Dybala e Pellegrini pronti per la Lazio
I due fantasisti rientreranno sabato per la stracittadina.
Per la sfida contro i biancocelesti Llorente è in vantaggio su Huijsen visto che Ndicka è squalificato. In attacco sul versante sinistro tornerà El Shaarawy.
Corriere dello Sport
Solo Garcia e Di Francesco meglio di De Rossi per media punti
La Roma ha ottenuto 23 punti nelle 10 gare di campionato con De Rossi in panchina. Solo due allenatori ne hanno conquistati di più nelle prime 10 con i capitolini in serie A nell'era dei tre punti a vittoria: Rudi Garcia (30) e Di Francesco (24).
OptaPaolo
Lecce-Roma 0-0, De Rossi: "Due punti persi ma su Zalewski era rigore netto"
Angelino a Dazn: "Brutta partita. Abbiamo perso molti duelli"
Angeliño, terzino della Roma, ha parlato nel post partita della gara contro il Lecce terminata 0-0. Queste le sue parole:
Che sensazioni ti lascia questo pareggio? La Roma ha incontrato maggiori difficoltà oggi…
Partita brutta, non abbiamo approcciato bene. Nel secondo tempo abbiamo rischiato di più, ma non è stato sufficiente. Abbiamo perso i duelli e non abbiamo approfittato delle occasioni.
Cosa ti hanno raccontato del derby?
È fondamentale, dobbiamo lottare e allenarci bene durante la settimana per vincerlo. È una partita importantissima per i tifosi, sarà emozionante e dobbiamo essere concentrati.
Che bilancio fai della tua esperienza a Roma?
Mi piace tutto. Era da tempo che volevo venire, ho avuto questa opportunità e ringrazio il club. Spero di restare qui per tanto tempo.
Come sei messo con l’italiano?
Non tanto bene (ride, ndr).
Uomo di Pasqua
Domani alle 18 Lecce-Roma. De Rossi avvisa: «Non sarà facile. Ho qualche dubbio da sciogliere. La squadra ha ritrovato subito la voglia giusta, testa all’obiettivo».
Il Romanista
Dybala pronto ma nessuno vuole rischiare
Paulo Dybala si è allenato in gruppo ma nessuno vuole rischiare un nuovo infortunio.
Contro il Lecce possibile l'impiego di Baldanzi al suo posto. De Rossi: "Deciderò soltanto dopo la rifinitura di oggi".
Tuttosport
Condizione e mentalità: ora Aouar sorride
Il centrocampista sta crescendo ed è pronto alla terza da titolare di fila. La crisi dell'ultimo anno e il periodo di adattamento. Adesso sta trovando intensità.
Lunedì contro il Lecce potrebbe sostituire lo squalificato Lorenzo Pellegrini.
Corriere dello Sport
Il lunedì dell'Angelino: "Sono qui per restare"
Spinazzola non sta bene, il terzino spagnolo è in rampa di lancio. L'esterno si gioca la conferma nelle prossime settimane: a Lecce vuole convincere De Rossi.
Corriere dello Sport
Cristante al CdS: "Sogno di vincere l'Europa League. Fronda contro Mou? Tutto falso"
Bryan Cristante al Corriere dello Sport. Il centrocampista giallorosso ha parlato di diversi tempi tra cui: il progetto dei Friedkin, cosa è successo con Mourinho e il nuovo feeling con mister De Rossi. Queste le sue parole:
Bryan, intanto come sta?
“Bene, dai. La sosta mi è servita a recuperare e a superare il problema alla schiena. Per questo ho saltato anche la Nazionale. Ora sono pronto per il rush finale”.
D’altra parte ha un fisico che le permetterebbe di giocare tuttii giorni. Come è possibile?
“Sicuramente ho una componente genetica che mi aiuta a recuperare velocemente dopo un grande sforzo. Ma il resto lo fa la professionalità, che ti spinge a rispettare il tuo corpo. Toccando ferro, non mi sono neanche capitati infortuni gravi. La continuità è fondamentale per un atleta”.
Ogni anno sembra destinato a partire di rincorsa, poi gioca più di tutti.
“Ma queste sono le proiezioni di voi giornalisti, che in estate mi ignorate nei campetti… Per fortuna io non mi lascio influenzare da quotidiani o social, so isolarmi”.
Si sente sottostimato?
“Ma no. Non sono quel tipo di giocatore che finisce sul tabellino spesso per gol e assist. Le mie caratteristiche sono meno visibili o spettacolari. Però mi sono sempre guadagnato quello che ho. Se mi viene riconosciuto un valore all’interno del la squadra, da dirigenti allenatori e compagni, a me basta”.
E i tifosi?
“All’inizio in effetti abbiamo faticato a ad amarci reciprocamente. Ma negli anni credo che anche loro mi abbiano apprezzato”.
La sua importanza dipende anche dal fatto di saper interpretare qualunque ruolo.
“lo mi trovo bene ovunque. Bisogna solo perfezionare gli automatismi quando si cambiano posizioni e compiti.
Persino in difesa.
“Ecco, li magari mi sento meno a mio agio. Se serve alla squadra mi adatto ma non è il ruolo che sento mio”.
Un friulano a Roma che vita fa?
Io sono andato via di casa mol to presto e sono cresciuto a Milano. Poi ho fatto un’esperienza a Lisbona. Quindi anche a Roma mi sono ambientato: certo non posso andare a passeggiare in centro la domenica pomeriggio se voglio stare per conto mio, ma girando la città ho imparato a conoscere i posti giusti per stare tranquillo con la famiglia”.
Cristante ha esordito giovanissimo nel Milan, prossimo avversario di Europa League.
” Si, avevo 16 anni e ho avuto la fortuna di lavorare con la vecchia guardia: Ibra, Gattuso, Ambrosini, Thiago Silva, Seedorf. Imparare da certi campioni, se hai voglia, è fondamentale per maturare”.
Adesso lei è considerato un leader, un duro che i giovani devono temere nello spogliatoio.
“Diciamo che sono un tipo esigente (ride, nda) e che cerco di far andare tutti al massimo. Ma con i ragazzi devi alternare bastone e carota, insomma mostrare equilibrio. Anche io quando ero piccolo, certi cazziatoni ho preso…”
Ormai sappiamo che è il gruppo Italiano a gestire lo spogliatoio nella Roma.
“Penso sia normale. Abbiamo abbastanza esperienza e frequentiamo da tanti anni questo cub. In più conosciamo la città. Sappiamo cosa serva per creare un blocco unico che vince le partite”.
Mancini è il compagno più focoso. E’ lui il migliore amico a Trigoria?
“Gianluca ma anche Spinazzola. Perché tutti veniamo dall’Atalanta e siamo cresciuti insieme. C’è un’amicizia che va oltre i momenti di campo”.
E il giovane che può diventare il nuovo Cristante chi è?
Guardando il centrocampo mi viene subito da pensare a Bove. E un lavoratore instancabile e un giocatore forte.
Facciamo un passo indietro. Domanda diretta c’è stata una fronda contro Mourinho?
“Mai, sono tutte falsità. Il calcio funziona cosi: quando le cose non vanno bene, il primo che salta e l’allenatore. Anche se non è l’unico colpevole”.
Si dice che i Friedkin abbiano consultato i giocatori principali, compreso Cristante, per chiedere un parere sull’eventuale esonero.
“Altra cavolata. Credetemi: abbiamo saputo cosa stava accadendo la mattina in cui la notizia è stata comunicata a Mourinho”.
De Rossi ha dato la scossa poi.
“Ringrazierò sempre Daniele, che mi nominò come esempio durante la conferenza di addio alla Roma da giocatore”.
Ma da allenatore sta facendo delle cose incredibili. E non era scontato, visto il contesto difficile, Quando gli parla, come lo chiama?
“Mister. Ma se prendiamo un caffè al bar, magari scappa di chiamarlo Daniele”.
Sciogliamo il dilemma. Questa rosa è forte oppure no?
“E’ forte. E deve stare tra le prime quattro del campionato. L’obiettivo è tornare in Champions, non bisogna nascondersi. E troppo tempo che non giochiamo con i migliori.
Perché manca dal 2019, la sua prima stagione alla Roma?
Per tanti motivi. Non dimentichiamo che c’è stato anche un cambio di proprietà. Ma è facile capire che con i Friedkin siano cambiate le prospettive: non arriva per caso a due finali europee consecutive”.
La presenza dei Friedkin si avverte?
“La proprietà negli ultimi mesi è molto presente e non ci sta facendo mancare nulla. Direttamente o attraverso la Ceo, Lina Souloukou. Non ci sentiamo abbandonati a noi stessi. La scelta coraggiosa di De Rossi è un motivo per ringraziare i Friedkin, credo”.
De Rossi deve restare?
Stiamo andando bene.
E’ un si?
“Si”.
Ma non c’è ancora un direttore sportivo.
“Ci penseranno i Friedkin”.
E’tempo di scegliere tra campionato ed Europa League?
No. Lo scorso anno siamo stati costretti a puntare sulla coppa, a causa degli infortuni. Oggi non vogliamo mollare niente. Non dobbiamo”.
La sfortuna e la fortuna pesano nel calcio?
“Ni. Credo di più allo spirito e all’energia che portano la sorte dalla tua parte”.
Budapest è sembrata l’inizio della fine dell’era Mourinho.
“Non è stato solo questo. Tan te piccole cose non hanno funzionato. Personalmente ho pensato a quella finale un paio di giorni, poi mi sono concentra to sul futuro”.
Ha dei sogni, Cristante?
“Oggi vincere l’Europa League. E tornare in Champions”.
Prima c’è il derby.
“Prima c’è il Lecce, veramente. Non siamo nelle condizioni di distrarci, visto che abbiamo perso tanti punti. Poi è chiaro che cercheremo di battere la Lazio, sapendo che i tifosi ci tengono: se lunedì giocheremo al 100%, il derby lo giocheremo al 150%”.
In conclusione: si vede per sempre a Roma?
“Nella testa questa idea c’è. Ho ancora tre anni di contratto e qui la società sta costruendo una strada giusta. Unendo tutti i puntini della storia possiamo accorgerci di avere un grande potenziale”.
Corriere dello Sport
Cristanto
Il Romanista
Lesione al flessore per Azmoun
La risonanza magnetica a cui è stato sottoposto Sardar #Azmoun ha evidenziato una lesione al flessore della coscia sinistra.
De Rossi: "Valutiamo se far giocare Dybala. Il Lecce sarà agguerrito"
De Rossi non ha svolto la consueta conferenza stampa pre gara, ma ha rilasciato delle dichiarazioni ai microfoni del club. Queste le sue parole:
“Abbiamo tanta voglia di ricominciare a giocare, va bene anche saltare una festività a casa pur di tornare a fare ciò che ci piace e avremo un ostacolo molto duro come il Lecce in trasferta. Adesso i punti, soprattutto per le squadre che sono in basso, valgono veramente doppio se non triplo e sarà una partita durissima” .
Che Lecce ti aspetti?
“Una squadra che ha fatto un po’ fatica nelle ultime partite, poi ha vinto a Salerno. Sicuramente saranno agguerriti, poi abbiamo potuto preparare la partita con poco materiale di Gotti a Lecce perché ha fatto solo una gara. Abbiamo preparato due versioni, una un po’ più simile a quella che faceva lui in passato e una molto più simile a quella che ha fatto a Salerno. Abbiamo la doppia opzione, ce la teniamo come dubbio”.
Le insidie dopo la sosta per le nazionali?
“Non ci sono rischi grandi. Tanti giocatori hanno viaggiato, sono tornati, si sono riposati, ma si sono allenati poco. La nazionale è questa, io sono stato parte di questo sia da calciatore che da collaboratore e ho grande rispetto per questi momenti. Sono tornati tutti quanti, ieri abbiamo fatto un allenamento strepitoso. Sono stato felice di vederli così, oggi un po’ di scarico, ma la sensazione è che la squadra si sia già rituffata in quello che è il nostro obiettivo principale”.
Situazione in infermeria e a livello di formazione?
“Abbiamo dei dubbi ancora. Non su Abraham che non può giocare questa partita perché ci sono delle scadenze sul suo rientro e deve completare la terza-quarta settimana di allenamento a regime pieno con la squadra. Dybala lo valutiamo domani. Ha fatto degli allenamenti più intensi da solo, ieri lo ha fatto senza palla, oggi si è allenato con noi, ma era un allenamento blando. Domani capiremo come starà e capire se portarlo o meno. Se giocherà o inizierà dalla panchina”.
Qual è la quota Champions?
“Qualcuno dice 70 perché negli ultimi anni la quarta ha sempre fatto questi punti. Se vediamo la quinta ne ha fatti 64 negli ultimi 2-3 campionati. Fare queste proiezioni serve veramente a poco. Dobbiamo andare a vicnere la nostra partita, ce ne saranno tante altre difficili davanti a noi. Se le affrontiamo tutte insieme siamo morti, se le affrontiamo una per volta possiamo vincerle anche tutte. Nessuno pensava che potessimo fare 7 vittorie, 1 pareggio e 1 sconfitta sulle mie prime nove partite. Penso che questo ci deve dare un po’ di fiducia in più per affrontare al meglio le prossime partite”.