La Gazzetta dello Sport. “Dybala logora chi non ce l’ha: la Roma soffre e passa a Empoli”
“Dybala logora chi non ce l’ha: la Roma soffre e passa a Empoli” titola in apertura l’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport.
L’argentino segna e inventa l’assist per Abraham - si legge - , Pellegrini sbaglia un rigore. Mourinho a -1 dalla vetta.
Il Tempo: "Dybala e Abraham, la Roma si rialza. A Empoli finisce 2-1”
L’edizione odierna de Il Tempo sceglie di soffermarsi in prima pagina sulla vittoria ottenuta dalla Roma a Empoli nel posticipo di Serie A andato in scena ieri sera.
Ecco il titolo proposto dal quotidiano: “Dybala e Abraham, la Roma si rialza. A Empoli finisce 2-1”.
Dybala re dei gol da fuori area in serie A
Paulo Dybala ha realizzato 27 gol da fuori area in Serie A, dal suo esordio nella competizione nel settembre 2012 nessun altro giocatore ne ha segnati di più (27, come Mertens).
Disappunti nel viaggio - I piedi che cantano
Domani i Friedkin completeranno l'uscita dalla Borsa
In attesa dei risultati sportivi, per i quali andrà aspettato inevitabilmente maggio, la proprietà della Roma sta per mettere a segno un altro colpo: quello del delisting.
Domani, infatti, sarà completato l’iter per uscire dalla Borsa con i Friedkin che, in conformità con quanto dichiarato nel Documento di Offerta, eserciteranno il diritto di acquisto dando corso alla “Procedura Congiunta”, che ha ad oggetto la totalità delle azioni residue. Per acquistare il 3,874% rimanente i proprietari giallorossi spenderanno 10,96 milioni di euro, ovvero 0,45€ ad azione che sono state già da ieri revocate, mentre da domani saranno sospese. Un procedimento, quello del delisting, che alla fine è costato alla Roma circa 40 milioni di euro totali, ma dal quale il club negli anni spera di poterne trarre un beneficio di decina di migliaia di euro risparmiati ogni stagione non avendo più tutta una serie di obblighi da osservare com’è stato invece adesso che era quotata.
Miralem Pjanic: "Andare a Roma è stata la scelta migliore per me"
Miralem Pjanic, ex centrocampista della Roma, ha parlato nel corso di un’intervista concessa a Dazn nella quale ha toccato diversi temi sul suo passato nella Roma.
Se ripensi a Roma, sono stati anni intensi?
“E’ stata la scelta più importante della mia carriera. Non ero così convinto di lasciare la Francia per l’Italia. Ho fatto un buon inizio a Lione ma la Roma spingeva, Luis Enrique e Sabatini, per avermi. Ho scoperto un Paese straordinario così come la città di Roma e la tifoseria. Ho passato cinque anni ma purtroppo non abbiamo vinto niente. In quel momento lì mancava la costanza di tenere tutti i giocatori. Ogni anno veniva smontata la squadra”.
Cosa ti aspetti quest’anno dalla Roma?“
La Roma ha meritato la vittoria in Conference League. Sono contento per tifosi. Hanno trovato stabilità con questa nuova dirigenza. Non li senti parlare, ma fanno grandi cose. Hanno portato un allenatore che è uno dei migliori nel gestire una piazza complicata come Roma. Ha funzionato tutto molto bene e infatti è arrivato subito un titolo".
Oltre a Zaniolo, recupera anche Abraham per Empoli
ANSA) - La Roma recupera Nicolò Zaniolo. È stata una corsa contro il tempo perché per martedì era programmato il rientro in gruppo del giocatore e invece il 22 giallorosso ha sorpreso tutti, partendo con il resto della squadra per Empoli. Con lui anche Tammy Abraham, mentre non ce la fanno Zalewski e Karsdorp che restano a Roma. (ANSA)
Bufera Var: in Juventus-Salernitana succede di tutto nel finale di partita
Duro il giudizio dell'arbitro di Juventus-Salernitana, Marcenaro, da parte di Tuttosport. 4 in pagella: "che Bonucci sia in fuorigioco è fuori dubbio (non era stata ancora evidenziata la posizione di Candreva, ndr), altrettanto che non sia attivo e quindi punibile". Questo per quanto riguarda il gol del 3-2 mentre sul rigore definisce giusta l'assegnazione del penalty per la Salernitana perché "Bremer cerca di togliere il braccio dalla traiettoria ma è eccessivamente largo e nel primo movimento sembra aprirlo".
Nel giudizio all'arbitro, 4 in pagella, pesa la decisione evidentemente 'sul campo' visto che è stato il VAR a non ravvisare la posizione di Candreva che teneva addirittura in gioco Bonucci.
Corriere della Sera ed. Roma: "Mourinho ritrova i pezzi forti per Empoli"
Apre in taglio basso così l’edizione odierna del Corriere della Sera (edizione di Roma) sulla squadra giallorossa: “Mourinho stasera ritrova i pezzi forti in attacco”. Zaniolo e Abraham ok, la Roma si prepara ad affrontare l’Empoli nell’ultimo match del turno di Serie A.
I due ko non fermano i tifosi: attesi in 4.000 questa sera ad Empoli
Il monday night ed i due risultati negativi fra campionato e Europa League non fermano i tifosi della Roma, che questa sera sono pronti ad invadere Empoli per sostenere da vicino i giallorossi alla ricerca di una vittoria scaccia problemi. Come riporta Il Corriere dello Sport saranno circa 4.000 i romanisti che oggi invaderanno la città toscana per occupare la Curva sud e la tribuna laterale sud dell’impianto che stasera ospiterà l’ultimo match della sesta giornata di campionato.
Il Messaggero: "No Abraham, no party"
"No Abraham, no party", titola Il Messaggero all'interno delle proprie pagine. I giallorossi devono alzare il numero delle marcature: "La Roma segna col contagocce - si legge sul quotidiano -, un anno fa i gol erano il triplo. Tammy fin qui ha deluso, Mou conta di ritrovarlo ad Empoli. L'inglese è fermo alla rete con la Juve, ha recuperato dalla contusione alla spalla e tornerà titolare".
Francesco Totti: "Smettere non è stato facile. E' un pò come morire"
Lunga intervista al Corriere della Sera per Francesco Totti, incentrata soprattutto sulla fine del suo matrimonio con Ilary Blasi. L'ex capitano della Roma ha però parlato anche del suo addio, molto sofferto, al calcio: "Smettere non è facile. È un po’ come morire".
Lei aveva più di quarant’anni.
"Sì, ma giocavo in Serie A da quando ne avevo sedici. E certe cose ti mancano. L’adrenalina, la fatica. L’ho anche detto, nel discorso di addio allo stadio: “ho paura, statemi vicino”. E i romanisti non mi hanno mai lasciato solo".
Lei in campo dava di sé un’immagine spavalda, quasi strafottente. «Mo je faccio er cucchiaio».
"Perché sapevo, in quella semifinale dell’Europeo, che il portiere dell’Olanda si sarebbe buttato a destra o a sinistra, e se facevo il pallonetto avrei segnato. Ma quel che mi aspettava dopo il ritiro, io non lo sapevo. E comunque il rigore che ricordo con più soddisfazione è quello ai Mondiali con l’Australia".
Fino all'addio al calcio.
"E dopo lasciai anche la Roma, dove avevo cominciato a lavorare come dirigente. La rottura con la vecchia proprietà fu traumatica: come dover abbandonare la propria casa. Ero fragile, mi mancavano i riferimenti".