Daniele De Rossi: "Totti leader silenzioso. Per allenare serve la dote dell'altruismo"

Daniele De Rossi ha parlato in una intervista durante la sesta edizione dello Sport Industry Talk, organizzato dalla RCS Academy al Maxxi di Roma: "Proseguire tutta la carriera in una squadra ha un sapore particolare, poi le tentazioni ci sono. Ogni tanto ci pensi e dici "vado a fare un giro da un'altra parte". Ma alla fine rimani per quel sentimento forte. Non è solo la vittoria a renderci felici, ma di sicuro ci rende credibili e belli alla gente. Il giocatore più affascinante con cui ho giocato? È Francesco, ci ho giocato tanti anni insieme ed era affascinante anche per i suoi compagni. Oltre a essere il più forte aveva questa luce, questo carisma silenzioso. Lui parlava coi gesti, c'era sempre quando eri in difficoltà. L'ho vissuto da tifoso e da compagno. Le doti che servono per allenare una squadra? L'altruismo, Io era da calciatore e lo è anche da allenatore. Alla Spal ero visto come un oggetto non identificato, mi vedevano come ex giocatore e serviva la chiave giusta per essere credibile e dirgli che erano più importanti di me. Nella Roma sono entrato da bandiera, per molti ero un amico e anche lì bisognava essere vicino a loro ma non dargli troppo spazio. Bisogna saper gestire e accompagnare gli umori sia dello staff che della squadra. La parte mentale di gestione è importante, poi ovviamente ci vuole la calcistica ma la gestione del gruppo ề fondamentali".

Le Feè e Soulè da rivedere. Questi devono essere i mesi del riscatto

I problemi al ginocchio lo hanno tormentato all'inizio, ma anche quando è stato bene nessuno ci ha puntato con continuità. L'urgenza di mercato, quando è stato acquistato Le Fée era un terzino, non il centrocampista. Quanto a Soulé il discorso è un po' diverso: è stato preso pensando a un addio di Dybala che, come noto, non c'è più stato.


Dybala ai minimi termini. Mai così male in carriera in Italia

Due gol (1 su rigore contro l'Udinese) ma soprattutto zero assist, numeri quasi incredibili per uno come lui. E infatti da quando gioca in Serie A (2014-15) gli era successo solamente un'altra volta: nella stagione 2020-21 quando con la maglia della Juventus cercava ancora di trovare il suo equilibrio nella convivenza con Cristiano Ronaldo. Dybala in questi mesi è chiamato al riscatto personale per dare un senso alla sua terza stagione con la maglia della Roma.


Roma, Inghilterra indigesta. Tabù britannico nelle coppe

Tabù inglese nelle coppe. I giallorossi hanno vinto solamente 1 volta sulle 20 partite giocate nel Regno Unito. L'unica vittoria in casa del Liverpool nel 2000-01. Nelle altre 19, invece, sono arrivati 6 pareggi e 13 sconfitte.


Mai così male la Roma da vent'anni a questa parte

Da 20 anni la Roma non si trovava così vicina alla zona retrocessione dopo tredici turni: il riferimento è alla stagione 2004/05, con 3 lunghezze di distacco dalla zona rossa della classifica.

Il momento è complicato e questa è per ora la settimana più difficile della stagione. Tottenham in coppa e Atalanta in campionato all'orizzonte fanno tremare i polsi. Dopo questi impegni ci sarà il Lecce all'Olimpico in una partita da vincere assolutamente per scacciare i brutti pensieri. Dopo questa dura settimana il calendario può aiutare. Ci si aggrappa a Ranieri e alla sua capacità di sistemare le cose nel più breve tempo possibile.


Hummels a Dazn: "Sul gol preso non ho difeso al meglio. Devo giocare e migliorare"

Mats Hummels ai microfoni di DAZN:

Cosa pensi di questo momento della Roma?
“Ho visto una buona Roma, penso che da qui in avanti miglioreremo. Le cose non stanno andando bene ovviamente. A livello personale è la mia seconda partita, ho bisogno di giocare per mettere minuti nelle gambe e trovare la miglior condizione possibile”

Cosa è successo sul gol di Lukaku?
“Di Lorenzo ha giocato un’ottima palla tra il portiere e la difesa, è la peggior palla possibile perchè c’è il rischio di fare autogol. Dal campo avevo la sensazione che potessi arrivare sul pallone, ma pensavo potesse arrivare anche Svilar. Era una palla difficile da difendere, sicuramente non ho difeso al meglio”.


Mister Ranieri: "Mancano dei cartellini a Lukaku? Anche gli arbitri possono sbagliare"

Mister #Ranieri in conferenza stampa: “Mancano dei cartellini a Lukaku stasera? Mi volete tirare per la giacca. Si, ma va bene cosi. Gli arbitri possono sbagliare. Stasera i nostri subito ammoniti; mentre quelli del Napoli invece no. Meglio star zitti: altrimenti dicono ‘ha perso e si lamenta…’.


Ranieri a SkySport: "I problemi ci sono e lo sappiamo. Dobbiamo fare di più"

Mister #Ranieri a SkySport: "Abbiamo dei problemi e per questo sono stato chiamato. Abbiamo fatto errori ma la voglia e la determinazione c'è stata. Delle cose che non sono andate ne parleremo in settimana ma io resto positivo. Dovevamo tenere più palla quando ce l'avevamo noi e non lo abbiamo fatto abbastanza. Nel secondo tempo lo abbiamo fatto di più. Sappiamo che dobbiamo lavorare di più e dobbiamo saper reagire. #Dybala pochi minuti perchè? L'ho rischiato 5 minuti ma mi ha detto che sta bene e ora lo valutiamo per il Tottenham. I giocatori importanti devono avere la personalità giusta per se stessi e per aiutare gli altri. "


Lukaku, ex di turno, decide Napoli-Roma. Ranieri sconfitto

La decide Romelu Lukaku la sfida di Napoli al Maradona. La solita legge dell’ex contro la Roma. Non basta una partita tatticamente accorta e perdiamo 1-0.
Ranieri inizia con una sconfitta la sua terza avventura sulla panchina della Roma. Rimpianti nel secondo tempo per una traversa colpita da Dovbyk di testa.


Ranieri presenta una Roma compatta e battagliera a Napoli

Claudio Ranieri si affiderà molto probabilmente alla difesa a 4: Celik e Angeliño sulle fasce, Mancini e Ndicka i due davanti a Svilar. A centrocampo torna la linea a 3 con Cristante, Koné e Pellegrini. Sulle corsie esterne spazio a Soulé o Zalewski (difficile la presenza di Dybala dal 1') ed El Shaarawy. Dietro all'unica punta Dovbyk.


Il più fragile

MASSIMO PAPITTO - INSIDEROMA.COM

Premessa doverosa: chi vi scrive è stato uno di quelli che questa estate, a fine agosto per l'esattezza, ha esultato quando Dybala si è affacciato dalla finestra della sua casa all'Eur e ha detto: "Io in Arabia non vado, resto a Roma".

Da quel giorno però sembra passata una vita sportiva. Ora la Roma è tredicesima in classifica, ha già cambiato tre allenatori e Dybala è riuscito a fare una sola grande partita in stagione: quella contro il Torino. Il resto è noto a tutti. Sono i soliti "fastidietti" muscolari, le solite alzate di mano per dire: "Io mister a questa non sono disponibile".

Gianluca Grignani in uno dei suoi più grandi successi musicali che si intitolava "Il più fragile" sembra aver letto negli occhi di Paulo Dybala. Il suo rendimento ora non basta più, perchè la Roma naviga in brutte acque e ha bisogno di stabilità, non può permettersi il lusso di un giocatore part-time. Ora anche tanti tifosi si stanno accorgendo di questo e stanno chiedendo più impegno e dedizione alla causa al fuoriclasse argentino. Tutto ribolle e ora l'amore non conosce riconoscenza o tempo da concedere. C'è da salvare la stagione e poi il futuro della Roma. Un futuro che ora vede Dybala messo in discussione anche dall'opinione pubblica e sono lontani i tempi del sinistro vincente all'incrocio dei pali contro il Feyenoord e del gol del vantaggio a Budapest quando siamo stati per qualche minuto i Vincitori della coppa Uefa. (Europa League per i più giovani).

Tutto sembra esser dimenticato perchè all'altare dell'immediatezza si sacrifica anche il ricordo. Non è più tempo per l'album delle fotografie. Dybala serve adesso. Se ci sei ancora batti un colpo, Paulo. E fallo presto.


Niccolò Pisilli nominato tra i 100 candidati al Golden Boy

Niccolò Pisilli è tra i 100 candidati al Golden Boy 2024, il riconoscimento internazionale di Tuttosport dedicato ai migliori talenti emergenti del calcio europeo.

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