Mister Ranieri a Sky: "Dovevamo chiuderla prima. Questi ragazzi però vanno a mille sempre"
Mister #Ranieri a SkySport: Abbiamo creato tanto e dovevamo chiuderla prima. Siamo venuti qua umili e determinati e ho messo ragazzi freschi rispetto a giovedì e ora ci prepariamo bene per Bilbao. A me però l'accademia non mi piace, io sono una persona pratica e a me piace vincere le partite e metterle al sicuro. La rosa della squadra è buona, per svoltare è stata importante la partita a Londra contro il Tottenham. Io sapevo di far bene ma non così tanto. Ora nel rettilineo finale vediamo cosa sapremo fare. Questi ragazzi vanno a mille in allenamento e questo mi fa ben sperare. #Shomurodov manca cattiveria? Ragazzo splendido ma non ha mai fatto tanti gol. Importante però è che si trovi al posto giusto al momento giusto e i gol li farà. Era dispiaciuto per le occasioni mancate e l'ho rincuorato. #Hummels? Mi è piaciuto. #Celik? Lo valuteremo domani."
La Roma non si ferma più e sbanca anche Empoli 1-0
La Roma non si ferma più: i giallorossi vincono la 5^ partita di fila in Serie A e battono per 1-0 l'Empoli al Castellani. A decidere la sfida è Matias #Soulé, in gol dopo 22 secondi: l'argentino riceve in area da Salah-Eddine, calcia a giro e batte Silvestri. Diverse le occasioni non sfruttate nel corso del match, soprattutto nel primo tempo, dalla squadra di Ranieri che ha colpito anche una traversa (con Shomurodov) e un palo (con Koné)
Dybala e Celik non convocati per Empoli
Il mister Claudio Ranieri concede un turno di riposo a Paulo Dybala: l'argentino non è convocato, ma non ha accusato problemi fisici. Confermato il forfait di Zeki Celik per un problema muscolare.
Baldanzi a Sky: "Potevamo fare più gol. Vogliamo passare il turno"
Pisilli a Sky: "Atmosfera surreale, avevo i brividi. Al ritorno non dobbiamo farci influenzare"
Angelino: "Abbiamo dimostrato personalità, al ritorno sarà tosta e servirà concentrazione. L'Olimpico era incredibile"
Ranieri in conferenza stampa: "Cosa è cambiato nella Roma? L'allenatore. I giocatori mi seguono"
Shomurodov a Sky: "Era importante vincere. Ora qualifichiamoci"
Eldor #Shomurodov a Sky Sport: "É importante che noi vinciamo non che io faccia gol, ora c'è la seconda partita. Siamo tutti una famiglia, tutti ci vogliamo bene e siamo tranquilli. Ranieri fa sempre giocare tutti ed è importante. Ora a Bilbao andiamo con una testa diversa però è anche pericoloso perché dobbiamo rimanere tranquilli e vincere anche lì".
Mister Ranieri a Sky: "Ho dei ragazzi splendidi. Lottiamo su ogni pallone"
Mister #Ranieri a Sky: "Era una partita dura e lo sarà anche da loro. Lottiamo su ogni pallone e questo mi fa ben sperare. Studiamo gli avversari e io do dei consigli. Sono dei ragazzi splendidi ed è un piacere allenarli. Sappiamo fare il grosso ora miglioriamo nelle piccole cose e faremo strada. Adesso abbiamo le stesse possibilità di passare. Dobbiamo sempre fare le prestazioni perchè poi se gli episodi come stasera ti vanno a favore la ruota la giri. I giovani crescono? Tenerli fuori mi dispiace perchè stanno facendo bene, soprattutto #Baldanzi che ha fatto una gran partita stasera."
La Roma vince una partita epica contro l'Athletic per 2-1
La Roma vince una gara quasi epica all'ultimo secondo, batte l'Athletic in rimonta grazie a un gol di Shomurodov al 94'. Match con poche occasioni nel primo tempo: la più ghiotta capita a Dybala che centra la traversa. Nella ripresa il match esplode con il colpo di testa di Inaki Williams che rompe l’equilibrio. La reazione giallorossa è quasi rabbiosa, Baldanzi spreca, Angelino no: chiude in rete sul secondo palo un cross di Celik. Yeray espulso e nel recupero Shomurodov fa 2-1.
Ranieri a SkySport: "Faremo una grande partita. Ne sono sicuro"
Mister #Ranieri a SkySport: "L'Athletic ha giocatori rapidi e forti. Hanno poi un senso di appartenenza che in altre squadre non trovi. Noi però siamo fiduciosi. Abbiamo i nostri tifosi domani, sarà pieno lo stadio e i ragazzi così si esaltano. Faremo una grande partita. Ne sono sicuro. Poi decideranno i dettagli ma noi siamo pronti. #Dybala? Lui cambia il senso delle partite. È calato in questa realtà ed è decisivo. #Dovbyk? Non è ancora al 100% ma per la prima volta domenica l'ho visto esultare dopo il gol e questo mi fa ben sperare."
Totti a Viva El Futbol: "Ancelotti non credo verrà alla Roma. A me piace De Zerbi"
Francesco Totti è intervenuto nel format Viva el Futbol in compagnia di Adani, Cassano e Ventola e ha parlato di passato in giallorosso ma anche di presente e futuro:
“Io ingrassato? Macché, sto in gran forma. Dai che alle 21 già dormo, facciamo presto che ormai ho una certa età. Tu ormai non hai più freni, ne dici pure di cavolate (Cassano ndr). Però sei schietto. Ma ti ricordi quando ti eri inventato che ti avevamo rubato l’assegno? Vabbè eri giovane, eri una bomba a mano quel periodo. In campo però ci trovavamo a occhi chiusi, sei stato un coglione dovevi giocare con me altri 15 anni”.
Totti ha poi parlato delle recenti dichiarazioni di Moratti su una presunta supplica di Franco Sensi di acquistarlo per risanare alcuni debiti: “Moratti è un signore, un numero uno, ma le sue dichiarazioni non mi sono piaciute. Sensi non mi ha mai voluto vendere, non sentiva ragioni, si è sempre impuntato. Quindi, in caso, era il contrario: Moratti e l’Inter mi volevano, ma per i Sensi io sono sempre stato incedibile. E questo va detto. Per lui non c’era discussione, così come per me: rimanere a Roma. Questa è la verità”.
Sul nuovo allenatore
“Per vincere lo scudetto a Roma servono grandi allenatori, ma soprattutto grandi giocatori. Serve qualcosa in più rispetto a quello vedo, oggi la Roma merita il quinto-sesto posto, non di più. Ci sono squadre più forti in questo momento. Alla Roma serve Ancelotti, ma tanto non viene. E se venisse ti direbbe: qual è la squadra? Perché con questa non vengo, mi deve cambiare la spina dorsale. Se io dovessi essere il direttore tecnico proverei a convincere lui. E se alzo il telefono io è diverso rispetto ad altri. Gasperini è un buon allenatore, ma non mi fa impazzire. Io non riuscirei mai a giocare con il suo modo a tutto campo. De Zerbi invece mi piace moltissimo, ma a Roma sarebbe un punto interrogativo. A Roma si sono abituati ad allenatori medi…”.
Futuro?
“Adesso penso a divertirmi e a fare quello che sto facendo, poi se mi cercassero valuterò. La Nazionale? Ad altre squadre farei difficoltà, per me esiste solo la Roma. L’Italia è diversa. Decidere? Non da solo, ma con gli altri, potrei dare il mio contributo. L’importante è sapere il budget, poi qualcosa conosco“
Su Mourinho
“Mourinho è uno dei più forti al mondo. Lui, Allegri o Ancelotti non fanno un gran gioco ma sanno mettere i giocatori in campo. E vincono, e conta il risultato. A Roma Mourinho ha giocato due finali europee, che gli vuoi dire?”.
Il no al Real Madrid
“Nel 2004 mi avrebbero dato una vagonata di soldi, dopo l’Europeo in Belgio per 9 anni ho sempre avuto tante richieste. Se avessi scelto un’altra squadra sarebbe stato più facile vincere un Pallone d’oro, ma quello che mi ha dato la Roma non me l’avrebbe dato nessuna città. Sono diventato Totti grazie a questo percorso, altrimenti ero uno dei tanti. Non era semplice rimanere qui, ne ho visti di giocatori scarsi passare vicino a me. Tommasi? No no, lui era uno buono”.
Su Dybala
“Dybala è il giocatore che più mi somiglia oggi, fatico a trovarne altri in serie A. Paulo è un talento vero, non solo in Italia. Ai tempi miei c’erano tanti, oggi come lui ce ne sono 5 o 6 al mondo. Uno di questi è Yamal. Dybala ora sta bene, non fa fatica e non si ferma. In Serie A è il più forte, ma ce ne sono troppo pochi in Italia. Nel Brescia una volta giocavano Guardiola e Baggio, oggi nemmeno i nomi si conoscono”.
Il ritorno in campo e quel retroscena a gennaio
“Il mio ritorno? Non ho mai pensato di giocare con un’altra squadra, non avrebbe avuto senso. Solo io Maldini abbiamo giocato 25 anni con la stessa squadra. Ma voi pensate che Messi in 25 anni alla Roma con Frau, Cesar Gomez e Pivotto avrebbe vinto tutti quei Palloni d’oro? A gennaio davvero mi ha cercato una squadra in Italia di Serie A, non scherzo. Stavo bene, ma non volevo cambiare città. Quale era la squadra? Dico solo che avrei dovuto vivere vicino a Cassano”.