Troppi insulti e polemiche: anche Nzonzi via dai social
LEGGO - BALZANI - Dopo Allegri anche Nzonzi esce dai social, almeno per qualche tempo. Troppi insulti, troppe polemiche. Così il centrocampista francese, escluso da Deschamps nelle ultime convocazioni, ha deciso di “congelare” i suoi profili Twitter e Instagram presi d’assalto dai tifosi romanisti negli ultimi mesi.
Nelle prossime settimane, visto il ritorno di De Rossi e Pellegrini, Nzonzi dovrebbe perdere anche il posto da titolare. L’addio di Monchi, che lo ha portato da Siviglia per 27 milioni, porterà alla cessione del francese. La sua preferenza resta la Premier visto che il figlio vive a Londra con l’ex moglie, ma per ora c’è solo l’offerta del Marsiglia. Rinnovo in vista, invece, per Kolarov che ha rifiutato il ritorno al Partizan Belgrado e che dovrebbe restare con la nazionale serba nonostante l’affaticamento al flessore.
Sarri l'uomo giusto per riunire la Roma
IL TEMPO - AUSTINI - Sullo stadio sono già d'accordo. "L'Olimpico è troppo dispersivo", ha detto a novembre scorso Maurizio Sarri, paragonandolo a Wembley dove aveva appena perso contro il Tottenham e dove un mese fa si è visto sfilare sotto gli occhi la Carabao Cup vinta dal Manchester City ai rigori contro il suo Chelsea. Vaglielo a dire a Pallotta, che sta ancora aspettando di iniziare a costruire il nuovo impianto. Non si conoscono personalmente ma uno potrebbe servire all'altro. O meglio, Sarri serve sicuramente alla Roma mentre il tecnico toscano si potrebbe ritrovare presto senza panchina. E la prospettiva di riavvicinarsi a casa, tutto sommato, non lo disturba.
L'ex condottiero del Napoli quasi scudettato è la prima scelta dei giallorossi e l'uomo perfetto per riunire le vane anime che, mai come in questa fase tempestosa, devono decidere a chi affidare l'ennesima rivoluzione tecnica di Trigoria. Dove intanto si cerca di far ordine: l'ultima mossa è la richiesta di Massara ai collaboratori Balzaretti e Vallone di non seguire più la squadra in trasferta, comunicata ai due dal Ceo Fienga. L'influente (e ingombrante) consulenteBaldini è amico dell'allenatore del Chelsea, il pranzo di novembre a Londra è solo un dettaglio di un rapporto cementato negli anni (le loro case in Toscana distano poche centinaia di metri) e trasmesso anche ai rispettivi figli: Nicolè Sarri e Gabriele Baldini hanno fondato insieme una società ad Arezzo (la Inexma) e nel 2015 hanno lavorato a una "app" dedicata al calcio.
Pallotta è un esperto del settore mentre sulle questioni strettamente tecniche continua a fidarsi motto del suo consigliere itinerante tra il Sudafrica e Londra. La scelta di Sarri, però, metterebbe d'accordo tutti, a cominciare dall'attuale diesse Massara a caccia della conferma, passando per Fienga e Baldissoni che ora si dividono la guida dell'azienda Roma. Difficile pensare che, qualora dovesse arrivare un altro direttore sportivo, si opporrebbe alla chiama dell'allenatore del Chelsea, profilo perfetto per vari motivi: ha un "nome" forte che, almeno in partenza, meriterebbe il rispetto dello spogliatoio e rilancerebbe l'immagine della Roma a livello mediatico. In più a Empoli e a Napoli ha dimostrato di sapervalorizzare tanti talenti, non necessariamente campioni. Non ha il palmares di Conte o di Allegri, ma è in grado di dare quella scossa positiva di cui c'+ètanto bisogno a Trigoria.
Il problema non è canto il Chelsea ma come sempre, i soldi. Il rapporto tra Sarri e i Bluessembra segnato, dopo la settima sconfitta in campionato subita con l'Everton a Londra si è tornato a parlare insistentemente di esonero dell'allenatore, in rotta con la società e con parte dei giocatori, a causa del suo vero difetto irrisolto: fa giocare sempre gli stessi, i titolari si stancano e quelli che stanno fuori mugugnano. I tifosi, poi, accusano Sarri di aver portato il suo pupillo Jorginhorovinando il centrocampo e adesso iniziano a interrogarsi sulle condizioni di Higuain. Insomma, titoli di coda in arrivo a prescindere da come finirà la stagione del Chelsea in Europa League e in Premier. Ma in caso di esonero, il tecnico avrebbe ancora un anno di contralto a 9 milioni di sterline lordi. Farà come Conte, restando fermo senza rinunciare a un centesimo? Oppure avrà voglia di rimettersi subito in gioco a Roma o altrove? Vista la sua carriera, che lo ha portato a guadagnare così tanto solo ora che ha appena compiuto 60 anni, p difficile pensare a rinunce economiche. Quindi, nel caso Pallotta dovrà convincerlo con un'offerta sostanziosa e un progetto che lo alletti. Il piano B porta a Gasperini più che a Giampaolo, con obiettivo di ripetere il miracolo-Atalanta a livelli più alti. Ma vale ancora la pena aspettare Sarri. Insieme al nuovo stadio, meno dispersivo.
Gravina contro le plusvalenze: «Stop al diritto di recompra»
IL MESSAGGERO - BERNARDINI - Addio al diritto di recompra. O meglio questa la proposta che il presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina vuole sottoporre all'attenzione dei club. «È un provvedimento che è stato adottato in periodo commissariale. Ritengo e spero di portare la modifica al Consiglio Federale (in programma il prossimo 2 aprile, ndr)» ha sottolineato il numero uno del calcio italiano in una intervista a Sky Sport. La clausola di riacquisto è stata trasformata in norma nel giugno 2018 dall'allora commissario Roberto Fabbricini. Ma che cosa significa recompra? È una clausola sui tesseramenti che ha sostituito la vecchia formula della comproprietà. Una sorta di prestito ma con molti più soldi che girano e soprattutto con una serie di tasche in cui si nascondo varie clausole vantaggiose per tutti. Un nome che arriva dalla Spagna e che in Italia lo si è imparato grazie all'affare Morata tra Juventus e Real Madrid. E' tutto molto semplice e lineare: Una squadra ha un giocatore in rosa, di solito un giovane promettente che però non trova spazio con continuità. Il club decide così di mandarlo a giocare senza però rompere i rapporti con lui, pensando che di lì a qualche anno possa tornare comodo riprenderselo. Quindi il giocatore viene venduto per una determinata cifra ad una squadra che gli garantisca continuità. Indi si fissa una data e un prezzo per il riacquisto. Alla fine della fiera il club di partenza si ritrova un giocatore valorizzato con un prezzo superiore e il tutto a prezzi convenienti e soprattutto con la possibilità di mettere una buona plusvalenza a bilancio. La squadra che lo ha fatto giocare ha due vantaggi: aver beneficiato delle sue prestazioni e una plusvalenza finale.
PREMIO VALORIZZAZIONE - Plusvalenze che vengono prodotte da valutazioni che spesso e volentieri non rispecchiano quello che è il reale valore del calciatore in questione. Tradotto il numero uno della Federcalcio vuole mettere un freno a quello che a tutti gli effetti altri non è che un vero e proprio premio di valorizzazione mettendo un freno a certi comportamenti che lo stesso Gravina ha definito «a rischio in quanto riguarda un uso pensiamo poco attento e poco in linea con quelli che sono i nostri principi di controllo e quindi bisogna a mio avviso intervenire in maniera decisa e drastica». Chiaro che la Federcalcio da sola non possa risolvere da sola il problema. Con il veto sulla recompra può bloccare il meccanismo tra le società italiane ma non può certo farlo con quelle estere. Tradotto un club di serie A potrebbe benissimo adottare la stessa formula trattando con un'altra squadra che non gioca nel campionato italiano. Dovrà, dunque, essere la FIFA ad agire eliminare definitivamente il problema. Evitando così che fatta la legge venga subito aggirata andando all'estero.
Stadio Roma, arrestato Marcello De Vito, presidente M5s dell'assemblea capitolina. Domiciliari per gli imprenditori Toti e Statuto
IL MESSAGGERO - ERRANTE - Arrestato Marcello De Vito, presidente dell'assemblea capitolina. L'accusa è di corruzione. Secondo i pm Barbara Zuin e Luigia Spinelli De Vito avrebbe incassato elargizioni da parte del costruttore Luca Parnasi in cambio della promessa di favorire il progetto dello stadio della Roma. Sono in corso perquisizioni anche in Campidoglio.
La misura cautelare emessa dal gip del tribunale di Roma riguarda in tutto quattro persone: De Vito si trova in carcere, gli altri ai domiciliari. Per una terza persona è stata disposta misura interdittiva del divieto temporaneo di esercitare attività imprenditoriale. L’indagine "Congiunzione astrale" si concentra sulle condotte corruttive e il traffico di influenze illecite nell'iter per la realizzazione del nuovo stadio della Roma, la costruzione di un albergo presso la ex stazione ferroviaria di Roma Trastevere e la riqualificazione dell’area degli ex Mercati generali di Roma Ostiense.
Gli imprenditori coinvolti sono Toti e Statuto. Indagati sia Claudio che Pierluigi Toti. L’inchiesta ha fatto luce su una serie di operazioni corruttive realizzate dagli imprenditori attraverso l’intermediazione di un avvocato e un uomo d’affari, che secondo l'accusa avrebbero interagito con De Vito al fine di ottenere provvedimenti favorevoli alla realizzazione di importanti progetti immobiliari. I pm Paolo Ielo, Barbara Zuin e Luigia Spinelli avevano chiesto la misura per traffico di influenze, ma il gip ha disposto l'arresto per corruzione.
Manolas si cura. Caso Kolarov con la Serbia
IL TEMPO - MENGHI - Manolas è già tornato, Kolarov è in stand-by. Ranieri oggi, ore 11, riprende i lavori a Trigoria con una rosa ristretta e aspetta (buone) notizie dalle nazionali. Ieri la Grecia ha rispedito a casa il centrale dopo una visita con cui è stato certificato il problema al polpaccio, in via di guarigione, e il giocatore al rientro ha svolto fisioterapia e una seduta in palestra. Al più tardi domani mattina sarà valutato pure il terzino, che per ora resta con la Serbia e lascia la Roma col fiato sospeso. Il ct Krstaji ha detto chiaramente che "Kolarov non è in grado di giocare contro la Germania" e stasera dovrebbe mandarlo in tribuna, ma non ha escluso la possibilità di trattenerlo per verificare le sue condizioni in vista della gara con il Portogallo, valida per la qualificazione a Euro 2020.
L'ex City avrebbe 5 giorni di tempo per lasciar sfiammare la cicatrice sul flessore e scendere in campo per il suo Paese, per poi fare ritorno nella capitale e stringere i denti col Napoli. Il piano non convince il club, che preferirebbe non venisse rischiato e tornasse a Trigoria per curarsi con calma ma solo dopo gli accertamenti del medici della federazione si prenderà una decisione. Sicurantente Kolarov non risponderà oggi all'appello di Ranieri, che lavorerà senza i 9 nazionali e gli infortunati De Rossi, Under, Manolas, Pastore e Pellegrini, quest'ultimo in visita ieri all'U21 azzurra per cui ha dato la disponibilità a giocare l'Europeo a giugno.
Coppe al weekend, continua la lite club-Uefa
IL TEMPO - CICCIARELLI - Guardare la Champions League, durante il fine settimana? E' l'ipotesi di un futuro non troppo lontano, uno dei temi sul tavolo nell'incontro «confidenziale»avvenuto ieri a Nyon tra UEFA e la ECA. Esclusa la possibilità di una Superlega stile NBA, smentita solo pochi mesi fa sia dal presidente Uefa Aleksander Ceferin che dal rappresentante dei club Andrea Agnelli, rimane comunque d'attualità il progetto di profondo rinnovamento delle coppe. Un cambiamento che non riguarda solo la finale, spostata al weekend già a partire dall'edizione 2009/2010: la proposta formulata dall'associazione delle squadre europee prevede di disputare alcuni dei match di cartello della «coppa dalle grandi orecchie» di sabato e di domenica invece che in mezzo alla settimana, in particolare a partire dai quarti di finale della competizione.
Ipotesi per la verità non troppo gradita al massimo organo continentale perche lo spostamento comporterebbe una rivoluzione dei calendari dei singoli campionati nazionali, come pure alla FIFA e singole leghe che riunite nell'EPFL hanno fatto sentire la propria voce attraverso Javier Tebas:"Stanno facendo cambiamenti in Champions - ha dichiarato il presidente della Liga spagnola - che potrebbero avere conseguenze disastrose per i campionati nazionali". Nelle intenzioni della ECA ci sarebbe anche l'ipotesi di introdurre un sistema di promozioni e retrocessioni in stile Nations League, con una Champions ristretta a sole 18 squadre, scelte in base a un ranking basato in parte sui risultati recenti e in parte sulla storia di ogni club. Insomma, una sorta di Superlega mascherata e ben imbellettata da una serie di restrizioni il cui intento è di massimizzare i profitti attraverso un oligopolio fatto di big match. Tanto che, se i promotori più ottimisti sperano in un cambiamento già dalla stagione 2021/2022, le proposte non avrebbero riscontrato l'entusiasmo dell'UEFA, che potrebbe posticipare al 2024 possibili modifiche alla formula.
L'unica novità certa è quella nella UEL2, terza competizione continentale che dal 2021 metterà di fronte 32 squadre con un format simile a quello di Champions ed Europa League, da disputarsi al giovedì pomeriggio. Un ritorno al passato come pure la posta in palio, l'accesso alla successiva Europa League che richiama la defunta Coppa Intertoto.
Fascino Baldini, il seduttore che da lontano ispira Pallotta
GAZZETTA DELLO SPORT - Il «king maker» è lontano come un grande amore e onnipresente come una moglie gelosa. Per Franco Baldini, in fondo, si potrebbe parafrase ciò che diceva di sé Jessica Rabbit: «Non sono così influente, sono gli altri che mi dipingono così». L’impressione è che non si saprà mai la verità, anche se tendiamo a fidarci di quello che diceva malinconicamente l’ex d.s. Walter Sabatini: «La Roma ha tre centri di potere: Trigoria, Boston e Londra». Forse occorrerebbe aggiungere anche Città del Capo, visto che l’ex d.g. giallorosso – oltre che nella capitale britannica – passa tanta parte dell’anno in quella splendida città, ma la tecnologia, ormai, è così funzionale da consentirgli di essere consigliere ascoltatissimo del presidente Pallotta pur essendo fantasmatico, anche se non abbastanza da sfuggire alle telefonate di procuratori e giornalisti.
In questi otto anni di Roma a trazione statunitense, forse nessuna delle grandi decisioni sportive sono state partorite senza il suo consenso, o almeno una sua conoscenza della questione. [...] Così il futuro della Roma continuerà a passare anche dai suoi giudizi. [...]
Manolas torna a Trigoria, la Juve lo tenta
IL MESSAGGERO - CARINA - Manolas è già tornato. Il greco, come previsto, salterà gli impegni con la sua nazionale per curarsi il polpaccio e tornare così a disposizione di Ranieri per il match contro il Napoli. Resterà invece nel ritiro della Serbia Kolarov. Il terzino giallorosso non parteciperà all’amichevole di lusso contro la Germania in programma questa sera ma proverà a recuperare per la sfida contro il Portogallo. Il difensore rientrerà in Italia il 26 marzo, a cinque giorni dalla sfida contro la squadra di Ancelotti. Tornando a Manolas, appare sempre più difficile la sua permanenza nella prossima stagione. Il discorso relativo ad un possibile adeguamento ormai è scivolato a giugno, quando potrebbe ormai essere troppo tardi.
Il greco, affidatosi a Mino Raiola, è in una posizione d’attesa, consapevole che non sarà difficile trovare un acquirente pronto a sborsare 36 milioni per la clausola rescissoria. Si parla tanto di Premier (Manchester United) o dell’Atletico Madrid (che cerca il sostituto di Godin) ma in Italia, la Juventus - pronta a rinnovare il parco difensori - si muove a fari spenti da tempo, forte anche di un rapporto privilegiato con Raiola. Il club bianconero ha messo nel mirino sia il greco che De Ligt. La palla passa ora alla Roma. Che al momento aspetta di capire come andrà a finire il campionato. Ranieri ha già lasciato intendere cosa potrebbe accadere senza Champions. E Manolas, senza l’Europa che conta, difficilmente potrebbe ambire allo stipendio da top player che chiede ormai da mesi.
Mamma Rabiot: " Mio figlio è un prigioniero e ostaggio del Psg"
La mamma del centrocampista francese Adrien Rabiot, ha rilasciato lacune dichiarazioni al quotidiano francese lequipe.fr. Queste le sue parole:
"E' un prigioniero e ostaggio del Psg, ha solo chiesto di adempiere il suo contratto e rispettarlo. E' punito per non essere andato in Qatar quando è morta sua nonna e stava morendo il padre. Alcuni giocatori vengono sanzionati per sei minuti di ritardo, altri, infortunati, possono viaggiare e andare al carnevale". Ha poi aggiunto: "Mio figlio sta male per quello che sta succedendo. Gli negano l'accesso al campo d'allenamento, ma un professionista come lui non può stare senza allenarsi".
Bianchi: "8 tecnici in 8 anni per la Roma non mi sembra il massimo. Di Francesco non lo avrei mandato via ora"
Ottavio Bianchi, ex allenatore di Roma e Napoli, è stato intervistato da La Gazzetta dello Sport. Queste le sue parole in merito ai giallorossi:
Adesso, però, a Roma è tempo di rifondazione. In estate potrebbe arrivare l’8° tecnico in 8 anni di gestione Usa.
"E non mi sembra il massimo, anche la squadra si è stabilizzata ai vertici e se mi dicono che la struttura societaria sia cresciuta tanto. Certo, io Di Francesco non lo avrei mandato via; meglio a fine stagione".
Sarri può essere l’uomo giusto?
"Dipende da cosa gli si chiede. Ho troppo rispetto per pontificare. A Napoli ha saputo fare molto bene. Dicono che faccia giocare sempre gli stessi, però non sappiamo la differenza che vede con quelli che giocano meno. Di sicuro è uno abituato alle piazze calde, anche se a Napoli c’è un amore a senso unico, a differenza che a Roma. Le racconto un aneddoto. Nel 1991, in una stagione travagliata per via della morte del presidente Viola, con i giallorossi arrivammo in finale di Coppa Uefa e Coppa Italia (poi vinta, ndr). A fine stagione pensavo solo alla gestione in attesa delle finali, così andammo a giocare a Pisa e, pur non facendo granché, vincemmo la partita. Percepii nella piazza una euforia immotivata, che poi mi spiegarono: c’era tutto quell’entusiasmo solo perché eravamo avanti alla Lazio. Ricordo che pensai: 'Non ho proprio capito niente'”.
Totti sarà responsabile dell'area tecnica ed avrà pieni poteri sul mercato
Francesco Totti sarà il Responsabile dell'Area Tecnica. Questo è quanto fa sapere Il Corriere della Sera, che spiega come l'ex capitano giallorosso, dopo 2 anni al fianco di Monchi, verrà responsabilizzato ed avrà anche poteri dal punti di vista del calciomercato, affiancando l'attuale ds Frederic Massara.
La Roma fa gli auguri alla Pugnali (Video)
La Roma fa gli auguri a Luisa Pugnali. L'attaccante della squadra femminile oggi compie 25 anni e la società giallorossa gli ha fatto auguri tramite il suo account Twitter:
Oggi la nostra Luisa Pugnali compie 25 anni!
Tanti auguri! #ASRomaFemminile pic.twitter.com/BLuYsDRCHC
— AS Roma Femminile (@ASRomaFemminile) 20 marzo 2019