Bodo/Glimt vs Roma 6-1 | Termina il match. Roma umiliata

BODO/GLIMT (4-3-3): Haikin; Sampsted, Lode, Hoibraten, Bjorkan; Brustad, Berg, Konradsen; Solbakken, Botheim, Pellegrino. 
A disposizione: Smits, Kvile, Moe, Pernambuco, Kristoffersen Hagen, Moberg, Vetlesen, Mugisha, Koomson, Nordas.

Allenatore: Knutsen.
Squalificati:
Diffidati:
Indisponibili: Saltnes.

ROMA (4-2-3-1): Rui Patricio; Reynolds, Ibanez, Kumbulla, Calafiori; Darboe, Diawara; Carles Perez, Villar, El Shaarawy; Borja Mayoral.
A disposizione: Fuzato, Boer, Mancini, Vina, Cristante, Veretout, Bove, Pellegrini, Mkhitaryan, Shomurodov, Zalewski, Abraham.
Allenatore: Mourinho.
Squalificati:
Diffidati:
Indisponibili: Spinazzola, Smalling, Karsdorp, Zaniolo.

Arbitro: Palabiyik.
Assistenti: Olguncan e Ogel.
Quarto Uomo: Ozdamar.


Conferenza Stampa Mourinho: "Partita persa dal punto di vista emotivo. E' colpa mia"

Josè Mourinho, allenatore della Roma, ha parlato ai media al termine del match contro il Bodo/Glimt:

MOURINHO IN CONFERENZA STAMPA

Come spiega questa partita?
"Il risultato poteva essere 5-1 o 7-1, non è questa la direzione per spiegare qualcosa. Dopo il 3-1 la partita è stata completamente persa dal punto di vista emotivo, dopo è successo il dramma, appena prendevano palla segnavano. La spiegazione è chiara, erano più forti di noi ed è colpa mia. Ho cambiato con buone intenzioni, volevo far riposare gente che gioca sempre, siamo la squadra in Italia che gioca più volte con gli stessi giocatori e ho pensato che viste le partite con Napoli, Cagliari e Milan, l'erba artificiale e le possibili conseguenze oltre al freddo. La loro prima squadra è migliore della nostra seconda, la squadra con più qualità ha vinto".

C'erano 400 tifosi venuti da Roma, si sente di dire qualcosa a loro?
"Siamo stati con loro prima della partita e li abbiamo ringraziati per l'appoggio. Che altro possiamo dire per aiutarli? Penso che non ci sono parole. Difficile dire qualcosa che possa essere d'aiuto, posso dire solo perchè la responsabilità è mia, la scelta di giocare con questa squadra è la mia ma se avessi fatto giocare la prima squadra, qualcuno si infortuna o si stanca (cosa che succede sempre), se gioca gente come Zaniolo, Mancini o Viña e poi prendiamo 4-5 gol dal Napoli domenica la decisione sarebbe stata sbagliata. Quando 4-5 settimane fa dicevo che bisognava andare in Vaticano a pregare per non avere infortuni i giocatori sapevo quello che dicevo. Il Bodo ha più qualità della squadra scesa in campo oggi. Dovevo giocare con i giocatori che giocano sempre e portarli al limite della stanchezza, ma così rischi una serie di infortuni".

Magari i giocatori che giocano meno hanno un problema di mentalità, visto che si sento ripetere spesso di non essere all'altezza?
"No, il problema è di qualità".

È stata uno shock questa sconfitta?
"Certo".

Avete sottovalutato il Glimt?
"Forse ho sopravvalutato la qualità dei miei, loro li abbiamo analizzati e sapevano che erano più forti delle altre squadre del girone. Pensavo che i miei potessero fare una gara diversa. Solbakken sembrava corresse in MotoGp e i nostri in bicicletta. La prossima partita a Roma Mancini e Viña lo aspettano".

MOURINHO A SKY SPORT

Una sconfitta gravissima, di chi le responsabilità?
"Mia, sono io ad aver deciso di giocare con questa squadra. La responsabilità è mia, l'ho fatto con buona intenzione, doppia, di dare opportunità a gente che lavora tanto ma non gioca tanto e per dare opportunità di riposare a chi gioca sempre. In un campo artificiale con questo clima ho deciso di far riposare tanti. Abbiamo perso contro una squadra che ha più qualità di noi. La formazione che ha iniziato la partita e quella principale del Bodo, quest'ultima ha più qualità".

Non è questione di mentalità o approccio? È una questione tecnica?
"Se potessi giocare sempre con gli stessi lo farei, ma penso che sia rischioso perché abbiamo una differenza significativa di qualità tra un gruppo di giocatori e un altro. È un rischio grande e in una fase a girone con 6 partite ho deciso di fare questi cambi. Sapevo i limiti di qualche giocatore, non è niente di nuovo per me, ma ovviamente mi aspettavo una risposta migliore. Ma la decisione è mia, quindi la responsabilità è mia".

C'è il rischio che una sconfitta con queste proporzioni lasci una ferita?
"Non c'è dubbio che lascia sempre una ferita. Sono stato onesto con i giocatori negli spogliatoi, non posso essere onesto con voi, ma cerco di parlare nell'intimità della famiglia sì. È una bella famiglia, forte dal punto di vista dell'amicizia e dell'empatia. Ma non ho mai nascosto, sapevo che siamo una squadra con tanti limiti. Una cosa sono una squadra di 12-13 giocatori, un'altra sono gli altri. Magari oggi l'unica cosa positiva è che nessuno mi chiederà perché giocano sempre gli stessi".

Domenica non si può sbagliare col Napoli
"Non si può sbagliare mai e si può sbagliare sempre. Questo è il calcio. La nostra squadra principale, diciamo così, sta giocando bene, non meritava più punti di quelli che abbiamo in campionato ma ha sempre giocato bene e con grande mentalità. Domenica andremo con questa mentalità, ovviamente con un peso sulle spalle con una sconfitta che definirei anche storica. Sì, non ho mai preso 6 gol ma il problema non è quello che sento io, ma per i ragazzi".

Che spiegazione darebbe ai Friedkin?
"Una spiegazione normale, qualcosa ho detto già in privato e anche prima del 6-1. Non è il 6-1 che mi fa dire qualcosa che non ho già detto internamente e che non ho mai voluto dire in modo obiettivo pubblicamente. Cercherò di fare tutto il possibile per restare chiuso e non far uscire fuori cose interne".


Conferenza Stampa Mourinho: "Partita persa dal punto di vista emotivo. E' colpa mia"

Josè Mourinho, allenatore della Roma, ha parlato ai media al termine del match contro il Bodo/Glimt:

MOURINHO IN CONFERENZA STAMPA

Come spiega questa partita?
"Il risultato poteva essere 5-1 o 7-1, non è questa la direzione per spiegare qualcosa. Dopo il 3-1 la partita è stata completamente persa dal punto di vista emotivo, dopo è successo il dramma, appena prendevano palla segnavano. La spiegazione è chiara, erano più forti di noi ed è colpa mia. Ho cambiato con buone intenzioni, volevo far riposare gente che gioca sempre, siamo la squadra in Italia che gioca più volte con gli stessi giocatori e ho pensato che viste le partite con Napoli, Cagliari e Milan, l'erba artificiale e le possibili conseguenze oltre al freddo. La loro prima squadra è migliore della nostra seconda, la squadra con più qualità ha vinto".

C'erano 400 tifosi venuti da Roma, si sente di dire qualcosa a loro?
"Siamo stati con loro prima della partita e li abbiamo ringraziati per l'appoggio. Che altro possiamo dire per aiutarli? Penso che non ci sono parole. Difficile dire qualcosa che possa essere d'aiuto, posso dire solo perchè la responsabilità è mia, la scelta di giocare con questa squadra è la mia ma se avessi fatto giocare la prima squadra, qualcuno si infortuna o si stanca (cosa che succede sempre), se gioca gente come Zaniolo, Mancini o Viña e poi prendiamo 4-5 gol dal Napoli domenica la decisione sarebbe stata sbagliata. Quando 4-5 settimane fa dicevo che bisognava andare in Vaticano a pregare per non avere infortuni i giocatori sapevo quello che dicevo. Il Bodo ha più qualità della squadra scesa in campo oggi. Dovevo giocare con i giocatori che giocano sempre e portarli al limite della stanchezza, ma così rischi una serie di infortuni".

Magari i giocatori che giocano meno hanno un problema di mentalità, visto che si sento ripetere spesso di non essere all'altezza?
"No, il problema è di qualità".

È stata uno shock questa sconfitta?
"Certo".

Avete sottovalutato il Glimt?
"Forse ho sopravvalutato la qualità dei miei, loro li abbiamo analizzati e sapevano che erano più forti delle altre squadre del girone. Pensavo che i miei potessero fare una gara diversa. Solbakken sembrava corresse in MotoGp e i nostri in bicicletta. La prossima partita a Roma Mancini e Viña lo aspettano".

MOURINHO A SKY SPORT

Una sconfitta gravissima, di chi le responsabilità?
"Mia, sono io ad aver deciso di giocare con questa squadra. La responsabilità è mia, l'ho fatto con buona intenzione, doppia, di dare opportunità a gente che lavora tanto ma non gioca tanto e per dare opportunità di riposare a chi gioca sempre. In un campo artificiale con questo clima ho deciso di far riposare tanti. Abbiamo perso contro una squadra che ha più qualità di noi. La formazione che ha iniziato la partita e quella principale del Bodo, quest'ultima ha più qualità".

Non è questione di mentalità o approccio? È una questione tecnica?
"Se potessi giocare sempre con gli stessi lo farei, ma penso che sia rischioso perché abbiamo una differenza significativa di qualità tra un gruppo di giocatori e un altro. È un rischio grande e in una fase a girone con 6 partite ho deciso di fare questi cambi. Sapevo i limiti di qualche giocatore, non è niente di nuovo per me, ma ovviamente mi aspettavo una risposta migliore. Ma la decisione è mia, quindi la responsabilità è mia".

C'è il rischio che una sconfitta con queste proporzioni lasci una ferita?
"Non c'è dubbio che lascia sempre una ferita. Sono stato onesto con i giocatori negli spogliatoi, non posso essere onesto con voi, ma cerco di parlare nell'intimità della famiglia sì. È una bella famiglia, forte dal punto di vista dell'amicizia e dell'empatia. Ma non ho mai nascosto, sapevo che siamo una squadra con tanti limiti. Una cosa sono una squadra di 12-13 giocatori, un'altra sono gli altri. Magari oggi l'unica cosa positiva è che nessuno mi chiederà perché giocano sempre gli stessi".

Domenica non si può sbagliare col Napoli
"Non si può sbagliare mai e si può sbagliare sempre. Questo è il calcio. La nostra squadra principale, diciamo così, sta giocando bene, non meritava più punti di quelli che abbiamo in campionato ma ha sempre giocato bene e con grande mentalità. Domenica andremo con questa mentalità, ovviamente con un peso sulle spalle con una sconfitta che definirei anche storica. Sì, non ho mai preso 6 gol ma il problema non è quello che sento io, ma per i ragazzi".

Che spiegazione darebbe ai Friedkin?
"Una spiegazione normale, qualcosa ho detto già in privato e anche prima del 6-1. Non è il 6-1 che mi fa dire qualcosa che non ho già detto internamente e che non ho mai voluto dire in modo obiettivo pubblicamente. Cercherò di fare tutto il possibile per restare chiuso e non far uscire fuori cose interne".


Bodo/Glimt vs Roma 6-1 | Termina il match. Roma umiliata

BODO/GLIMT (4-3-3): Haikin; Sampsted, Lode, Hoibraten, Bjorkan; Brustad, Berg, Konradsen; Solbakken, Botheim, Pellegrino. 
A disposizione: Smits, Kvile, Moe, Pernambuco, Kristoffersen Hagen, Moberg, Vetlesen, Mugisha, Koomson, Nordas.

Allenatore: Knutsen.
Squalificati:
Diffidati:
Indisponibili: Saltnes.

ROMA (4-2-3-1): Rui Patricio; Reynolds, Ibanez, Kumbulla, Calafiori; Darboe, Diawara; Carles Perez, Villar, El Shaarawy; Borja Mayoral.
A disposizione: Fuzato, Boer, Mancini, Vina, Cristante, Veretout, Bove, Pellegrini, Mkhitaryan, Shomurodov, Zalewski, Abraham.
Allenatore: Mourinho.
Squalificati:
Diffidati:
Indisponibili: Spinazzola, Smalling, Karsdorp, Zaniolo.

Arbitro: Palabiyik.
Assistenti: Olguncan e Ogel.
Quarto Uomo: Ozdamar.


La Roma svela la quarta maglia di gioco (foto)

La Roma anticipa l'uscita della quarta maglia di gara, svelata ai tifosi ancor prima della terza. Questa scelta è stata dettata da esigenze di calendario, quindi dalla necessità di render nota la maglia che verrà indossata domani contro il Bodo/Glimt.
La divisa in questione sarà blu con sottili strisce orizzontali alternate, una gialla e una rossa. Al centro in giallo lo sponsor e lo stemma sarà un richiamo al recente passato giallorosso. Infatti il logo della Roma che apparirà sulla maglia sarà lo stesso usato dal club fino al 2013, ovvero lo stemma con la scritta ASR.


Conferenza Stampa Mourinho: "Dimentichiamoci la situazione del girone. C'è una partita da giocare e da vincere"

Josè Mourinho, allenatore della Roma è intervenuto in conferenza stampa insieme al centrocampista Darboe per introdurre il match di domani sera contro il Bodo/Glimt:

PAROLE MOURINHO

È possibile immaginare una Roma con non tanti titolari domani?
"Sì, il campo è sintetico, il clima è difficile e il viaggio è di quattro ore, in più domenica c'è la partita e poi due giorni dopo c'è il Cagliari. È difficile, non abbiamo tanti giocatori, qualche giocatore ha qualche piccolo problema e dobbiamo fare un po' di rotazioni nella squadra".

Qual è la differenza tra il campo sintetico e quello naturale?
"C'è una differenza enorme. Non possiamo rischiare giocatori con una storia di infortuni come Zaniolo e Karsdorp, non possiamo rischiare una stagione su un campo artificiale con queste condizioni. Voglio dire chiaramente che ok il campo artificiale e le condizioni di clima difficile, ma io personalmente sono felice di essere qui. Ho disputato tante partite in campo europeo, ma mai in Norvegia ed in un posto bellissimo come Bodo, come mi hanno detto. È bello avere questa emozione, sono contento di essere qui e mi auguro domani vada tutto bene per tutti".

Ha notato qualche giocatore del Bodø/Glimt?
"Non mi piace parlare dei giocatori perché dicendo i nomi magari è una motivazione per i giocatori. La considero la squadra più difficile del girone: è organizzata, sa come giocare e ha i principi di gioco perfettamente definiti. In questa situazione sarà sicuramente una partita molto difficile per noi".

La prima curiosità è legata agli strascichi di domenica: la sua reazione a freddo?
"Dopo la partita ho analizzato la prestazione della mia squadra, non ho voluto analizzare la prestazione dell'arbitro. Sono veramente felice che sia stato così, nella tranquillità dell'analisi post-partita se devo parlare di nuovo della mia squadra è solo per ripetere quello che ho detto. Non è una partita per dimenticare, ma per ricordare il modo di giocare, l'atteggiamento anche nel confronto con squadre di status superiore al nostro. Sull'arbitro e sul modo in cui la partita è stata arbitrata sono contento di non aver detto niente e preferisco continuare a non farlo. In quel momento il focus era sul rigore-gol, ma quando si analizza la partita, dai primi minuti all'ultimo, c'è tanto da dire. Preferisco non dire niente ed essere concentrato sulla prestazione della mia squadra".

Quale sarà il suo sforzo per vedere una Roma domani all'altezza della situazione?
"I sei punti che abbiamo nel girone con due partite ancora da giocare a Roma ci danno una certa tranquillità, ma voglio giocare domani cercando di dimenticare questa situazione positiva che abbiamo. C'è una partita da giocare, c'è una partita da vincere. Non faremo 11 cambi, ma faremo qualche cambio e abbiamo 5 cambi in partita. In Serie A è il modo di cambiare e io non ho questo privilegio, in conference League ho questo privilegio perché ho giocatori in grado di cambiare la partita. Abbiamo lavorato ieri ed oggi, abbiamo analizzato l'avversario che ha più qualità del CSKA Sofia e dello Zorya, quindi è una partita difficile per noi".

Come sta Zaniolo? Può farcela per il Napoli?
"Sì, si può fare con il Napoli. È un ragazzo con una storia clinica da rispettare, che ha sofferto tanto e gioca la prima stagione dopo la sofferenza. Quindi sono da rispettare le sue paure, i suoi momenti di incertezza e quando è così è bene rimanere a casa e riposare. Non è bene per un doppio infortunio al crociato giocare in queste condizioni. Vale anche per Karsdorp, dobbiamo proteggere giocatori con questa storia clinica".

Cosa si aspetta dal Bodø/Glimt?
"Giocano sempre con la stessa organizzazione tattica, hanno il loro modo di difendere, pressare e fare transizioni. Non posso fare di più che analizzare quello che è possibile analizzare. Abbiamo visto tutto, cercando di capire e conoscere i giocatori individualmente, il modo di giocare della squadra. Sembra una squadra stabile con quel modo di giocare e non penso cambierà. chi sarà il capitano? Se lo dico saprete chi non gioca".

PAROLE DARBOE

 

Com'è stato scendere dall'aereo ed essere colpiti dal vento?
"Per me è diverso, non ho mai vissuto in queste temperature".

 

Cosa pensi di giocare la partita in questo clima e sul campo artificiale?
"Sappiamo che non sarà facile, ma siamo pronti per giocare e pensiamo solo a vincere".

 

Quanto senti la fiducia della società e del mister visto che arriverà un rinnovo di contratto per te?
"Per il rinnovo sono cose di cui parlo con la società tramite i miei procuratori. Io penso solo a lavorare e a dare il massimo per la squadra. Sento tanta fiducia da parte staff del mister, sento di crescere ogni giorno e tutti ci stanno facendo lavorare davvero tanto".

 

Parlando della tua crescita in campo, cosa ti manca e su cosa stai lavorando di più? I gol, per esempio. Può essere uno sviluppo per il tuo ruolo?
"Penso che per me sia importante imparare ogni giorno in allenamento, quasi tutti i calciatori hanno da migliorare qualcosa. Non basta mai fare una o due prestazioni giuste e pensare di aver fatto tutto. Sto imparando qualcosa ogni giorno in allenamento".

 


Conferenza Stampa Mourinho: "Dimentichiamoci la situazione del girone. C'è una partita da giocare e da vincere"

Josè Mourinho, allenatore della Roma è intervenuto in conferenza stampa insieme al centrocampista Darboe per introdurre il match di domani sera contro il Bodo/Glimt:

PAROLE MOURINHO

È possibile immaginare una Roma con non tanti titolari domani?
"Sì, il campo è sintetico, il clima è difficile e il viaggio è di quattro ore, in più domenica c'è la partita e poi due giorni dopo c'è il Cagliari. È difficile, non abbiamo tanti giocatori, qualche giocatore ha qualche piccolo problema e dobbiamo fare un po' di rotazioni nella squadra".

Qual è la differenza tra il campo sintetico e quello naturale?
"C'è una differenza enorme. Non possiamo rischiare giocatori con una storia di infortuni come Zaniolo e Karsdorp, non possiamo rischiare una stagione su un campo artificiale con queste condizioni. Voglio dire chiaramente che ok il campo artificiale e le condizioni di clima difficile, ma io personalmente sono felice di essere qui. Ho disputato tante partite in campo europeo, ma mai in Norvegia ed in un posto bellissimo come Bodo, come mi hanno detto. È bello avere questa emozione, sono contento di essere qui e mi auguro domani vada tutto bene per tutti".

Ha notato qualche giocatore del Bodø/Glimt?
"Non mi piace parlare dei giocatori perché dicendo i nomi magari è una motivazione per i giocatori. La considero la squadra più difficile del girone: è organizzata, sa come giocare e ha i principi di gioco perfettamente definiti. In questa situazione sarà sicuramente una partita molto difficile per noi".

La prima curiosità è legata agli strascichi di domenica: la sua reazione a freddo?
"Dopo la partita ho analizzato la prestazione della mia squadra, non ho voluto analizzare la prestazione dell'arbitro. Sono veramente felice che sia stato così, nella tranquillità dell'analisi post-partita se devo parlare di nuovo della mia squadra è solo per ripetere quello che ho detto. Non è una partita per dimenticare, ma per ricordare il modo di giocare, l'atteggiamento anche nel confronto con squadre di status superiore al nostro. Sull'arbitro e sul modo in cui la partita è stata arbitrata sono contento di non aver detto niente e preferisco continuare a non farlo. In quel momento il focus era sul rigore-gol, ma quando si analizza la partita, dai primi minuti all'ultimo, c'è tanto da dire. Preferisco non dire niente ed essere concentrato sulla prestazione della mia squadra".

Quale sarà il suo sforzo per vedere una Roma domani all'altezza della situazione?
"I sei punti che abbiamo nel girone con due partite ancora da giocare a Roma ci danno una certa tranquillità, ma voglio giocare domani cercando di dimenticare questa situazione positiva che abbiamo. C'è una partita da giocare, c'è una partita da vincere. Non faremo 11 cambi, ma faremo qualche cambio e abbiamo 5 cambi in partita. In Serie A è il modo di cambiare e io non ho questo privilegio, in conference League ho questo privilegio perché ho giocatori in grado di cambiare la partita. Abbiamo lavorato ieri ed oggi, abbiamo analizzato l'avversario che ha più qualità del CSKA Sofia e dello Zorya, quindi è una partita difficile per noi".

Come sta Zaniolo? Può farcela per il Napoli?
"Sì, si può fare con il Napoli. È un ragazzo con una storia clinica da rispettare, che ha sofferto tanto e gioca la prima stagione dopo la sofferenza. Quindi sono da rispettare le sue paure, i suoi momenti di incertezza e quando è così è bene rimanere a casa e riposare. Non è bene per un doppio infortunio al crociato giocare in queste condizioni. Vale anche per Karsdorp, dobbiamo proteggere giocatori con questa storia clinica".

Cosa si aspetta dal Bodø/Glimt?
"Giocano sempre con la stessa organizzazione tattica, hanno il loro modo di difendere, pressare e fare transizioni. Non posso fare di più che analizzare quello che è possibile analizzare. Abbiamo visto tutto, cercando di capire e conoscere i giocatori individualmente, il modo di giocare della squadra. Sembra una squadra stabile con quel modo di giocare e non penso cambierà. chi sarà il capitano? Se lo dico saprete chi non gioca".

PAROLE DARBOE

 

Com'è stato scendere dall'aereo ed essere colpiti dal vento?
"Per me è diverso, non ho mai vissuto in queste temperature".

 

Cosa pensi di giocare la partita in questo clima e sul campo artificiale?
"Sappiamo che non sarà facile, ma siamo pronti per giocare e pensiamo solo a vincere".

 

Quanto senti la fiducia della società e del mister visto che arriverà un rinnovo di contratto per te?
"Per il rinnovo sono cose di cui parlo con la società tramite i miei procuratori. Io penso solo a lavorare e a dare il massimo per la squadra. Sento tanta fiducia da parte staff del mister, sento di crescere ogni giorno e tutti ci stanno facendo lavorare davvero tanto".

 

Parlando della tua crescita in campo, cosa ti manca e su cosa stai lavorando di più? I gol, per esempio. Può essere uno sviluppo per il tuo ruolo?
"Penso che per me sia importante imparare ogni giorno in allenamento, quasi tutti i calciatori hanno da migliorare qualcosa. Non basta mai fare una o due prestazioni giuste e pensare di aver fatto tutto. Sto imparando qualcosa ogni giorno in allenamento".

 


La Roma svela la quarta maglia di gioco (foto)

La Roma anticipa l'uscita della quarta maglia di gara, svelata ai tifosi ancor prima della terza. Questa scelta è stata dettata da esigenze di calendario, quindi dalla necessità di render nota la maglia che verrà indossata domani contro il Bodo/Glimt.
La divisa in questione sarà blu con sottili strisce orizzontali alternate, una gialla e una rossa. Al centro in giallo lo sponsor e lo stemma sarà un richiamo al recente passato giallorosso. Infatti il logo della Roma che apparirà sulla maglia sarà lo stesso usato dal club fino al 2013, ovvero lo stemma con la scritta ASR.


Allenamento Roma, terapie per Zaniolo. A parte Smalling e Spinazzola

La Roma è tornata ad allenarsi in vista del match di giovedì prossimo contro il Bodo/Glimt.
La squadra. sul campo di Trigoria, si è suddivisa in gruppi.
Lavoro differenziato per Smalling e Spinazzola. Zaniolo, infortunatosi domenica, ha svolto delle terapie.


Allenamento Roma, terapie per Zaniolo. A parte Smalling e Spinazzola

La Roma è tornata ad allenarsi in vista del match di giovedì prossimo contro il Bodo/Glimt.
La squadra. sul campo di Trigoria, si è suddivisa in gruppi.
Lavoro differenziato per Smalling e Spinazzola. Zaniolo, infortunatosi domenica, ha svolto delle terapie.


Allegri: "E' stato complicato giocare contro la Roma. Avrebbe meritato ampiamente il pareggio"

Massimiliano Allegri, tecnico della Juventus, è intervenuto ai microfoni di Dazn al termine del match contro la Roma:

Bel risultato?
"La Roma è una squadra fisica e tecnica. Abbiamo giocato una buona partita. All’inizio loro sono stati bravi poi pian piano abbiamo giocato, abbiamo segnato un bel gol. Bisogna crescere e far meglio soprattutto in area avversaria. Abbiamo più giocatori da contropiede. Bisogna migliorare".

E’ tornata la Juve di Allegri?
"Nel calcio succede qualsiasi cosa. Szczesny ha dimostrato il suo valore e ora sta avendo continuità di rendimento. Abbiamo giocato anche con buon fraseggio e palleggio. Pian piano ci arriveremo".

Ha salutato Mourinho
"E’ stato complicato giocare contro la Roma e lo sapevamo anche prima. La Roma avrebbe meritato ampiamente il pareggio. Sono partite che giochi sugli episodi e questa volta sono andati dalla nostra parte. Se giochi con lo spirito giusto quelli vengono dalla tua parte".

Hai trovato la quadra?
"Stasera mancavano alcuni giocatori. Quelli che sono andati in campo hanno giocato con uno spirito per il quale era difficile subire gol. Bisogna ulteriormente migliorare".


Conferenza Stampa Mourinho: "Oggi dico grande Roma. Episodio? Non voglio commentare"

Josè Mourinho, allenatore della Roma, ha parlato ai microfoni di Dazn al termine del match contro la Juventus:

L'anno scorso Roma più anomina quando giocava queste partite, su cosa siete già migliorati e dove dovete migliorare?
Oggi dico solo: grande Roma. È l'unica cosa che posso dire ai miei e l'ho detto nello spogliatoio. Parliamo di una sconfitta, non abbiamo fatto punti ma grande Roma sotto tutti gli aspetti: all'organizzazione, al dipartimento medico che hanno fatto uno sforzo per recuperare i miei, ai giocatori, ci siamo allenati in gruppi, abbiamo fatto un piano di gioco. Ovviamente una sconfitta è sempre una sconfitta per me. Secondo me la miglior squadra, che meritava di più vincere ha perso ma questo è calcio”.

Cosa ne pensa dell'episodio del rigore? I 3' di recupero?
Questo è ovvio, dimostra chiaramente un'intenzione. Un'altra cosa è l'episodio del rigore che non voglio commentare. Non ho tutti i dati in mano, anche quando voi stavate parlando non ho sentito. Voglio cercare di isolarmi da questo episodio e concentrarmi su quello che la mia squadra ha fatto. Spero che tutte le parole che abbiamo sentito da parte della Juve nello spogliatoio le dicano anche pubblicamente, perché la mia squadra le merita”.

Che avete sentito?
Abbiamo giocato bene, loro sono stati in difficoltà e loro lo sanno come la partita è finita perché sono professionisti. Ho vinto qui qualche anno fa senza meritare tanto, oggi ho perso quando la mia squadra con le nostre qualità e limiti, abbiamo fatto una partita che dimostra chiaramente la direzione in cui andiamo. Ma una sconfitta è una sconfitta e la crudele realtà dei numeri è 0 punti per noi”.

Vi hanno fatto i complimenti, intendeva questo?
Certo”.

Buona prestazione difensiva, tornando all'episodio: cosa è successo tra Abraham e Veretout?
Abraham è un ragazzo coraggioso, pieno di fiducia, è stato nell'azione del rigore e qualche minuto prima ha avuto un'iniziativa in cui ha trascinato la squadra. Era in un momento di fiducia, poi arriva il rigore. Abbiamo una linea strutturata, il primo è Veretout, il secondo Pellegrini e il terzo è Abraham. Ma se uno se la sente di tirare per me non è un problema. Grande partita di entrambi. Quando tu giochi queste partite non devi andare a casa con rammarico, ma che sei grande, anche meglio di loro e consapevolezza di giocare. Abbiamo un piano di gioco, abbiamo controllato il loro contropiede in cui sono forti con gente come Chiesa e Cuadrado. Abbiamo avuto gioco interno per costruire, ma quando affronti una squadra che difende bene e con quei due professori in difesa non è facile, ma abbiamo fatto cosa sufficiente per vincere o pareggiare. Ho detto che o vinciamo o perdiamo questa partita. loro si sentono bene in questa situazione di blocco basso, non è facile segnare. Ma complimenti ai miei, il risultato...quasi dicevo una parolaccia. Ma è stata una grande Roma, sono contento dell'evoluzione della squadra”.

Abraham ha già imparato tutto del nostro calcio o deve fare un processo di crescita?
Il nostro è un campionato diverso dal suo. Abbiamo diversi posizionamenti tattici con la palla, senza partiamo dal 4-4-2 ed è importante che lui e Pellegrini sappiano i momenti della pressione e per chiudere gli spazi. In Inghilterra non è da tipico 9, noi non siamo una squadra da contropiede ma dobbiamo difendere con il blocco 4-4-2, sta imparando e sta facendo uno sforzo per adattarsi. È un bravo ragazzo, siamo felici di averlo come siamo felici di avere tutti i ragazzi in panchina, che devono crescere per arrivare al livello di una squadra che come progetto vuole arrivare il più in alto possibile”.

MOURINHO IN CONFERENZA STAMPA

"Sull'arbitro non voglio dare giudizi, ho tante cose positive da dire dei miei che sarei potuto restare qui per tanto tempo. Abbiamo fatto una grande partita e un gran lavoro di tutti prima della partita, dai giocatori ai preparatori allo staff medico, la gente ha lavorato quasi 24 ore. Abbiamo lavorato a gruppi e siamo riusciti a giocare bene in casa della Juve. L'unica cosa negativa è il risultato. Abbiamo perso e questo è il pragmatismo dei numeri, zero punti per noi. Ma per il nostro progetto (e per me è diverso, è la prima volta che lavoro con un progetto simile) è importante capire l'evoluzione della squadra, dal punto di vista mentale, tattico ed emotivo, con le qualità e i limiti che abbiamo. Per me una grande Roma e un risultato che non meritavamo".

Abraham voleva calciare il rigore. L'errore di Veretout? I cori contro di lei, ha risposto con il segno del 'triplete'?
"Sui rigori la gerarchia è definita, Veretout è il primo, Abraham è il terzo. Non posso dire parolacce. Per me non è un problema, loro hanno deciso così. Jordan ha sbagliato, Szczesny ha parato. Se i giocatori si sono innervositi? Magari no ma non voglio giocatori che hanno paura di giocare, per me non è un problema. Riguardo al pubblico, prima di tutto sono felice che il calcio è tornato ad essere tale, felice che lo stadio era quasi pieno. Poi gli insulti, magari se mi incontrano per strada e mi chiedono una foto o un autografo, è sicuro. Dentro allo stadio gli insulti non sono un problema per me. Lasciamo stare la gente che si diverte".

Le sostituzioni, ha pensato di cambiare qualcosa visti i soli due cambi. Su Orsato, gira un audio con le sue parole in cui dice che non si dà vantaggio sul rigore
"Il quarto uomo mi ha detto la stessa cosa, ma questo lo lascio a voi, agli specialisti, al signor Rocchi e ai suoi. Se resto su questo tema, scriverete che Mourinho ha perso e parla dell'arbitro. Invece oggi Mourinho ha perso e parla della squadra, che ha giocato davvero bene. Ma ve lo posso confermare, il quarto uomo mi ha detto che non esiste vantaggio sul rigore. Quando mi ha detto questo non ho voluto discutere. Una sorpresa sono stati anche i tre minuti di recupero. Riguardo i cambi, prima di tutto è difficile cambiare quando la squadra gioca bene. Se andavo a cambiare non avevo alcuna garanzia che avremmo continuato così. Abbiamo giocato secondo le nostre potenzialità ed è difficile giocare contro la Juve che aveva un blocco così basso. Oggi abbiamo giocato con questa linea di quattro ,dove Karsdorp è stato in dubbio fino all’ultimo e i 3 difensori che avevo in panchina erano Reynolds, Kumbulla e Calafiori".