Squalificato Manolas: c'è Marcano

IL TEMPO - MENGHI - L'arrivo della Fiorentina all'Olimpico nel turno infrasettimanale rievoca la figuraccia di 2 mesi fa in Coppa Italia, un 7-1 senza appello, e la Roma dovrà provare a prendersi la rivincita senza Manolas. Un problema in più per Ranieri, che si ritrova di nuovo senza il greco per colpa della trattenuta costata giallo e squalifica al difensore. Il principale indiziato per sostituirlo è Marcano, che sembra aver superato Jesus nelle gerarchie da quando è andato via Di Francesco e ieri lo spagnolo si è scaldato a lungo a bordocampo, a testimonianza del fatto che l’allenatore lo tiene in grande considerazione. Dzeko, affaticato dagli impegni con la nazionale, ha stretto i denti per giocare ed è stato condizionato anche da un colpo sopra la caviglia sinistra, doloroso ma non preoccupante. Dovrebbe toccare ancora a lui mercoledì, mentre Schick è in discussione per non aver svolto bene i compiti di Ranieri e rischia il posto: Under ha rimesso piede in campo nel finale col Napoli e ora punta alla maglia da titolare. La novità alla ripresa degli allenamenti, oggi alle 11, sarà il ritorno in gruppo di Pellegrini, almeno in panchina con la Fiorentina.


Pallotta: «Adesso basta alibi». E Totti si prepara al futuro

IL TEMPO - AUSTINI - Il momento nettamente più difficile della Roma dal 2013 ad oggi, una squadra impresentabile che rispecchia il momento di confusione, paura e smarrimento generale a tutti i livelli nelle stanze di Trigoria. I giocatori hanno chiaramente mollato, Ranieri non ha strumenti per cambiare le cose, i dirigenti sono finiti in una sorta di stand by aspettando le decisioni di Pallotta. Prima della partita parla Totti, alla fine il presidente. Due messaggi diversi e chiari allo stesso modo, «tutti sanno cosa è andato storto in questa stagione - dice Pallotta con chiaro riferimento a Monchi e a tutto ciò che è dipeso da lui compresa la conferma a oltranza di Di Francesco e dello staff - ed è per questo che abbiamo dovuto apportare modifiche. Ma il tempo delle scuse è finito. La performance contro la Spal non era accettabile e oggi era ancora peggio. Questi giocatori devono alzarsi e mostrare che hanno le palle. Niente più alibi per nessuno». È il grido disperato dai lontani Stati Uniti di un proprietario che ha perso la pazienza, la fiducia e sta vedendo andare in fumo milioni di investimenti. Perché una cosa è certa: questa è la Roma peggiore di sempre non in assoluto, ma in rapporto a quanto è stato speso e quanto costa mantenerla. E senza i soldi della Champions il prossimo anno dovrà essere smontata e rimontata abbassando i costi.

Ora Pallotta sta cercando un uomo della provvidenza che gli risolva i problemi, facendosi consigliare come sempre da Baldini senza ascoltare con convinzione quanto invece gli viene suggerito da chi vive la quotidianità a Trigoria. Dopo l'addio di Sabatini sperava di aver trovato quel «mago» in Monchi, adesso ne vuole un altro e ha incontrato nelle ultime settimane tre-quattro potenziali direttori sportivi. Tra questi c'è senz'altro Luis Campos, a suo dire dirigente dal curriculum indiscutibile. Il portoghese del Lille, legato a doppio filo al procuratore Jorge Mendes, gli ha dato la sua piena disponibilità e informalmente già parla in giro da diesse giallorosso in pectore, ma Pallotta non ha ancora sciolto le riserve. Tra gli altri candidati c'è Petrachi, che avrebbe un senso compiuto solo se portasse Conte: difficile, difficilissimo. L'alternativa è Sarri, che ieri però ha rafforzato la sua posizione al Chelsea con un successo in rimonta sul Cardiff e poi ha parlato chiaro: «Voglio restare qui per migliorare la situazione». E Massara?  Tutti i dirigenti italiani non hanno dubbi che sarebbe il caso di confermare lui come direttore sportivo, senza andare a cercare «scienziati» in giro per il mondo. Ma Pallotta non lo percepisce come la «soluzione», visto che è già dentro una Roma che sportivamente quest'anno non funziona. Tra quelli che sperano di poter incidere nell’'ennesima rivoluzione alle porte c'è anche Totti. «Ne parlano tutti, se dovessi prendere posizione io - dice l'ex capitano a proposito di una sua promozione a un ruolo più importante in società - qualcosa cambierò. Ne ho già parlato con chi di dovere». Viene spontaneo pensare che la prima cosa che Totti vorrebbe è il ridimensionamento della figura di Baldini, ormai mal sopportata da tutti tranne che da chi deve decidere. La bandiera giallorossa sottolinea anche di aver «messo bocca sulla scelta di Ranieri perché è l’uomo giusto. Sul futuro di De Rossi è una decisione che deve prendere lui e se si sentisse di continuare ne parleremo insieme. Zaniolo? Ci puntiamo tantissimo, discuteremo del contratto e faremo la cosa migliore". Resistere agli assalti del mercato sarà dura, ma vendere anche lui sarebbe come uccidere la Speranza.


Ranieri: "Ora salviamo il salvabile"

IL TEMPO - MENGHI - In perenne lotta contro se stessa, la Roma finisce al tappeto senza neppure combattere: KO tecnico. Ma Ranieri non getta la spugna, prende atto della fragilità di questa squadra, dalle gambe molli al blocco mentale, e cerca di difendersi come può dai prossimi colpi: «Dobbiamo fare come un pugile, stare coperti e prendere meno botte possibili, perché fanno male. Ma non ci arrendiamo, questo è sicuro. Devo fare quadrato e provare a salvare il salvabile». Non è ad aprile che si può intervenire sulla preparazione atletica di giocatori stremati e troppe volte passati dall’infermeria, non sarebbe nemmeno giusto pretendere bel gioco e prestazioni di alto livello, ma qualcosa in più almeno negli atteggiamenti sarebbe lecito aspettarsela. La Roma non ha mordente, non hanno funzionato le tirate d’'orecchie di Monchi all’epoca né i ritiri a Trigoria, non ha funzionato il cambio di allenatore né la richiesta del nuovo di dare una risposta forte in campo. Per ricostruire dalle macerie ci vuole tempo e Ranieri il tempo non ce l’ha: «Non siamo in salute, ma dobbiamo riprenderci al più presto. Non penso alle dimissioni, sapevo cosa c'era in ballo qui e non mi pento. Stiamo cercando di reagire, cerco di motivare i ragazzi, ma i risultati non aiutano e non appagano il loro ego. Nello spogliatoio ho detto che se siamo determinati possiamo andare dappertutto, se non lo siamo possiamo non andare da nessuna parte. Mi attendo una grossa reazione in ogni circostanza». Perché non si tratta più solo di restare aggrappati alla speranza di arrivare in Champions, ma di riuscire quantomeno a giocare in Europa il prossimo anno. Il ridimensionamento degli obiettivi fa male al club e agli stessi giocatori, che hanno il destino nelle proprie mani eppure sembrano così impotenti: «È difficile aiutarli e lavorare, gli altri corrono di più e io più di tanto - ammette il tecnico - non posso fare. Siamo in questa condizione, in più Zaniolo, che per noi è molto importante, è stato male venerdì notte e mi ha chiesto di non giocare. Posso solo ringraziare quei ragazzi che pur avendo problemi hanno voluto esserci, significa che ci tengono, che vorrebbero reagire, ma il Napoli è in fiducia e ha meritato». Ranieri stavolta è più tenero con i suoi, lascia che sia Pallotta a fare la voce grossa e si limita a fare un'analisi lucida della situazione: «Non stiamo bene né fisicamente né mentalmente e questo si nota di più contro le grandi. E’ un momento delicato, ci dobbiamo isolare e dobbiamo restare calmi e compatti. Siamo tutti sulla stessa barca e dobbiamo cercare di turare le falle e i buchi che si aprono all'improvviso». Per 43 volte in campionato e 62 in stagione si sono allargati i buchi della rete giallorossa, i numeri della difesa sono imbarazzanti e Manolas è un leader ferito in primis nell'orgoglio: «Io non posso pensare che la Roma stia fuori dall'Europa. Dobbiamo trovare la forza per arrivarci, non dobbiamo mollare e dobbiamo dare tutto in campo fino all'ultimo. Quello che mi preoccupa di più è che nel secondo tempo non abbiamo avuto nessuna reazione e che abbiamo tanti infortuni. La colpa è di tutti». Anche di chi sta dietro le quinte: «Chiedete ai preparatori. Non dico sia colpa loro, ma sono i responsabili e hanno la risposta al perché di tutti questi problemi fisici che non aiutano la squadra. Io sono un giocatore e il mio mestiere è dare il massimo in campo. Futuro? Lo sa solo Dio».


Da Petruzzi a Di Livio: «Servirebbe uno come Conte»

LA GAZZETTA DELLO SPORT - Dice Rizzitelli: «Gli alibi lasciano il tempo che trovano, ognuno si assuma le sue responsabilità». Anche se è tardi? «Le parole di Pallotta sono condivisibili, ma sono quelle di qualsiasi romanista ora. Dessero tutti qualcosa di più». Dello stesso avviso Ciccio Graziani: «E’ doveroso che i calciatori ci mettano del loro, il professionista serio ci deve mettere l’anima sempre». Parla di partita «imbarazzante» Angelo Di Livio: «A questa squadra mancano continuità e carattere. Poi penso ai tanti infortuni... Mi sembra un caos generale. Se Pallotta vuole davvero bene alla Roma sa che tipo di personaggi e allenatori servirebbero per riportare entusiasmo e una svolta vincente. Il nome è quello di Antonio Conte, unirebbe tutti. Mi aspetto un segnale forte». Il nome di Conte è uno di quelli che i tifosi invocano: «Questo momento è lo specchio della stagione, la Roma non è mai stata competitiva. Le squadre corrono e pedalano, loro no - spiega Fazio Petruzzi -. Servirebbe uno come Conte. Sarebbe la perfezione. L’investimento va fatto su un allenatore, non sui giocatori. Come ha fatto il Napoli e ora vediamo i risultati».


Ranieri in conferenza stampa domani alle 15:00

Il tecnico giallorosso, Claudio Ranieri, parlerà domani in conferenza stampa alle 15:00 in vista de match di mercoledì contro la Fiorentina. Ad annunciarlo è proprio il club tramite il profilo ufficiale Twitter.

 


Andreazzoli: "Gli allenatori non hanno colpe, l'ambiente di Roma è particolare"

Aurelio Andreazzoli, ex tecnico giallorosso e attuale dell'Empoli, ha parlato ai microfoni di Radio anch'io lo Sport sull'emittente radiofonica Radio Uno. Queste le sue parole:

"La crisi della Roma? Dall'esterno, non mi azzardo. Se fosse semplice capire, avrebbero gia' risolto i problemi. E' una situazione che si ripete, e questo significa che c'e' qualcosa di strutturale che potrebbe essere migliorato. Non e' assolutamente colpa degli allenatori, ne sono passati tanti: in dodici anni ne ho visti passare anche di molto bravi, che al momento non venivano apprezzati o che in quell'ambiente non sono riusciti ad esprimere il massimo. L'ambiente di Roma e' particolare".

Anche Totti è intervenuto sull'argomento prendendo le parti dell'ex Roma. Queste le sue parole:

"Ci sono stato dodici anni e credo di avere le idee molto chiare per quello che potrebbe essere. Lui c'e' stato di piu' di me ed e' l'elemento piu' importante risolvere un problema che credo abbia individuato".


Allenamento Roma, individuale per Elsha e Florenzi

La Roma torna sui prati di Trigoria dopo la sconfitta contro il Napoli, per prepararsi al match di mercoledì contro la Fiorentina. Il programma giornaliero della seduta ha visto il gruppo diviso tra chi ha giocato e chi non ha preso parte al match col Napoli. La squadra giallorossa inizia la seduta in palestra per poi sipostarsi in campo dove El Shaarawy e Florenzi hanno svolto una seduta individuale mentre Lorenzo Pellegrini è rientrato in gruppo.

 

 

 

Salvini: "Servono nuovi stadi a norma di legge"

Matteo Salvini ha parlato ai microfoni del programma radiofonico Lady Radio. Queste le sue parole:

"Serve un nuovo stadio, non solo a Milano, ma in tutte le città italiane servono stadi nuovi, sicuri e a misura di famiglie, più controllabili. Da ministro dell'Interno sono stufo di impegnare ogni domenica migliaia di donne e uomini in divisa, per controllare quello che accade dentro e fuori degli stadi, con impianti vecchi, senza celle di sicurezza, senza telecamere, stiamo lavorando a una legge che renda più veloce, più semplice e meno costoso fare stadi sportivi nuovi".


Roma-Fiorentina, ad arbitrare sarà Massa

Davide Massa arbitrerà il match di Roma-Fiorentina, in programma mercoledì alle 21 allo Stadio Olimpico. Il fischietto di Imperia sarà coadiuvato da Di Liberatore e Alassio come assistenti mentre Calvarese sarà il IV uomo. Mazzoleni e Bindoni saranno rispettivamente Var e Avar dell'incontro. Questo quanto riportato da aia-figc.it.

Lista completa:

ATALANTA – BOLOGNA Giovedì 04/04 h.21.00
ROCCHI
MELI – PASSERI
IV: PICCININI
VAR: PAIRETTO
AVAR: RANGHETTI

CAGLIARI – JUVENTUS Martedì 02/04 h. 21.00
GIACOMELLI
CALIARI – IMPERIALE
IV: MARINELLI
VAR: LA PENNA
AVAR: MARRAZZO

EMPOLI- NAPOLI h. 19.00
DOVERI
LONGO – ROCCA
IV: RAPUANO
VAR: ABISSO
AVAR: VALERIANI

FROSINONE – PARMA
MANGANIELLO
SANTORO – LOMBARDI
IV: MARINI
VAR: DI PAOLO
AVAR: POSADO

GENOA – INTER
MARIANI
VUOTO – TASSO
IV: CHIFFI
VAR: DI BELLO
AVAR: LIBERTI

MILAN – UDINESE Martedì 02/04 h. 19.00
BANTI
FIORITO – GORI
IV: GHERSINI
VAR: PASQUA
AVAR: SCHENONE

ROMA – FIORENTINA
MASSA
ALASSIO – DI LIBERATORE
IV: CALVARESE
VAR: MAZZOLENI
AVAR: BINDONI

SASSUOLO – CHIEVO Giovedì 04/04 h.19.00
MAGGIONI
TONOLINI – AFFATATO
IV: DIONISI
VAR: VALERI
AVAR: DI IORIO

SPAL – LAZIO
GUIDA
VILLA – DI VUOLO
IV: GIUA
VAR: ORSATO
AVAR: MONDIN

TORINO – SAMPDORIA
MARESCA
COSTANZO – TOLFO
IV: ABBATTISTA
VAR: AURELIANO
AVAR: LO CICERO

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Corsi, pres. Empoli: "Bennacer piace a Roma, Napoli ed Inter. De Rossi lo stima"

Fabrizio Corsi, presidente dell'Empoli, ha parlato ai microfoni di Radio CRC del futuro di Ismael Bennacer; centrocampista che piacerebbe anche alla Roma: "Bennacer-Napoli? È un giocatore forte, le valutazioni si fanno col tempo. È un '97 che appare già formato, nonostante abbia prospettive davvero importanti. Sta avendo un grande percorso di crescita, lasciamolo lavorare in pace. Siamo poi una società sana, quindi non c'è bisogno di vendere per forza. Gli azzurri sono interessati, ma è ancora tutto da vedere. Potrebbe anche finire alla Roma, che lì De Rossi ha già espresso la sua stima per il ragazzo. Daniele chiese al mio staff: "Ma dove l'avete preso un ragazzo forte così?!". E poi c'è anche l'Inter".


Moggi: "La Roma è come se non esistesse. E' stata fatta male"

Luciano Moggi, ex dirigente della Juventus e Roma, ha parlato ai microfoni di tuttomercatoweb.com per analizzare il momento dei giallorossi: "Se la Roma non va considerata nella corsa Champions? È come se non esistesse. È una squadra fatta male, lo dimostra il fatto che Dzeko abbia segnato otto gol. E la difesa ne ha subiti quarantatré. Venduti Nainggolan e Strootman sono stati presi Nzonzi che va a tre all’ora e Cristante che non sa costruire e quindi chi ne soffre sono attacco e difesa. La Roma è stata fatta male. Serve un nuovo ds il prossimo anno? Credo che rimarrà Massara. Comunque decide Pallotta da Boston, poi c’è Baldini dal Sudafrica: non si capiscono bene perché la distanza è tanta. Se Baldini tornasse a fare il dirigente ufficialmente? Ha già dato le dimissioni una volta quando la Roma andava peggio di ora".


Allenamento Roma, domani in campo alle 16:30

Dopo la debacle di ieri contro il Napoli, la Roma tornerà ad allenarsi domani a Trigoria. Appuntamento fissato per 16:30, per preparare la sfida di mercoledì all'Olimpico contro la Fiorentina.