Calcio Femminile: La Roma batte il Milan e va in fuga

Con il 3-1 al Milan, Roma di nuovo a più 8 sulla Juve. Gol di Linari, Glionna, Haavi. Giallorosse in fuga. 

Gazzetta dello Sport


Bryan Cristante recordman di presenze lo scorso anno con la Roma

BryanCristante tra i più presenti in assoluto nella stagione 2021-2022. Lo scorso anno ha toccato quota 62 presenze totali grazie anche alle 14 partite in Conference League e le 12 in nazionale. Oltre lui gli stakanovisti sono stati #Barella e #LautaroMartinez dell'Inter e #Zapata dell'Atalanta. In questa stagione il primatista di presenze al momento è #Amrabat della Fiorentina.


Roma-Feyenoord: divieto di trasferta per gli olandesi

Dopo le parole del sindaco Roberto Gualtieri in vista della gara di Europa League del prossimo 20 aprile, arriva la conferma dal Viminale: trasferta vietata ai tifosi del #Feyenoord.

La scelta è stata fatta. I tifosi del club olandese non potranno venire a #Roma il prossimo 20 aprile, in occasione della sfida di ritorno dei quarti di finale di Europa League.


Rinnovi di contratto per Cristante, Kumbulla e Boer

Tre rinnovi di contratto in casa Roma: oltre a quello di Bryan Cristante anche Marash Kumbulla ha prolungato fino al 2027. Nuovo accordo fino al 2026 anche con Pietro Boer.


La Roma attende una risposta da Chris Smalling

Il Tempo in edicola oggi: la Roma avrebbe dato un ultimatum a Chris Smalling, per quanto riguarda la proposta di rinnovo.

La società, infatti, aspetterà entro a fine aprile per capire il futuro dell'inglese. La proposta del club è un biennale a 3.8 milioni a stagione più bonus facilmente raggiungibili.

IlTempo


Wijnaldum ora tocca a te. Farà coppia con Matic

Gini Wijnaldum ora ha due mesi per conquistare un futuro a Roma

La mezzala è in prestito dal Psg ma per essere riscattato deve tornare se stesso e ora ci prova domani con la Sampdoria in coppia con Matic.

L'olandese è stato fuori per sei mesi a causa di una frattura e il suo stipendio pesa per 7 milioni. 8 sono i milioni che la Roma dovrebbe dare alla società parigina per il riscatto del prestito.     

Gazzetta dello Sport


Josè Mourinho: "La Roma è un grande club anche senza vittorie"

José #Mourinho è stato ospite oggi dell’Università Gregoriana. Nel corso dell’incontro tenutosi oggi con il Cardinale José Tolentino, il tecnico della #Roma si è così espresso: “Purtroppo il mio sport è un mondo diverso dallo sport che noi vorremmo per i nostri bambini. Lo sport di alto rendimento è crudele, non c’è spazio per i più deboli e l’obiettivo è chiaro: vincere. E i primi a portare i figli verso la crudeltà dello sport di alto rendimento sono i genitori con le loro ambizioni. Nello sport di base si impara tanto, si impara di più che dentro alla propria casa. ll bello del calcio di formazione è l’empatia, la solidarietà e prevede la ricerca nella gioia di vincere e sapere che quando si perde la sconfitta non è l’inizio di un periodo difficile, ma il finale di un momento difficile. Il modo più facile per definire un grande club è dire ‘vince tanto e quindi un top club’. Ma ci sono grandi società che non hanno mai vinto e sono grandi dal punto di visto sociale e affettivo. La #Roma ha questa bellezza, che è ancora più bella quando la comunicazione locale cerca di dividere. Sono io a ringraziare i tifosi per quello che mi hanno dato in tutto questo tempo. Dal punto di vista sociale la gente ha bisogno di un riferimento, che non sono io ma è il club, in questo caso il nostro club. Questa empatia, questo senso di appartenenza, di famiglia, questo senso di ‘vinciamo e siamo felici, perdiamo e siamo tristi ma siamo insieme’ è un po’ come nelle famiglie”.

Ansa


Rui Patricio blinda la porta

I numeri sono dalla parte del portiere portoghese che ha riconquistato il posto da titolare anche in nazionale. 

Mourinho si fida di lui, ha un altro anno di contratto ma Tiago Pinto studia anche le alternative a partire da Vicario dell'Empoli. Per Rui Patricio quindici partite su trentaquattro senza subire gol nella Roma. Nelle ultime quattro però solo contro la Juventus non ha preso gol.  

IlTempo


Tammy Abraham a FourFourTwo: "Voglio finire al meglio la stagione con la Roma"

TammyAbraham ha rilasciato un'intervista al portale #FourFourTwo. Ecco le parole del 9 della #Roma:
La scelta della Roma?
"Era arrivato il momento di lasciare il Chelsea e stavo parlando con diversi club in Inghilterra e in Europa. La mia attenzione era rivolta a un certo club londinese, era l'Arsenal. Mio padre è un grande tifoso dell'Arsenal quindi era molto entusiasta, tutto andava bene. Poi José mi ha chiamato, di solito non rispondo mai ai numeri che non ho salvato nei miei contatti: Ciao Tammy, sono José. E io ho pensato: Wow, che sorpresa!. Mi ha chiesto come stava la famiglia. Lo conoscevo bene perché mi aveva visto da bambino al Chelsea. Mi ha chiesto: Sei pronto a lasciare il brutto tempo e venire nella soleggiata Roma?. Ho riso, abbiamo parlato un po' di più, mi ha spiegato il progetto e le sue ambizioni. Era a Roma da poco tempo, ma mi spiegò cosa aveva visto e cosa si provava. Ho parlato con i miei agenti e mi hanno detto che non c'erano dubbi, un momento perfetto per iniziare una nuova vita, per andare all'estero e conoscere un'altra cultura. Ero prontissimo e da allora non mi sono più guardato indietro. Ho chiesto dell'Italia a Jorginho e Rudiger e mi dissero che la Roma è un un grande club. Guardavo la Roma in Champions League e mi sono fatto un'idea, venire qui è stata un'esperienza pazzesca. I tifosi mi stavano aspettando anche in aeroporto. Ho preso un volo privato, quindi non sapevano a che ora sarei atterrato. I tifosi erano lì dal mattino. Avere quell'accoglienza è stato pazzesco".
Un eventuale ritorno al Chelsea?
"Nel calcio mai dire mai. In questo momento la mia attenzione è rivolta alla Roma: vogliamo finire al meglio la stagione. Non ho ancora iniziato a pensare ad altro oltre ad essere qui e fare del mio meglio. Non direi che ci sono questioni in sospeso in Inghilterra, non ho fretta. Il calcio non ha luogo, può essere ovunque. Forse resterò alla Roma per i prossimi dieci anni, o forse no. Non si sa mai cosa c'è dietro l'angolo".
"José è una leggenda, lo adoro. È quello che noi chiamiamo un vero capo. È un leader. Quando parla, lo si ascolta. Sa come gestire i suoi uomini, è uno dei migliori al mondo in questo. Sa come come guidarti, come entrare davvero nella tua testa. Anche se stai facendo un ottimo lavoro, cercherà comunque di farti fare di più. Non è mai soddisfatto, vuole sempre di più. Prima della semifinale di Conference League contro il Leicester abbiamo giocato una partita di campionato e pensavo di star disputando una bella gara. Ero pieno di fiducia, ma il giorno dopo José mi chiamò in sala riunioni. Avevamo il Leicester dopo due giorni, non c'era tempo per recuperare. Mi disse: Tam, non credo che tu sia stato abbastanza bravo. Nella mia testa pensavo di aver giocato abbastanza bene!. Lui disse: Penso che tu possa fare di più. Nessun problema. Quando parla, ascolto sempre e seguo i suoi consigli. Mi ha detto che secondo lui non segnavo abbastanza con la testa, soprattutto dai calci d'angolo. La cosa assurda è che due giorni dopo contro il Leicester, ho segnato un gol di testa da un corner! Ricordo che cercavo di capire come fosse riuscito a farmelo fare. È stato davvero pazzesco. Ne ha parlato due giorni prima e poi ho segnato di testa".
La mancata convocazione per il Mondiale?
"Southgate mi disse che avevo la forma sbagliata al momento sbagliato, che sarebbe stato ingiusto per gli altri giocatori. Me lo aspettavo. È più difficile essere convocato se non giochi in Premier, le partite di Serie A non vengono mostrate in Inghilterra. Non ero in una fase in cui ero in fiducia, quindi me lo aspettavo. Ma ovviamente non è bello sentirsi dire queste cose. Mi stavo ancora abituando ai cambiamenti e all'inizio non mi sono concentrato su me stesso. Se qualcosa andava storto, ero il primo a dare la colpa agli altri invece di sedermi e pensare a cosa dovevo migliorare. A volte se vedi un giocatore come me con la testa bassa, senza fiducia, si ripercuote anche sulla fiducia della squadra. Ho dovuto reagire. Mi sono detto 'Sono un giocatore importante, la mia squadra deve vedermi felice e fiducioso".
"Ogni giorno ci alleniamo insieme, ci facciamo tante risate e questo ci dà i suoi frutti in partita".
Il rapporto con Tomori?
"Tomori è uno dei miei migliori amici. Mi ha fatto uno squillo e mi ha detto che aveva saputo che sarei venuto in Italia. Mi ha detto che che i tifosi sono appassionati, che amano il calcio qui. Ero pronto. Mi sono detto: È il momento giusto, ho l'età giusta. Sono pronto a vivere un'esperienza di calcio nel mondo e non mi guardo indietro. Ho amato ogni momento fino a oggi".
Cibo italiano preferito?
"Il pesto è il mio piatto preferito. Non è romano, ma potrei mangiarlo ogni giorno. Non l'avevo mai mangiato prima in Inghilterra, quindi venire qui è stata la prima volta. Vedere il Colosseo di persona è stata una sensazione incredibile. Quando sono arrivato, tutti parlavano inglese con me, ma con il passare del tempo la gente ha iniziato a parlare più italiano. Sto imparando qualche parola, ma per per qualsiasi cosa che non capisco, chiedo il significato".

FourFourTwo


Roma-Feyenoord, che caos!

Ancora nessun provvedimento sui tifosi per la doppia sfida di Europa League

A pochi giorni dalle partite incredibile incertezza sui divieti di trasferta. Il governo è orientato alla chiusura ma la Uefa è contraria. 

Corriere dello Sport


La nuova strategia di Pinto: giovani ceduti per giocare e percentuali sulla rivendita

La Roma aspetta il tesoretto per il mercato estivo. No ai prestiti con ingaggi pagati ma cessioni per valorizzare i giocatori e soldi sulla futura rivendita. 

Tiago Pinto studia questa nuova strategia mentre Calafiori è al top in Svizzera al Basilea, sta andando bene anche Diawara con Fuzato e Celar. In ripresa pure Antonucci al Cittadella e tanti giovani in giro per l'Italia. A trigoria seguono i progressi di tutti. Il gm portoghese spiega: "Abbiamo grandi margini di crescita: il nostro obiettivo stagionale è qualificarci in Champions League". 

Gazzetta dello Sport


Abraham-Belotti: in due per una maglia

E' sfida a due in attacco per una maglia da titolare domenica pomeriggio contro la Sampdoria. Il favorito al momento sembra essere il Gallo Belotti. La difesa sarà obbligata con i tre superstiti: Llorente, Smalling e Celik. Darboe intanto è rientrato in gruppo.  

Il Romanista