Dybala alla Roma: "Voglio restare qui"

Paulo Dybala ha fiducia in De Rossi. La Joya aspetta i Friedkin: insieme almeno fino al 2025. Ed è già pronto a giocare sabato contro il Verona.    

Gazzetta dello Sport


Daniele De Rossi: "Il vento soffierà ancora, stateci vicino"

DeRossi ha rilasciato la prima intervista ai microfoni ufficiali del club. 
Di seguito le parole del tecnico giallorosso.
 
Bentornato a Trigoria Mister, quali sono le sue prime sensazioni?
“Stupore perché facevo fatica a riconoscere le strade e le rotonde in dei posti che ho visto per 18 anni consecutivamente, emozioni perché vedevo tanti luoghi e facce che hanno condiviso con me una bellissima parte della mia vita e consapevolezza a che c’è un lavoro importante da fare e non possiamo stare qui a guardarci intorno e a guardare com’è cambiata la situazione”
 
La tua reazione dopo la chiamata della proprietà?
“Stupore, eccitazione, agitazione, lì per lì all’improvviso capisci che ti chiamano, non sono caduto dalle nuvole, poteva succedere qualcosa, ti rendi subito disponibile per parlarci ed il discorso è stato di massimo dieci minuti”
Lei ha accettato un incarico di sei mesi, questo significa che vuole mettersi in gioco senza un paracadute, quindi crede nella possibilità di lavorare bene con questa squadra
“Ne io ne la squadra abbiamo bisogno di paracaduti, questa è una squadra forte, con giocatori molto importanti, capita alle squadre migliori di non avere paracaduti, e capiterà in futuro ad altre squadre e noi dovremmo essere bravi ad approfittarne. Ci sono i margini per risalire e non avevo bisogno di paracaduti ma di questa grandissima opportunità”
 
L’ultima volta da capitano oggi da allenatore, come è stato il ritorno in campo per il primo allenamento con la squadra?
“Non allenavo da parecchio tempo, però è come andare in bicicletta, anche se l’ho fatto per pochi mesi, non l’abbiamo preparato come avremmo voluto perché adesso sono qui a fare l’intervista, poi le foto etc, ho fatto tante cose più burocratiche che tecniche, alla fine era un allenamento di ripresa e non c’era molto da inventarsi. Già da domani cominceremo a fare qualcosina di più interessante”
 
Come ha ritrovato a Trigoria?
“E’ stato lo shock più grande, è completamente trasformata in meglio, a volte passo in una stanza e mi chiedo ma qui una volta facevo questo o quello. Pochi mesi fa guardavo la presentazione del centro sportivo della Fiorentina che è pazzesco, non ci sono mai stato ma mi dicono sia meraviglioso e pensavo che sarebbe bello lavorare in un posto così. Poi sono entrato qui e ho trovato una cosa incredibile, sono quasi invidioso del periodo in cui ero calciatore, perchè stare in questo posto in queste condizioni, mi rendo conto che all’epoca c’è mancato, qui c’è più di quello che abbiamo bisogno”
 
Emozioni di ritorno all’Olimpico?
“Sarà emozionante, sono tornato mille volte, da tifoso, da osservatore, da collaboratore della Nazionale, abbiamo fatto tre partite all’Europeo, mi rendo conto che sarà una sensazione diversa, è un ruolo completamente diverso, una responsabilità diversa, venendo qui da tifoso mi sono reso conto che al di là dei risultati del momento, lo stadio è sempre stato in questi ultimi anni in modalità Roma-Barcellona ed è una cosa che accadeva una volta ogni tanto ai miei tempi. Spero che continui così”
 
Vuole dire qualcosa ai suoi tifosi?
“Non lo so, ci sarebbero mille cose, quando sono stato fuori dalla Roma non ho mai messo troppo il becco, non mi piace disturbare, adesso posso permettermi di riparlare, non da leggenda, ma da membro della Roma, più di dirgli che abbiamo bisogno di loro come ai vecchi tempi non posso fare”
 
Quindi il vento soffia ancora?
“Soffierà sempre, non ha mai smesso. Vivere le serate di Conference ed Europa League da tifoso mi ha fatto rendere conto che si è ricreato un rapporto speciale tra la squadra e la tifoseria, penso che i momenti negativi possano capitare ma in una città come questa, con questa tifoseria, uscirne diventa più facile se la squadra avrà vicino un amore così, che abbiamo sempre sentito, ma con questa massa, con questa potenza, può darci una spinta veramente grande"

ASRoma


Nainggolan critica Mourinho e accoglie De Rossi: "Mi fa male vedere la Roma così. DDR la rialzerà"

Nainggolan su #Mourinho e #DDR: "Mi fa male vedere la #Roma in questa posizione, sono andato tre volte allo stadio quest’anno e ho visto una squadra che non faceva un tiro in porta. I primi responsabili sono sempre i calciatori, solo che nel mondo del calcio si taglia sempre l’allenatore per primo. Sono convinto che Daniele sorprenderà: l’ho avuto e conosco le sue idee. La piazza sta dietro a #Mourinho e ci sta, perché ti ha fatto vincere una #Conference, che per me non è un trofeo che conta visto che neanche esisteva tre anni fa".

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Il Ct dell'Italia Spalletti su De Rossi: "Vederlo in panchina alla Roma è una bella sensazione"

Luciano Spalletti traccia un profilo di De Rossi alla Gazzetta dello Sport:

Spalletti, che sensazione le dà vedere De Rossi sulla panchina della Roma?
“Una bella sensazione: sono felice, sorrido. Io abbraccio sempre i miei giocatori, sono loro vicino quando affrontano nuove esperienze. Lo faccio anche con quelli che poi l’abbraccio non me lo restituiscono, ma non è certo il caso di Daniele: lui mi ha sempre dato indietro tutto”.

 

Lo ha trovato alla Roma quando era ancora un ragazzo.
“Era straordinario, perché aveva il senso della squadra. Nutriva sentimenti forti nei confronti dei compagni, si batteva per loro. Non ricordo una sola partita, o un solo momento di una partita, in cui sia venuto meno da questo punto di vista. Un campione generoso, sensibile: a volte perdeva di vista se stesso, mai la Roma”.

 

Da calciatore sapeva anche essere duro, in campo.
“Mi sono sentito felice tutte le volte che ho allenato uno come lui. A volte non c’era bisogno che emergesse con la sua personalità, faceva benissimo il regista e puliva qualsiasi pallone senza mettere in campo il carattere perché non serviva. Ma nel momento decisivo entrava con una scivolata e portava via tutto. Certo che ora un vantaggio l’avrà”.

Quale vantaggio?
“Non potrà più entrare in scivolata, così si risparmierà quelle tre o quattro giornate di squalifica che prendeva ogni anno”.

Come deve vivere De Rossi questa nuova avventura?
“Con grande gioia. Gli è capitato il bivio decisivo, qui si stabilisce se raddoppierà la sua splendida carriera nel calcio: l’ha avuta da giocatore, può viverla da allenatore. Sono sicuro che sarà felicissimo. Sa come lo immagino stasera, prima di addormentarsi?”.

 

Come lo immagina?
“Come i bambini che saltano sul letto in pigiama, senza riuscire a fermarsi, entusiasti perché hanno appena ricevuto la cosa che desiderano di più al mondo”.

Ma allenare la Roma lo metterà davanti a tante difficoltà.
“Dovrà guardarsi soprattutto da gli spaventatori professionisti: non dovrà avere paura di loro”.

E chi sono, gli spaventatori professionisti?
“Quelli che gli ricorderanno ogni cinque minuti che rischia tanto, che non ha esperienza, che sarebbe stato meglio se fosse arrivato alla Roma più tardi”.

A proposito: lei, Spalletti, ha cominciato ad allenare gli allievi. Non sarebbe stato più utile anche a lui un percorso simile?
“Non scherziamo. Se a me avessero detto “vuoi la Roma o preferisci partire dagli allievi?”, avrei risposto: comincia tu dagli allievi, io prendo la Roma”.

De Rossi ha già vissuto un’esperienza in panchina, alla Spal, e non è stata felice.
“Ma quello che gli è successo è un grande aiuto. Quando questi campioni cominciano ad allenare, pensano che il livello dei calciatori che hanno in mano sia lo stesso che avevano loro e rischia no di perdere i riferimenti. Ora sa meglio cosa significa”.

L’ha sentito in queste ore?
“Eh, lui ha sempre whatsapp aperto: abbiamo una relazione come dire? – whatsappiana”.

Se si consulta spesso con lei, significa che dobbiamo aspettarci una Roma spallettiana?
“Non so quale Roma vedremo, di sicuro ha una buona squadra. E io lo seguirò con attenzione, perché ha diversi giocatori che mi interessano per la Nazionale. Quando riprenderemo il giro dei ritiri, uno dei primi che visiteremo sarà proprio quello giallorosso. Mi dispiacerà non trovare Mourinho, ma sarò felice di vedere lui. Conosco bene i cavalli che ha dentro Daniele, l’augurio è che possano dare ulteriore energia al motore della nostra A”.

Non deve temere nemmeno l’ambiente di Roma?
“Ma lui lo conosce alla perfezione, spesso con Francesco si è preso belle responsabilità in situazioni complicate. La piazza lo amerà, come ha amato Mou. E Daniele potrà davvero provare a coronare un sogno: la sua Roma tutta la vita da calciatore, la sua Roma tutta la vita da allenatore”.

Fonte: Gazzetta dello Sport

Gazzetta dello Sport


Allegri su Mourinho: "A Roma ha fatto un lavoro straordinario"

Allegri sull'esonero di #Mourinho: “Sono dispiaciuto perché il calcio italiano perde un allenatore importante per quello che ha fatto in carriera ma anche alla #Roma, è stato qualcosa di straordinario. Da fuori sembra tutto semplice ma è stato molto bravo perché ha ottenuto i risultati. Sono dispiaciuto anche per il rapporto che avevamo, gli auguro l’in bocca al lupo per la carriera. Faccio l’in bocca al lupo anche a Daniele De Rossi che è all’inizio della sua carriera da allenatore“.


I tifosi fuori da Trigoria: "Non avete più scuse"

Dopo l'amore per Josè (Tirana è per sempre) e il saluto a De Rossi (Bentornato Daniele) le critiche aspre alla squadra. 

Messaggi duri ai giocatori, da Paredes a Dybala e gli altri che sfilavano in macchina. "Sveglia. Adesso non avete più alibi". "Grazie Josè, non ti dimenticheremo". "Forza DDR, ora devi farli correre".  

Corriere dello Sport


Roma giallorossa sotto schock

Per i tifosi, cuori in tumulto: prima l'esonero di Mourinho, poi la scelta di De Rossi

Voci tra vip e social "Una coltellata che non meritavamo". "Mi hai fatto godere come pochi, spero che non ci pentiremo". E c'è chi commenta: "L'esonero? Plausibile". 

 

Corriere dello Sport


Grazie Josè e Daje Daniè

Alle 9.25 del 16 gennaio la Roma ha annunciato l’esonero di José Mourinho. Si è chiuso un capitolo meraviglioso: da Tirana a Budapest, lo Special One ha scritto una storia indimenticabile: «Lacrime, tristezza, amoR, eternità!»
 
Daniele De Rossi è tornato a casa, dal campo alla panchina: sarà lui a guidarci fino al 30 giugno 2024. Ha detto sì senza nemmeno pensarci, il suo unico obiettivo è portarci in Champions League: «Emozione indescrivibile. Ora lavoriamo»

Il Romanista


Il commovente saluto di Mourinho a Roma e ai romanisti

José Mourinho saluta i tifosi della Roma.

L’ex tecnico giallorosso, esonerato stamane dai Friedkin e sostituito da Daniele De Rossi, ha pubblicato un video su Instagram in cui figurano diverse immagini emozionanti del suo percorso nella Capitale. “Sudore, sangue, lacrime, allegria, tristezza, amoR, fratelli, storia, cuore, eternità”. Ecco le parole con le quali lo Special One ha riassunto la sua esperienza a Roma. In sottofondo la canzone “Nelle tue mani” di Andrea Bocelli.

De Rossi: la mia Roma

Esonerato Mourinho. Scossone dei Friedkin: via Josè, si affidano a un simbolo. Nuove idee, Dybala dietro le punte. 

Gazzetta dello Sport


Ribalt One

Capitale sotto schock: Friedkin caccia il tecnico delle due eurofinali. 

La Roma a De Rossi. Il presidente: "Necessario un cambiamento immediato". Lo Special One saluta i tifosi: "Grazie per questi due anni". DDR ha firmato fino a giugno: "Emozione indescrivibile". Debutta sabato con il Verona.   

Corriere dello Sport


L'esonero e poi volano gli stracci

Decisione schock dei Friedkin: via l'allenatore delle due finali europee e subito al suo posto per sei mesi una delle icone romaniste: De Rossi

Lite e parole grosse tra Dan Friedkin e Mourinho: così si è chiuso un rapporto compromesso dalla notte di Budapest e in bilico da inizio stagione. Uno dei problemi ha riguardato la gestione del caso Smalling.  

Corriere dello Sport