Sardar Azmoun: "Mi sento bene qui. I tifosi sono fantastici. De Rossi bravissimo"

Azmoun ha parlato ai microfoni ufficiali del club.

Di seguito le dichiarazioni dell’attaccante iraniano.

Stanco?

“Un po’, mi vedete, sono ancora in pantaloncini, ho finito da poco l’allenamento. Ma sono contento di questo momento, stiamo andando bene”.

Sembri sempre più inserito nel gruppo, scherzi sempre con tutti, anche via social dimostrate questa coesione.

“Sì, mi sento bene, a mio agio. Ho un buon rapporto con tutti. In questo spogliatoio ci sono campioni del mondo, top player a livello internazionale, eppure nessuno si dà arie particolari. È facile andare d’accordo con questi compagni”.

Il capitano, Lorenzo Pellegrini, quanto ti ha aiutato all’inizio nel tuo inserimento?

“Molto. Lui è un bravo ragazzo, che dà una mano sempre a tutti. Lorenzo è un bravo capitano, oltre che essere un calciatore molto forte sul terreno di gioco”.

Con il Torino sei partito titolare per la prima volta allo stadio Olimpico. Che sensazioni hai provato?

“Eh… Mi sono chiesto che lavoro facessero tutte quelle persone che erano lì allo stadio di lunedì alle 18.30. Ma l’orario alla fine era un dettaglio. Se avessimo giocato alle 8 di mattina, ci sarebbero stati gli stessi tifosi…

Scherzi a parte, questa gente qui è incredibile. Hanno sempre riempito lo stadio, in ogni partita, contro qualsiasi avversario. Torino o Inter, non cambia mai nulla. Non ci lasciano mai soli. Possiamo solo ringraziarli e augurarci che non smettano mai, per noi loro sono fondamentali”.

Cosa ti aveva chiesto il tecnico, Daniele De Rossi, prima della gara con i granata? A fine partita ha elogiato la tua prestazione.

“Quando analizziamo la partita con il match analyst il mister dà alcune consegne dal punto di vista tattico. Sta a noi recepirle e metterle in pratica durante la partita. In questa occasione è andata bene, abbiamo vinto e conquistato i tre punti”.

A proposito di match analyst, il campionato italiano è uno dei più evoluti dal punto di vista tattico. Tu hai giocato in Russia, in Bundesliga e in Serie A. Quali differenze hai trovato tra le diverse leghe?

“Soprattutto Serie A e Bundesliga sono due campionati top, molto competitivi. Ci possono essere differenze sulla fisicità e la velocità, motivo per cui ci sono giocatori che possono rendere bene in un contesto e meno bene in un altro. Ma parliamo di livelli top!”.

In Germania, al Bayer Leverkusen, hai mai avuto modo di incrociare e confrontarti con Rudi Voeller? Un attaccante leggendario della Roma e l’idolo di De Rossi da bambino.

“Sì, l’ho visto qualche volta. È una bravissima persona e un ottimo dirigente di calcio. E ovviamente so che in passato è stato un calciatore molto importante, anche campione del mondo nel 1990 con la Germania”.

Hai dichiarato che da piccolo vedevi le partite della Roma in Iran. A parte Totti e De Rossi, quali erano i tuoi calciatori preferiti?

“Hai detto bene, a parte Totti e De Rossi. Che pure mia madre li conosce e sa che sono stati delle leggende autentiche per questo Club. A me piaceva molto Mirko Vucinic”.

Un attaccante abbastanza simile a te, veloce e tecnico.

“Mmm, lui era più forte…”.

Se ne può parlare. Qualche altro?

“Sono sempre stato attratto dagli attaccanti, dato che io gioco in attacco. Ovviamente, Dzeko e Batistuta – in due momenti storici diversi – li guardavo con enorme ammirazione”.

Ed essere allenato da De Rossi, appunto una leggenda di questa Società come hai detto, che sensazione ti dà?

“La cosa che sorprende di più di De Rossi è che vederlo da fuori, da calciatore, sembrava un vero combattente, che in campo non si risparmiava mai, con grinta.

Vederlo tutti i giorni, con i suoi modi gentili, con quel cuore gentile, è bellissimo ed è altrettanto bello averlo come allenatore. È stata la scelta giusta. E, se posso aggiungere, mi piace questo feelling in generale che si è creato”.

Ovvero?

“Questo senso di unione. La proprietà, Lina (Souloukou, ndr), i nostri dirigenti, sono sempre vicini alla squadra. È un qualcosa che ci aiuta fa sì che sia più facile raggiungere i risultati che stiamo ottenendo ora”.

Per esempio, abbiamo visto anche Ryan Friedkin scendere dal pullman all’Olimpico prima della gara con il Feyenoord.

“Sì, vero, e non solo quella volta, anche in altre come ad esempio con il Torino. È una cosa bella, ripeto. Vogliamo continuare su questa strada, con questo clima. C’è ancora tanto lavoro da fare, in campionato come in Europa League. Un passo alla volta, però. Monza-Roma, sabato. Quello abbiamo preparato in allenamento e a questo stiamo pensando ora”.

ASRoma


Ottovolante

Dopo solo otto partite, la mano di De Rossi è già evidente. Risultati ottimi, gruppo ritrovato e ambizioni nuove, tutti fattori che non sono sfuggiti dentro e fuori Trigoria, che da sempre è casa sua. 

Il Romanista


Dybala torna vicino al rinnovo. Prima però priorità al Ds

Nemmeno Dybala conosce i piani della società: forse avrebbe gradito negli ultimi tempi una proposta di rinnovo di quel suo contratto che scade nel 2025. Ma come ha già lasciato intendere la Ceo, Lina Souloukou, ogni decisione – rinnovi compresi – spetterà al nuovo d.s., che sarà presentato a giugno. Il futuro può ancora attendere, dunque, anche perché c’è la corsa Champions su cui concentrarsi. Ma ora Dybala è tornato vicino al rinnovo.

Gazzetta dello Sport


Libertà, gol e fantasia: ecco il vero Pellegrini

Lorenzo Pellegrini grazie al nuovo modulo sta tornando ai suoi livelli. 

Gli manca una rete per eguagliare lo score della passata stagione. E' rinato con l'arrivo di De Rossi. 

Corriere dello Sport


El Shaarawy con il Monza. L'incrocio funziona

Dopo aver riposato con il Torino torna dal primo minuto titolare contro la squadra che gli ispira dei ricordi. 

El Shaarawy ha segnato già 2 gol ai brianzoli: è stato decisivo last second all'andata.   

Corriere dello Sport


De Rossi: "Avanti tutta"

Nel weekend in cui tutte le altre otto squadre in lotta per l'Europa si affrontano, la Roma ha l'occasione per avvicinarsi alla zona Champions. 

La prova del nove di De Rossi è a Monza dove incrocia l'amico Palladino: i due hanno partecipato allo stesso corso per diventare allenatori. Il collega per lui è un esempio per la traiettoria che ha vissuto.     

Corriere dello Sport


Karsdorp non ci sarà a Monza. Tornerà col Brighton

Non è così grave il problema alla coscia per Rick #Karsdorp: il terzino salterà la sfida contro il Monza e conta di tornare nella lista dei convocati per il match d’andata con il Brighton. 


Cristante instancabile, più di 3.000 minuti in campo

Nessuno come lui. L'instancabile Bryan Cristante ha un primato nella Roma: è l’unico elemento della rosa giallorossa ad aver superato quota 3.000 minuti giocati. 


Chris è tornato e adesso DDR ha centrali in abbondanza

Smalling si è rivisto in campo da titolare dopo 178 giorni. L'inglese fischiato da una parte dei tifosi, il tecnico lo ha applaudito. 

Mancini il punto di riferimento, attorno a lui Daniele può sperimentare. La Roma ora ha urgenza di risolvere il problema dei gol subiti dai cross sulle fasce.   

Corriere dello Sport


Lukaku in modalità ricarica

Romelu Lukaku prima non si era mai fermato, ora De Rossi lo sta gestendo. Con il Toro ha tifato in panchina, poi l'ingresso e l'assist a Dybala. Casa e Trigoria, lavora al massimo per ritornare decisivo. 

Corriere dello Sport


Roma, Dybala per sempre

La tripletta contro il Torino ha restituito alla serie A un talento che può spostare gli equilibri. 

De Rossi spera di non perderlo mai, la Roma si augura che resti il più a lungo possibile: con lui tutto è verosimile, sia in campionato sia in Europa. Era legato a Mourinho ma ha segnato 6 reti in 5 partite dopo il suo esonero. 

Dybala deve ancora sbloccarsi fuori dall'Italia, ora arriva il Brighton tra una settimana. 

Corriere dello Sport


Certezza Ndicka, la torre duttile

Premiato nel pregara con il Toro da vincitore della Coppa d'Africa, è tornato determinante ed efficace. Ndicka ha dimostrato di saper rendere al top a tre ma anche a quattro dietro. E ora c'è abbondanza.  

Corriere dello Sport