Allenamento Roma, Olsen con Savorani e Manolas torna in gruppo

La Roma si allena a Trigoria. In vista del match di domani contro il Porto che vale gli ottavi di Champions League, la squadra torna a lavoro al Bernardini. Finita la conferenza stampa con Di Francesco e De Rossi, comincia il lavoro in campo: Olsen svolge lavoro individuale con il preparatore dei portieri Savorani, Manolas torna ad allenarsi con il gruppo che prosegue con un torello di riscaldamento prima della parte tattica.


Marcano: "Dovremo fare attenzione al modo in cui il Porto gioca come squadra"

Marcano tiene alta l'attenzione contro il Porto. Conosce dall'interno la squadra portoghese avendo indossato la sua maglia e parla di Conceiçao, l'allenatore:

Conceiçao?
"È un allenatore super esigente, che chiede sempre il massmo ai propri giocatori. La scorsa stagione ha vinto il campionato con il Porto, impresa difficile, sta facendo un ottimo lavoro. Conosco il Porto, è la mia ex squadra. Sarà particolare, come sempre quando sei un ex. Si basano sul collettivo, non sono un insieme di individualità. Molti giocatori giocano insieme da anni ormai. Dovremo fare attenzione al modo in cui giocano come squadra".


4000 biglietti venduti dal Porto (Foto)

4000 biglietti venduti ai tifosi del Porto. Ad annunciarlo è il club portoghese tramite il profilo Twitter: per la partita di domani sera all'Olimpico sono attesi migliaia di sostenitori della squadra.


Zahovic: "La Roma è forte, ma non ho dubbi che passerà il Porto"

Zlatko Zahovic, attuale DS del Maribor ed ex attaccante del Porto dal 1996 al 1999, ha parlato ai microfoni di tuttomercatoweb.com del match di domani tra la Roma ed i portoghesi:

Zahovic, che partita si aspetta domani tra Roma e Porto?
"Sarà una gara davvero tirata, una partita complicata per entrambe le squadre. Credo che molto si deciderà già all'andata".

Qual è la favorita per passare il turno?
"Il Porto, su questo non ho mai avuto alcun dubbio. La Roma è forte, lo sappiamo tutti, ha grandi giocatori e una lunga storia. Ma i Dragoes hanno una mentalità vincente e quest'anno stanno facendo una stagione incredibile. Sono primi in campionato, guidati da un ottimo allenatore come Sérgio Conceição".

Una società in cui ogni anno emergono nuovi giovani talenti.
"La forza del Porto è proprio la programmazione. In ogni stagione la rosa è infatti il giusto mix tra esperienza, come Iker Casillas o Hector Herrera, e giovani promesse, come il tanto chiacchierato Eder Militao in difesa".

Lo dice chi col Porto ha vinto di tutto tra il '96 e il '99.
"Sì, ho sicuramente ottimi ricordi della mia esperienza al Porto. Mi sono trovato molto bene in Primeira Liga, anche al Benfica. Ho vinto tanti trofei e segnato un buon numero di gol, non posso che esserne soddisfatto".


De Rossi: "Abbiamo la giusta dose di preoccupazione e rispetto, ma anche la consapevolezza di potercela fare"

Daniele De Rossi, centrocampista e capitano della Roma, ha parlato ai media alla vigilia del match di Champions League contro il Porto:

DE ROSSI A ROMA TV

"L’anno scorso abbiamo avuto dei momenti altalenanti e abbiamo dimostrato poi di essere pronti quando abbiamo affrontato questa sfide da dentro o fuori e sono convinto che lo saremo anche domani".

Come lo vedi il Porto? 
"Sono abituatissimi, anche a vincere nel loro paese. Giocano insieme da tantissimi anni, si conoscono bene, stanno facendo un percorso in Champions incredibile. È una partita difficile tanto quanto lo sarebbe stata contro le altre big europee. Abbiamo la giusta dose di preoccupazione e rispetto ma anche la consapevolezza di potercela fare. Ogni partita dà delle risposte soprattutto in un momento in cui le cose non vanno benissimo. Anche piccoli risultati intermedi possono dare una risposta a lungo termine e noi cerchiamo questo. Vogliamo risollevare la stagione anche partendo da questa partita che vale quanto una stagione".

DE ROSSI A SKY

Quali certezze avete per domani?
"Siamo forti, con un idea precisa di gioco. Ci portiamo dietro anche dei ricordi, ad esempio l'anno scorso, dopo momenti altalenanti, ci siamo dimostrati una squadra più forte di quello che credevamo di essere proprio nella fase finale della Champions. Un buon auspicio lo possiamo trarre da questo ricordo".

Quali sono le pericolosità del Porto?
"Il Porto è una squadra forte, l'allenatore è bravo e sono abituati a giocare queste partite, in più giocano insieme da tanti anni. Sarà una partita difficile ma equilibrata, entrambe le squadre si equivalgono. Siamo elettrizzati di giocare questa partita, ma sappiamo che sarà veramente difficile".

Un pensiero su Kolarov?
"Tendo sempre a difendere i miei compagni quando lo meritano, e Kolarov lo merita, fermo restando che non si può rispondere ai tifosi sempre, bisogna valutare che ogni tanto bisogna girarsi dall'altra parte e fare finta di niente. Questo lui lo sa, i tifosi hanno in campo un giocatore veramente attaccato alla sua professione, che stringe i denti quando bisogna stringerli. È un campione, ha delle qualità incredibili, ma a livello umano è uno di quei ragazzi da cui io vorrei essere sempre rappresentato. Lo dico non perché Kolarov è amico mio, ma perché è la verità. Non direi queste parole se non fosse così. Le mie condizioni fisiche? Non ho mai avuto un infortunio grave e lungo, questo è un bene. Se starò bene a lungo termine non vedo perché non debba continuare, le mie prestazioni sono in linea con quelle dei miei compagni, in questa squadra ci posso ancora stare, a patto che io non mi trascini in campo come ho sempre detto".


Conferenza Stampa Conceicao: "Dobbiamo essere forti come squadra". Pepe: "Domani vogliamo vincere e faremo di tutto per farlo"

Sergio Conceicao e Pepe, allenatore e difensore del Porto, hanno parlato in conferenza stampa alla vigilia del match di domani contro la Roma:

PAROLE CONCEICAO

Torni in un posto dove sei stato felice come calciatore. Il Porto è in un momento difficile? L’avversario di domani?
"Sono stato qui come giocatore. Indipendentemente da quello che ho vissuto come giocatore, domani siamo qui per giocare. Questo è il nostro incontro che sarà fantastico. Il Porto affronterà come deve questa prova perché vogliamo arrivare all’obiettivo. Noi siamo concentrati su domani".

Senti di più la parte tattica o strategica?
"Io sono pagato per trovare delle soluzioni e non per pormi dei problemi. Questo fa parte del mio lavoro. Non mi sentirete mai dire che questo o quel risultato è venuto fuori per delle assenze. Noi non evitiamo di essere positivi e siamo concentrati sul campionato".

Come vi sentite ad essere gli unici portoghesi rimasti in Champions?
"Noi l’anno scorso abbiamo incontrato il Liverpool, è stata un’esperienza importante. Sono 180 minuti che dovremo giocare e noi dobbiamo essere esigenti. Dobbiamo essere forti come squadra e questo sarà importante per affrontare domani la partita. Anche gli avversari sono da considerare. In Italia ci sono i migliori giocatori al mondo e noi dobbiamo essere all’altezza".

Il Porto è soddisfatto di affrontare la Roma?
"Diciamo che il Porto è una squadra che si trova ai livelli più alti nel mondo e quindi vi potrò parlare di quello che sarà il risultato domani. Siamo contenti di incontrare la Roma e anche la Roma sarà contenta di incontrare noi".

Avete più esperienza?
"L’esperienza conta poco, bisogna avere coraggio e un insieme di caratteristiche che rende possibile la vittoria. La mia squadra è pronta".

Quali sono le aspettative per la partita di domani?
"Ho già parlato della Roma. La Roma è una squadra che ha giocatori molto interessanti. Sono il terzo miglior attacco del campionato italiano e questo non è poco. Fa parte del dna delle squadre essere offensive. Dobbiamo essere quello che siamo. Credo che domani parte di questo successo verrà mostrato. Terremo conto anche del processo offensivo della Roma. Sarà una partita molto interessante. Cercheremo di fare più gol possibili".

Il suo passato da ex laziale costituisce una motivazione in più? Può rispondere alla frase di Totti sul sorteggio?
"Non ci sono dei sentimenti speciali nell’affrontare la Roma. Un sentimento speciale per portare con me l’orgoglio del Porto. Per quanto riguarda Totti forse per la simpatia o l’antipatia nei miei confronti".

Cosa pensa della decisione della punizione inflitta a Corona?
"Non voglio parlare di questo. Ho delle difficoltà a capire come il presidente possa considerare questi sogni dei giocatori. Non capisco questa punizione per Corona. Noi dobbiamo avere più soluzioni per affrontare una squadra e quindi non so".

Come vedi la decisione del VAR?
"Forse non mi conosci ma io non parlo mai di arbitri".

Che indicazioni ha tratto da Fiorentina-Roma?
"Sono partite che succedono. Sono casi isolati, non possiamo prenderla ad esempio. Vediamo la Roma come una squadra competitiva".

Cosa ne pensa di Zaniolo?
"E' uno dei giocatori più importanti nella fase offensiva della Roma. Noi ovviamente consideriamo la squadra e non le individualità. Lui è veramente un giovane di grande valore".

Che emozione ci sarà ad entrare all’Olimpico?
"Ho appena risposto a questa domanda. Io sono qui per rappresentare il Porto. Mi ricordo gli anni alla Lazio comunque qui ho trovato una struttura di livello alto. Per me è sempre un emozione venire a Roma, è ovvio che la mia concentrazione è sulla partita di domani".

Perché Marcano sta avendo difficoltà?
"Ho avuto modo di allenarlo l’anno scorso. So che è un eccellente professionista e una persona fantastica. Non so perché non è riuscito a convincere in Italia. Ha delle qualità immense e anche esperienza come persona. L’anno scorso ha fatto un percorso fantastico. Per me è un giocatore al di sopra della media. Ci sono poi diversi fattori come l’adattamento, non ne ho idea".

PAROLE PEPE

Cosa si prova a giocare la Champions League?
"Giocare la Champions League è sempre speciale per qualunque giocatore ma per me di più perché mi trovo in una squadra per cui provo affetto. Grazie a questa squadra sono quello che sono oggi".

L’ultima tua partita con il Porto in Champions League è stata contro il Chelsea…
"Per me è più importante il lavoro, quello che il Porto dimostra in questa Champions League. Abbiamo una passione molto profonda. Indipendemtne dall’esperienza che abbiamo dobbiamo essere noi stessi. Vogliamo raggiungere i nostri obiettivi".

Sei arrivato a gennaio e sei già seduto qua…
"Il fatto di essere qui seduto non significa molto, anche perché è il mister a decidere chi si siede qua. La cosa più importante è capire cosa è la squadra, il gruppo. Domani vogliamo vincere e faremo di tutto per portare a casa la vittoria".

Ci sono molte critiche alla difesa della Roma…
"Credo che il gruppo della Roma sia molto buono. Vogliono avere sempre il possesso della palla ma noi siamo molto preparati e sappiamo cosa dobbiamo fare per sorprenderli".

Che significato ha avuto incontrare Casillas dopo 4 anni?
"Devo dire che è sempre molto positivo trovare un compagno con il quale ho lavorato molto tempo come Iker. Abbiamo vinto molti titoli insieme e spero di poter dare continuità ai titoli che abbiamo vinto qui a Porto. Quando si vince tutto è molto più bello e io spero di continuare a vincere".

Hai già affrontato la Roma in passato. Quali sono le insidie di domani?
"Sono partite differenti. Quelle che ho giocato con il Real Madrid e queste. I giocatori sono diversi e anche le società. Avremo sicuramente difficoltà domani ma faremo di tutto per arrivare ad un risultato positivo per la nostra squadra".

Come ti senti per questa partita? 
"Mi sento bene, forte. Sento che sto lavorando bene. Diciamo che il Porto chiede molto lavoro negli allenamenti e credo che questo sia il segreto".


Allenamento Porto, rifinitura allo stadio Olimpico alla vigilia del match

Dopo la conferenza stampa di mister Coinceicao e di Pepe, il Porto è sceso sul prato dell'Olimpico per la rifinitura della vigilia. I portoghesi, nei 15 minuti aperti alla stampa, si sono ritrovati intorno al porprio allenatore per ascoltarne le indicazioni. In seguito tutti all'opera con un riscaldamento incentrato sulla corsa.


Infortunio al flessore della coscia sinistra per Schick. Sarà out per due settimane

Piccola nota dolente in casa Roma. Patrick Schick, uscito prima della fine del match contro il Chievo, ha riportato un infortunio al flessore della coscia sinistra. Lo stop per il ceco inizierà già domani contro il Porto e lo costringerà a saltare anche i match di campionato contro Bologna e Frosinone.


Marcano: "Il Porto è una grande squadra. Noi abbiamo voglia di andare avanti"

Ivan Marcano, difensore della Roma arrivato in estate proprio dal Porto, ha parlato alla viglia del match di Champions League contro i Dragoes ai microfoni di Match Preview:

Torna la Champions League, arriva il Porto, un avversario che lei conosce bene…
Sì è un avversario che conosco bene, la mia ex squadra, sarà una sensazione speciale per me affrontarli”.

A cosa e a chi fare maggiore attenzione?
Il Porto è un'ottima squadra, non è composta solo da singole individualità. È una squadra che da molti anni gioca con gli stessi giocatori, hanno la stessa compatta ossatura da anni. Dovremmo quindi fare attenzione a come gioca come squadra, non nei singoli giocatori”.

Non ci sarà Marega. Quanto peserà la sua assenza?
Sarà un'assenza pesante, è un giocatore importante per loro: attacca bene lo spazio, veloce e forte fisicamente. Il Porto ha ottimi giocatori, ma lui in particolare in questo momento sta facendo benissimo”.

Tra le squadre in lizza, tutti volevano incontrare il Porto. È stato davvero un sorteggio favorevole?
Nel calcio non si sa mai, è evidente che a priori c’erano squadre di maggior blasone. Probabilmente il tifoso potrebbe pensare che il Porto sia la formazione più debole, ma loro sono una grande squadra. Lo hanno dimostrato ai gironi, hanno chiuso al primo posto e, tra l’altro, imbattuti”.

Sergio Conceiçao è stato il suo allenatore lo scorso anno, che tipo è?
È un allenatore super esigente che spinge i propri calciatori fino al limite, l’anno scorso ha compiuto il progetto di vincere il campionato e non accadeva da molti anni. Sta svolgendo un gran lavoro”.

La Roma psicologicamente sta recuperando serenità dopo un periodo di appannamento…
Sì, è vero, abbiamo attraversato un periodo difficile, ma stiamo acquisendo gara dopo gara maggiore consapevolezza nei nostri mezzi. Abbiamo disputato una buona fase a gironi in Champions, la continueremo ad affrontare con mentalità positiva perché abbiamo voglia di andare avanti”.

Giocare la prima in casa sarà un vantaggio?
Difficile da dire. In passato ho pensato che fosse meglio giocare il ritorno in casa, ma la realtà è che dipende tutto da come va l’andata, potremmo dirlo solo a posteriori”.

Sarà importante non incassare gol nella prima gara. In questa stagione la fase difensiva ha avuto momenti di appannamento. Come mai?
Sarà molto importante non incassare gol, in particolare in casa, perché il gol in trasferta vale doppio in caso di parità alla fine dei 180 minuti. È vero, dobbiamo lavorare di più e meglio in fase difensiva perché invece in attacco la squadra si sta rivelando abbastanza prolifica. Quello che ci manca è un po’ di sicurezza difensiva”.

Cosa l'ha colpita di più del calcio italiano? È vero c’è una grande differenza con gli altri campionati dal punto di vista tattico?
Sì ci sono parecchie differenze. In particolare tutte le squadre sono ben organizzate e forti tatticamente. Probabilmente negli altri campionati le migliori squadre sono allo stesso livello tattico, ma quelle che sono dietro in classifica in Italia tutte hanno un elevato grado di organizzazione tattica. E abbiamo già visto più volte che le squadre in fondo classifica possono battere le prime”.

Che cosa l'ha impressionato di più nel lavoro quotidiano con i compagni?
Niente in particolare mi ha sorpreso, a parte il livello molto elevato di diversi calciatori e la forte pressione che c’è intorno a noi. C’è un alto livello di attenzione che viene richiesto a tutti”.

Chi secondo lei può decidere la gara per la Roma?
Non credo ci debba essere uno che da solo possa risolvere la gara. Dobbiamo cercare di essere superiori come squadra e imporre il nostro ritmo, portare la partita su un terreno che più ci si addice. Dobbiamo essere superiori al Porto nel complesso, come squadra”.

La Roma, in questa stagione, ha sorpreso in negativo o in positivo. Può essere anche quest’anno la sorpresa della Champions League?
Quest’anno abbiamo avuto delle serie di risultati molto positivi e altre negative, è stata un po’ una stagione sulle montagne russe per certi versi. Credo che la Roma possa ripetere l’exploit della scorsa stagione in Champions League. Sarà difficile, ma ci proveremo. E il Porto è il primo passo”.


Antunes: “Totti era un grande capitano, la Roma mi è rimasta nel cuore"

Vitorino Gabriel Antunes ex giocatore portoghese della Roma, ha rilasciato una sua intervista al Match Program di AS Roma

Sapeva di essere l’unico giocatore portoghese della Roma ad aver giocato in Champions?
Non lo sapevo, sinceramente. Ma mi fa piacere, mi fa molto piacere. A Roma ci ho lasciato un pezzo di cuore. Torno spesso nella Capitale, ho tanti amici. È lì che la mia carriera è partita, una volta lasciato il Portogallo. E pensare che avrei potuto vestire un’altra maglia prima di firmare per la Roma…

Quale maglia?
“Quella bianconera, della Juventus. Avevo già firmato un precontratto con loro, ma nell’accordo rientrava che io sarei dovuto andare a giocare a Vicenza un anno per farmi le ossa. Il Vicenza, allora, era una squadra a cui la Juventus mandava tanti giovani. Poi verso la fine di agosto arriva una chiamata al mio procuratore e lui mi propone di partire per Roma. Era stato contattato dai direttori Pradè e Conti. Lì non ci ho pensato un attimo, dalla prospettiva di finire al Vicenza, mi ritrovai in una squadra che faceva la Champions League, con tanti campioni”.

Campioni come Totti, De Rossi, ma non solo. Come fu il suo approccio a una realtà così?
Era la mia paura iniziale più grande, quella di entrare in uno spogliatoio formato da tante personalità importanti. Ma l’impatto fu più semplice di quello che pensavo. I ragazzi mi fecero sentire uno di loro, accogliendomi nel gruppo da subito. Francesco era un grande capitano e una persona splendida, così come Daniele. Ma devo ringraziare anche Panucci. Pure lui mi ha dato tanto sul piano personale. Per non parlare di Spalletti…

Il suo primo allenatore in Italia…
Esattamente, gli sono grato. Mi ha insegnato molto a livello tattico e tecnico. Io pensavo già di avere una buona predisposizione a difendere, ma una volta arrivato in Italia ho capito che non bastava. Che c’era da lavorare tanto. E il mister mi fece lavorare in allenamento curando ogni dettaglio. Mi prendeva da parte e mi spiegava i movimenti corretti. Cose, concetti, che poi mi sono ritrovato nel proseguo di carriera.

Poi, arrivò la sera dell’esordio contro il Manchester United…
Giocai dal primo minuto e non venni sostituito. Ebbi un buon impatto sulla gara, andammo sotto nel punteggio, ma poi la riprendemmo anche se il risultato contava fino ad un certo punto. Ma quella partita mi servì per farmi capire che potevo giocare a buon livello. Tanto che l’anno dopo andai prestito a Lecce e iniziai molto bene, ma poi ci furono altri problemi. Non prettamente calcistici…

Ovvero?
L’allenatore, Beretta, ad un certo punto ebbe una sorta di indicazione dal club di non schierare più i giocatori arrivati in prestito dal mercato. Tra cui il sottoscritto, che ero ancora di proprietà della Roma. Evidentemente volevano valorizzare i tesserati di proprietà. E da quel momento la squadra ebbe una flessione continua. Venne esonerato Beretta e arrivò De Canio. Troppi cambiamenti, arrivò inevitabile la retrocessione. Un peccato.

Oggi ha 32 anni ed è tornato in Liga, al Getafe…
Sì, forse è il campionato migliore per le mie caratteristiche di esterno basso di spinta. Mi trovai molto bene nel Malaga nel 2012-2013, dove arrivammo fino ai quarti di finale di Champions, ora sono a mio agio nel Getafe. Gioco con regolarità e sono soddisfatto.

Vedrà Roma-Porto?
Certo che la vedrò. È una partita molto interessante, complicata per entrambe e difficilmente pronosticabile. La Roma è in un buon momento, il Porto è primo in classifica in campionato e con Sergio Conceiçao è diventata una formazione molto organizzata. Ci sarà da divertirsi, ma la Roma occupa ancora un posto particolare nel mio cuore, anche se sono portoghese.


Da Costa: “Sono fiducioso, la squadra domani darà il meglio”

A 24 ore dal match contro la Roma, Pinto Da Costa, presidente del Porto, ha parlato ai canali ufficiali del club portoghese

Fiducioso in un risultato positivo?
Sono sempre fiducioso in un risultato positivo, ovviamente. Conosco la squadra, so come funziona e come l’allenatore si prende cura del più piccolo dettaglio in qualsiasi partita e in questa lo farà in un modo davvero speciale. Lui stesso ha vissuto qui giorni di gloria e spero che domani ne abbia un altro come allenatore. Sono convinto che questo potrebbe accadere.

Sulla conferenza stampa di Sérgio Conceição…
Sono stato alla conferenza stampa, come di solito faccio in queste partite, e sono sempre soddisfatto del modo intelligente in cui risponde, anche a domande stupide come Sport TV, che non lo interrogano più sul 10-0 (del Benfica, ndr) di ieri. Sei già abituato a domande stupide come quella.

Sul viaggio in Vaticano…
Sono andato in Vaticano dopo essere arrivato, mentre la squadra stava riposando. Mi piace sempre andare lì e ho sempre dei bei ricordi. Anche nel 2003 ci andai e all’epoca fui persino ricevuto da Papa Giovanni Paolo II. Non è una questione di fede, è una questione di credere nel valore della squadra, abbiamo giocatori di tutte le credenze e ciò in cui credo è nel loro valore. Spero che domani il team risponda come ha fatto.

Più di quattromila sostenitori a Roma…
Vorremmo alla fine delle partite, anche quando non vinciamo, che i tifosi sapessero che la squadra lavora bene, devotamente, e loro sembrano riconoscerlo. Ciò che è necessario, a cominciare da me e a finire con i fan, è che la squadra faccia del suo meglio e che domani sono sicuro che accadrà.


Problema muscolare per Karsdorp. Out per la sfida con il Porto di domani

Problema muscolare per Rick Karsdorp, laterale difensivo della Roma. Il giallorosso non sarà a disposizione per la gara di domani contro il Porto. Al suo posto per la sfida di Champions League dovrebbe essere schierato Florenzi dal primo minuto. Lo riferisce Alessandro Austini, giornalista de "Il Tempo" ed opinionista di punta di TeleRadio Stereo.