Tre trasferte consecutive vincenti in Olanda

Sono tre le trasferte consecutive in Europa nelle quali la Roma esce vincente in Olanda: contro Feyenoord (2015), Ajax (2021) e Vitesse (2022).  


Pellegrini in bilico e Abraham si scalda

Grande incertezza sulla formazione che affronterà il Feyenoord. Pellegrini potrebbe non partire titolare: Mourinho deve decidere in attacco e Abraham è favorito su Belotti. Ibanez sarà al posto di Llorente, con Cristante ci sarà Matic

 

Corriere dello Sport


Una coppa di Joya

Dybala ora vuole l'Europa con la Roma

Sei anni fa di questi tempi schiantò il Barcellona con la Juventus e qualcuno o paragonò a Messi. Adesso può lasciare il segno anche in giallorosso. 

Gazzetta dello Sport


Aouar a Roma, indizio concreto di mercato?

Aouar, centrocampista del Lione in scadenza a giugno è stato avvistato negli ultimi giorni nella Capitale: oltre ad aver passato Pasquetta insieme alla famiglia, infatti, il francese è stato visto negli ultimi giorni anche al Campus Bio-Medico, più precisamente al policlinico, centro a pochi chilometri da Trigoria dove i calciatori effettuano le consuete visite mediche.


Mou: "Roma umile come me". Abraham si candida per giocare stasera

A Rotterdam con il Feyenoord alle 18:45 Mourinho sorprende ancora. 

Lo Special One chiede responsabilità: "Non siamo i migliori ma possiamo vincere l'Europa League. Il falso nove? Un'idea.". Abraham però si candida per giocare.  

Corriere dello Sport


In fondo, Mourinho non sbaglia un colpo

Domani parte la caccia alla 12esima semifinale europea.

Cinque volte Mourinho è giunto a disputare la gara decisiva e ha sempre vinto, il Feyenoord però lo preoccupa  e vuole che i giocatori lo sappiano.  

Corriere dello Sport


Partita speciale per Wijnaldum contro il Feyenoord

A due mesi dal rientro dall'infortunio, Gini Wijnaldum giovedì affronterà la squadra dove è cresciuto e per la quale tifa: il Feyenoord. Se giocherà titolare sarà l'ottava partita che Mourinho lo utilizza dal primo minuto. 

 

Il Romanista


A Pietralata la Roma vuole riscrivere il suo domani

Per lo stadio della Roma a Pietralata c'è da risolvere la questione parcheggi e dei flussi del traffico, ma l'ottimismo è grande anche se forse per il centenario della squadra giallorossa ancora potrebbe non essere pronto.

La Roma ha voglia di costruire il proprio impianto e i Friedkin hanno individuato l'area giusta, più centrale e meno impattante.   

Gazzetta dello Sport


Smalling ha detto si. La Roma riparte da lui per il futuro

Chris Smalling ha detto si alla proposta di rinnovo della Roma. L'accordo è stato trovato sulla base di un biennale da circa 7 milioni complessivi e scadenza nel 2025. Mourinho avrà così il difensore inglese anche la prossima stagione, una certezza in più per costruire una squadra forte.  

Il difensore inglese giunto nel 2019 dal Manchester United in prestito fu acquistato l'anno dopo per 15 milioni di euro. 

Gazzetta dello Sport


Feyenoord, Slot: “Sentimenti di vendetta per Tirana. Ora la situazione è completamente diversa”

Al termine della gara Feyenoord-Waalwijk il tecnico Slot ha parlato in conferenza stampa anche della gara di Europa League contro la Roma in programma giovedi alle 18.45. Queste le sue parole: “Sì, potrei avere dei sentimenti di vendetta dopo quella spiacevole serata a Tirana e anche i ragazzi che erano lì l’anno scorso. Ma sarebbe strano se avessi bisogno di una motivazione in più per un quarto di finale di Europa League. Ora abbiamo una squadra quasi completamente nuova e sono due partite, quindi la situazione è completamente diversa”.

La Roma si gioca tutto o quasi nelle prossime cinque gare. Matic torna dal 1° minuto

Da Rotterdam a Bergamo passando per il bollente Olimpico, la Roma si gioca tutto o quasi nelle prossime cinque gare. In palio un posto nelle semifinali di Europa League e nella prossima Champions.

Le difficoltà non mancheranno ma lo Special One è l'uomo dei momenti deicisivi: la sua esperienza e il suo carisma possono fare la differenza. A Rotterdam dopo il riposo, Matic può tornare dal primo minuto.    

Il Romanista


Fabio Capello: “Per vincere servono i campioni. Mourinho a Roma si trova bene”

Fabio Capello suscita sempre grandi ricordi ai tifosi della Roma. L'ex allenatore giallorosso ha rilasciato una lunga intervista al quotidiano romano "Il Messaggero". Queste le sue parole:
L'ha sorpresa più la Lazio di Sarri o la Roma di Mourinho?
“La Lazio, certamente. A livello difensivo sono diventati veramente molto bravi e questo non era scontato all'inizio del campionato. Se avete tempo, andatevi a rivedere come difendevano ad agosto e come lo fanno oggi. I calciatori sono sempre gli stessi, i movimenti no. Questo vuol dire che l'allenatore ha lavorato tantissimo sotto questo aspetto e gli va dato grande merito anche se in avanti manca qualcosa rispetto a come le sue squadre ci avevano abituato. Mourinho lo conosciamo, in carriera ha sempre dato importanza alla fase difensiva e anche in questa stagione lo conferma. Una volta che passa in vantaggio, riprenderlo diventa difficilissimo".
Giovedì i giallorossi saranno impegnati in Europa League. Possono vincere l'Europa League?
“Perché no? Si, possono vincere la coppa perché sono una squadra umile, che non ha fretta. Attenti ad ogni particolare e poi li davanti c'è Dybala, un calciatore straordinario.Ha tecnica, spunti, non ha paura di azzardare la giocata e una capacità di calciare unica. Ogni volta che conclude verso la porta avversaria già sai che non lo ha fatto tanto per farlo, sicuramente sarà un pericolo".
Allora ha ragione Mourinho, sono i grandi giocatori a fare la differenza.
"Perché c'è qualcuno che ha ancora qualche dubbio? Un conto è avere Batistuta, un altro non averlo. E così è oggi: se hai Osimhen o non lo hai fa tutta la differenza del mondo. Questo senza togliere nulla al lavoro straordinario di Spalletti. Anche l'ultimo mondiale ha detto questo: alla fine vincono i campioni più delle squadre. Se poi queste sono organizzate, tanto meglio”.
Ha letto del botta e risposta tra lo Mourinho Cassano?
“Vuole farmi entrare nelle polemiche? No, io rimango fuori. Leggo, ascolto e mi diverto (ride). Antonio lo conosco bene, l'ho allenato ma conosco bene anche José. E prima di parlare male di lui, ci penserei non una ma più volte. Anche perché deve avvalersi di qualche buon suggeritore, qualcuno che lo aiuta nelle ricerche. Ha fatto un nome (Livaja, ndr) che sinceramente non ricordavo più”.

Il Messaggero