Salernitana vs Roma 0-4 | Succede tutto nella ripresa. Seconda vittoria in campionato per Mourinho

La Roma, dopo aver conquistato l'accesso ai gironi di Conference League, torna a cimentarsi con il campionato. I giallorossi saranno impegni in trasferta contro la neo promossa Salernitana. Per questo match Mourinho dovrà fare a meno dello squalificato Zaniolo, al suo posto giocherà Carles Perez. Per il resto l'allenatore giallorosso schiera gli stessi uomini visti giovedì contro il Trabzonspor.

FORMAZIONI UFFICIALI

SALERNITANA (3-5-1-1): Belec; Gyomber, Bogdan, Jaroszynski; Kachridi, M.Coulibaly, Di Tacchio, Capezzi, Ruggeri; Obi; Bonazzoli.
A disposizione: Fiorillo, De Matteis, Aya, Zortea, Schiavone, L.Coulibaly, Iannone, Kristoffersen, Kastanos, Simy.
Allenatore: Castori.
Squalificati: Strandberg
Indisponibili: Veseli, Djuric.
Diffidati: –

ROMA (4-2-3-1): Rui Patricio; Karsdorp, Mancini, Ibanez, Vina; Cristante, Veretout; Carles Perez, Pellegrini, Mkhitaryan; Abraham.
A disposizione: Fuzato, Kumbulla, Calafiori, Reynolds, Diawara, Villar, Bove, Darboe, Zalewski, El Shaarawy, Mayoral, Shomurodov.
Allenatore: Mourinho.
Squalificati: Zaniolo.
Indisponibili: Spinazzola, Smalling.
Diffidati: –

Arbitro: Abisso di Palermo.
Assistenti: Valeriani-Bresmes.
Quarto uomo: Pezzuto.
VAR: Aureliano.
AVAR: Prontera.


Pellegrini: "Vinto una partita non semplice, sono contento"

Lorenzo Pellegrini, capitano della Roma, ha parlati ai microfoni di Dazn al termine del match vinto contro la Salernitana:

Mourinho ha detto “Se avessi 3 Pellegrini, giocherebbero tutti e 3 titolari”. Stasera si è capito perché
"Sì, sono molto contento. Abbiamo vinto una partita non semplice secondo me, non era facile trovare il gol. Siamo riusciti a sbloccarla nel secondo tempo e poi da lì è stato in discesa".

Hai trovato un modo per sdoppiarti e triplicarti?
"No, ci pensano i miei compagni. Oggi si è visto, è stata una grande prova di squadra, non solo mia. Abbiamo fatto una grande partita".

Cosa vi ha detto Mourinho nell’intervallo?
"Il mister ci ha detto di continuare con l’intensità, perché era importante essere veloci e trovare lo spazio giusto e ci siamo riusciti".

Da queste partite, con squadre che si chiudono, si riesce ad arrivare a lottare per qualcosa di più importante?
"Sì, assolutamente. Quest’anno c’è qualcosa di diverso, quello che ci viene trasmesso è di pensare partita dopo partita, ma veramente è così. Quest’anno non si parlerà mai di una partita se prima ce n’è da giocare un’altra, più o meno importante che sia. Continuiamo a migliorare e ad andare avanti per crescere insieme".

I tifosi ad un certo punto cantavano “Vinceremo il tricolor”. Cosa rispondi?
"Questo è il classico coro della tifoseria della Roma, che ci piace tanto. Speriamo un giorno di riuscire a realizzare questo sogno. In questo momento non si può dire niente perché noi pensiamo partita dopo partita, poi alla fine del campionato quello che sarà la nostra posizione ci dirà quello che siamo riusciti a fare".


Mourinho: "La squadra ha dominato in tutti i momenti della partita"

José Mourinho, allenatore della Roma, ha parlato ai microfoni di Dazn dopo il match vinto contro la Salernitana:

Pellegrini ha detto che la chiave è stata non innervosirsi dopo l’intervallo, anche grazie alle parole del mister
"Era impossibile non vincere. Dal primo minuto ho avuto la sensazione di tranquillità, la squadra giocava veramente bene, ho detto loro che contro la Fiorentina era 1-0 per noi e che con un uomo in più per noi ero preoccupato, ma oggi ero super tranquillo. La squadra ha dominato in tutti i momenti della partita. Abbiamo giocato alti, abbiamo pressato, non abbiamo concesso nulla. Abbiamo controllato tutto e con la palla hanno fatto tutto quello che dovevano fare, li abbiamo fatti stancare, abbiamo cercato profondità e abbiamo provato delle dinamiche su cui ci eravamo allenati ieri. La squadra ha giocato veramente bene, per questo ero super tranquillo e sono contento che Pellegrini pensa che io abbia fatto arrivare questo messaggio".

La sensazione è che non sei mai stato preoccupato dal primo giorno che sei arrivato a Roma. Avevi la tranquillità di riuscire a portare la squadra in una realtà differente? Sei ancora tranquillo?
"Io quando sono arrivato, sono arrivato felice. Ero felice di tornare in Italia, felice di tornare in una squadra con veri tifosi, con gente che sente una passione che noi conosciamo, la gente in Italia è speciale con i suoi club. Io ero sempre felice di tornare. Anche io avevo bisogno di tornare a sentire queste sensazioni. Non posso dire di essere tranquillo, ma la parola chiave dei Friedkin per me è stata “tempo”. Il tempo porta tranquillità, ma io non voglio troppa tranquillità e non voglio troppo tempo, perché va troppo contro la mia natura. Il tempo e finire 7-8 in classifica non lo voglio. Voglio il tempo, ma accelerare un pochino il processo se possiamo. Mi piacerebbe avere più qualità ed esperienza in panchina, perché arriverà un momento in cui avremo bisogno di più qualità non soltanto nella squadra che sta in campo, ma in tutta la rosa e ovviamente ci sono delle rose più ricche della nostra. Ma mi fa piacere lavorare con loro. Contro le squadra più importanti giocheremo per vincere, magari ne perderemo qualcuna, ma non voglio trasformare la mentalità della squadra perché giochiamo contro squadre forti. Poco a poco".

Cristante in mezzo può dare quella leadership fondamentale nelle sue squadre?
"La squadra sta bene e Cristante sta bene. E’ il profilo di giocatore che mi piace per dare equilibrio. Oggi ha giocato un po’ più dietro, perché sapevamo che la loro costruzione era sempre larga, anche con Simy in panchina e per questo Cristante era importante che fosse lì, davanti a Mancini e Ibanez. Dopo si è abbassato un po’ Pellegrini con Veretout. Abbiamo dominato veramente la partita, dopo il 2-0 Cristante si è liberato un po’ di più. La squadra ha interpretato bene i momenti della partita, mi è piaciuta".

E’ stata un’estate particolare per la Serie A, ha ritrovato tanti grandi allenatori. La farete voi la differenza?
"I giocatori sono più importanti di noi, senza di loro è difficile. Io sono contento di tornare e di trovare una nuova generazione di allenatori, aspetto Don Claudio, magari Antonio la pensa diversamente. Io, Allegri e Sarri siamo tornati e penso che magari possa essere bello anche per la nuova generazione, che hanno delle idee positive. Ma sicuramente i giocatori sono più importanti".


Bocchini, vice allenatore Salernitana: "Buon primo tempo, non era facile contro la Roma"

Riccardo Bocchini, vice allenatore della Salernitana, ha parlato ai microfoni di Dazn al termine del match perso contro la Roma. Bocchini ha sostituito il tecnico Castori, che non si è presentato ai media per le interviste per raggiungere la moglie in ospedale, colta da un malore:

Come sta Castori?
"Ha avuto un problema di cui neanche io conosco la natura perché mi sono dovuto sbrigare per venire qui a sostituirlo. Anche io ho bisogno di sapere cosa è successo".

Il primo tempo è la nota positiva di questa partita. Che cosa è successo poi dopo l’intervallo?
"E’ normale che quando vai a cercare di ribaltare anche un gol solo, non è facile con una Roma che gioca con così tanta qualità e capacità di tagliare le linee di copertura e tutto diventa più difficile. Sul primo gol ci siamo fatti un po’ sorprendere. Concedere un tiro alla Roma ci può stare, nonostante avessimo fatto un grande primo tempo, siamo rientrati carichi e concentrati però quando apri un po’ le maglie non è facile. Quando arriva un po’ di fatica e non riesci a fare i cambi in maniera tempestiva, la partita prende una piega difficile. Non siamo riusciti a riprende la partita, ma ripartiamo dal primo tempo e da quello che abbiamo fatto contro una squadra fortissima e di grande personalità. Dobbiamo rivedere alcune cose, sul mercato ancora stiamo operando. La fiducia non ci deve mai abbandonare, deve spingerci a fare partite della portata del primo tempo".

Dove vi piacerebbe che la società operasse sul mercato?
"Abbiamo bisogno soprattutto a livello numerico di completare una rosa che viene da un periodo in cui abbiamo avuto le nostre difficoltà. Siamo in ritardo perché le questioni societarie ci hanno visti freddi per un periodo di tempo, poi molti giocatori sono andati via e dobbiamo riempire le caselle adesso, nel miglior modo possibile. Oggi tutto è venuto in risalto perché avevamo moltissime assenze. La società sa cosa cerchiamo, ha cercato di operare nella direzione stabilita".


Bonazzoli: "Dobbiamo continuare a guardare avanti e non mollare"

Federico Bonazzoli, attaccante della Salernitana, ha parlati ai microfoni di Dazn al termine del match perso contro la Roma:

Com’è l’atmosfera nello spogliatoio dopo una partita così, a due volti?
"Quando giochi contro queste grandi squadre devi cercare di fare la tua partita, come abbiamo fatto nel primo tempo. Magari gli abbiamo concesso qualcosa però abbiamo provato a stare lì, abbiamo tenuto botta i primi 45′ ma la Roma ha grandi campioni che appena trovano spazio fanno gol e appena fanno gol la partita ovviamente cambia. Ci dispiace, però siamo consapevoli che potevamo provare a fare punti, ma dobbiamo continuare a guardare avanti e non mollare".

Di fianco a te vorresti avere sempre uno come Simy o Djuric per arrivare meglio alla conclusione?
"Sono le mie caratteristiche, mi piace di più giocare con una punta vicina però come ho sempre detto siamo una neopromossa, dobbiamo lottare su tutti i campi. Oggi ho provato a fare quello che il mister mi ha chiesto e ad adattarmi, poi a livello personale con una punta vicina è tutto un altro lavoro. Oggi c’era da fare questa partita e oggi abbiamo provato a farlo".


Bonazzoli: "Dobbiamo continuare a guardare avanti e non mollare"

Federico Bonazzoli, attaccante della Salernitana, ha parlati ai microfoni di Dazn al termine del match perso contro la Roma:

Com’è l’atmosfera nello spogliatoio dopo una partita così, a due volti?
"Quando giochi contro queste grandi squadre devi cercare di fare la tua partita, come abbiamo fatto nel primo tempo. Magari gli abbiamo concesso qualcosa però abbiamo provato a stare lì, abbiamo tenuto botta i primi 45′ ma la Roma ha grandi campioni che appena trovano spazio fanno gol e appena fanno gol la partita ovviamente cambia. Ci dispiace, però siamo consapevoli che potevamo provare a fare punti, ma dobbiamo continuare a guardare avanti e non mollare".

Di fianco a te vorresti avere sempre uno come Simy o Djuric per arrivare meglio alla conclusione?
"Sono le mie caratteristiche, mi piace di più giocare con una punta vicina però come ho sempre detto siamo una neopromossa, dobbiamo lottare su tutti i campi. Oggi ho provato a fare quello che il mister mi ha chiesto e ad adattarmi, poi a livello personale con una punta vicina è tutto un altro lavoro. Oggi c’era da fare questa partita e oggi abbiamo provato a farlo".


Bocchini, vice allenatore Salernitana: "Buon primo tempo, non era facile contro la Roma"

Riccardo Bocchini, vice allenatore della Salernitana, ha parlato ai microfoni di Dazn al termine del match perso contro la Roma. Bocchini ha sostituito il tecnico Castori, che non si è presentato ai media per le interviste per raggiungere la moglie in ospedale, colta da un malore:

Come sta Castori?
"Ha avuto un problema di cui neanche io conosco la natura perché mi sono dovuto sbrigare per venire qui a sostituirlo. Anche io ho bisogno di sapere cosa è successo".

Il primo tempo è la nota positiva di questa partita. Che cosa è successo poi dopo l’intervallo?
"E’ normale che quando vai a cercare di ribaltare anche un gol solo, non è facile con una Roma che gioca con così tanta qualità e capacità di tagliare le linee di copertura e tutto diventa più difficile. Sul primo gol ci siamo fatti un po’ sorprendere. Concedere un tiro alla Roma ci può stare, nonostante avessimo fatto un grande primo tempo, siamo rientrati carichi e concentrati però quando apri un po’ le maglie non è facile. Quando arriva un po’ di fatica e non riesci a fare i cambi in maniera tempestiva, la partita prende una piega difficile. Non siamo riusciti a riprende la partita, ma ripartiamo dal primo tempo e da quello che abbiamo fatto contro una squadra fortissima e di grande personalità. Dobbiamo rivedere alcune cose, sul mercato ancora stiamo operando. La fiducia non ci deve mai abbandonare, deve spingerci a fare partite della portata del primo tempo".

Dove vi piacerebbe che la società operasse sul mercato?
"Abbiamo bisogno soprattutto a livello numerico di completare una rosa che viene da un periodo in cui abbiamo avuto le nostre difficoltà. Siamo in ritardo perché le questioni societarie ci hanno visti freddi per un periodo di tempo, poi molti giocatori sono andati via e dobbiamo riempire le caselle adesso, nel miglior modo possibile. Oggi tutto è venuto in risalto perché avevamo moltissime assenze. La società sa cosa cerchiamo, ha cercato di operare nella direzione stabilita".


Mourinho: "La squadra ha dominato in tutti i momenti della partita"

José Mourinho, allenatore della Roma, ha parlato ai microfoni di Dazn dopo il match vinto contro la Salernitana:

Pellegrini ha detto che la chiave è stata non innervosirsi dopo l’intervallo, anche grazie alle parole del mister
"Era impossibile non vincere. Dal primo minuto ho avuto la sensazione di tranquillità, la squadra giocava veramente bene, ho detto loro che contro la Fiorentina era 1-0 per noi e che con un uomo in più per noi ero preoccupato, ma oggi ero super tranquillo. La squadra ha dominato in tutti i momenti della partita. Abbiamo giocato alti, abbiamo pressato, non abbiamo concesso nulla. Abbiamo controllato tutto e con la palla hanno fatto tutto quello che dovevano fare, li abbiamo fatti stancare, abbiamo cercato profondità e abbiamo provato delle dinamiche su cui ci eravamo allenati ieri. La squadra ha giocato veramente bene, per questo ero super tranquillo e sono contento che Pellegrini pensa che io abbia fatto arrivare questo messaggio".

La sensazione è che non sei mai stato preoccupato dal primo giorno che sei arrivato a Roma. Avevi la tranquillità di riuscire a portare la squadra in una realtà differente? Sei ancora tranquillo?
"Io quando sono arrivato, sono arrivato felice. Ero felice di tornare in Italia, felice di tornare in una squadra con veri tifosi, con gente che sente una passione che noi conosciamo, la gente in Italia è speciale con i suoi club. Io ero sempre felice di tornare. Anche io avevo bisogno di tornare a sentire queste sensazioni. Non posso dire di essere tranquillo, ma la parola chiave dei Friedkin per me è stata “tempo”. Il tempo porta tranquillità, ma io non voglio troppa tranquillità e non voglio troppo tempo, perché va troppo contro la mia natura. Il tempo e finire 7-8 in classifica non lo voglio. Voglio il tempo, ma accelerare un pochino il processo se possiamo. Mi piacerebbe avere più qualità ed esperienza in panchina, perché arriverà un momento in cui avremo bisogno di più qualità non soltanto nella squadra che sta in campo, ma in tutta la rosa e ovviamente ci sono delle rose più ricche della nostra. Ma mi fa piacere lavorare con loro. Contro le squadra più importanti giocheremo per vincere, magari ne perderemo qualcuna, ma non voglio trasformare la mentalità della squadra perché giochiamo contro squadre forti. Poco a poco".

Cristante in mezzo può dare quella leadership fondamentale nelle sue squadre?
"La squadra sta bene e Cristante sta bene. E’ il profilo di giocatore che mi piace per dare equilibrio. Oggi ha giocato un po’ più dietro, perché sapevamo che la loro costruzione era sempre larga, anche con Simy in panchina e per questo Cristante era importante che fosse lì, davanti a Mancini e Ibanez. Dopo si è abbassato un po’ Pellegrini con Veretout. Abbiamo dominato veramente la partita, dopo il 2-0 Cristante si è liberato un po’ di più. La squadra ha interpretato bene i momenti della partita, mi è piaciuta".

E’ stata un’estate particolare per la Serie A, ha ritrovato tanti grandi allenatori. La farete voi la differenza?
"I giocatori sono più importanti di noi, senza di loro è difficile. Io sono contento di tornare e di trovare una nuova generazione di allenatori, aspetto Don Claudio, magari Antonio la pensa diversamente. Io, Allegri e Sarri siamo tornati e penso che magari possa essere bello anche per la nuova generazione, che hanno delle idee positive. Ma sicuramente i giocatori sono più importanti".


Pellegrini: "Vinto una partita non semplice, sono contento"

Lorenzo Pellegrini, capitano della Roma, ha parlati ai microfoni di Dazn al termine del match vinto contro la Salernitana:

Mourinho ha detto “Se avessi 3 Pellegrini, giocherebbero tutti e 3 titolari”. Stasera si è capito perché
"Sì, sono molto contento. Abbiamo vinto una partita non semplice secondo me, non era facile trovare il gol. Siamo riusciti a sbloccarla nel secondo tempo e poi da lì è stato in discesa".

Hai trovato un modo per sdoppiarti e triplicarti?
"No, ci pensano i miei compagni. Oggi si è visto, è stata una grande prova di squadra, non solo mia. Abbiamo fatto una grande partita".

Cosa vi ha detto Mourinho nell’intervallo?
"Il mister ci ha detto di continuare con l’intensità, perché era importante essere veloci e trovare lo spazio giusto e ci siamo riusciti".

Da queste partite, con squadre che si chiudono, si riesce ad arrivare a lottare per qualcosa di più importante?
"Sì, assolutamente. Quest’anno c’è qualcosa di diverso, quello che ci viene trasmesso è di pensare partita dopo partita, ma veramente è così. Quest’anno non si parlerà mai di una partita se prima ce n’è da giocare un’altra, più o meno importante che sia. Continuiamo a migliorare e ad andare avanti per crescere insieme".

I tifosi ad un certo punto cantavano “Vinceremo il tricolor”. Cosa rispondi?
"Questo è il classico coro della tifoseria della Roma, che ci piace tanto. Speriamo un giorno di riuscire a realizzare questo sogno. In questo momento non si può dire niente perché noi pensiamo partita dopo partita, poi alla fine del campionato quello che sarà la nostra posizione ci dirà quello che siamo riusciti a fare".


Salernitana vs Roma 0-4 | Succede tutto nella ripresa. Seconda vittoria in campionato per Mourinho

La Roma, dopo aver conquistato l'accesso ai gironi di Conference League, torna a cimentarsi con il campionato. I giallorossi saranno impegni in trasferta contro la neo promossa Salernitana. Per questo match Mourinho dovrà fare a meno dello squalificato Zaniolo, al suo posto giocherà Carles Perez. Per il resto l'allenatore giallorosso schiera gli stessi uomini visti giovedì contro il Trabzonspor.

FORMAZIONI UFFICIALI

SALERNITANA (3-5-1-1): Belec; Gyomber, Bogdan, Jaroszynski; Kachridi, M.Coulibaly, Di Tacchio, Capezzi, Ruggeri; Obi; Bonazzoli.
A disposizione: Fiorillo, De Matteis, Aya, Zortea, Schiavone, L.Coulibaly, Iannone, Kristoffersen, Kastanos, Simy.
Allenatore: Castori.
Squalificati: Strandberg
Indisponibili: Veseli, Djuric.
Diffidati: –

ROMA (4-2-3-1): Rui Patricio; Karsdorp, Mancini, Ibanez, Vina; Cristante, Veretout; Carles Perez, Pellegrini, Mkhitaryan; Abraham.
A disposizione: Fuzato, Kumbulla, Calafiori, Reynolds, Diawara, Villar, Bove, Darboe, Zalewski, El Shaarawy, Mayoral, Shomurodov.
Allenatore: Mourinho.
Squalificati: Zaniolo.
Indisponibili: Spinazzola, Smalling.
Diffidati: –

Arbitro: Abisso di Palermo.
Assistenti: Valeriani-Bresmes.
Quarto uomo: Pezzuto.
VAR: Aureliano.
AVAR: Prontera.


Conferenza Stampa Mourinho: "Sarà dura, ma giochiamo sempre per vincere. Conto su Mayoral"

José Mouronho, allenatore della Roma, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match di campionato contro la Salernitana:

Sarà un avversario diverso rispetto a Fiorentina e Trabzonspor. Avrete meno spazi a disposizione. Pensa in qualche modo di avere temi offensivamente diversi?
"Magari loro faranno una sorpresa e giocheranno con una strategia diversa. Non si sa mai. L’allenatore ha tanta esperienza e conoscenza di calcio. Può certamente trovare un altro modo di giocare. Magari sarà una partita diversa. Se giocano di nuovo a 5 sarà la prima volta in questo periodo che giocheremo contro una squadra che si difende così. Non importa se sarà una neopromossa o l’Inter, noi andremo sempre per vincere. Dobbiamo sempre cercare delle soluzioni. Loro difendono bene. Sarà dura, però dobbiamo trovare la soluzione".

Sull’addio di Ronaldo alla Juventus. Che cosa rappresenta e come giudica questa decisione? Quanto perde il calcio italiano? Il campionato italiano si riequilibria?
"L’unica cosa che dico è che la Juventus è felice, Cristiano è felice e il Manchester United è il business perfetto. Non credo bisogna parlare di Cristiano. Uno che gioca e fa la storia da 20 anni non ha bisogno di commenti. Scudetto? Domanda per Simone Inzaghi".

Nei giorni scorsi ci ha detto che il mercato è aperto in entrata e in uscita. Nelle uscite è compreso Mayoral? Le ha manifestato la volontà di andar via per giocare? Lei conta su di lui per tutta la stagione?
"Conto su di lui. Abbiamo bisogno di tre attaccanti. Due attaccanti è un rischio troppo grande per una stagione. E’ un bravo giocatore, di qualità. L’anno scorso si è adattato bene, ha fatto gol. E’ un bravo ragazzo, bravo professionista. No, non mi piacerebbe se dovesse andare via".

Questo mercato aperto a campionato iniziato a lei piace o se potesse scegliere quando inizia il campionato il mercato sarebbe chiuso?
"Se sono tutti i campionati sì, ma se è solo uno o due no. Ho vissuto questo in Inghilterra è una situazione veramente difficile perché tu non puoi comprare ma qualche club può comprare i tuoi giocatori. È una situazione rischiosa. Penso non solo a me, a tutti gli allenatori piacerebbe avere la rosa pronta a inizio luglio".

Quando parla dei due attaccanti pensa ad un cambio di modulo?
"Possiamo fare tutto. Sicuramente con dinamiche diverse, questa squadra anche l’anno scorso ha giocato con tre dietro. C’è anche una cosa che possiamo fare: possiamo giocare come stiamo facendo adesso e possiamo cambiare. Come dicevo, oggi è difficile per una squadra avere un solo modulo di gioco, un solo modo di fare la costruzione. I giocatori hanno bisogno di trovare dinamica automatica, ma allo stesso tempo hanno bisogno di avere cultura tattica che permetta di giocare con un modulo diverso".

Il comportamento degli esuberi e dei loro entourage circa un’eventuale cessione.
"La situazione non è facile da commentare. Ci sono giocatori di profili diversi e che hanno gente attorno a loro di profilo diverso. Pedro, ad esempio, voleva giocare e si deve rispettare, anche se ha scelto un club rivale. Si deve rispettare la professionalità, il modo di essere e di fare. Questo è il profilo perfetto per i club che hanno decisioni da prendere. Ci sono profili diversi: qualcuno vuole veramente giocare, qualcun altro preferisce altre cose e le cose sono poi più complicate. Ognuno però è libero di fare quello che pensa, come noi come società e io come allenatore sono libero di prendere le mie decisioni".


Conferenza Stampa Mourinho: "Sarà dura, ma giochiamo sempre per vincere. Conto su Mayoral"

José Mouronho, allenatore della Roma, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match di campionato contro la Salernitana:

Sarà un avversario diverso rispetto a Fiorentina e Trabzonspor. Avrete meno spazi a disposizione. Pensa in qualche modo di avere temi offensivamente diversi?
"Magari loro faranno una sorpresa e giocheranno con una strategia diversa. Non si sa mai. L’allenatore ha tanta esperienza e conoscenza di calcio. Può certamente trovare un altro modo di giocare. Magari sarà una partita diversa. Se giocano di nuovo a 5 sarà la prima volta in questo periodo che giocheremo contro una squadra che si difende così. Non importa se sarà una neopromossa o l’Inter, noi andremo sempre per vincere. Dobbiamo sempre cercare delle soluzioni. Loro difendono bene. Sarà dura, però dobbiamo trovare la soluzione".

Sull’addio di Ronaldo alla Juventus. Che cosa rappresenta e come giudica questa decisione? Quanto perde il calcio italiano? Il campionato italiano si riequilibria?
"L’unica cosa che dico è che la Juventus è felice, Cristiano è felice e il Manchester United è il business perfetto. Non credo bisogna parlare di Cristiano. Uno che gioca e fa la storia da 20 anni non ha bisogno di commenti. Scudetto? Domanda per Simone Inzaghi".

Nei giorni scorsi ci ha detto che il mercato è aperto in entrata e in uscita. Nelle uscite è compreso Mayoral? Le ha manifestato la volontà di andar via per giocare? Lei conta su di lui per tutta la stagione?
"Conto su di lui. Abbiamo bisogno di tre attaccanti. Due attaccanti è un rischio troppo grande per una stagione. E’ un bravo giocatore, di qualità. L’anno scorso si è adattato bene, ha fatto gol. E’ un bravo ragazzo, bravo professionista. No, non mi piacerebbe se dovesse andare via".

Questo mercato aperto a campionato iniziato a lei piace o se potesse scegliere quando inizia il campionato il mercato sarebbe chiuso?
"Se sono tutti i campionati sì, ma se è solo uno o due no. Ho vissuto questo in Inghilterra è una situazione veramente difficile perché tu non puoi comprare ma qualche club può comprare i tuoi giocatori. È una situazione rischiosa. Penso non solo a me, a tutti gli allenatori piacerebbe avere la rosa pronta a inizio luglio".

Quando parla dei due attaccanti pensa ad un cambio di modulo?
"Possiamo fare tutto. Sicuramente con dinamiche diverse, questa squadra anche l’anno scorso ha giocato con tre dietro. C’è anche una cosa che possiamo fare: possiamo giocare come stiamo facendo adesso e possiamo cambiare. Come dicevo, oggi è difficile per una squadra avere un solo modulo di gioco, un solo modo di fare la costruzione. I giocatori hanno bisogno di trovare dinamica automatica, ma allo stesso tempo hanno bisogno di avere cultura tattica che permetta di giocare con un modulo diverso".

Il comportamento degli esuberi e dei loro entourage circa un’eventuale cessione.
"La situazione non è facile da commentare. Ci sono giocatori di profili diversi e che hanno gente attorno a loro di profilo diverso. Pedro, ad esempio, voleva giocare e si deve rispettare, anche se ha scelto un club rivale. Si deve rispettare la professionalità, il modo di essere e di fare. Questo è il profilo perfetto per i club che hanno decisioni da prendere. Ci sono profili diversi: qualcuno vuole veramente giocare, qualcun altro preferisce altre cose e le cose sono poi più complicate. Ognuno però è libero di fare quello che pensa, come noi come società e io come allenatore sono libero di prendere le mie decisioni".