Ferguson a SkySport: "Gasperini si aspetta molto da me, cerco sempre di dare il massimo"

FERGUSON A SKY SPORT

Prima parte di stagione non all’altezza, come è andata?
“Mi sono sempre allenato e ho cercato di dare il massimo. Stasera è andata bene”.

Un'atmosfera perfetta…
“Mi piace giocare in questo ambiente, in questo stadio, sono irlandese. Mi sento quasi come a casa”.

Ci sono tante aspettative…
“Finora non è andata bene, è l'inizio di un nuovo periodo. Fa parte del calcio”.

Come è il rapporto con Gasperini?
“Cerca sempre di spingere me e tutti quanti. Si aspetta molto da me, richiede molta intensità".


Missione Dybala: la Roma chiede gol e leadership

L'argentino ha totalmente recuperato e stasera è pronto a giocare titolare.

Dybala va a caccia di una rete dopo quasi due mesi di digiuno.

Fonte - corsport


Gazzetta dello Sport: Concorrenza del Milan per Zirkzee

Come riporta La Gazzetta dello Sport, nella corsa a Zirkzee ci sarebbe anche il Milan oltre alla Roma. I rossoneri, alle prese con il deludente rendimento di Gimenez (che ovviamente andrebbe prima ceduto, ndr), avrebbero avuto un primo contatto con il potente agente dell'olandese, Kia Joorabchian. La storia però è già nota: il Manchester United non apre al prestito secco, accettando solamente un obbligo di riscatto a giugno con una cifra fissata intorno ai 35 milioni di euro. Pagato 42,5 dal Bologna nell'estate 2024, il classe 2001 non ha mai ingranato a Old Trafford. Nonostante questo però, difficilmente Amorim darebbe l'ok alla cessione dell'attaccante ai primi di gennaio, visto che il suo United perderà, causa Coppa d'Africa, Mbeumo e Diallo.


Gasperini lancia Pisilli

A centrocampo Gasperini lancia Pisilli. In attacco c'è Dybala.

Celik e Wesley pronti sulle fasce. Davanti è ballottaggio aperto per completare il reparto offensivo tra El Shaarawy, Pellegrini e Soulè.

Fonte - ilromanista


Quanto vale l'Europa? A Glasgow la risposta

Contro un avversario affascinante, in uno stadio che sa di calcio, la Roma è chiamata a dare una risposta dopo i due ko in campionato. Questa è una sfida che conta (e tanto) per l’Europa, ma serve soprattutto a noi stessi per dimostrare che la Roma c’è.

Fonte - ilromanista


Mario Hermoso: "Gasperini mi ha rifatto sentire importante. Gli sono grato"

Mario Hermoso, alla vigilia di Celtic-Roma, ha parlato in conferenza stampa al fianco di Gasperini.

Di seguito le sue dichiarazioni. 

A Cagliari abbiamo visto cosa è successo: hai avuto modo di parlare con Folorunsho?
“Non abbiamo parlato, non spetta a me commentare quello che è successo, si commenta tutto da sé. Spetta alla Lega decidere fino a che punto determinati atteggiamenti sono accettabili”

Ti sei mai sentito fuori dal progetto?
“Quando sono arrivato qui a Roma, sono arrivato in un momento difficile per il club. Ci sono stati diversi cambi di allenatori, perché ho vissuto dei mesi complicati sia a livello sportivo che personale. Nel mercato di gennaio ho avuto l’occasione di andare a giocare al Leverkusen e quindi ho ritrovato quelle sensazioni di cui un calciatore ha bisogno. Mi sono sentito importante e fino all’infortunio, diciamo, tutto è andato per il meglio. In vista della nuova stagione, era chiaro che, alla luce dei precedenti negativi avuti nella prima parentesi alla Roma, era difficile per me poter pensare di continuare. Mi sembrava anche che il club stesse cercando dei profili diversi e più interessanti per il progetto che avevano intrapreso, ma quando è iniziata la nuova stagione, grazie al mister, grazie a un colloquio che abbiamo avuto già dal primo giorno, in cui io avevo chiesto di avere l’opportunità di fare un precampionato normale, una preparazione, cosa che non avevo potuto fare nella stagione precedente. Il mister mi ha dato questa opportunità, mi ha detto che mi avrebbe giudicato sulla base del lavoro fatto quotidianamente in campo. Gli sono molto grato, mi ha fatto sentire di nuovo quel piacere di allenarmi, di giocare, di affrontare le sfide senza paura. In questo senso, sento che siamo due persone simili, persone che vanno dritte per la loro strada, senza paura, senza timore. Alla luce di tutto questo, spero di poter continuare questo rapporto, questa collaborazione ancora a lungo, e mi pare che anche i risultati si stiano vedendo a livello mio personale e di squadra”.

La cosa che stupiva l’anno scorso, ricordando il calciatore che eri stato a Madrid, è che sembravi diverso. Quest’anno nella Roma abbiamo ritrovato caratteristiche avevi. A parte le differenze fra tecnici, hai trovato caratteristiche comuni tra i due?
“Come è stato detto pochi minuti fa, il mister è stato uno dei primi a introdurre la difesa a 3, per difendere e per impostare, creare lo spazio per centrocampisti e attaccanti, con continui inserimenti. Mi adatto bene a questo calcio, mi piace, con o senza palla. A livello fisico quando sono arrivato non era un buon momento per me. L’affinità con Simeone è la grande capacità di saper trasmettere alla squadra dentro al campo e nello spogliatoio a gruppi di calciatori con lingue diverse, culture diverse, modi diversi di intendere il calcio. Si tratta di un’operazione complessa, è far andare tutti nella stessa direzione”.


Gasperini in conferenza stampa: "Darò spazio a Pisilli, da Ferguson mi aspetto di più"

Gasperini, alla vigilia di Celtic-Roma, ha parlato in conferenza stampa.

Di seguito le dichiarazioni del tecnico giallorosso.

Dybala è pronto per giocare 90 minuti?

“Quando il giocatore è guarito, è in condizione di giocare. Ha avuto un’influenza, si supera. È tanti mesi che si allena, può avere un problema momentaneo, ma poi si va avanti come tutti i giocatori”.

Contro il Napoli e il Cagliari la Roma è tornata a calciare poco in porta. È una casualità o un segnale che la preoccupa?

“Non siamo mai stati molto prolifici tutto l’anno, probabilmente è una nostra difficoltà strutturale. Abbiamo fatto bene a sprazzi, nelle ultime due partite in effetti abbiamo fatto poco. Con il Napoli non era semplice, ma abbiamo fatto poco anche a Cagliari dove abbiamo trovato condizioni non facili, siamo stati meno capaci a produrre situazioni pericolose. Non è mai un problema singolo di un reparto, ma con tutta la squadra dobbiamo tornare ad un’espressione di gioco che può portarci a essere più pericolosi in avanti”.

In passato ha sempre evitato il discorso della stanchezza. A noi osservatori, invece, la squadra è sembrata un po’ stanca. È un tema che esiste o è solo una nostra impressione?

“Dipende che tipo di stanchezza intende. Stanchezza fisica no, anche per i parametri che ci sono. Sicuramente l’espressione della partita è stata meno efficace. Faccio fatica ad intuire che tipo di stanchezza ci possa essere, si gioca dopo quattro giorni, non è che non si possa recuperare. Poi ci può essere la stanchezza nervosa, dovuta ad altre situazioni, ma da un punto di vista fisico-atletico la squadra corre fino alla fine”.

A Ferguson sembra che manchi una scintilla per trovare continuità di prestazioni. Da qui a gennaio può migliorare o trovare più spazio?

“Non ci sono antipatie o simpatie per i giocatori, ci sono le prestazioni. Ferguson ne ha avute tante di possibilità, a parte quando è stato fuori per infortunio. Poi, lo vogliamo aspettare, certo che possiamo, è un ragazzo giovane e si possono aspettare migliori prestazioni da quelle fatte finora. L’esempio di Hermoso è qui a dimostrarlo. Con lui non ho avuto nessun tipo di rapporto prima, come con Ferguson, ma le caratteristiche di Hermoso gli hanno permesso di diventare una colonna portante di questa squadra. Non solo a livello tecnico, ma anche nello spogliatoio, nel campo contro gli avversari, per quello che esprime nella partita. Io mi auguro fortemente che sia così anche per Ferguson. È giovanissimo, è stato fermo un anno, quello che non si è riusciti a tirargli fuori fino adesso, magari si riuscirà da qui in avanti”.

Ha l’occasione di fare una doppietta in poche settimane, prima i Rangers e poi il Celtic. Cosa ne pensa del Celtic?

“Il Celtic è un’ottima squadra, come visto anche nell’ultima partita che ha giocato, ha fatto un’ottima gara nonostante il risultato negativo. Non è mai facile giocare in trasferta, in questo stadio meraviglioso, che trasuda anche tradizione e storia, penso che domani sarà una bella partita, che sia una gara tra due squadre che vorranno cercare di ottenere quei punti pesanti a poche giornate dalla conclusione della fase campionato”.

A che punto è la fase della sperimentazione per il ruolo di riferimento centrale in attacco? Nelle ultime gare abbiamo visto diversi giocatori alternarsi in quella posizione.

“Abbiamo avuto molte defezioni, anche lunghe, vedi Dovbyk, Ferguson. Ma ci hanno giocato anche Baldanzi e Dybala. Quello che ha fatto spesso bene è Baldanzi, ma anche gli altri in modo un po’ alterno. Il problema non è solo quello, come detto. Ma di tutta la fase offensiva. Siamo rimasti all’assist di Mancini per Celik, quello è stato il momento più alto, dobbiamo ripartire anche da quello”.

Il Celtic con l’arrivo del nuovo allenatore ha schierato una difesa a tre. Lei che l’ha reso così popolare questo sistema, ci spiega quali sono i vantaggi di questo atteggiamento? E nel vedere la gara del Celtic, ha notato miglioramenti?

“Sono stati bravi, i gol sono stati casuali, uno su calcio d’angolo. Ma hanno interpretato bene la partita, dimostrazione che i moduli sono acquisiti, sono più i dettagli a fare la differenza. È vero che in Europa questo atteggiamento tattico ora è abbastanza diffuso, anni fa era solo un po’ l’Atalanta la novità. Non so come giocherà il Celtic domani, ma è una squadra che a me piace, ha fatto una gara offensiva, aperta, mi ha fatto un’ottima impressione a parte il risultato che non è stato positivo”.

Ha novità sulle situazioni di Ndicka e El Aynaoui in ottica Coppa d’Africa?

“Non abbiamo certezze oggi, speriamo di averne domani. Lunedì è molto vicino, stanno parlando con le federazioni. In linea di massima posso dire che domani giocherà Celik, vorrei dare spazio a Pisilli, poi per il resto dovremo stare molto attenti, è una partita vera, di Europa. Quanto a El Aynaoui devo capire se ha superato del tutto questo fastidio al ginocchio che ha da qualche giorno, mentre Ndicka può giocare ogni giorno o ogni quattro è relativo… (ride, ndr)”.


Celtic-Roma: i convocati di mister Gasperini


Giovedì alle 21:00 la Roma scenderà in campo in trasferta contro il Celtic Glasgow per il matchday 6 di Europa League.

Ecco i calciatori giallorossi convocati da mister Gasperini.


Portieri: Svilar, Gollini, De Marzi

Difensori: Rensch, Angelino, Ndicka, Tsimikas, Celik, Hermoso, Mancini, Ziolkowski, Wesley, Ghilardi

Centrocampisti: Cristante, Pellegrini, El Aynaoui, Kone, Pisilli

Attaccanti: Ferguson, Soulé, Dybala, Bailey, El Shaarawy


Riprendere il filo già dalla Scozia

Dopo le ultime due deludenti partite, la Roma è chiamata al riscatto contro il Celtic. In attesa del mercato, Gasp chiede una scossa ai suoi e si avvia verso diversi cambi di formazione.

Novità nella formazione: torna a disposizione Wesley dopo 'assenza con il Cagliari. Dentro forze fresche in coppa. Il tecnico aspetta poi rinforzi dal mercato di gennaio. Pisilli in rampa di lancio: anche in Sardegna stava per entrare prima del rosso di Celik. 

Fonte - ilromanista


Il bomber è Mile

Il serbo vale 50 milioni, ma è blindato. Zirkzee avanza.

L'ex portiere del Benfica tra i top in Europa: solo 8 gol subiti. Massara in pressing sul Manchester United: riscatto obbligatorio in caso di Champions per avere Zirkzee. Domani il Celtic a Glasgow: sorpresa Dovbyk tra i convocati.

Fonte - corsport 


Roma, Zirkzee è sempre il nome forte per il mercato di gennaio

Il management della Roma si è esposto, dando garanzie a Gasperini sul principale investimento da fare sul mercato di gennaio: Joshua Zirkee. Il mister lo vuole a Trigoria ai primi di gennaio, da Manchester fanno sapere che lo lascerebbero andare solo alla fine del mese.

Fonte - SkySport


Per Evan Ferguson possibile interruzione del prestito a gennaio

La parentesi di Evan Ferguson alla Roma sembra avviata verso una conclusione anticipata. L’attaccante irlandese, arrivato con l’idea di crescere e ritagliarsi spazio nel progetto tecnico di Gasperini, non è mai riuscito a trovare continuità di rendimento: le poche presenze accumulate e l’impatto limitato in zona gol hanno alimentato riflessioni interne che, col passare delle settimane, sono diventate sempre più profonde. L’impressione, ormai diffusa a Trigoria, è che si sia di fronte a una “scommessa persa”, non tanto per mancanza di talento, quanto per una difficoltà evidente di adattamento alla Serie A e ai meccanismi richiesti dal tecnico. A Trigoria, la scelta è già stata presa: la Roma ha iniziato a confrontarsi con il Brighton per definire il rientro del giocatore e capire in che modo concludere l'operazione.

Fonte - GazzettadelloSport