«Parnasi potrebbe ancora fuggire». Il gip conferma l'obbligo di firma
IL MESSAGGERO - ALLEGRI - Pericolo di fuga e rischio di inquinamento probatorio: potrebbe scappare o fare sparire alcune prove a suo carico. Le esigenze cautelari per l'imprenditore Luca Parnasi non si affievoliscono nemmeno in vista dell'udienza preliminare. Il costruttore, imputato per associazione a delinquere finalizzata alla corruzione, per il giro di tangenti e di illeciti finanziamenti elargiti a politici e funzionari del Campidoglio per la realizzazione del Nuovo stadio della Roma a Tor di Valle, non potrà allontanarsi dalla Capitale e dovrà continuare a presentarsi alla polizia giudiziaria con cadenza settimanale. Il gip Costantino De Robbio ha respinto l'istanza con cui i difensori di Parnasi hanno chiesto la revoca delle misure cautelari. L'imprenditore resterà sottoposto all'obbligo di dimora nel Comune di Roma e all'obbligo di firma. Anche perché, visto che la società Eurnova - di Parnasi - ha appena concluso con James Pallotta un accordo che prevede la vendita del pacchetto stadio per 110 milioni di euro, il rischio è che questa consistente disponibilità economica gli consenta di fuggire.
Le pm Barbara Zuin e Luigia Spinelli, titolari del fascicolo sull'affaire Tor di Valle, avevano dato parere negativo alla cessazione della misura. La procura tiene il punto mentre l'inchiesta che ha travolto l'ex presidente di Eurnova, i suoi collaboratori e una lunga lista di politici e funzionari capitolini arriva al momento cruciale: il 2 aprile ci sarà l'udienza preliminare durante la quale il gup deciderà se rinviare a giudizio i 15 imputati, come chiesto dagli inquirenti. Le accuse vanno, a seconda delle posizioni, dall'associazione a delinquere finalizzata alla corruzione e ad altri delitti contro la pubblica amministrazione - contestazione mossa solo a Parnasi e ai suoi collaboratori -, al finanziamento illecito ai partiti, al traffico di influenze illecite. A rischio processo, oltre all'imprenditore e al suo entourage, anche l'ex vicepresidente del Consiglio della Regione Lazio di FI, Adriano Palozzi, l'ex assessore regionale del Pd, Michele Civita, e il Soprintendente ai Beni culturali di Roma, Francesco Prosperetti. Nel capo d'imputazione si legge che Parnasi - «capo e organizzatore» dell'associazione - avrebbe cercato di pilotare in favore della sua società Eurnova le «procedure amministrative legate al masterplan».
LANZALONE - Nel frattempo, due giorni fa, si è aperto il processo a carico dell'ex superconsulente della sindaca Virginia Raggi, l'avvocato genovese Luca Lanzalone, ingaggiato senza contratto ufficiale, ma incaricato di seguire i dossier più delicati, in particolare quello su Tor di Valle. Ribattezzato il sindaco ombra, è una delle figure chiave dell'inchiesta. Per lui, per il suo socio Luciano Costantini e per il commissario straordinario dell'Ipa, Fabio Serini - le accuse sono corruzione e traffico d'influenze -, la procura ha ottenuto di procedere con rito immediato. Ma dopo l'udienza del 2 aprile verrà discussa un'eventuale riunione dei procedimenti: Parnasi e Lanzalonepotrebbero trovarsi uno accanto all'altro sul banco degli imputati. Intanto, il Campidoglio si è costituito parte civile contro l'avvocato genovese e la Raggi è stata citata come testimone dai pm. Per la procura, potrebbe essere uno dei principali testi d'accusa contro l'ex braccio destro.
Per i magistrati, Lanzalone avrebbe agevolato Parnasi e in cambio si sarebbe aggiudicato una serie di consulenze. La procura gli contesta anche di avere fatto ottenere a Serini la nomina come commissario straordinario dell'Ipa, intercedendo direttamente con la sindaca, e di avere ottenuto in cambio almeno due incarichi.
De Rossi: "Fierissimo di questa squadra"
IL TEMPO - MENGHI - Ogni volta che la Roma lo faceva arrabbiare e qualcosa in campo non andava come voleva, Di Francesco si rintanava sulla sua panchina, seduto a riflettere nel posto che scotta e che, per almeno un'altra notte di delusioni e pensieri, si è tenuto stretto. La squadra ci ha creduto fino alla fine, per 120 minuti lunghissimi che potevano avere un risvolto diverso se l'arbitro avesse visto (o almeno rivisto) lo sgambetto su Schick in area. "Non lo so, non lo so - ripete De Rossi sconsolato da bordocampo - non ho visto l'episodio e non voglio parlare del direttore di gara. Il risultato va accettato per quello che è, la modalità è terribile perché siamo una squadra particolare, viviamo di alti e bassi, ma ho visto uomini seri che ci tenevano tanto e non meritavamo di uscire cosi. Sarebbe stato duro anche ai rigori, ma con un penalty ai supplementari è anche peggio. Io sono fierissimo di questi giocatori, a volte siamo un po' addormentati, ma abbiamo tenuto l'attenzione alta contro una squadra forte".
Su Di Francesco non si sbilancia, ma da portavoce dello spogliatoio manda un messaggio alla società sulla voglia del gruppo, che è quella che dall'alto volevano vedere: "Io rimango della mia opinione, al mister nessuno toglierà quello che ha fatto l'anno scorso e quest'anno in Champions, stavamo per andare per il secondo anno consecutivo ai quarti. Io non entro nel dibattito dell'allenatore, non qui davanti alle telecamere: deciderà lui, deciderà la società". De Rossi il suo l'ha fatto in campo, finché ha potuto: ha interrotto il digiuno di gol nel momento in cui serviva di più, è stato perfetto dal dischetto e dopo quasi un anno a secco ha permesso alla Roma di restare in partita, di continuare a sognare la qualificazione. Sugli spalti non c'era l'atteso Sousa, un'ombra in meno per Di Francesco e ormai vicino a firmare col Bordeaux, c'era invece il dirigente FrancescoTotti, che prima del match la sua preferenza sulla questione panchina l'aveva espressa senza badare a formalismi da tv: "Penso che la squadra sia tutta con il mister. Lui ha un'adrenalina che nessuno può avere, io lo so perche lo conosco e lo vivo. Lo difendo non perché sia mio amico, ma perché sono un dirigente della Roma e lui è il mio allenatore. Lo difendo fino alla fine". Parole inequivocabili che l'ex capitano ha pronunciato prima della battaglia di Oporto, da cui Di Francescoesce sconfitto ma con la speranza che la prestazione da squadra vera possa salvarlo comunque.
L'arbitraggio non può non fornirgli un buon alibi, Manolas è scatenato contro l'arbitro dopo la partita: "Abbiamo dato il massimo, abbiamo fatto una buona gara che alla fine ci lascia l'amaro in bocca perché potevamo fare il 2-2 con un paio di occasioni fallite davanti e passare il turno, poi ci fischiano un rigore contro e non ce ne danno uno netto a favore: in queste partite non si può sbagliare così, per me è una vergogna. Nemmeno è andato a vederlo. Quando la squadra dà il massimo non puoi lasciarla uscire così, non è giusto. Il contatto è netto, queste cose succedono solo a noi. Anche l'anno scorso ci hanno chiesto scusa, ma scusa non c'è nel calcio, adesso c'è il Var e devi andare a vederlo". Il ricordo del Liverpool è ancora vivo, stavolta il sogno è finito ancor prima di cominciare.
Ai quarti Var il Porto
LEGGO - BALZANI - La lunga notte di Di Francesco è finita senza luna, dopo 117 minuti di battaglia, speranze e dolori. Al termine di una partita dai contorni danteschi. Colpa del Var e dell'arbitro Cakir. E colpa di una squadra che ha combattuto ma ha mostrato i soliti limiti difensivi ed individuali. Finisce l'avventura della Roma in Champions tra polemiche e dubbi sul futuro. IlPorto di Conceiçao ha ribaltato il 2-1 dell'andata e vinto ai supplementari grazie un rigore concesso dal Var per una trattenuta ingenua di Florenzi (uscito in lacrime dal campo) su Fernando. Qualche minuto dopo l'arbitro turco Cakir, però, nemmeno è voluto andare a vedere lo sgambetto di Marega su Schick.
Un'altra grave ingiustizia europea dopo quelli dello scorso anno con Barcellona e Liverpool. Un alibi che non basta a Di Francesco. La Roma ha giocato male i 90' regolamentari andando sotto nel primo tempo per un errore di Manolas. Al 37' Perotti si è guadagnato un rigore segnato alla perfezione da De Rossi (uscito a fine primo tempo per una sospetta lesione al polpaccio), ma il Porto ha avuto ancora campo e nella ripresa ha sfruttato un altro sbaglio difensivo. Nei supplementari Dzeko ha avuto due volte la possibilità di chiudere il match ma ha fallito entrambe le occasioni. La legge, sbagliata, del Var ha concluso una delle notti più amare della storia della Roma. Una delle tante. Tra ieri notte e oggi verrà deciso il destino di Di Francesco che ieri si è isolato sul pullman, non ha parlato dopo la partita e che sembra ormai segnato.
La risposta del gruppo c'è stata, ma i problemi restano. In preallarme c'è da tempo Cristian Panucci mentre Paulo Sousa è ormai a un passo dal Bordeaux. Già oggi potrebbe arrivare l'annuncio dell'esonero. «Mi auguro di essere allenato ancora con Di Francesco, ma decide la società. Sono comunque fiero di questo gruppo, e credo che una dimostrazione oggi l'abbiamo data anche nei confronti di Eusebio», le parole di De Rossi. «Ci resta l'amaro in bocca, perché non ci hanno dato quel rigore netto col Var? Perché non è andato a vederlo? È una vergogna, succede sempre solo a noi», l'accusa di Manolas.
Pellegrini ko. Dzeko e Kolarov squalificati
IL TEMPO - SCHITO - Non bastasse la batosta rimediata a Oporto, Eusebio Di Francesco dovrà anche fare la conta degli assenti per la gara contro l'Empoli. All'Olimpico, lunedì sera, il tecnico avrà gli uomini contati. Il primo ad alzare bandiera bianca è Daniele De Rossi. Il capitano giallorosso è uscito per un infortunio al solito polpaccio sinistro, quello che troppe volte -non in questa stagione però, - lo ha costretto allo stop. Il centrocampista giallorosso era sceso in campo già con un fastidio al ginocchio e al termine del match non è stato foriero di buone notizie: "Penso di essermi stirato", il suo pensiero.
Da valutare le condizioni di Lorenzo Pellegrini, anche lui uscito malconcio dal Do Dragao: il numero 7 giallorosso ha accusato un risentimento alla coscia destra, nei prossimi giorni verra sottoposto agli esami del caso. Solo crampi per Marcano, mentre anche Fazio si è fermato prima della partita per un risentimento al flessore. L'argentino contro i toscani non ci sarebbe stato comunque perché squalificato, così come Dzeko e Kolarov. La squadra rientrerà oggi nella capitale, previsto allenamento nel pomeriggio.
Di Fra vicino all'esonero, dubbi tra Donadoni, Ranieri o Panucci
Di Francesco è vicino all'esonero dopo la sconfitta di ieri sera contro il Porto. Il vicepresidente Mauro Baldissoni ha dalla sua il sì di Roberto Donadoni come successore ma la squadra spinge per una soluzione più vicina all'ambiente romano. I nomi sono quelli di Claudio Ranieri e Christian Panucci, così come riportato dall'esperto di calciomercato Gianluca di Marzio.
Malagò: "La Var è fantastica se usata in modo onesto, l'errore di ieri è molto grave"
Giovanni Malagò, presidente del Coni, ha rtoòasciato alcune dichiarazioni in merito al presunto rigore per la Roma che l'arbitro turco Cakir non ha visionato alla Var durante il match di ieri contro il Porto. Queste le sue parole:
"Non sono io che devo dare giudizi o sentenze, ma mi sento di dire che oggettivamente e in maniera inequivocabile la Var è fantastica per mettere in condizione gli arbitri di risolvere i problemi, ma se uno non va a guardare onestamente non va bene e l'errore di ieri è molto grave. In questo caso la Roma e il nostro calcio sono rimasti penalizzati".
Roma-Empoli sarà diretta da Maresca di Napoli
L'AIA ha reso noti i nominativi degli Arbitri, degli Assistenti, dei IV Ufficiali, dei V.A.R. e degli A.V.A.R. che dirigeranno le gare valide per la ottava giornata di ritorno del Campionato di Serie A 2018/19 in programma domenica 10 marzo alle ore 15.00. Questo l'elenco completo apparso sul sito aia-figc.it:
BOLOGNA – CAGLIARI h. 12.30
IRRATI
MARRAZZO – CECCONI
IV: ABBATTISTA
VAR: VALERI
AVAR: MELI
CHIEVO – MILAN Sabato 09/03 h. 20.30
PAIRETTO
BINDONI – VILLA
IV: GHERSINI
VAR: LA PENNA
AVAR: FIORITO
FIORENTINA – LAZIO h. 20.30
ORSATO
LO CICERO – RANGHETTI
IV: AURELIANO
VAR: MAZZOLENI
AVAR: PAGANESSI
FROSINONE – TORINO
GIACOMELLI
DEL GIOVANE – SCHENONE
IV: MARINI
VAR: GUIDA
AVAR: LONGO
INTER – SPAL
CALVARESE
DE MEO – ALASSIO
IV: PICCININI
VAR: DI BELLO
AVAR: VUOTO
JUVENTUS – UDINESE Venerdì 08/03 h. 20.30
CHIFFI
VIVENZI – LIBERTI
IV: PILLITTERI
VAR: PASQUA
AVAR: TOLFO
PARMA – GENOA Sabato 09/03 h. 18.00
SACCHI
PERETTI – DI GIOIA
IV: MAGGIONI
VAR: MARIANI
AVAR: DI LIBERATORE
ROMA – EMPOLI Lunedì 11/03 h. 20.30
MARESCA
MONDIN – BOTTEGONI
IV: MINELLI
VAR: MASSA
AVAR: COSTANZO
SAMPDORIA – ATALANTA
FABBRI
DI IORIO – POSADO
IV: MARINELLI
VAR: ROCCHI
AVAR: TONOLINI
SASSUOLO – NAPOLI h. 18.00
MANGANIELLO
VALERIANI – COLAROSSI
IV: ILLUZZI
VAR: DOVERI
AVAR: PRETI
Pesante botta e risposta tra Monchi ed i tifosi giallorossi
Botta e risposta in un clima teso tra Monchi ed i tifosi della Roma. "Devi stare zitto, vattene, in 6 mesi hai distrutto una squadra", le parole di alcuni supportes giallorossi ed il ds giallorosso ha così replicato: "Siete bravi voi, in sei mesi vengo a prendervi uno a uno”. Questo è quanto riporta gazzetta.it.
Paulo Sousa ad un passo dal Bordeaux. Accordo per 3 anni e mezzo
Paulo Sousa non farà tappa a Roma. Secondo quanto riportato dal sito abola.pt, il tecnico portoghese sarebbe vicinissimo alla firma col Bordeaux per un contratto di 3 anno e mezzo. L'ex tecnico della Fiorentina era stato più volte accostato ai giallorossi ma la piazza non pareva esser troppo felice di questa decisione in caso di esonero di Di Francesco.
Marcano: "Quando nemmeno la tecnologia ti aiuta è difficile portare a casa queste gare"
Ivan Marcano non ci sta e sfoga la sua delusione per l'eliminazione dovuta al VAR tramite il suo profilo Instagram. Questo il suo pensiero su quanto accaduto ieri nel finale del secondo tempo supplementare quando l'arbitro Cakir ha deciso di non assegnare il rigore alla Roma per un evidente fallo di Marega su Schick:
“Quando nemmeno la tecnologia ti aiuta è difficile portare a casa queste gare. Forza Roma“.
Lineker sarcastico: "Non saprò mai come abbia fatto Dzeko a sopravvivere alla testata di Pepe" (Foto)
Gary Lineker punge Edin Dzeko. L'ex centravanti dell'Inghilterra ha scritto un post sul suo account Twitter in merito alla testata (non forte ma netta) del difensore brasiliano al centravanti bosniaco. Questo il suo post:
"Non saprò mai come abbia fatto Dzeko a sopravvivere alla testata di Pepe".
How Dzeko survived this Pepe headbutt I’ll never know. pic.twitter.com/vw0QeRNv8J
— Gary Lineker (@GaryLineker) 6 marzo 2019
Bavagnoli, all. Roma femminile: "Importante proseguire il nostro percorso. La sosta ci ha dato l'opportunità di recuperare alcune ragazze"
Elisabetta Bavagnoli, tecnico della Roma femminile, è stata intervistata nel corso della rubrica Women's Weekly di questa settimana, che andrà in onda alle ore 17:15 su Roma Tv. Questo un estratto delle sue dichiarazioni:
"È importante proseguire il nostro percorso, attraverso la consapevolezza acquisita da tutto il gruppo, inteso anche lo staff".
Gli infortuni?
"La sosta ci ha dato l'opportunità di recuperare alcune ragazze, ma allo stesso tempo ci ha aiutato a recuperare energie psico-fisiche. Abbiamo gare difficili in vista, tutte le squadre sono cresciute, ma lo è anche la Roma".