Natan del Bragantino è il nome nuovo per la difesa
Una nuova idea dal Brasile per il mercato della Roma.
Secondo Sky Sport gli scout giallorossi hanno messo nel mirino Natan, centrale verdeoro di proprietà dal Bragantino. Classe 2001, Natan è un difensore centrale dalla grande fisicità e con classico piede educato. La Roma non ha ancora mosso passi ufficiali, ma il suo profilo è seguito da vicino dagli scout di Tiago Pinto.
Xhaka: "Sono stato vicinissimo alla Roma"
Granit Xhaka ha ammesso di essere stato vicino all'addio all'Arsenal, precisamente con destinazione Roma. Il centrocampista svizzero, intervistato da ESPN, ha ammesso che il ruolo di Mikel Arteta sia stato decisivo nella sua decisione di rimanere: "Senza di lui non sarei più in questo club. Mi ha aiutato tanto quando ero a terra. Mi ha preso da parte e con piccole cose, passo dopo passo, mi ha dato una mano anche con i tifosi. Ho avuto tanti tifosi, ma devo dire che Mikel è uno dei migliori che abbia avuto".
E circa il possibile trasferimento alla Roma: "Sì, c'era qualcosa. Quanto vicino? Molto vicino. Non si è fatto nulla perché Mikel con Edu (il direttore tecnico, ndr) non mi hanno lasciato andare, volevano restassi".
Allegri approva Dybala alla Roma: "E' la squadra giusta per lui"
Ai microfoni di DAZN, il tecnico della Juventus Massimiliano Allegri ha parlato della scelta di Paulo Dybala di firmare con la Roma: "Gli faccio un grosso in bocca al lupo, Paulo ha dato tanto alla Juventus. È un giocatore molto tecnico, molto bravo: la Roma è la squadra giusta per lui perché ha un giocatore che gli serve come Abraham e ha Mourinho che è molto bravo".
Dybala: "Ho avuto molte certezze, sono molto felice. La 10? E' di Totti"
Paulo Dybala ha rilasciato la sua prima intervista completa da giallorosso. Queste le sue parole ai canali ufficiali del club e riportate da asroma.com:
Quali sono le tue prime sensazioni?
"Sono molto contento prima di tutto, molto felice di poter iniziare. Avevo voglia di conoscere i miei compagni, l'allenatore e chi lavora per la Roma"
Queste ultime ore sono state un po' frenetiche, ci racconti come le hai vissute?
"E' stato tutto molto veloce, la trattativa nell'ultimo weekend, tutto è passato molto in fretta. Avevo voglia di iniziare, abbiamo preso la decisione molto velocemente e dopo tutti i controlli abbiamo potuto firmare insieme"
Cosa ti ha convinto di più?
"Ci sono tanti aspetti. La chiamata del mister, del direttore, aver potuto parlare coi proprietari sono stati punti molto importanti. Loro mi hanno dato molte certezze, questo per me è stato molto importante. Il mister è stato molto chiaro con le sue idee, credo sia stato uno dei motivi più importanti. Ovviamente poi giocare per questa squadra, per quello che rappresenta la città in Italia e nel mondo sicuramente è qualcosa di bello"
C'è qualcun altro che vuoi ringraziare?
"La mia famiglia, i miei amici che sono sempre molto vicini, mi hanno spinto anche a venire qua. Le persone che lavorano con me e ovviamente le persone che lavorano nella Roma che hanno fatto di tutto per farmi essere qui"
Cosa ti aspetti dal lavorare con Mourinho?
"Tutti lo conosciamo per quello che rappresenta nel mondo del calcio, per quello che ha fatto e che farà. Le sue chiamate mi hanno emozionato, ho parlato a lungo con lui. Ho avuto la fortuna di giocare con i più grandi della storia del calcio e ora posso lavorare con uno degli allenatori più importanti della storia del calcio"
Quali sono i tuoi obiettivi personali di questa stagione?
"Mettermi in forma per poter essere all'altezza della squadra a livello fisico e mentale, poter aiutare la squadra dal mio ruolo. Portare questa squadra a continuare a vincere per la mentalità che hanno raggiunto lo scorso anno, per la mentalità del mister e quello che ho fatto in passato. Con un Mondiale vicino, la condizione sarà al massimo per dare il meglio per questa squadra e poter arrivare nella migliore condizione e poi a fine anno per vincere qualche trofeo"
Che idea ti sei fatto dall'esterno della Roma in questi anni?
"Anche prima di venire in Italia la conoscevo, negli ultimi anni si è vista una crescita molto importante. Si vede una società molto seria da fuori e adesso che sono dentro ancora di più, credo che il trofeo che si è vinto l'anno scorso è stato chiaro per il lavoro che stanno facendo. Avranno tanti altri obiettivi e speriamo di raggiungerli insieme"
Era scritto un po' nel tuo destino che la tua esultanza avresti dovuta farla qui a Roma
"Ero molto appassionato della città. Da bambino vedevo molti film sulla storia, sui gladiatori perché sono appassionato. E sicuramente era nel destino arrivare qui"
Perché il 21?
"Avevo parlato col direttore, lui mi aveva proposto la 10 che è molto importante qui per quello che ha fatto Totti ma credo che quel numero e quella maglia debbano ancora essere sue per ciò che rappresenta. Ho ringraziato molto, c'è bisogno di tanto rispetto e responsabilità per una maglia così, un giorno magari potrò portarla ma oggi sono contento di avere il 21 che per me è molto importante. Con questo numero ho iniziato a vincere e spero di poter iniziare a vincere anche qui"
Sei pronto per la passione dei tifosi giallorossi?
"Quando uno gioca all'Olimpico, contro la Roma, per noi sudamericani, è come giocare in Argentina o in Brasile. E' un tifo simile che in Europa è più difficile trovarlo. Le sensazioni sono belle, quindi giocare con la propria tifoseria sarà qualcosa di unico"
Tiago Pinto: "L'arrivo di Dybala testimonia la bontà del nostro lavoro"
Tiago Pinto ha commentanto l'arrivo di Dybala in giallorosso. Queste le sue dichiarazioni riportate su asroma.com all'interno del comunicato ufficiale:
"L’adesione di Dybala al nostro progetto testimonia la credibilità del Club e la bontà del lavoro che tutti insieme stiamo portando avanti. Paulo è un calciatore di statura mondiale, ha vinto titoli e ottenuto riconoscimenti internazionali: porterà alla Roma la sua classe e sono certo che con lui saremo più forti e più competitivi".
Dybala: "La determinazione con cui la Roma mi ha voluto ha fatto la differenza"
Paulo Dybala ha rilasciato delle prime dichiarazioni da nuovo giocatore della Roma. Queste le sue parole riporta da asroma.com all'interno del comunicato ufficiale:
"I giorni che mi hanno portato a questa firma sono stati un insieme di tante emozioni: la determinazione e la rapidità con cui la Roma ha dimostrato di volermi hanno fatto la differenza. Arrivo in una squadra in crescita, con una società che continua a mettere basi sempre più solide per il futuro e un allenatore, José Mourinho, con cui è un privilegio poter lavorare. Da avversario ho ammirato l’atmosfera che creano i tifosi giallorossi, non vedo l’ora di poterli salutare con la maglia della Roma addosso".
Ufficiale. Paulo Dybala è un calciatore dell'AS Roma
L'AS Roma è lieta di annunciare l’ingaggio di Paulo Dybala. Il 28enne argentino arriva in giallorosso dopo aver trascorso le ultime 7 stagioni alla Juventus.
Il calciatore ha firmato un contratto che lo lega al Club fino al 30 giugno 2025.
Dybala è arrivato in Italia nel 2012 al Palermo. Dal 2015 si è trasferito alla Juventus, club con il quale ha vinto per 5 volte il campionato italiano. Con 98 reti, Dybala è il sesto miglior marcatore argentino della storia della Serie A.
Dybala indosserà la maglia numero 21.
Benvenuto, Paulo!
Giorgio Perinetti su Dybala: "A Palermo ne rimanemmo folgorati"
Intervistato dal Corriere dello Sport, Giorgio Perinetti, attualmente direttore sportivo del Brescia ed ex ds del Palermo di Zamparini, ha parlato dell'arrivo in Italia di Paulo Dybala. "Zamparini ne rimase folgorato, investì 12 milioni per un ragazzino - racconta Perinetti -. Ma non fu facile chiudere l’operazione. Ci fu il giallo dei procuratori. Il prezzo stabilito doveva essere comprensivo delle procure e invece alla fine salì a 13 milioni, con un milione di commissione per Rebasa (l'agente, ndr). La prima impressione che mi fece fu molto positiva: la faccia da bambino, sorridente, ma non spaurito, sicuro di sè". Oggi Dybala è cresciuto, ed è pronto a una nuova e inaspettata avventura con la maglia della Roma, nonostante il lungo corteggiamento dell'Inter: "Sapevo della forte amicizia con Marotta, ma poi all’Inter ci sono state difficoltà. Mi sembra che la Roma abbia lavorato molto bene, ha condotto l’operazione a fari spenti con grande determinazione. Mourinho è stato fondamentale per la scelta di Dybala, soprattutto nel dargli la giusta motivazione" ha spiegato l'ex ds dei rosanero.
Zibi Boniek: "Il colpo vero sarà tenere Zaniolo"
Intervistato dal Corriere dello Sport, l'ex calciatore giallorosso Zbigniew Boniek ha parlato così della possibile convivenza alla Roma di Paulo Dybala e Nicolò Zaniolo: "Adesso bisogna tenere Zaniolo. Questo sarebbe un altro bel colpo. Nicolò per me è un centravanti. Ha potenza, forza, vince i duelli, colpisce bene di piede e di testa, ha progressione. Io lo accosto a Vlahovic, vedo poche differenze tra i due".
Visite mediche approfondite per Dybala: tutto ok
Come riportato da La Gazzetta dello Sport, ieri Paulo Dybala si è sottoposto a esami medici molto approfonditi, un peso forma perfetto e una massa muscolare notevole.
Il calciatore ha, inoltre, portato l'esito di alcuni esami svolti a fine stagione per controllare che la muscolatura fosse intatta (e così è) dopo i numerosi infortuni muscolari avuti lo scorso anno.
Stasera amichevole con lo Sporting Lisbona con Dybala sullo sfondo
Paulo Dybala potrebbe andare in panchina questa sera in occasione dell'amichevole che la Roma giocherà contro lo Sporting CP alle 21:00 ore italiane in Portogallo, sede del ritiro dei giallorossi.
Non è escluso, però, che José Mourinho mandi in campo l'argentino per qualche minuto. A riportarlo è La Gazzetta dello Sport.
Tango argentino a Roma: Dybala è l'ultimo di tanti...
MASSIMO PAPITTO - INSIDEROMA
A Roma sventola potente ora la bandiera dell’Argentina. Tutti pazzi per Dybala con la colonia argentina della storia della Roma che si arricchisce di un nuovo grande fuoriclasse.
Escludendo i brasiliani, i calciatori argentini rappresentato il gruppo più ampio ad aver vestito la maglia della Roma. Dybala è soltanto l’ultimo in ordine di tempo ma è il trentottesimo di una lunga lista di giocatori che si sono rivelati fenomenali ma anche purtroppo bidoni.
Gli argentini, come dicevamo, sono un numero considerevole dovuto anche e soprattutto ai tanti sudamericani che hanno giocato con la maglia della Lupa a cavallo tra gli anni trenta e cinquanta. Degno di menzione tra questi è sicuramente Arturo Chini Luduena, primo Albiceleste della storia giallorossa e in grado di segnare ben 57 gol in 166 presenze.
Significativa anche l'esperienza di Alejandro Scopelli, che dal 1933 al 1935 si è reso protagonista di 26 gol segnati in 65 presenze, e da non dimenticare poi è anche Miguel Angel Pantò, 47 gol in 155 partite giocate e vincitore dello scudetto nella stagione 1941-1942 e Pedro Manfredini, che tra il 1959 e il 1967 realizzò 77 gol nella massima serie. Dopo gli anni 60, con Angelillo in giallorosso dal 1961 al 1965 e autore di 41 gol in 152 partite, il legame tra l'Albiceleste e la Roma ha subito un'interruzione, riprendendo poi soltanto negli anni ‘90 con l’estroso Claudio Paul Caniggia, l’indimenticato bomber Abel Eduardo Balbo e con la meteora difensiva Roberto Trotta e quella offensiva Gustavo Bartelt.
Lo storico scudetto del 2001 targato Fabio Capello ha visto tra i protagonisti anche diversi grandi argentini che sono rimasti nel cuore di tutti i tifosi giallorossi. Si sta parlando del già citato Abel Balbo (che ha coronato la sua lunga militanza romana dal ‘93 al 2002 con uno scudetto), di Walter Adrian Samuel, vero e proprio leader difensivo fondamentale per la conquista del tricolore, e ovviamente di Gabriel Omar Batistuta, 33 gol in 86 presenze dal 2000 al 2003 e autore di uno dei tre gol scudetto contro il Parma e di 20 gol stagionali indimenticabili.
In seguito al tricolore, gli argentini passati nella Roma hanno continuato ad essere tanti, alcuni dei quali protagonisti di ottime annate e volati poi verso altri lidi poi per ragioni economiche. Tra questi si potrebbero ricordare ad esempio Nicolas Burdisso (protagonista di un quasi scudetto nel 2009-2010), Gabriel Heinze e Fernando Gago (centrocampista d’ordine voluto fortemente da Luis Enrique), giallorossi rispettivamente per cinque e per una stagione. Ottimo ricordo ha lasciato anche il difensore tuttofare Leandro Cufrè molto amato per il suo temperamento. Ci sono poi invece Erik Lamela e Leandro Paredes, affermatisi nella capitale e poi approdati in seguito rispettivamente al Tottenham e al Paris Saint Germain.
Tra gli ultimi attori che hanno recitato un ruolo importante vi sono poi El Monito Diego Perotti, che ha lasciato un ricordo abbastanza positivo con 32 gol in 136 presenze dal 2016 al 2020, e il comandante Federico Fazio, difensore da 14 gol in 168 partite, mentre resta invece da dimenticare la deludente esperienza di Javier Pastore accolto come un Re e andato via nell’indifferenza generale dopo stagioni passati quasi sempre in infermeria… proprio quella che Paulo Dybala spera di dimenticarsi a Roma per diventare il nuovo idolo incontrastato del popolo giallorosso.