Renato Sanches e Smalling: un pò di forza in più
I due giocatori hanno sfruttato la sosta per rimettersi in pari.
Ora cercano di dare slancio ad una stagione complicata. Entrambi sono tornati a disposizione di De Rossi e posso diventare utili nel finale di stagione. Il recupero del difensore inglese è importante per l'Europa League.
Corriere dello Sport
Uno di noi
Il portiere del presente, ma anche del futuro romanista. Oltre alle doti tra i pali, il numero 99 spicca per personalità e professionalità: dopo tanto lavoro lontano dai riflettori, DDR e i tifosi si godono l’uomo del momento.
Il Romanista
Daje Tammy
Abraham si scalda e rivuole la Roma. Lunedì a Lecce può tornare in campo dopo 10 mesi.
L'inglese regala spettacolo in allenamento e si gioca presente e futuro in 50 giorni. De Rossi è orientato a schierarlo per gli ultimi minuti in Puglia perchè lo vede pronto. Attesa per Dybala che potrebbe partire dalla panchina. Si profila poi la terza partita di filada titolare per Aouar.
De Rossi non stop: ecco il tour de force
Il lavoro maniacale del tecnico per i prossimi impegni. A Trigoria dalla mattina alla sera per preparare i tanti big-match. Tra serie A e coppa si gioca il futuro.
Le sue idee hanno rigenerato anche i giocatori in Nazionale.
Corriere dello Sport
"Per la nostra gente"
Durante un evento del Business Club prende la parola De Rossi e sono brividi forti: «La Roma è una cosa che ti porti dentro, i tifosi sono il motore che ci muove ogni giorno. Alla squadra non deve mai mancare il coraggio». Ora è tempo di tornare a far parlare il campo.
Il Romanista
Leandro Paredes: "L'idea di gioco di De Rossi è la migliore"
Al termine del match contro la Costa Rica, il centrocampista argentino Paredes ha rilasciato alcune dichiarazioni. Queste le sue parole:
“Oggi ho molta più continuità nel mio club, mi sento meglio e questo sicuramente vale anche per la Nazionale. De Rossi mi dà tantissimo perché la sua idea di gioco per me è la migliore e penso che mi sento ogni giorno meglio. Dybala era triste. Ha avuto due mesi molto buoni, sentendosi molto bene fisicamente, giocando nel migliore dei modi da quando è arrivato a Roma. Avere questo infortunio poco dopo la convocazione lo ha sicuramente reso molto triste ma sta bene e tornerà”.
La Roma a Lecce conta su Dybala e Cristante
A Lecce i giallorossi si presenteranno con i due pilastri.
Cristante ha recuperato e sensazioni positive anche per l'argentino. Oggi gli esami medici diranno la verità su Azmoun. De Rossi potrebbe convocare anche Smalling e Renato Sanches.
Corriere dello Sport
Big assist alla Roma
Lukaku lancia un segnale al Chelsea e vuole restare in giallorosso.
La qualificazione in Champions sarà fondamentale per tentare di trattenere Big Rom a Trigoria. Ma serve anche un aiuto dal belga. Il centravanti dovrà ridursi l'ingaggio per rimanere il prossimo anno.
Corriere dello Sport
Mile Svilar viaggia verso il rinnovo del contratto
La Ceo giallorossa Lina Souloukou ha in agenda un appuntamento con il padre, e agente, di Mile Svilar per discutere di un adeguamento (attualmente guadagna 700mila euro) con la possibilità di allungare l'accordo tra la Roma e il portiere al 2028, un anno in più rispetto all'attuale.
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Il rientro dalla sosta regala due “nuovi” giocatori a De Rossi, come frutto di una sessione primaverile di mercato. Smalling e Abraham ci sono e vogliono provare a regalarsi un finale di stagione da protagonisti. Bentornati!
Il Romanista
Ndicka, Bove e Baldanzi recuperati. Tanti ancora si allenano a parte
I primi recuperi per #DeRossi: #Bove, #Baldanzi e #Ndicka in gruppo. #Dybala, #Smalling e #Spinazzola ancora a parte. Per #Abraham tutta la seduta. La pioggia intensa ha inciso su alcuni allenamenti individuali.
Nicolò Zaniolo al CorSport: "Ridatemi la serie A. Ho la Roma nel cuore"
L’ex giallorosso Nicolò Zaniolo ha rilasciato un’intervista per il Corriere dello Sport. Tanti i temi affrontati dall’attaccante classe 99′, dall’addio alla Roma passando a un ritorno in Serie A. Queste le sue parole:
Spalletti sembra voler recuperare il tempo perduto, dopo averti mollato giovanissimo all’Inter.
“Con lui il feeling è ottimo, il sistema di gioco mi piace, sto imparando tantissimo”.
Però attento: il ct non ama le playstation e le partite a carte notturne.
“Allora in ritiro faremo quello che ci sarà consentito. L’importante è stare uniti: un piccolo sacrificio può essere necessario in nome di un grande obiettivo”.
Anche da Unai Emery stai imparando? Con l’Aston Villa non stai giocando molto.
“È vero e ti confesso che probabilmente meriterei più spazio. Ma proprio per questo posso descriverti l’allenatore con maggiore obiettività: è uno dei più bravi in circolazione, mi sta migliorando sotto tutti gli aspetti. Lo metto sul piano di Guardiola, Klopp e Mourinho”.
Di questi tre, quello che conosci meglio è stato esonerato dalla Roma.
“Non so cosa dire, non me lo aspettavo e mi dispiace per Mourinho. Ma non conoscendo la situazione dall’interno non posso commentare. Se mi domandi di De Rossi ti rispondo con più precisione”.
Dimmicdi De Rossi, certo.
“Non mi sorprende affatto il suo inizio. Daniele era allenatore già quando giocava. Un capitano pazzesco per me”.
Visto che ci siamo, mi parli della tua verità sul divorzio dalla Roma? Ne abbiamo scritte e raccontate tante.
“Semplice. È stata una grande storia. Ho amato tanto e sono stato ricambiato. Ma le cose nel calcio come nella vita finiscono. Quando è così è meglio separarsi, pur conservando il ricordo nel cuore”.
In realtà si è parlato tanto di problemi contrattuali e di rottura con i senatori dello spogliatoio. Due, Mancini e Pellegrini, ora sono tuoi compagni in azzurro.
“Non è successo niente di particolare. La verità è che qualcosa si era interrotto nel feeling con la Roma e abbiamo deciso di comune accordo che non avesse senso trascinare la questione”.
Sei diventato saggio, negli anni.
“Sono cresciuto e maturato. Gli infortuni e la paternità mi hanno reso un uomo migliore. Ma so che tante sfide ancora mi attendono”.
Al futuro arriviamo. Ma prima torniamo un attimo in Premier. Che mondo è? “Affascinante, stimolante. Ci si allena sempre a mille, le partite sono giocate al massimo, la gente si diverte allo stadio ma fuori dal campo ti tratta con discrezione. È un’esperienza che merita di essere vissuta”.
Prima che si apra il mercato potresti diventare i primo calciatore della storia a vincere due volte la Conference League.
“Ci penso, in effetti. E l’idea mi intriga. La notte di Tirana con la Roma, con il gol decisivo nella finale, resta il momento top della mia carriera. Spero proprio di potermi ripetere”.
Visto che accennavi al futuro, ti manca l’Italia?
“Eh certo, molto. Gli amici, la famiglia, mio figlio. Ora però tocca ai club definire il mio futuro: il cartellino è di proprietà del Galatasaray. Intanto lasciami dire che che sono grato a Monchi per avere ancora scommesso su di me dopo avermi preso alla Roma quando avevo 19 anni”.
Insomma, torni? Dicono Milan.
“Chi lo sa. Ho chiesto al mio procuratore, Claudio Vigorelli, di informarmi solo se e quando c’è qualcosa di concreto. Ora devo concentrarmi sull’Aston Villa”.
Qualcuno ipotizza addirittura tu possa tornare a Roma, sponda Lazio.
“Non so nulla. Ma comunque voglio essere onesto: per ciò che ha rappresentato la Roma per me e anche per rispetto dei tifosi della Lazio, sarebbe una situazione improponibile”.
Comincia a pesarti l’etichetta del bad boy, del grande talento che non è mai sbocciato del tutto?
“Mah, no, sono ancora molto giovane. E ho già vissuto due infortuni gravissimi che non tanti colleghi, per loro fortuna, hanno mai affrontato in un’intera carriera”.
Non ti rimproveri nulla? Nessun errore?
“Ne ho fatti tanti. Tu come giornalista mai?”
Quanti no vuoi. Mail giornalista è un mezzo, il calciatore è il fine. Per questo fanno più rumore i suoi sbagli.
“Posso dire che ho sempre sbagliato in buona fede e l’ho pagato sulla mia pelle”.
Come nella vicenda delle scommesse.
“Appunto, è acqua passata. Inutile parlarne”.
Se dovessi consigliare te stesso a qualche squadra, cosa mette resti in evidenza? “Sono un giocatore forte, integro e motivato che ha ancora voglia di spaccare il mondo”.
Ce la farai?
“Ce la farò”.
Corriere dello Sport