Portaci in alto

Non sono soltanto le performance aeree di Friedkin a catturare l'attenzione dei tifosi. Il presidente della Roma può essere ancora in grado di farci volare. Portando Mourinho, Dybala e una coppa europea ha già realizzato i sogni, con un'altra finale ha sfiorato il leggendario bis. Continuando così, diventare grandi si può!

Il Romanista


Uefa, Ceferin: "Ogni decisione arbitrale viene discussa. Si sta andando oltre"

Il presidente della Uefa Aleksander #Ceferin attacca con toni piuttosto accesi i comportamenti di calciatori, allenatore e tifosi della #Roma nei confronti di Anthony #Taylor, direttore di gara della contestata finale di Europa League tra il Siviglia e i giallorossi di José Mourinho. Intervistato ai microfoni del sito olandese 'Nos.nl', il numero uno del calcio europeo afferma: “Dobbiamo essere più severi. È diventato insopportabile. C’è una pressione costante - sottolinea Ceferin - ogni decisione arbitrale viene discussa. Si è andati troppo oltre." Il presidente dell'Uefa commenta con toni durissimi anche l'aggressione all'arbitro inglese all’aeroporto di Budapest, quando alcuni tifosi della Roma si sono scagliati contro il direttore di gara: “Dobbiamo punire il bullismo nei confronti dell’arbitro. Non abbiamo ancora avuto tempo per quello, perché abbiamo avuto molte finali. Ne parleremo dopo la stagione e mi aspetto proposte dal comitato arbitrale. Tutto quello che possiamo fare è punire dopo”.


Boom abbonati: saranno 40 mila per lo Special One

Sono state staccate almeno 4 mila tessere in più rispetto alla passata stagione ma tutto questo è avvenuto senza trofeo e acquisti top per il momento. E' stato amore incondizionato ed è bastato il tecnico Josè Mourinho per riempire ancora lo stadio. Mai così in vent'anni di Roma.     

Corriere dello Sport


Si lavora sempre per riavere Llorente e per cedere Kluivert

Dopo aver rinnovato il contratto di Bryan Cristante, il club romano lavora per prolungare anche quello di Stephan El Shaarawy. La volontà di proseguire insieme c'è da entrambe le parti: mancano solo gli ultimi dettagli per far sì che il Faraone resti in giallorosso fino al 2025. 

Tiago Pinto è al lavoro anche per cercare di riportare a Roma Diego Llorente. Il difensore spagnolo è arrivato in prestito dal Leeds nella finestra invernale, diventando nella seconda metà della stagione un punto di riferimento per il reparto arretrato.

Viste le buone prestazioni, c'è la volontà da parte della dirigenza giallorossa di riconfermare lo spagnolo. Per quanto riguarda le uscite, invece, si avanti per la cessione di Kluivert al Bournemouth.

gianlucadimarzio.com


Nemanja Matic: "A Roma va tutto benissimo. I tifosi sono molto carichi"

Nemanja Matic si è raccontato in un'intervista StarCasinò, queste le sue parole:

Ti piace Roma?
"Il clima è fantastico (ride, ndr). Molto meglio di quello di Manchester. A Londra è ok, ma a Manchester invece piove sempre". 

Sul suo italiano:
"Sto facendo il mio meglio, faccio sempre esercizio con il nostro insegnante Claudio. Sta facendo un ottimo lavoro con noi. Sto migliorando".

I tifosi della Roma ti hanno dato  come soprannome "il professore", ti piace?
"Sì, mi piace. Insegno calcio? Spero sia per quello".

In Inghilterra il tuo soprannome era "il lupo":
"Sì, me l'hanno dato allo United i miei compagni, Rashford e altri giovani. Forse perché in allenamento trovavo sempre il modo di vincere, quindi dicevano che ero come un lupo".

Il lupo è anche il simbolo della Roma:
"Sì, anche se al tempo non sapevo che sarei venuto alla Roma (ride, ndr)".

Mourinho ha detto che Matic è il "Mourinho calciatore", cosa ne pensi:
"Penso sia una cosa molto positiva. Tutti conoscono Mourinho come allenatore, spero che un giorno le persone possano dire che ero il Mourinho dei calciatori. Quindi lo ringrazio".

Su Mourinho:
"Abbiamo lavorato insieme in tre occasioni. Ne vado fiero. A volte gli altri ridono e mi prendono in giro, ma è bello sapere che questo genere di allenatori ti rispetti. È molto importante".

Qual è la differenza tra la Premier League e la Serie A?
"La Premier è cresciuta tantissimo negli ultimi dieci anni. Dal punto di vista finanziario tutti i club sono molto forti. I club sono cresciuti molto, hanno grandi allenatori e comprano i migliori giocatori. Non c'è molta differenza tra i top club e i più piccoli. In Inghilterra non esistono i club piccoli, tutte le squadre hanno ottimi allenatori e ottimi giocatori. C'è grande organizzazione, grandi strutture, grandi tifoserie. C'è differenza, lì c'è molto qualità. In Serie A c'è molta differenza tra le prime cinque-sei squadre e tutte le altre. Ma spero che la Serie A possa crescere e deve farlo". 

Qual è lo stadio più caldo dove hai giocato in Inghilterra?
"Lì tutti gli stadi sono pieni, c'è sempre una bella atmosfera. Sono fortunato ad aver giocato al Chelsea e allo United, perché tutti vogliono batterti e c'è sempre un'atmosfera calda. Quando segnano contro di te esultano il doppio. Se devo dire uno stadio, dico Old Trafford. Ho avuto la fortuna di giocarci cinque anni. 75 mila tifosi a ogni partita è qualcosa di speciale. Giocare lì è una sensazione speciale".

Qual è il derby più sentito in Inghilterra tra quelli che hai giocato?
"Forse quello tra Manchester United e Liverpool".

Puoi descrivere l'atmosfera del derby di Roma?
"È simile a quella che c'è tra United e Liverpool. Il giorno della partita i tifosi sono molto carichi. Ovviamente gli italiani sono più appassionanti rispetto agli inglesi. Il derby conta molto per loro, in Premier si pensa che sì, è un derby, ma sai che tra tre giorni c'è un'altra partita. Le persone si dimenticano presto della partita, qui invece il derby è importantissimo, i tifosi se lo ricordano per un anno".

Cosa pensi dei tifosi della Roma?
Penso siano i migliori in Italia. Non perché giochi qui, ma perché qui visto che le altre squadre, per avere lo stadio pieno, devono giocare bene per più partite. Qui invece la fedeltà dei tifosi è fantastica. Da quando sono qui, nell'ultimo anno, abbiamo sempre avuto più di 60 mila spettatori all'Olimpico. È impressionante, non penso che per gli altri club sia così".

Descrivi Matic in tre parole:
"Marito, padre e tassista".

Tassista?
"Sì, porto sempre in giro i miei figli. Scuola, allenamenti... troppe responsabilità (ride, ndr)".

E come calciatore come ti descriveresti?
"Non mi piace parlare di me, è difficile. Posso parlare di altri calciatori, per quanto riguarda me possono parlare altri. Alcuni diranno che sono un buon giocatore, ad altri non piacerà come gioco. Fa parte del mio lavoro. Spero che ci siano più persone che dicono che sono un buon giocatore, io do il massimo, cerco di migliorare ogni giorno, per aiutare i compagni, il club e rendere felici i tifosi. A fine carriera tireremo le somme".

Ti consideri un centrocampista moderno?
"Dipende cosa si intende con moderno. Ci sono buoni giocatori e altri... non dico scarsi ma... ci sono giocatori più bravi e giocatori meno bravi. Ogni giocatore ha il suo livello, io penso di aver raggiunto il mio potenziale, ho dimostrato quello che so fare. Forse in alcuni momenti della carriera avrei potuto fare meglio, ma ho deciso di fare il padre oltre al calcio, dopo gli allenamenti. Magari avrei potuto fare qualcosa in più, ma avrei dovuto sacrificare l'altro aspetto della vita. Penso di aver avuto una carriera fantastica, che ancora non è finita, e ho anche del tempo da passare con la famiglia. E sono contento così". 

Qual è il giocatore più forte che hai affrontato in Premier?
 "È una domanda difficile. Dico Yaya Torué. Quando sono andato al Chelsea nel 2014 lui era al City ed era mostruoso. Lui e Aguero erano probabilmente i migliori giocatori della Premier. Ho esordito da titolare contro Touré e mi sono chiesto perché non ho firmato sette giorni dopo (ride, ndr). Non ci siamo scambiati la maglia perché in quell'occasione ho tenuto la mia. Mi ricordo di aver giocato bene, abbiamo vinto 1-0. Ma ricordo che giocare contro di lui è stato molto difficile, era forte fisicamente, molto abile tecnicamente. Era forte in tutto. Da quel momento è stato un piacere affrontarlo e misurarmi con lui".

Chi è il primo giocatore con cui hai scambiato la maglia?
"No, non lo ricordo. A casa ho circa 300 maglie scambiate con altri giocatori".

Come ti prepari per le partite importanti?
"Non faccio niente di speciale, non ho rituali o cose del genere. Mi metto le bende e aspetto seduto al mio posto. Quando l'allenatore ci chiama per il riscaldamento, mi alzo e vado. Tranquillo? Sì, sì".

Il miglior centrocampista con cui hai giocato?
"È difficile da dire, ho giocato con grandi giocatori al Benfica, al Chelsea, allo United e ora qui. Forse è più facile parlare di quelli che non giocano più, ho giocato con Lampard, Essien, Ballack... è difficile sceglierne uno. Sono stato fortunato... Al Benfica ho giocato con Pablo Aimar, un giocatore fantastico, il piccolo mago. Era un 10 vecchio stile, oggi i giocatori di questo tipo non esistono più". 

Qual è il tuo rapporto con Smalling e Abraham?
"Buono, avevo giocato con Chris al Manchester e con Tammy al Chelsea, aveva esordito quando ero lì. Lui mi ha chiesto se mi ricordassi del suo esordio e io ho risposto di no (ride, ndr). Era molto giovane. Mi ricordo che si allenava con noi. Abbiamo un buon rapporto, lui e Chris sono fantastici. Scherziamo spesso nello spogliatorio, è bello averli come compagni". 

Ti piace Roma?
"Sì, piace molto a me e anche alla mia famiglia. Ci godiamo il clima, il cibo, le persone, va tutto benissimo".

Tuo figlio è tifoso della Roma?
"Certo, se non vinciamo si mette a piangere (ride, ndr)". 

Perché hai scelto il numero 8?
"Quando sono arrivato avevo preso il 21, poi Paulo (Dybala, ndr) mi ha chiamato in lacrime chiedendomi il 21 e gli ho detto ok (ride, ndr)". 

StarCasinòSport


Bryan Cristante: "La Roma è casa mia, è una famiglia"

Dopo Smalling, accordo con il mediano azzurro a 3 milioni a stagione fino al 2027. Il Gm Tiago Pinto su di lui si esprime così: "E' cresciuto tanto, Bryan incarna le doti che vogliamo, coraggio e professionalità". 

Presto ci sarà anche la fumata bianca per El Shaarawy.  

Gazzetta dello Sport


Il designatore arbitrale Rocchi: "Non c'è un problema Mourinho"

Il designatore #Rocchi è tornato anche sull'affaire #Mourinho. Il Tribunale federale nazionale terrà il 22 giugno l'udienza sul deferimento del tecnico giallorosso per le accuse all'arbitro #Chiffi, successive alla partita con il Monza.
"Non c'è un problema né personale né di gruppo e non mi riferisco a lui, ma a tutti gli allenatori. Quello che certamente chiederemo in futuro sono comportamenti sempre più corretti da parte della panchina e già quest'anno abbiamo avuto un miglioramento rispetto alla mia prima stagione, che sotto questo punto di vista fu un dramma".

Nicola Zalewski: "Mourinho mi ha aiutato tanto"

Nicola Zalewski dal ritiro della nazionale polaccaha parlato anche di Mourinho e della Roma. "Il mister mi ha fatto giocare tanto e mi ha aiutato. Posso solo ringraziarlo per quello che ha fatto per me." Un rendimento che è cresciuto a dismisura e adesso l'esterno giallorosso dopo le vacanze rienterà a Trigoria per farsi trovare pronto per la prossima stagione. Mercato permettendo.   

Corriere dello Sport


Abbonamenti, sfondata quota 40.000 tessere

Attraverso i propri canali social, l‘#ASRoma ha fatto sapere che domani alle ore 16 si chiuderanno gli abbonamenti per il campionato di Serie A. Dopo circa 20 anni, la società giallorossa è tornata a sfondare il muro delle 40.000 tessere.


Bryan Cristante rinnova fino al 2027 il suo contratto

Bryan Cristante rinnova fino al 2027 il suo contratto.
“La #Roma è diventata a tutti gli effetti la mia seconda famiglia, rinnovare il mio contratto era un obiettivo e sono felice di averlo raggiunto: ci tengo a ringraziare la proprietà e il Club per questo prolungamento”.

ASRoma


El Shaarawy fino al 2025. Il contratto è firmato

Stephan El Shaarawy ha rifiutato ad un paio di proposte interessanti pur di restare a Trigoria: Mourinho avrà ancora il suo prezioso jolly offensivo. 

La volontà di continuare insieme ha prevalso: a breve l'annuncio del rinnovo. Le cifre sono simili alle attuali e c'è l'opzione per un terzo anno. Il Fenerbahce lo ha tentato: volevano riproporre la coppia con Dzeko.   

Corriere dello Sport


Ola Solbakken rilancia: "Darò il massimo"

Il norvegese Ola Solbakken è pronto a dare un'immagine diversa di sè. Ne parla dal ritiro della sua nazionale: "Quando sono arrivato alla Roma non è stato facile. Ero stato cinque settimane in vacanza in Messico e non è stato certo il massimo. Ora mi serve una buona preparazione estiva per essere pronto per la prossima stagione." 

Corriere dello Sport