Roma, la stagione dell'amore

ALESSANDRO CAPONE - INSIDEROMA.COM - La stagione più strana che hai mai vissuto sta per terminare. Una stagione che ha visto i tuoi colori non poter essere accompagnati fisicamente. Questo non vuol dire che sono stati soli. Il cuore e l’anima sono stati li sempre, come sempre. E’ stato e continua ad essere difficile e surreale non poter sostenere il sentimento, urlare forti i cori al cielo, gioire e imprecare, brindare e festeggiare. Mancano quei momenti, quei  chilometri e quelle notti insonni. Mancano i viaggi, gli amici e anche i “nemici” Manca l’adrenalina scaricata nell’avvicinamento ad ogni stadio, mancano quelle bandiere sventolate fiere. Manca tutto, o meglio, tutto quello che conta veramente. Sei convinto che in questa stagione, che è andata come è andata con i suoi  picchi (rari) e le sue cadute (troppe), non ci sono i tuoi punti. Quelli che tutti insieme saremo riusciti a portare spingendo in rete quel pallone o facendo quel salvataggio sulla linea. La gioia che così è solo effimera di un risultato rimane fine a se stessa senza poter cancellare quell’amarezza di fondo per non averlo vissuto fianco a fianco con chi ancora crede in qualcosa. Domenica passata sarebbero stati sorrisi e abbracci, brindisi e gioia. Sarebbe stato un crescendo di emozioni minuto dopo minuto, sentimenti dichiarati sotto il cielo della città in una giornata in cui il suo nome, il suo simbolo e i suoi colori sono stati  rimarcati a chi spesso fa finta di dimenticare. Il sogno che si autoalimenta continua, non può e non potrà mai finire. C’è ancora un posto in Europa da dover conquistare. Una Europa in cui speri di poter tornare a far sentire la voce della capitale. La Spezia sarebbe stata invasa e la certezza del risultato l’avresti sentita più viva. Forse è un bene che la stagione sia finita. Ora tornerà il momento di ricominciare a sognare un nuovo anno con nuove speranze  (ma stesse convinzioni di sempre) in cui sarà solo questione di tempo prima di poter tornare tutti insieme e vedere al cielo le bandiere e sentire quel coro che si alzerà perché cambiano i giocatori e anche i presidenti ma noi saremo qua…

"La stagione dell'amore viene e va

I desideri non invecchiano quasi mai con l'età"


Roma, la stagione dell'amore

ALESSANDRO CAPONE - INSIDEROMA.COM - La stagione più strana che hai mai vissuto sta per terminare. Una stagione che ha visto i tuoi colori non poter essere accompagnati fisicamente. Questo non vuol dire che sono stati soli. Il cuore e l’anima sono stati li sempre, come sempre. E’ stato e continua ad essere difficile e surreale non poter sostenere il sentimento, urlare forti i cori al cielo, gioire e imprecare, brindare e festeggiare. Mancano quei momenti, quei  chilometri e quelle notti insonni. Mancano i viaggi, gli amici e anche i “nemici” Manca l’adrenalina scaricata nell’avvicinamento ad ogni stadio, mancano quelle bandiere sventolate fiere. Manca tutto, o meglio, tutto quello che conta veramente. Sei convinto che in questa stagione, che è andata come è andata con i suoi  picchi (rari) e le sue cadute (troppe), non ci sono i tuoi punti. Quelli che tutti insieme saremo riusciti a portare spingendo in rete quel pallone o facendo quel salvataggio sulla linea. La gioia che così è solo effimera di un risultato rimane fine a se stessa senza poter cancellare quell’amarezza di fondo per non averlo vissuto fianco a fianco con chi ancora crede in qualcosa. Domenica passata sarebbero stati sorrisi e abbracci, brindisi e gioia. Sarebbe stato un crescendo di emozioni minuto dopo minuto, sentimenti dichiarati sotto il cielo della città in una giornata in cui il suo nome, il suo simbolo e i suoi colori sono stati  rimarcati a chi spesso fa finta di dimenticare. Il sogno che si autoalimenta continua, non può e non potrà mai finire. C’è ancora un posto in Europa da dover conquistare. Una Europa in cui speri di poter tornare a far sentire la voce della capitale. La Spezia sarebbe stata invasa e la certezza del risultato l’avresti sentita più viva. Forse è un bene che la stagione sia finita. Ora tornerà il momento di ricominciare a sognare un nuovo anno con nuove speranze  (ma stesse convinzioni di sempre) in cui sarà solo questione di tempo prima di poter tornare tutti insieme e vedere al cielo le bandiere e sentire quel coro che si alzerà perché cambiano i giocatori e anche i presidenti ma noi saremo qua…

"La stagione dell'amore viene e va

I desideri non invecchiano quasi mai con l'età"


Le pagelle di Roma - Lazio: Dzeko e Darboe i migliori nell'ultimo derby di Mister Fonseca

(Il Pagellante Mascherato - Insideroma) La Roma gioca una delle migliori partite della stagione e si impone per 2-0 nel derby di ritorno contro la Lazio. In rete Mkhitaryan e Pedro.

Ecco le pagelle della squadra giallorossa, capace con questo successo di chiudere con il sorriso una stagione avara di soddisfazioni in campionato.

Fuzato 7
Per la prima volta dimostra di essere un portiere di livello. Si oppone con una super parata al colpo di tacco di Immobile a botta sicura.

Karsdorp 7
Corre per tutti i 90 minuti. Con il passare delle giornate migliora anche la fase difensiva: decisive un paio di diagonali che non permettono alla Lazio di rientrare in partita.

Mancini 7
Si cala perfettamente nel clima derby. Pochi fronzoli, tanta sostanza.

Ibanez 6
Gioca poco tranquillo condizionato dagli errori dell’andata. Da una sua palla persa nasce l’azione più pericolosa degli avversari. Si arrende per un problema ai flessori.

Peres 6
Il giallo iniziale lo condiziona. Fonseca lo cambia evitando inutili rischi a inizio secondo tempo.

Cristante 7
Cambi di campo a non finire,vince tutti i duelli a centrocampo sfiorando anche il goal con un tiro al volo

Darboe 8
Non trema al suo primo derby. Sembra un veterano gestendo palla e chiudendo su qualsiasi avversario. La sfrontatezza dei suoi 18 anni è decisiva.

Pellegrini 6,5
Dopo un primo tempo modesto, si accende nel secondo sacrificandosi anche in interdizione con grande abnegazione.

Mkhitaryan 7
Dodicesimo goal stagionale, il più importante per noi tifosi. Nelle azioni pericolose c'è sempre il suo zampino.

El Shaarawy 6,5
Fatica a trovare lo spunto giusto ma è lui che innesca Dzeko per il goal del vantaggio.

Dzeko 8
Demolisce Acerbi per tutta la partita. Conquista di “tigna” il pallone che porta all’1-0,sempre in partita. Un pericolo costante.

Kumbulla 6,5
Non fa rimpiangere Ibanez(anzi). Solido e attento.

Santon 6
Se la vede con Lazzari, non soffre mai.

Pedro 7
Serpentina e sinistro a giro imprendibile. Basta e avanza.

Villar 6
Entra nel finale, fa da raccordo fra centrocampo e attacco. Missione compiuta.

Mayoral SV
Permette la standing ovation a Dzeko.

Fonseca 7
Corta e aggressiva, la sua ultima all’Olimpico è un piccolo capolavoro (tardivo).

 


Edin Dzeko: "Abbiamo fatto una grande gara, tutti insieme, da squadra vera"

(Daniele Mattioli - Insideroma) Dopo un periodo di difficoltà, coinciso con alcuni probelmi fisici, Edin Dzeko è tornato a essere il giocatore dominante che tuttti conoscevano. Nell'ultimo mese, tra Europa League e Serie A, si è reso protagonista di numerose ottime partite, condite sempre da giocate decisive, come gol e assist, e da un decisivo supporto alla squadra grazie alla sua immensa qualità.

In occasione del derby vinto per 2-0 contro la Lazio, Dzeko si è di fatto inventato il gol del vantaggio, sfuggendo alla difesa e regalando un assist al bacio per Mkhitaryan, e ha procurato l'espulsione di Acerbi, apparso in difficoltà per tutta la partita nel marcarlo.

“Prima di tutto abbiamo fatto una grande gara, tutti insieme, da squadra vera. Abbiamo sofferto insieme, ci siamo aiutati. È stata bella” ha dichiarato il campione bosniaco ai canali ufficiali della società.

“Vincere il derby è sempre importantissimo. Peccato che non c’erano i nostri tifosi. Speriamo di vederli presto con la maglia indossata alla fine della partita la prossima stagione” ha poi aggiunto il numero 9 giallorosso.

La speranza da parte di tutti è quella di rivedere anche Dzeko calacare il manto erboso dell'Olimpico il prossimo anno. Ovviamente indossando la divisa della Roma.


La Curva Sud torna a colorarsi di giallorosso e la Roma torna a vincere un derby. Lazio battuta 2-0

INSIDEROMA.COM - FEDERICO FALVO - Era il 29 settembre 2018. Pellegrini apre le danze con un colpo di tacco, Immobile pareggia e la chiudono Kolarov su punizione e Fazio di testa. Sulla panchina della Roma che vinse per 3-1 c'era Di Francesco.
Da quel giorno sono trascorsi due anni e mezzo abbondanti, con quattro derby disputati. Due persi entrambi per 3-0 e due pareggiati per 1-1. Dopo il primo derby perso 3-0 con Di Francesco arrivò Fonseca alla guida della Roma, che fino a ieri sera aveva raccolto due pareggi ed una sconfitta.
Ma ieri, alla sua ultima partita all'Olimpico da allenatore della Roma, Fonseca è riuscito a regalarsi la prima gioia in una stracittadina capitolina. Il primo successo contro la Lazio. Un successo importantissimo perchè la Roma torna a vincere un derby dopo quasi tre anni. Un derby che, ai fini della classifica, conta poco; poiché il sesto posto è matematicamente irraggiungibile. Ma la vittoria acquista un significato particolare per i tifosi, assenti sugli spalti causa pandemia ma presenti con il cuore e con la mente. Tifosi che hanno aderito all'iniziativa della società comprando biglietti ad un costo simbolico e "assicurandosi" un posto nella coreografia realizzata in Curva Sud.
Una coreografia permamente, visibile per tutti i 90 minuti. Semplice ma diretta. Daje Roma Daje. una semplice frase, ma che incarna le urla d'incitamente dei tifosi giallorossi e chiama i giocatori alla carica.

Giocatori che recepiscono il messaggio e iniziano la gara con un giro palla costante ma purtroppo sterile. I primi squilli del match sono di marca biancoceleste, con Fuzato che dapprima respinge una conclusione di Luis Alberto ed in seguito viene superato da Muriqi, ma il gol viene annullato per fuorigioco.
Gli animi si scaldano ed anche in tribuna si vive la partita con tensione e voglia di vincere. Il difensore giallorosso Juan Jesus ed il DS biancoceleste Tare discutono sugli spalti. Il derby è sentito e accende gli animi.
Animi che in campo si scaldono, con il ritmo di gioco che si alza ulteriormente e le squadre si sfidano colpo su colpo.
Ma ad un minuto dalla fine del primo tempo la Roma prova l'affondo, e riesce a fare breccia tra le difese biancocelesti. E' Dzeko che riceve palla sulla sinistra, sterza verso l'aria di rigore, supera Acerbi e serve in mezzo per Mkhitaryan che non deve fare altro che spingere la palla in rete. Roma in vantaggio e giocatori che si lanciano sull'armeno per un abbraccio che fa capire come anche loro sentono la partita e vogliono la vittoria. Un abbraccio che ha coinvolto anche tutti i tifosi a casa, con un'esplosione di gioia ed euforia.

Nella ripresa la Roma sfiora il raddoppio con Cristante, che stoppa di petto al limite e prova la conclusione che termina alta di poco sopra la traversa.
Girandola di cambi, Inzaghi da peso all'attacco in cerca del pareggio ma è ancora la Roma a rendersi pericolosa con il solito Dzeko che da destra beffa nuovamente Acerbi e serve per l'accorrente Villar; ma Lazzari anticipa lo spagnolo con un ottimo intervento difensivo e mette in corner.
La Lazio, passato lo spavento, spinge in avanti e cerca la rete dell'1-1; ma Fuzato non vuole cedere e blocca per due volte Immbile. La prima deviando in corner un bel colpo di tacco del 17 biancoceleste, la seconda chiudendo l'area d'azione fino all'area piccola e mettendo in angolo. Due interventi che avranno fatto urlare ai tifosi da casa due grandi Daje, così come i due Daje stampati in rosso su campo giallo nella coreografia in Curva Sud.
E come i Daje, sono anche due i gol messi a segno dalla Roma. Il secondo porta la firma di Pedro, che dalla sinisra si accentra con la palla al piede e dai 25 metri lascia partire un tiro di mancino che non lascia scampo a Reina.

Roma-Lazio 2-0. I giallorossi ritrovano la vittoria nel derby e Fonseca alla sua ultima all'Olimpico può gioire per il primo successo contro la Lazio.
Un Fonseca che festeggia con i suoi ragazzi ed al termine del match li invita a correre sotto la curva ad omaggiare i tifosi assenti fisicamente ma presenti ogni domenica con il cuore e la mente. Una corsa terminata con un salto, come a voler scavalcare le barriere che dividono gli spalti dal campo per tuffarsi in quel Daje Roma Daje e stringersi intorno i propri tifosi.
Una coreografia che ogni singolo giocatore conserverà con orgolio tra le foto del match. Una coregografia che vogliono realizzare anche i singoli protagnisti della partita, che al termine del match indossano una maglia speciale con su scritto "Mai Sola" e si mettono in posa sotto la Sud per le foto di rito.
Una coreografia che assume un significato ancora maggiore se letta insieme alla maglia indossata dai giocatori. Daje Roma Daje, Mai Sola. Un connubbio tra tifosi e giocatori, tra il cuore della Roma che spinge la mente che la domenica scende in campo. Un legame che vuole far capire come, nonostante la stagione non perfetta, si lotta si gioisce e si piange tutti insieme. Chi dal campo e chi dagli spalti, ognuno a modo suo incide sull'andamento della Roma.
Ma comunque vada, Daje Roma Daje. Mai Sola.


La Curva Sud torna a colorarsi di giallorosso e la Roma torna a vincere un derby. Lazio battuta 2-0

INSIDEROMA.COM - FEDERICO FALVO - Era il 29 settembre 2018. Pellegrini apre le danze con un colpo di tacco, Immobile pareggia e la chiudono Kolarov su punizione e Fazio di testa. Sulla panchina della Roma che vinse per 3-1 c'era Di Francesco.
Da quel giorno sono trascorsi due anni e mezzo abbondanti, con quattro derby disputati. Due persi entrambi per 3-0 e due pareggiati per 1-1. Dopo il primo derby perso 3-0 con Di Francesco arrivò Fonseca alla guida della Roma, che fino a ieri sera aveva raccolto due pareggi ed una sconfitta.
Ma ieri, alla sua ultima partita all'Olimpico da allenatore della Roma, Fonseca è riuscito a regalarsi la prima gioia in una stracittadina capitolina. Il primo successo contro la Lazio. Un successo importantissimo perchè la Roma torna a vincere un derby dopo quasi tre anni. Un derby che, ai fini della classifica, conta poco; poiché il sesto posto è matematicamente irraggiungibile. Ma la vittoria acquista un significato particolare per i tifosi, assenti sugli spalti causa pandemia ma presenti con il cuore e con la mente. Tifosi che hanno aderito all'iniziativa della società comprando biglietti ad un costo simbolico e "assicurandosi" un posto nella coreografia realizzata in Curva Sud.
Una coreografia permamente, visibile per tutti i 90 minuti. Semplice ma diretta. Daje Roma Daje. una semplice frase, ma che incarna le urla d'incitamente dei tifosi giallorossi e chiama i giocatori alla carica.

Giocatori che recepiscono il messaggio e iniziano la gara con un giro palla costante ma purtroppo sterile. I primi squilli del match sono di marca biancoceleste, con Fuzato che dapprima respinge una conclusione di Luis Alberto ed in seguito viene superato da Muriqi, ma il gol viene annullato per fuorigioco.
Gli animi si scaldano ed anche in tribuna si vive la partita con tensione e voglia di vincere. Il difensore giallorosso Juan Jesus ed il DS biancoceleste Tare discutono sugli spalti. Il derby è sentito e accende gli animi.
Animi che in campo si scaldono, con il ritmo di gioco che si alza ulteriormente e le squadre si sfidano colpo su colpo.
Ma ad un minuto dalla fine del primo tempo la Roma prova l'affondo, e riesce a fare breccia tra le difese biancocelesti. E' Dzeko che riceve palla sulla sinistra, sterza verso l'aria di rigore, supera Acerbi e serve in mezzo per Mkhitaryan che non deve fare altro che spingere la palla in rete. Roma in vantaggio e giocatori che si lanciano sull'armeno per un abbraccio che fa capire come anche loro sentono la partita e vogliono la vittoria. Un abbraccio che ha coinvolto anche tutti i tifosi a casa, con un'esplosione di gioia ed euforia.

Nella ripresa la Roma sfiora il raddoppio con Cristante, che stoppa di petto al limite e prova la conclusione che termina alta di poco sopra la traversa.
Girandola di cambi, Inzaghi da peso all'attacco in cerca del pareggio ma è ancora la Roma a rendersi pericolosa con il solito Dzeko che da destra beffa nuovamente Acerbi e serve per l'accorrente Villar; ma Lazzari anticipa lo spagnolo con un ottimo intervento difensivo e mette in corner.
La Lazio, passato lo spavento, spinge in avanti e cerca la rete dell'1-1; ma Fuzato non vuole cedere e blocca per due volte Immbile. La prima deviando in corner un bel colpo di tacco del 17 biancoceleste, la seconda chiudendo l'area d'azione fino all'area piccola e mettendo in angolo. Due interventi che avranno fatto urlare ai tifosi da casa due grandi Daje, così come i due Daje stampati in rosso su campo giallo nella coreografia in Curva Sud.
E come i Daje, sono anche due i gol messi a segno dalla Roma. Il secondo porta la firma di Pedro, che dalla sinisra si accentra con la palla al piede e dai 25 metri lascia partire un tiro di mancino che non lascia scampo a Reina.

Roma-Lazio 2-0. I giallorossi ritrovano la vittoria nel derby e Fonseca alla sua ultima all'Olimpico può gioire per il primo successo contro la Lazio.
Un Fonseca che festeggia con i suoi ragazzi ed al termine del match li invita a correre sotto la curva ad omaggiare i tifosi assenti fisicamente ma presenti ogni domenica con il cuore e la mente. Una corsa terminata con un salto, come a voler scavalcare le barriere che dividono gli spalti dal campo per tuffarsi in quel Daje Roma Daje e stringersi intorno i propri tifosi.
Una coreografia che ogni singolo giocatore conserverà con orgolio tra le foto del match. Una coregografia che vogliono realizzare anche i singoli protagnisti della partita, che al termine del match indossano una maglia speciale con su scritto "Mai Sola" e si mettono in posa sotto la Sud per le foto di rito.
Una coreografia che assume un significato ancora maggiore se letta insieme alla maglia indossata dai giocatori. Daje Roma Daje, Mai Sola. Un connubbio tra tifosi e giocatori, tra il cuore della Roma che spinge la mente che la domenica scende in campo. Un legame che vuole far capire come, nonostante la stagione non perfetta, si lotta si gioisce e si piange tutti insieme. Chi dal campo e chi dagli spalti, ognuno a modo suo incide sull'andamento della Roma.
Ma comunque vada, Daje Roma Daje. Mai Sola.


Edin Dzeko: "Abbiamo fatto una grande gara, tutti insieme, da squadra vera"

(Daniele Mattioli - Insideroma) Dopo un periodo di difficoltà, coinciso con alcuni probelmi fisici, Edin Dzeko è tornato a essere il giocatore dominante che tuttti conoscevano. Nell'ultimo mese, tra Europa League e Serie A, si è reso protagonista di numerose ottime partite, condite sempre da giocate decisive, come gol e assist, e da un decisivo supporto alla squadra grazie alla sua immensa qualità.

In occasione del derby vinto per 2-0 contro la Lazio, Dzeko si è di fatto inventato il gol del vantaggio, sfuggendo alla difesa e regalando un assist al bacio per Mkhitaryan, e ha procurato l'espulsione di Acerbi, apparso in difficoltà per tutta la partita nel marcarlo.

“Prima di tutto abbiamo fatto una grande gara, tutti insieme, da squadra vera. Abbiamo sofferto insieme, ci siamo aiutati. È stata bella” ha dichiarato il campione bosniaco ai canali ufficiali della società.

“Vincere il derby è sempre importantissimo. Peccato che non c’erano i nostri tifosi. Speriamo di vederli presto con la maglia indossata alla fine della partita la prossima stagione” ha poi aggiunto il numero 9 giallorosso.

La speranza da parte di tutti è quella di rivedere anche Dzeko calacare il manto erboso dell'Olimpico il prossimo anno. Ovviamente indossando la divisa della Roma.


Le pagelle di Roma - Lazio: Dzeko e Darboe i migliori nell'ultimo derby di Mister Fonseca

(Il Pagellante Mascherato - Insideroma) La Roma gioca una delle migliori partite della stagione e si impone per 2-0 nel derby di ritorno contro la Lazio. In rete Mkhitaryan e Pedro.

Ecco le pagelle della squadra giallorossa, capace con questo successo di chiudere con il sorriso una stagione avara di soddisfazioni in campionato.

Fuzato 7
Per la prima volta dimostra di essere un portiere di livello. Si oppone con una super parata al colpo di tacco di Immobile a botta sicura.

Karsdorp 7
Corre per tutti i 90 minuti. Con il passare delle giornate migliora anche la fase difensiva: decisive un paio di diagonali che non permettono alla Lazio di rientrare in partita.

Mancini 7
Si cala perfettamente nel clima derby. Pochi fronzoli, tanta sostanza.

Ibanez 6
Gioca poco tranquillo condizionato dagli errori dell’andata. Da una sua palla persa nasce l’azione più pericolosa degli avversari. Si arrende per un problema ai flessori.

Peres 6
Il giallo iniziale lo condiziona. Fonseca lo cambia evitando inutili rischi a inizio secondo tempo.

Cristante 7
Cambi di campo a non finire,vince tutti i duelli a centrocampo sfiorando anche il goal con un tiro al volo

Darboe 8
Non trema al suo primo derby. Sembra un veterano gestendo palla e chiudendo su qualsiasi avversario. La sfrontatezza dei suoi 18 anni è decisiva.

Pellegrini 6,5
Dopo un primo tempo modesto, si accende nel secondo sacrificandosi anche in interdizione con grande abnegazione.

Mkhitaryan 7
Dodicesimo goal stagionale, il più importante per noi tifosi. Nelle azioni pericolose c'è sempre il suo zampino.

El Shaarawy 6,5
Fatica a trovare lo spunto giusto ma è lui che innesca Dzeko per il goal del vantaggio.

Dzeko 8
Demolisce Acerbi per tutta la partita. Conquista di “tigna” il pallone che porta all’1-0,sempre in partita. Un pericolo costante.

Kumbulla 6,5
Non fa rimpiangere Ibanez(anzi). Solido e attento.

Santon 6
Se la vede con Lazzari, non soffre mai.

Pedro 7
Serpentina e sinistro a giro imprendibile. Basta e avanza.

Villar 6
Entra nel finale, fa da raccordo fra centrocampo e attacco. Missione compiuta.

Mayoral SV
Permette la standing ovation a Dzeko.

Fonseca 7
Corta e aggressiva, la sua ultima all’Olimpico è un piccolo capolavoro (tardivo).

 


Roma - Lazio: più di un semplice derby

Dopo la sconfitta per 3-1 sul campo dell'Inter, la Roma affronta questa sera, alle ore 20.45, la Lazio in occasione della penultima giornata di campionato. 

I giallorossi, sconfitti pesantemente all'andata per 3-0 in una delle peggiori sfide disputate negli ultimi anni, hanno l'obbligo di vincere per l'onore e per cercare di ipotecare il settimo posto in campionato, che varrebbe la qualificazione alla prossima Conference League.

Il Sassuolo, che insegue la Roma a 2 punti di distanza, affronta domenica il Parma già retrocesso, in una sfida che vede Caputo e compagni favoriti.

Vincere questa sera è troppo importante e sarebbe il modo migliore per chiudere al meglio una stagione avara di soddisfazioni.

 


Le parole di Paulo Fonseca in vista di Roma - Lazio

(Daniele Mattioli - Insideroma) In vista del derby di ritorno di questa sera contro la Lazio, Mister Paulo Fonseca ha parlato in conferenza stampa, soffermandosi sulla tattica che addoterà per fronteggiare Immobile e compagni.

“Abbiamo preparato strategicamente questa partita in un modo diverso dall’ultima partita. All’andata facevamo pressione sempre alta e lì la squadra non era particolarmente equilibrata. E loro uscivano molte volte in contropiede. Abbiamo preparato la partita per non dar loro possibilità di uscire in contropiede. Sono pericolosi ad uscire con Immobile, Correa, Luis Alberto, Milinkovic, i terzini. Dovremo essere attenti su questo” ha dichiarato.

“Come ho detto abbiamo una strategia per questa partita. Vogliamo essere una squadra equilibrata in tutti i momenti, conoscendo i loro punti di forza” ha poi aggiunto l'allenatore giallorrosso.

 


Roma - Lazio: ritornare a vincere il derby dopo due anni

(Daniele Mattioli - Insideroma) Sono passati oltre 2 anni da quando la Roma ha vinto l'ultimo derby contro la Lazio. Era il 29 settembre del 2018, quando le reti di Pellegrini, Kolarov e Fazio permisero ai giallorossi di imporsi per 3-1 e di rilanciarsi prepotentemente in classifica.

Da quel giorno tanto è cambiato in casa giallorossa. Molti degli interpreti hanno cambiato divisa, l'allenatore non è più lo stesso. Anche i risultati nella stracittadina non hanno fatto eccezioni.

Dopo quel successo sono arrivate solo delusioni: 2 sconfitte (ambedue per 3-0, una nel campionato 2018-2019 e quest'anno) e altrettanti pareggi.

Se il trend dovesse confermarsi questa sera, la Roma eguaglierebbe un dato negativo di grande rilevanza.

Solo nel biennio 2011-2013 i giallorossi non sono riusciti a vincere un derby in 5 match consecutivi, 4 di Serie A e 1 di Coppa Italia.

Vincere stasera vorrebbe dire chiudere con il sorriso il campionato e ritrovare quell'onore perduto nelle ultime sfide per il potere nella Capitale. In una Serie A deludente come quella di quest'anno, non sarebbe cosa da poco.

 


Roma vs Lazio 2-0 | La Roma ha vinto. Mkhitaryan e Pedro regalano il derby ai giallorossi

INSIDEROMA.COM - DALLO STADIO OLIMPICO, FEDERICO FALVO - Dopo la sconfitta di San Siro mercoledì scorso la Roma torna all'Olimpico per affrontare un nuovo match di campionato. Non una partita qualunque, ma il derby contro i "cugini" della Lazio.
Per questa sfida Fonseca ha deciso di riproporre la difesa a quattro con Karsdorp, Mancini, Ibanez e Bruno Peres davanti al portiere Fuzato. Linea mediana a due con Cristante e Darboe. Trio offensivo composto da Mkhitaryan, Pellegrini ed El Shaarawy che lavoreranno alle spalle di Dzeko.

FORMAZIONI UFFICIALI

ROMA (4-2-3-1): Fuzato; Karsdorp, Mancini, Ibanez, Peres; Cristante, Darboe; El Shaarawy, Pellegrini, Mkhitaryan; Dzeko.
Allenatore: Fonseca.
A disposizione: Mirante, Farelli, Fazio, Juan Jesus, Reynolds, Santon, Villar, Pastore, Pedro, Carles Perez, Borja Mayoral.
Indisponibili: Smalling, Veretout, Pau Lopez, Spinazzola, Diawara, Zaniolo, Calafiori.
Squalificati: – .

LAZIO (3-5-2): Reina; Marusic, Acerbi, Radu; Lazzari, Milinkovic Savic, Leiva, Luis Alberto, Lulic; Muriqi, Immobile.
Allenatore: S. Inzaghi.

A disposizione: Strakosha, Alia, Patric, Luiz Felipe, Parolo, Cataldi, Akpa Akpro, Fares, Escalante, Correa, Caicedo.
Indisponibili: Musacchio, Hoedt (fuori lista).
Squalificati: -.

Arbitro: Pairetto.
Assistenti: Bindoni-Ranghetti.

Quarto uomo: Di Martino.
Var: Aureliano
Avar: Vivenzi.