiamo, l'ideale è arrivare almeno 90 minuti prima del fischio di inizio.  
Chi avesse bisogno di supporto può rivolgersi al punto assistenza su viale delle Olimpiadi o al Call Center AS Roma 0689386000

ASRoma


Prove di rinnovo tra la Roma ed Edoardo Bove

Si sta iniziando a delineare il percorso per il rinnovo del contratto per Edoardo #Bove.
In queste prossime settimane inizieranno i colloqui tra l'agente del calciatore e #TiagoPinto per cercare l'intesa per il prolungamento. 

Big Joya, la Roma cambia formula

Lukaku in coppia con Dybala domani all'Olimpico contro l'Empoli.

Mourinho lancia il tandem dei sogni. Renato Sanches e Aouar recuperano. Smalling in dubbio. 

 

Corriere dello Sport


Arrivano i nostri

Trigoria finalmente torna a popolarsi. Per Aouar, Renato Sanches, Zalewski e Dybala gli infortuni sono solo un brutto ricordo e sono pronti per la sfida di domani contro l’Empoli. Mancini torna in gruppo e tenta il recupero in extremis, Pellegrini unico assente. Ma si comincia a intravedere la vera Roma. 

Il Romanista


Empoli, Zanetti: "Non mi fido della partenza falsa della Roma. L'ambiente sarà caldissimo"

Conferenza stampa dell'allenatore dell'Empoli Paolo Zanetti in vista della gara di domani contro la Roma.

Troverete una Roma che non è partita benissimo. Che squadra affronterete?
"Se la Roma ha un punto ci fa capire che non è difficile solo per noi partire. Hanno giocatori diversi eppure sono partiti male. Per noi è difficilissima, l'ambiente sarà caldissimo e questo deve essere per noi la grande motivazione. Dobbiamo andare oltre noi stessi, se non ci aiutiamo e non siamo cinici non ci riusciremo. Il nostro obiettivo è essere all'altezza della partita e dello scenario che abbiamo di fronte. Oggi mi ritengo tranquillo per quello che ho visto in settimana".

Come proverete a fermare Dybala e Lukaku?
"Bisogna fermarli da squadra, senza abbandonare i nostri difensori. In parità numerica sanno vincere i duelli, sono una coppia forte e si combatte solo lavorando di squadra". 


Josè Mourinho in conferenza: "Dybala e Lukaku titolari contro l'Empoli"

Josè Mourinho è tornato a parlare in conferenza stampa alla vigilia di Roma-Empoli.

Che squadra si aspetta di fronte?

“L’importante non è la partenza ma la fine, sono sicuro che l’Empoli non è in crisi perché è ultimo, non è quello il loro potenziale e non finiranno così la stagione. Mi aspetto una squadra tranquilla e con ambizione. Abbiamo vinto quattro partite su quattro con loro, ma sono state tutte difficili. Sono una squadra organizzata, che sta giocando in modo diverso, ma può tornare alla base dell’anno scorso. Abbiamo lavorato con rispetto verso loro e con l’ambizione di vincere la prima partita”.

Prima dell’arrivo di Lukaku aveva detto che questa squadra potesse ambire tra il quinto e l’ottavo posto, ora cambia qualcosa? Come sta Smalling?

“Siete sempre negativi, noi siamo più positivi. Smalling è fondamentale per noi, ha una maturità che prima di iniziare a parlare degli errori fatti sa perfettamente analizzare se stesso, è molto facile comunicare con lui. Penso che domani non sarà a disposizione, vediamo l’allenamento odierno, magari torna in extremis per la panchina e per aiutare in caso di necessità, ma c’è grande possibilità che non giochi. Ovviamente è diverso parlare prima e dopo la chiusura del mercato. La Roma ha preso due attaccanti, è praticamente impossibile avere giocatori come Lukaku e Azmoun. Se siamo tutti disponibili e in forma cambia il nostro profilo di squadra. Nelle prime due partite abbiamo giocato con Belotti ed El Shaarawy e non avevamo cambi, nella terza Lukaku ha giocato 15 minuti e adesso vogliamo migliorare. Abbiamo bravi attaccanti, Azmoun è arrivato in una condizione molto difficile dopo l’infortunio e senza allenamenti, ma ha lavorato molto per avvicinarsi a una condizione positiva. Quando Dybala c’è abbiamo sempre un po’ di paura, ma anche con la speranza che possa darci una mano importante. Belotti ed El Shaarawy hanno fatto un grande sacrificio, hanno giocato al limite della stanchezza. Ora siamo positivi, i giocatori sono arrivati l’altro ieri, abbiamo bisogno di allenamenti e partite per migliorare, ma sono contento per i giocatori che sono a disposizione. Piazzamento? Il mio obiettivo è vincere domani e l’altro obiettivo sarà vincere la prossima. Voglio vincere tutte le partite”.

La Roma ha giocato quasi 110 partite nelle ultime due stagioni, c’è qualche possibilità che alcuni dei giocatori del gruppo storico accusi fatica e tensione in virtù dello sforzo negli ultimi due anni?

“Abbiamo giocato 2 finali europee, il primo anno abbiamo giocato una quindicina di partite, il secondo idem. Non penso che sia un crimine, ma una cosa molto importante per la gioia di una città e per l’autostima dei giocatori e del gruppo. Alla trentesima giornata eravamo terzi l’anno scorso, abbiamo giocato contro il Feyenoord e il Leverkusen e siamo andati in finale, ma ci sono stati gli infortuni di Smalling e Dybala e alcuni giocatori come Matic non potevano giocarle tutte e siamo arrivati stanchi. Dal punto di vista della quantità ne abbiamo meno rispetto all’anno scorso, siamo 20 più i ragazzi della Primavera, che per me non sono un problema ma un’opportunità. Sono felice quando aiuto questi ragazzi e possono diventare importanti per noi. Non abbiamo quantità altissima, ma moltissima qualità. Quando siamo tutti disponibili e in grande forma, e sono convinto che ci arriveremo, penso che siamo una squadra veramente forte. Quando abbiamo dei problemi dobbiamo essere tranquilli ed equilibrati. Ci servono dei punti però, ne abbiamo fatto uno su 9 e ora vogliamo farne. Siamo consapevoli del potenziale e dei problemi che abbiamo, ma lavoriamo con tranquillità”.

Come stanno gli altri? Dybala e Lukaku quanta autonomia hanno?

“Al momento Pellegrini è fuori, Smalling anche secondo me, ma magari succede qualcosa di positivo nell’ultimo momento. Mancini? Ringrazio Spalletti, ha fatto tanti anni da allenatore di club e ha capito che quando uno è infortunato per la seconda partita lo ha mandato a casa. Lo ha fatto con Mancini, Pellegrini e penso con giocatori di altri club. Questo tipo di sensibilità è positiva per noi. Mancini? Penso che giocherà. Siamo rimasti in 9 a Trigoria, ma 7 erano infortunati. Non siamo andati in vacanza e abbiamo lavorato con Belotti, Azmoun, Svilar, Boer e quelli della Primavera. Noi siamo così e moriremo con questa professionalità. Abbiamo lavorato tutti insieme solamente ieri, ma sono disponibili per giocare. Dobbiamo gestire intelligentemente la gara, prendendo anche qualche rischio, ma saranno tutti convocati. Lukaku non era in una condizione drammatica quando è arrivato, non aveva mai lavorato con la squadra, ma ha lavorato molto da solo e con il Milan ha giocato una ventina di minuti. Sanches e Paredes sono arrivati peggio di Lukaku, Azmoun ancora peggio perché era infortunato. Ora Lukaku sta bene, giocherà titolare e non sarei sorpreso se giocasse 90 minuti. Gli altri vanno gestiti differentemente, Lukaku è quello che sta meglio. Dybala? Gioca, ma non sarà facile per lui giocare 90 minuti. Sta bene fisicamente, vuole giocare e lo farà dall’inizio”.

Parla con Totti della Roma? Lo vorrebbe come dirigente?

“Io sono l’allenatore, non sono nessuno per parlare neanche con un mito del romanismo come lui. Non posso dire ‘Ti voglio, ti offro’. Io con lui parlo di banalità, ‘Come stai? I figli?’. Parliamo di questo. La mia vita sociale a Roma è praticamente inesistente, ma dai pochi contatti che ho Totti è nella Roma, non è mai uscito da qua e non lo farà mai. Tutti i tifosi mi dimostrano l’affetto per lui, per me Francesco è qua. Ma ‘Mourinho ha fatto, Mourinho ha chiesto’ non è vero, non ho fatto niente”.

Spinazzola come sta? Gli esterni non hanno dato molto, state facendo un lavoro specifico o sono le caratteristiche dei calciatori che non permettono di avere tanti bonus?

“Quando un giocatore va in nazionale è sempre preso in considerazione. E’ il sogno di tutti i giocatori, se ti chiedono di fare il magazziniere devi farlo. Spalletti ha preferito Dimarco e Biraghi, Leo deve lavorare di più con noi e fare meglio. Se fa bene con noi tornerà a giocare con la Nazionale. Abbiamo delle opzioni sulle fasce, sono giocatori diversi e hanno bisogno di cose diverse. Dal punto di vista fisico chi sta meglio è Kristensen, ma dal punto di vista tecnico e della fiducia non è al massimo. Karsdorp ha avuto un ritiro difficile con infortuni e con il dubbio della cessione fino all’ultimo giorno, finalmente ora ha trovato l’equilibrio. Zalewski era infortunato, si è allenato per la prima volta ieri. Spinazzola è arrivato molto bene dalla Nazionale. El Shaarawy ha fatto tutti i ruoli. Faranno sicuramente meglio e la crescita della squadra avverrà anche qui. In Europa non avremo Kristensen, ma non sarà un dramma perché abbiamo tanti esterni”.

Dopo la finale di Siviglia ha detto che era stanco di fare tutto lei e dopo il Milan non si è presentato ai microfoni. Questa situazione è sanata? 

“Ho deciso di non essere in controllo totale della situazione. Non sono perfetto e una cosa è quello che penso di fare e una è quella che farò. Il mio obiettivo è avere 0 giornate di squalifica sia per campo che in conferenza. Se non vado in conferenza è una decisone mia, ma mai per essere nervoso. Ho tante partite e uno come me non è nervoso. Se ce una cosa che non posso cambiare è la mia onestà e la mia incapacità di non dire la mia verità. Quando ho deciso di non andare in conferenza era quella l’intenzione. E’ una sfida per me stesso, cercherò di non avere problemi”.

Pensavo che la Roma affrontasse il Milan in un’altra maniera. Quale è stato il momento della preparazione della partita in cui Mourinho ha deciso di affrontarlo così. C’è stato qualche rimpianto?

“La formula del successo è di non sentire le persone che hanno meno capacità di te stesso, questo è importante. Sentire chi sa più di te o lo staff va bene, ma chi non è mai stato seduto su una panchina vera o chi non ha mai preparato gare di questo livello…”


Torna il campionato e la Roma è obbligata a sfruttare il calendario

Torna il campionato. Mourinho sa di non poter più sbagliare perché l’obiettivo dichiarato della proprietà è la Champions League. Per questo da domenica contro l’Empoli parte la rincorsa al quarto posto che dopo tre giornate dista già sei punti. La Roma potrebbe peròò trovare un alleato nel calendario.

La Roma affronterà nell’ordine Empoli, Sheriff, Torino, Genoa (quest’ultimo tre tutte fuori casa), poi Frosinone, Servette e Cagliari. Sulla carta squadra abbordabili sia in campionato che in Europa con i big match, almeno in campionato, rimandati alla seconda parte del girone d’andata. Contestualmente, invece, le dirette avversarie per la corsa Champions fra di loro si cominceranno a scontrare. Basti pensare già alla giornata che partirà oggi e che vedrà Juventus-Lazio e il derby di Milano. Per questo vincere con l’Empoli diventa fondamentale per riprendere un cammino iniziato col piede sbagliato.

 


Di Francesco sul possibile ritorno di Totti nella Roma: "Non ne abbiamo parlato quando è stato qui"

Eusebio Di Francesco a margine della conferenza stampa di presentazione del match della quarta giornata di campionato di serie A tra il suo Frosinone e il Sassuolo ha parlato anche della visita di Francesco Totti la scorsa settimana al centro sportivo della squadra ciociara. Queste le sue parole in riposta alla domanda del nostro inviato Massimo Papitto: "Del suo rientro nella Roma non ne abbiamo parlato quando è stato qui. Mi ha fatto molto piacere rivederlo, ci lega una bella amicizia. Ha visitato il nostro Centro Sportivo di Ferentino, abbiamo parlato dei calciatori che gli piacciono e che giocano da noi perchè ha visto il nostro allenamento, abbiamo parlato del figlio Cristian che è con noi nella squadra Primavera, della famiglia e poi abbiamo disquisito di Padel (ride ndr) con la promessa che ci saremmo rivisti presto. Il consiglio di chi ha un occhio come il suo per me è molto importante perchè ha estro, qualità e fantasia".